mercoledì 10 settembre 2008

PETROLIO: OPEC TAGLIA A SORPRESA PRODUZIONE

L'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) ha chiesto ai suoi membri di "rispettare strettamente le quote di produzione", con una riduzione dell'offerta di "520.000 barili al giorno". Lo riferiscono dirigenti dell'Opec al termine della riunione dell'organizzazione tenutasi a Vienna.

Il petrolio si mantiene in rialzo, dopo la decisione dell'Opec. Sul mercato elettronico after hours di New York, il greggio con consegna a ottobre è scambiato a 104,67 dollari al barile (+1,4%).

L'Opec ha deciso quindi di tornare ''alle quote di settembre 2007'', equivalenti a ''28,8 milioni di barili al giorno''. Per diversi mesi infatti l'Arabia Saudita, primo produttore mondiale di petrolio e capo-fila dell'Opec, aveva aumentato unilateralmente la produzione di 500 mila barili al giorno, portandola a 29,67 milioni. Quella scaturita dal vertice di Vienna e' una decisione a sorpresa (sostenuta da paesi come Iran e Venezuela). Ieri il presidente dell'Opec, l'algerino Chakib Khelil, aveva infatti affermato di ritenere ''non necessario un taglio della produzione'', annunciando che l'organizzazione avrebbe mantenuto invariate le quote sui livelli attuali: indicazioni che hanno contribuito a fare scendere il Brent sotto quota 100 dollari.

Subito dopo l'annuncio dell'Opec le quotazioni del greggio sono salite immediatamente di un dollaro.

L'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) ha annunciato di aver ufficialmente accettato "con rammarico la scelta dell'Indonesia" di uscire dal 'cartello' dei paesi produttori di greggio. L'Indonesia, con una produzione di 870.000 barili al giorno su un totale di 29,67 milioni, è divenuto infatti un paese importatore di petrolio. L'uscita dell'Indonesia viene più che compensata dall'ingresso nell'Opec dell'Angola (1,85 milioni di barili al giorno) e dell'Ecuador (500.000).

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