mercoledì 10 settembre 2008

BERLUSCONI SUL PIL, SIAMO UN PAESE MOLTO SOLIDO

L'Italia e' un Paese ''molto solido'', con un ''alto livello di vita e di benessere'', che deve superare insieme all'Europa la crisi economica di questi anni, dando impulso alle piccole e medie imprese (''linfa vitale'', le ha definite Brown) e liberandosi dalla tirannia del petrolio attraverso una veloce ripresa del nucleare civile.

Questa e' la visione del premier Silvio Berlusconi che oggi a Londra - nella giornata in cui l'Istat e l'Ue disegnano una crescita del Pil vicinissima allo zero (0,1 per cento) - ha ostinatamente difeso la forza del 'sistema-Italia', garantendo che lo stato delle relazioni tra Roma e Washington non e' assolutamente in crisi a causa del rapporto privilegiato dell'Italia con la Russia, come suggeriva oggi il Financial Times.

E' stata una visita breve ma ricca di spunti quella che il presidente del Consiglio ha compiuto oggi a Londra per confrontarsi con il primo ministro britannico, Gordon Brown, sulle ricette per far uscire l'Europa dalla ''crescita zero'', dalla crisi dei prezzi, dal ricatto del petrolio e, naturalmente, sui modi ed i tempi per uscire dalla crisi georgiana che tanto sta allontanando Mosca dall'Occidente. Berlusconi non ha mancato neanche di confermare la sua convinzione che gran parte del rialzo dei prezzi sia determinato da ''movimenti speculativi'' come ha confermato, a suo avviso, l'immediata decisione dell'Opec di tagliare la produzione di greggio non appena i prezzi del petrolio si sono abbassati.

Grande collaborazione tra Italia e Gran Bretagna (ma anche con la Francia) sul nucleare civile, sui modi per dare ossigeno alle imprese e sulla necessita' di dare risposte ''globali anche alla sfida dell'immigrazione extraeuropea''. ''L'Italia e' un grande alleato della Gran Bretagna ed anche un partner economico chiave, nonche' una delle principali economie globali'', ha detto Gordon Brown aprendo la conferenza stampa congiunta. Parole che sono piaciute al premier che, pur non avendo con il riservato primo ministro britannico la stessa confidenza che ha con George W. Bush o con Vladimir Putin, ha subito chiosato: ''E' stato un piacere incontrare Brown e vedere che anche tra noi sta nascendo una buona intesa che spero si possa tramutare presto in amicizia''.

Ma la giornata del premier non era nata sotto i migliori auspici: oltre alle negative cifre dell'Istat Berlusconi e' atterrato a Londra avendo in rassegna stampa anche un velenoso articolo del quotidiano della City, il Financial Times, che parlava di ''irritazione'' dell'amministrazione Bush per le mosse dell'Italia che in questi giorni si e' spesa per tenere agganciata la Russia al treno occidentale nel negoziato sulla crisi georgiana.

La Russia sara' nel G8 anche nel 2009 ''senza alcun dubbio'', ha confermato senza esitazioni il premier, raccogliendo il consenso di Gordon Brown che si e' detto certo che la formula preparata dall'Italia per la prossima presidenza di turno degli Otto Grandi nel 2009 sara' ''sicuramente proficua''.

Molta concretezza infine sulla voglia del Governo di ripartire con il nucleare nonostante il referendum che, dopo l'incidente di Chernobyl, fece dell'Italia l'unico Paese del G8 denuclearizzato: Italia e Gran Bretagna lavoreranno sin da domani insieme ''per una cooperazione nel settore nucleare''. I tecnici dei due Paesi lavoreranno insieme anche ''nell'imprigionamento del Co2, settore nel quale sono all'avanguardia'', ha spiegato Brown. ''Accettiamo la disponibilita' di Londra a condividere il loro Know How in materia e vogliamo partecipare con nostri capitali alla realizzazione di nuove centrali in Gran Bretagna e Francia'', ha assicurato il presidente del Consiglio

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