Romano Prodi avrà un ruolo di alto livello in Africa per le Nazioni Unite. Lo hanno indicato oggi fonti al Palazzo di Vetro contattate dall'ANSA, secondo le quali il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon nominerà l'ex premier italiano alla guida di un gruppo di esperti per le operazioni internazionali di pace in Africa.
Confermando le indiscrezioni di un possibile ruolo del Professore all'Onu già circolate nei giorni scorsi, le stesse fonti - chiedendo di restare anonime - hanno rivelato che Prodi "guiderà un gruppo di esperti gestito dalle Nazioni Unite e dall'Unione africana (Ua) che inizierà i suoi lavori la settimana prossima". "Prima dell'annuncio ufficiale - hanno concluso le fonti - il segretario generale deve telefonare" all'ex premier.
Il ruolo che Prodi avrà in Africa per le Nazioni Unite è stato definito dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1809, votata il 16 aprile scorso. Il documento approvato dai Quindici chiede, tra l'altro, di migliorare il finanziamento delle operazioni di pace gestite dall'Unione africana sotto mandato delle Nazioni Unite. La risoluzione, inoltre, accoglie la proposta del segretario generale Ban Ki-moon di nominare "un gruppo di esperti dell'Onu e dell'Unione africana per considerare in profondità le modalità per appoggiare queste operazioni di pace".
Secondo la portavoce dell'Onu, Michelle Montaf i lavori degli esperti dureranno circa tre settimane. "Venerdì - ha precisato - annunceremo chi guiderà questo gruppo di esperti". In particolare, tra i compiti del gruppo guidato da Prodi ci sarà "l'avvio di finanziamenti, equipaggiamento e logistica (delle missioni di pace in Africa) e una riflessione delle lezioni del peacekeeping dell'Unione africana presente e passato". Nell'aprile scorso Prodi, arrivato all'Onu per il voto della risoluzione 1809, aveva sottolineato la necessità di un "rafforzamento della collaborazione tra Nazioni Unite ed Unione africana anche sotto l'aspetto finanziario". "Sono pienamente consapevole - aveva detto l'allora premier, parlando al Consiglio di Sicurezza - che si tratta di un punto chiave e che sta molto a cuore ai leader africani".
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