La cura precoce dei disturbi uditivi, grazie alle nuove tecniche diagnostiche ora disponibili, riesce a salvare dalla sordità e anche dai problemi linguistici molti bambini. Lo ha dimostrato uno studio condotto da alcuni ricercatori della Purdue University.
Le prime vocalizzazioni dei bambini sono grugniti o risolini, e di solito avvengono entro i primi sei mesi di vita. La riproduzione di suoni in sillabe come "ma ma ma" o "pa pa pa", che di solito generano nei genitori tanta sorpresa, orgoglio e lotta intestina per stabilire se un bambino ha detto prima la parola mamma o papà, avviene entro il decimo mese. Entro il primo anno d'età un bambino può essere in grado di dire qualche parola compiuta. Quando questi intervalli di tempo si allungano sensibilmente è il caso che i genitori facciano fare dei controlli all'udito dei propri figli. Normalmente una visita audiometrica non è prevista prima dell'anno di età, eppure alcuni disturbi potrebbero essere individuati anche tra i bambini così piccoli e la tempestività d'azione è importante per garantire uno sviluppo normale al bambino.
Grazie alle nuove tecnologie, infatti, è possibile valutare la capacità uditiva del bambino già alla nascita e riconoscere così precocemente un eventuale problema uditivo. L'esame audiometrico eseguito in centri specializzati con tecniche particolari (audiometria infantile) ha lo scopo di individuare eventuali disturbi dell’udito: qualora il test risultasse positivo il medico consiglia ai genitori un centro audiologico specializzato.
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