Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha risposto "sì" a chi gli chiedeva stamani se fosse ottimista sull'esito dei negoziati tra sindacati e Cai per Alitalia, mentre un funzionario della Uil ha ribadito che non esiste alcuna alternativa all'accordo.
Uscendo dal ministero del Lavoro, dove hanno incontrato sindacati e dirigenti della Cai, Sacconi e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, hanno aperto, sia pure ermeticamente, uno spiraglio circa un rapido esito positivo della vicenda.
Alla domanda se si sarebbe chiuso questa sera, Matteoli ha detto: "Speriamo".
Un ottimismo un po' più ampio emerge dalle parole del segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia.
"Stiamo tentando di portare a soluzione una vicenda che ha ancora parecchi ostacoli ma clima è diverso e c'è consapevolezza che non c'è alternativa all'accordo, sono moderatamente e cautamente ottimista", ha detto il sindacalista all'uscita dal ministero, dove in mattinanata si era recato anche l'ad della Cai, Rocco Sabelli.
I contatti proseguono stamani con gli assistenti di volo, attesi in a Palazzo Chigi per una sessione di colloqui separata, così come in un round a parte si affronterà la questione dei piloti, come hanno detto fonti sindacali
Ieri il commissario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ha ipotizzato il taglio di alcuni voli da lunedì per mancanza di carburante, facendo scattare il cronometro dell'epilogo della crisi.
Sulle possibilità di intesa con la Cai, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha detto che "molto dipende dal lavoro che sapremo fare oggi e dalla capacità di realismo ed elasticità che tutti avranno, impresa e sindacati".
Nella notte si è continuato a lavorare a Palazzo Chigi, dove è arrivato anche l'ad di Intesa San Paolo, Corrado Passera, e sempre alla sede del governo dovrebbero tornare in serata tutti gli attori della vicenda. Il premier Silvio Berlusconi ha promesso ieri di seguire in prima persona la trattativa.
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