lunedì 15 settembre 2008

Alitalia, si attende la parola decisiva dei piloti

Sul futuro di Alitalia pende oggi la valutazione definitiva dei sindacati dei piloti, la categoria di maggiore influenza nella compagnia aerea commissariata il mese scorso.

Per oggi pomeriggio si attende il loro sì o no sull'intesa di massima raggiunta nella notte tra governo e confederali sul piano industriale di Cai, la società italiana che si è offerta di rilevare le attività ancora profittevoli di Alitalia, e sul nuovo contratto di lavoro.

In mancanza di un'intesa, ha detto il ministro dell'Industria, Claudio Scajola, tutti i lavoratori di Alitalia verranno licenziati. Se la situazione di incertezza dovesse proseguire la compagnia potrebbe non essere più in grado di pagare il carburante e l'Enac decidere di ritirare le licenze di volo.

"Il tempo è scaduto. Ci sono poche ore davanti, mi auguro che si riesca a limare quel poco che ancora si può limare per trovare una buona soluzione", ha detto oggi Scajola da Napoli.

Ma per Luigi Angeletti, segretario generale Uil, "sulle condizioni materiali dei lavoratori l'accordo non c'è" e "ci sono ancora alcuni giorni davanti prima che l'offerta di Cai diventi sul serio esecutiva con la stipula dei contratti di acquisizione di Alitalia".

Anche il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha detto che il nodo da sciogliere resta quello del "nuovo contratto di lavoro per il quale tanto si è trattato ma sul quale ancora non si sono raggiunte intese".

ANGELETTI: POSIZIONE PILOTI IRREALISTICA

L'ultima versione del piano presentato da Cai prevede circa 3.000 esuberi e un taglio dei salari del 6-7% a parità di ore, ha detto ancora Sacconi ricordando che sono previsti 7 anni di ammortizzatori sociale.

Il ministro ha voluto rassicurare anche sull'altro aspetto del piano considerato debole dai piloti, il ridimensionamento dell'attività intercontinentale della Nuova Alitalia e la possibilità che in poco tempo tutto sia ceduto a un partner industriale estero.

"Il piano prevede un'alleanza strategica con un partner internazionale che comunque avrà, se avrà, una quota di minoranza. C'è l'impegno che anche in caso di quotazione di Borsa il 51% almeno rimanga nelle mani di gruppi italiani".

Un primo incontro tra governo e sindacati confederali è in corso dalle 11 al ministero del Lavoro. Al termine la bozza di accordo sarà sottoposta all'attenzione dei sindacati dei piloti e degli assistenti di volo.

"Noi abbiamo espresso un giudizio condiviso sul piano industriale che è il migliore possibile. Nessuno è riuscito a poroporre un piano diverso", ha detto Angeletti.

"Il piano è il migliore per quanto riguarda i collegamenti intercontinentali. Anche se non è sufficiente. L'accordo che sarà siglato con eventuali compagnie straniere dovrà essere in grado di colmare questa debolezza".

I piloti però hanno definito l'intesa notturna "carta straccia", mettendo un punto interrogativo sull'esito finale del negoziato.

Per Angeletti i piloti fanno l'errore "di chi si siede al tavolo e sottovaluta o sopravvaluta i rapporti di forza" e hanno una "visione non realistica".

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che molto si è speso per respingere l'offerta presentata lo scorso anno per Air France a favore di una cordata tutta italiana, dovrebbe registrare alle 18 la puntata di stasera di Porta a Porta che sarà trasmessa poco dopo le 23.

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