
Il tecnico portoghese è soddisfatto della prova dei suoi contro il Catania. "E' così che si vincono i campionati - dice - e Tedesco non ha fair play". Zenga "Ci siamo fatti due gol da soli, che peccato!"
"E' così che si vincono i campionati". Per José Mourinho la sua Inter si è messa sul binario giusto con la vittoria sul Catania, un 2-1 sofferto che però il tecnico portoghese ritiene un risultato troppo riduttivo. "Poteva finire anche 5 a 1", rilancia in un dopo partita che si trasforma in un battibecco a distanza con il collega del Catania Walter Zenga e con Giacomo Tedesco .
Alla vigilia Mourinho aveva detto che sarebbe bastata un'Inter normale per vincere, ma alla fine è servita "un'Inter anormale. Perché non è normale giocare 50' in dieci. In undici avremmo dovuto chiudere il primo tempo 3-0", sostiene Mourinho, piuttosto indisposto per l'espulsione di Muntari che ha in parte compromesso i suoi piani.
"L'arbitro ha sbagliato, e Muntari paga ingiustamente la sua fama. Tedesco - continua - è uno di quei giocatori che in Inghilterra si dice non abbiano fair play, mentre in Italia, Spagna e Portogallo sono definiti furbi...". L'interista dal canto suo ammette l'errore, "non dovevo alzare la mano". Mentre Tedesco non ci sta: "Ho il labbro spaccato, ma quale sceneggiata... - protesta - Con Muntari ci siamo spiegati, ma è assurdo che mentre ero a terra qualcuno mi ha preso per i capelli e Materazzi mi ha dato un calcio sulla schiena".
Venendo alla gara, Mourinho elogia lo sforzo di Maicon, tornato solo ieri dal Brasile, Vieira, "che doveva giocare solo 60'" e Mancini: "veniva dalla panchina, ma sapeva che avrebbe giocato martedì in Champions ed è entrato subito in partita". Ma in generale è la squadra che lo ha soddisfatto, perché "ha accettato senza paura di lottare per vincere anche in inferiorità numerica con intelligenza tattica".
Al punto che il tecnico portoghese si aspettava un risultato più ampio, contro un Catania che secondo lui non era venuta al Meazza per vincere. E qui viene lo scontro con Zenga. "Abbiamo dimostrato che anche una grande squadra deve soffrire per batterci - replica l'ex interista, "molto emozionato" dall'accoglienza ricevuta a San Siro - Ci siamo fatti due gol da soli, uno dei quali era difficile da giudicare. L'arbitro è stato bravo e ho chiesto ai miei giocatori di non protestare".
Insomma, se Zenga porta a casa una prestazione di cui essere orgoglioso, Mourinho avverte: "Questo è stato il riscaldamento per la trasferta di martedì ad Atene".
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