Lo spagnolo Erviti vince sull'irlandese Roche la 18a tappa. Presente nella fuga che va in porto, alla fine 8°, Paolo Bettini si ritira ora dalla Vuelta per preparare il mondiale
Nasce presto ed è tutta composta da corridori lontani dai vertici della classifica, la fuga dei 18 che nasce in avvio di tappa ottiene dunque, presto, il beneplacito del gruppo. Un mucchio comprendente nomi altisonanti, su tutti lo spagnolo Flecha, il belga Van Avermaet e il nostro Paolo Bettini (oltre a un altro italiano, Enrico Franzoi).
La fuga dei 18 attaccanti della mattina sarà così anche il succo della 18a tappa, che vive un finale appassionante, di scatti e controscatti. Troppi, alla fine, perché Paolo Bettini possa rintuzzarli tutti. Il Grillo, che conferma di avere una condizione strepitosa, per non dire mondiale, si fa infine da parte, e la lotta per la vittoria di tappa, sulla zampetta di Las Rozas, si riduce infine a un appassionante duello. Lo fa suo, in pratica al colpo di reni, sulla linea bianca d'arrivo lo spagnolo Imanol Erviti. 25enne di Pamplona, quasi un concittadino dunque di Miguel Indurain, Erviti coglie il primo successo in carriera sulle strade della Vuelta, mentre deve accontentarsi del secondo posto il figlio d'arte Nicolas Roche.
Chiude ottavo a 13" e subito dietro Franzoi, Paolo Bettini, che lascerà ora la Vuelta per concentrarsi sull'appuntamento iridato di domenica 28 settembre. Contador resta intanto in maglia amarillo di capoclassifica e prosegue il suo conto alla rovescia verso il trionfo finale.
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