
L'attaccante del Milan deve spiegare la natura della sua amicizia con un narcotrafficante. Per il verdeoro non c'è alcuna accusa, ma il suo nome è legato a una festa in cui doveva essere presente anche il criminale. Più coinvolto nella questione un altro brasiliano, Anderson del Manchester United
Un"intercettazione scomoda, che in Brasile sta scatenando un vespaio e che compare quasi integralmente sul sito O Globo ma anche su diversi altri quotidiani in Brasile. Anche lì le intercettazioni vanno di moda, e se c'è da coinvolgere qualcuno di pesante, o importante, pur di arrivare al proprio obiettivo, i magistrati non vanno troppo per il sottile. E così, autorizzato o meno, il nome di Ronaldinho è stato sparato in prima pagina nell"ambito dell'indagine sul trafficante di droga Richard Alex, persona anche troppo nota all'MP, il MInisterio Publico dello Stato di Rio Grande do Sul, che da anni conduce indagini sul suo disinvolto smercio di droga e sulle sue amicizie tra politici, sportivi e musicisti.
Tra gli "amici" sportivi anche Anderson, che gioca nel Manchester United, e Ronaldinho: Richard Alex da Silva Martins, soprannominato Gigi, è stato arrestato poche ore fa in una casa di proprietà di Anderson all'interno della quale era ospite. Anderson non sarebbe in alcun modo coinvolto nelle questioni personali oggetto d'interesse della magistratura brasiliana, ma sarebbe presente nella trascrizione delle intercettazioni telefoniche dove non si parla di droga ma di amici, feste da organizzare e altro. Gigi avrebbe scorrazzato a lungo sulla Porsche Cayenne di proprietà di Anderson, come fosse la sua: e il giocatore ne era al corrente.
Le intercettazioni di Ronaldinho riguarderebbero invece una festa, non si sa nè quando nè dove né come organizzata, nella quale la presenza del calciatore era ritenuta importantissima dal narcotrafficante. Vicende di questo tipo avevano riguardato Ronaldinho anche a Barcellona e molti in Spagna intravedevano proprio nella dolce vita del giocatore uno dei motivi della rottura della sua con il club blaugrana. Da Ronaldinho e dal Milan nessun commento per ora: anche se in effetti, se si guarda il mero aspetto legale della questione, c'è poco da commentare. In Brasile la giustizia non funziona diversamente dalla nostra: c'è una sorta di registro degli indagati, o di mandato di comparizione. E Ronaldinho non risulta coinvolto in nulla di tutto questo. Al momento è una persona intercettata, a sua insaputa, che parla di una festa con un presunto amico coinvolto in affari loschi. In Italia alcuni magistrati che avevano indagato su alcune intercettazioni riguardanti giocatori dell'Inter, sorpresi al telefono con un supertifoso indagato per gravi reati, avevano concluso la vicenda come una sorta di bufala: i giocatori erano all'oscuro dei traffici dell'individuo, il quale per farsi bello (e proteggersi) con le sue amicizie importanti finiva per millantare crediti e relazioni comode.
Vedremo se anche in Brasile finirà così: sicuramente la posizione di Anderson, che prestava macchina e casa a un trafficante di droga dovrà essere chiarita. Quanto a Ronaldinho, dicono i giornali brasiliani, potrebbe essere chiamato a spiegare la natura del suo rapporto con il trafficante.
Intanto prende la parola anche l'allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, che sulla nuova vicenda che vede protagonista il suo fantasista si esprime così: "Non so niente di questa storia, a me lui sembra molto tranquillo e sereno".
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