martedì 30 settembre 2008

Viagra? Allo studio un'alternativa tutta al naturale

Il problema della disfuzione erettile potrebbe presto avere una svolta "naturale”. Un gruppo di farmacologi dell'Università di Milano, infatti, preoccupato dagli effetti collaterali del Viagra e dei farmaci in uso, si è dedicato a studiare le piante usate come afrodisiaci in diverse tradizioni. Tra queste ne è emersa una in particolare, il cui nome scientifico è Epidemium, mentre quello comune, più suggestivo ed evocativo, è “erba della capra in calore” (Horny goat weed).

Si tratta di un antico rimedio cinese, efficace come afrodisiaco naturale per entrambi i sessi, del quale i ricercatori hanno misurato la capacità di inibire l'enzima che controlla il flusso sanguigno diretto al pene e che rende meccanicamente possibile l'erezione. I risultati ottenuti in laboratorio, sebbene non paragonabili a quelli del farmaco azzurrino, hanno incoraggiato i ricercatori ad estrarre l'icarina, l'ingrediente attivo sull'enzima, e a crearne dei derivati.

Uno di questi derivati ha mostrato un'attività molto simile a quella del Viagra, proponendosi come potenziale precursore di un'alternativa naturale con meno effetti collaterali come mal di testa, mal di stomaco e problemi visivi. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Natural Products e i ricercatori stanno programmando tutti i prossimi passi, necessari a sperimentare a fondo il loro ritrovato.

Occorrerà almeno una decina di anni per conoscere le reali potenzialità dell'Epidemium; nel frattempo, però, lo studio italiano sembra quasi spezzare una lancia in favore degli afrodisiaci naturali, che forse a basse concentrazioni come negli alimenti non servono a molto... ma tentar non nuoce. E allora? Via libera a cenette a base di cibo piccante, ostriche e cioccolata, il palato se non altro gradirà.

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