I principali spunti offerti della seconda giornata di serie A, dalla crisi del Milan alla disfatta della Roma a Palermo, dalle due nuove regine Lazio e Atalanta al particolare dopo-partita di Inter-Catania
CAPITOLO 1 - La crisi del Milan
Ci si attendeva la riscossa del Milan, invece a Marassi si è assistito a una vera e propria dèbacle della squadra di Ancelotti. Che, per il momento, gode ancora della fiducia e della stima della società. Con il Genoa è stata una disfatta su tutta la linea. Difesa disorganizzata, centrocampo senza filtro e attacco inconcludente nonostante la presenza contemporanea dei tre palloni d'oro. Gasbarroni e Sculli sembravano Garrincha e Rensenbrink, al Principe Milito è bastato giocare nei suoi standare per fare la differenza. A proposito, vedere una leggenda come Maldini costretto a fare brutte figure dà una profonda tristezza.
CAPITOLO 2 - Atalanta e Lazio, la strana coppia
Eccole, in rigoroso ordine alfabetico, le due capoliste della serie A dopo i primi 180 minuti. Delneri sta ripetendo il 'miracolo Chievo' sulla panchina bergamasca e la prestazione di Bologna ne è la conferma. Squadra solida e molto quadrata, un mix di esperienza e di freschezza che fanno della formazione orobica la più lieta sorpresa di questo inizio di campionato. L'exploit della Lazio invece porta un nome e un cognome, quello di Mauro Zarate. Arrivato in Italia in punta di piedi, ha messo a segno tre gol in due partite. Bellissimo quello realizzato alla Sampdoria, bravo Lotito a scommettere su di lui prendendolo questa estate. La Lazio prima, +5 sulla Roma e Zarate-Pandev coppia regina del campionato con 5 gol complessivi. Un inizio così non se lo poteva immaginare nemmeno il più ottimista dei tifosi dell'Aquilotto. Che ha ripreso a volare.
CAPITOLO 3 - Amauri, una garanzia
Non c'è Trezeguet? Non c'è problema, ci pensa Amauri. A regalare i tre punti alla Juventus nel confronto tutto bianconero con l'Udinese ci pensa l'attaccante brasiliano/italiano voluto fortemente da Ranieri con un colpo da biliardo dopo che la sfortuna gli aveva impedito in altre circostanze (vedi il palo nel primo tempo) di andare a bersaglio. Si starà fregando le mani Lippi, che non aspetta altro della sua italianizzazione per poterlo finalmente convocare in Nazionale.
CAPITOLO 4 - Lavezzi, l'oro di Napoli
Un anno fa, alla seconda giornata, l'Italia aveva scoperto il suo enorme talento. Alla seconda giornata di quest'anno c'è stata la consacrazione. "Lavezzi è uno che fa impazzire i tifosi perchè anche quando sembra non averne più, è come se avesse un secondo motore e riesce a inventare sempre qualcosa" ha detto di lui De Laurentiis, che ha ancora negli occhi la splendida azione che ha portato al provvisorio pareggio di Hamsik con la Fiorentina, prima dell'apoteosi di Maggio.
CAPITOLO 5 - Mourinho vs Zenga
A ravvivare il dopo partita di Inter-Catania c'è stato il simpatico botta e risposta, seppure indiretto, tra i due allenatori. "Tedesco in Inghilterra verrebbe considerato uno senza fair play, in Italia una persona intelligente. La partita? Dovevamo vincere 5-1" questo, in sintesi, il pensiero di Mourinho a cui risponde Zenga. "Per batterci hanno dovuto dare il massimo, abbiamo perso su un mezzo tiro e su una rimessa laterale. Il secondo gol non si vede se c'è o no, se il guardalinee lo ha visto per primo gli devo fare i complimenti, è il numero uno". Se uno non è un pirla, l'altro non è certamente un fesso.
CAPITOLO 6 - Roma a pezzi, risplende Miccoli
Juan, Mexes, De Rossi, Perrotta, Totti e Vucinic non si possono regalare a nessuno, nemmeno a un Palermo per giunta affamato di riscatto dopo il pessimo avvio di stagione. Da dimenticare la trasferta siciliana per la Roma, anzi per la Roma 2. Dei guai di Spalletti ne ha fatto tesoro Fabrizio Miccoli, che con la straordinaria doppietta ha riconquistato il cuore dei tifosi rosanero dopo le voci che lo volevano scontento a Palermo e voglioso di tornare a Lecce. Quella ormai è acqua passata.
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