Inter-Catania si giocherà senza tifosi ospiti. Ad annunciarlo il ministro degli interni Roberto Maroni che ritorna anche sulle vicende di Napoli-Roma "il problema è a monte"
Stop alla trasferta dei tifosi del Catania a Milano per la partita con l'Inter di sabato prossimo. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso dell'audizione alla commissione Affari costituzionali del Senato.
Nella giornata di martedì, invece, l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive e Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive (Casms) avevano dato il via libera alla trasferta dei tifosi etnei a Milano, purché muniti di biglietto del treno e della partita.
"Nei giorni scorsi - ha spiegato Maroni - Osservatorio e Casms hanno individuato alcune partite ad alto rischio con prescrizioni che vanno dall'imposizione della vendita di biglietti singoli al divieto di trasferta. Io sono in grado di anticipare che per le partite di sabato e domenica prossimi ci sarà il divieto di trasferta dei tifosi per Inter-Catania, Fiorentina-Napoli, Virtus Latina-Sora e Foggia-cavese". Sulla base delle decisioni del responsabile del Viminale l'Osservatorio e il Casms dovrebbero tornare a riunirsi domani.
Poi il ministro torna a parlare delle vicende di Roma-Napoli: "Non ci sono responsabilità gravi da parte delle autorità di pubblica sicurezza di Napoli: l'errore è stato fatto a monte, con l'autorizzazione, da parte dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, della trasferta dei tifosi in una partita a rischio".
L'Osservatorio sulle manifestazioni sportive "ha dato l'ok alla trasferta dei tifosi napoletani pur essendo Roma-Napoli una partita a rischio - dice Maroni - . Poi le autorità napoletane si sono trovate a gestire una situazione drammatica ed hanno cercato di farlo nel modo migliore".
Secondo il ministro quella domenica "é avvenuta una serie eccezionale di avvenimenti, sono stati anche commessi errori, come quello di far partire il treno per Roma alle 12.30 sapendo che poi sarebbe arrivato tardi, il fatto che non è stato deciso di mettere a disposizione treni speciali, ma non ritengo di dover attribuire responsabilità gravi a chi ha gestito la sicurezza a Napoli".
Trenitalia comunque, "intendeva svolgere sul treno le operazioni di verifica dei biglietti anche nei confronti di chi aveva eluso il controllo a terra - ha rilevato Maroni - . La società ha consentito la partenza solo alle 12:30, dopo l'emanazione da parte del prefetto di Napoli del provvedimento di urgenza per motivi di ordine pubblico, in modo da evitare che i tifosi più esagitati potessero scendere dal treno ed abbandonarsi ad atti di violenza".
"I tifosi - ha detto ancora il ministro - sono arrivati a Roma alle 15:45 a ridosso dell'intervallo tra il primo e il secondo tempo della partita. Secondo quanto riferito dalle autorità di Roma, nella fase di filtraggio per l'accesso allo stadio alcuni tifosi hanno tentato lo sfondamento con lancio di oggetti sulle forze dell'ordine: due tifosi sono così stati arrestati".
Sui 3.096 tifosi del Napoli che hanno acquistato i biglietti, 810 erano gravati da precedenti di polizia e 27 contigui alla camorra. Le indagini - ha spiegato il ministro - dimostrano che "c'é l'influenza della camorra" sulla tifoseria napoletana e la presenza di un numero così elevato di tifosi con precedenti "costituisce un moltiplicatore di rischio".
Venerdì partirà un'iniziativa straordinaria di comunicazione del ministero dell'Interno come risposta alla violenza dei tifosi. Ci saranno, ha spiegato Maroni, "Spot su reti televisive in cui si utilizzeranno gli episodi di violenza dei tifosi contrapposti alle buone azioni calcistiche. Gli spot saranno on line sui siti delle società calcistiche e saranno proiettati sui maxischermi in occasione delle partite".
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