venerdì 19 settembre 2008

Serie A - Juve incerottata, formazione da rifare

L'incontro di Champions ha lasciato dolorosi strascichi nei bianconeri, le cui condizioni preoccupano lo staff medico e lo stesso mister Ranieri, costretto a inventarsi la formazione per la sfida con il Cagliari. Fuori causa Camoraneri, Del Piero e Trezeguet, ma stanno meglio Zanetti e Zebina

Meno male che c'è Amauri. Non è uno slogan pubblicitario, ma probabilmente è quello che ha pensato Claudio Ranieri dopo aver constatato gli esiti nefasti della partita di Champions League contro lo Zenit San Pietroburgo.

Già, perché il tecnico bianconero si ritrova con l'attacco dimezzato. Alessandro Del Piero ha ricevuto una brutta botta e si è leggermente infortunato al ginocchio destro: per lui si tratta di una sofferenza al legamento collaterale mediale, che lo costringerà a stare un po' a riposo e quasi certamente a saltare la sfida in Sardegna. Peggio di lui sta David Trezeguet, già dolorante mercoledì sera e ieri sottopostosi ad accertamenti clinici: il francese è alle prese con una tendinopatia al ginocchio destro e i tempi di recupero sono decisamente più lunghi. Si parla di un mese di stop, ma sono ancora necessari esamii più approfonditi.

Claudio Ranieri si trova di fronte, dunque, a una scelta forzata: al Sant'Elia largo ad Amauri e Iaquinta dal primo minuto, dato che Del Peiro, se ce la farà, dovrebbe comunque partire dalla panchina.

Rimangono però dubbi anche su chi sarà alle loro spalle. Mauro Camoranesi ha riportato una distorsione alla caviglia destra e contro la squadra di Allegri non sarà disponibile, a meno di un miracolo. Al suo posto, è ballottaggio tra Salihamidzic, che aveva sostituito l'italo-argentino nel corso del match contro i russi, e Marchionni.

Le notizie, comunque, non sono tutte brutte. Jonathan Zebina si sta riprendendo e già da qualche giorno ha ripreso ad allenarsi. Sembra che la sua tendinopatia sia in via di risoluzione. Vanno bene le cose per Cristiano Zanetti: le sue condizioni migliorano costantemente e i tempi per la prognosi sul rientro (dai 45 ai 60 giorni) dovrebbero essere rispettati.

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