La società nerazzurra ha raggiunto l'accordo col Fluminense per il trasferimento a gennaio del forte centrale difensivo
L'Inter si prende Thiago Silva: "La trattativa è molto avviata, potrei quasi dire conclusa anche se non è ancora ufficiale - dice l'agente del giocatore del Fluminense, Paulo Tonietto - sembra però che siamo tutti d'accordo. Partirò subito per Milano per definire i dettagli".
Qualche dettaglio sulla trattativa, annunciata ma molto osteggiata da Real, Amburgo e Tottenham che erano fortemente interessate al giocatore, si sa già, ed è per altro scontato: Thiago resterà nel Flu che ha bisogno di lui fino al termine della stagione (il Fluminense è in piena zona retrocessione), poi a gennaio verrà a Milano per vestire la maglia dell'Inter.
Una conferma perentoria che interrompe la ridda di notizie circa il forte difensore del Tricolor Carioca, alle prese con una situazione di classifica preoccupante e con un quadro finanziario anche peggiore. Ceduti Gabriel (in Grecia) e Thiago Neves (all'Amburgo), Thiago Silva, centrale potente, dal grande rilancio e dall'eccellente colpo di testa, era l'ultimo quadro pregiato nella galleria tricolor da valorizzare. Con il Flu ha costituito la colonna vertebrale della difesa che lo scorso anno ha vinto la Copa do Brasil, chiudendo la stagione del Brasileirao 2007 con soli 38 gol subiti in 39 partite e che pochi mesi fa è arrivata a un passo dalla Copa Libertadores, sfumata drammaticamente e solo ai calci di rigore, in casa, contro la Liga Deportiva Universitaria di Quito.
Reduce dalle Olimpiadi dove Dunga lo aveva voluto come fuoriquota, Thiago Emiliano da Silva, classe 1984, non è nuovo all'Europa: una stagione nel Porto da ragazzino e una in Russia nella Dinamo. Ma lì proprio non c'è stato verso di vederlo: troppo freddo, qualche infortunio e molta nostalgia avevano consigliato il suo rientro immediato a casa.
Il suo ex allenatore Renato Gaucho, lo aveva definito "il mostro" per la sua capacità di recuperare palloni e di essere decisivo nelle chiusure in velocità: qualità che lo scorso anno gli sono valsi la Bola de Prata come miglior zagueiro, difensore centrale, del campionato. Una sorta di pallone d'oro.
A dispetto della sua fisicità, sfiora l'1.85 per quasi 80 chili, e della sua velocità e irruenza, è un giocatore molto attento all'aspetto disciplinare: uno dei difensori titolari meno ammoniti del campionato. In due anni nessuna espulsione. Un bell'acquisto che sarebbe stato fissato sulla base dei 10 milioni di Euro. Nel Fluminense 135 partite e 13 gol, quasi tutti di testa.
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