Nuovo ASUS P320, un “piccolo” pda phone di ultima generazione caratterizzato da un look particolarmente elegante e lineare.
Basato sul nuovo sistema operativo Windows Mobile 6.1 Professional, il nuovo ASUS P320 si caratterizza principalmente per le sue dimensioni estremamente ridotte e per le caratteristiche tecniche di tutto rilievo tra le quali spicca il ricevitore GPS con chipset Sirf Star III che ne consente un facile utilizzo come navigatore satellitare, la connettività Bluetooth e Wifi e la fotocamera da 2 megapixel con messa a fuoco automatica.
ASUS ha ottimizzato l’usabilità di questo dispositivo realizzando un’interfaccia utente particolarmente intuitiva e numerose funzionalità appositamente concepite per gestire al meglio tutte le sue caratteristiche.
Tra queste troviamo ASUS Today, che raccoglie in un’unica finestra il calendario, le previsioni del tempo, il media palyer e le altre applicazioni più utilizzate, così da poterle controllare costantemente e averle sempre a portata di mano e ASUS Auto Cleaner, in grado di eliminare in automatico le informazioni che non servono al dispositivo per assicurare sempre le massime performance.
Uno sguardo all'esterno
Il design dell’ASUS P320 come anticipato è decisamente ridotto misurando soltanto 99 x 54.5 x 13.35 mm per 105 grammi di peso.
Buone le plastiche utilizzate per la realizzazione di questo device. Apprezzabile l’utilizzo di una copertura gommata della cover posteriore che ne rende più stabile l’impugnatura.
Nella parte anteriore del P320 troviamo subito sotto al display, due tasti funzione, un pad circolare a 5 direzioni, i tasti di invio e chiusura chiamata, il tasto “start” ed il tasto “ok”. Accanto all’altoparlante troviamo un led di stato che indica diverse funzioni attive tra cui lo stato si carica, la presenza di campo ed il Bluetooth attivo. Sul lato superiore troviamo il tasto di accensione del dispositivo e di messa in standby mentre sul lato inferiore la porta USB per caricabatterie o accessori, il microfono ed il tastino di soft reset. Sul lato sinistro troviamo il tasto per l’attivazione del Voice Recorder, i tasti per il volume e lo slot per la memoria microSD che risulta un po’ difficile da aprire se non togliendo il copribatteria posteriore. Sul lato destro troviamo il connettore per l’antenna GPS esterna supplementare, il tasto per bloccare il dispositivo ed il pulsante di scatto della fotocamera digitale.
Sul lato posteriore troviamo il pennino in plastica e la fotocamera da 2 megapixel con autofocus.
Caratteristiche tecniche
L’ASUS P320 è un quadri banda GSM, GPRS ed EDGE classe 10 dotato di connettività Bluetooth 2.0+EDR e WiFi 802.11b+g. Manca il supporto alle reti 3G.
Il cuore di questo device è un processore TI OMAP™ 850 a 200 MHz. La memoria Flash ROM è di 128 MB mentre la DDR RAM è di 64MB espandibili tramite slot microSD.
Molto definito e luminoso il display da 2.6” TFT Touch Screen a 65K di colori ed una risoluzione di 240 x 320 pixel. Rispetto alla parte frontale del telefono, il display è incavato di circa un millimetro e ciò da un lato ne preserva l’integrità in determinate circostanze ma dall’altro ne impedisce l’utilizzo ottimale con alcuni programmi e tastiere QWERTY virtuali.
Il sistema operativo dell’ASUS P320 è il nuovo Windows Mobile 6.1 Professional di Microsoft.
Ricca la dotazione software di serie. Oltre alle classiche applicazioni tipiche del sistema operativo della casa di Redmond, troviamo alcuni programmi appositamente realizzati da ASUS come ad esempio Ur Time che consente di semplificare la sincronizzazione di conference call tra diversi paesi, l’aggregatore di feed RSS Newstation, il player per files in streaming, ASUS Zip, Backup, Intelligent Voice Control, il Theme Manager, Remote Calendar per l’accesso diretto a Google Calendar, il gestore di profili e GPS Catcher che offre assistenza al ricevitore satellitare scaricando via web la posizione aggiornata dei satelliti. Non manca inoltre una Java Virtual Machine per l’installazione di applicazioni J2ME (CLDC 1.1 + MIDP2.0).
Il player multimediale, Windows Media Player, supporta i più diffusi files audio e video.
Completa il tutto il pacchetto Office completo di Word, Excel, Powerpoint e One Note.
Tramite Activesync è possibile sincronizzazione con Outlook di rubrica, agenda, messaggi, attività, preferiti e files multimediali.
La batteria è rimovibile agli ioni di litio da 1100 MAh. ASUS dichiara fino a 4 ore di autonomia in conversazione e 200 ore in standby.
L'utilizzo
Utilizzare l’ASUS P320 è molto semplice ed intuitivo grazie anche alle applicazioni ASUS Today ed ASUS Launcher.
La prima offre un pannello “today” personalizzato nel quale troneggia un grande orologio analogico con indicazione della data, del paese e dell’evetuale sveglia impostata.
Al di sotto di esso troviamo in totale sei icone che portano ad altrettante funzioni. Oltre a quella dell’orologio troviamo quelle che apre la schermata delle chiamate perse e dei messaggi in arrivo, quella degli appuntamenti in calendario visualizzati in stile “post-it”, le previsioni meteo grafiche con previsione per i prossimi quattro giorni, il visualizzatore di feed RSS ed infine il player musicale.
Asus Launcher invece offre l’accesso rapido alle applicazioni con il classico stile dei telefoni cellulari tradizionali. Cliccando il tasto di accesso alla funzione viene infatti aperta una pagina nella quale troviamo dodici icone: Telefono, Ufficio, Profili, Camera, Messaggistica, Giochi ed App., Files, Contatti, Chiamate, Organizer, Preferiti ed Impostazioni. Ogni icona porta ad un sub menu relativo ed il tutto è completamente riordinabile secondo le proprie esigenze.
Alla base del display troviamo delle piccole iconcine che portano a diverse funzioni ed applicazioni. Troviamo l’icona per ruotare il display, quella per accedere al WiFi Manager, il filto chiamate con gestione delle liste di chiamate accettate e rifiutate (black list e white list), l’icona di stato della connessione USB ed infine l’icona dell’applicazione ASUS Status Setting che offre la rapida visualizzazione dello stato della batteria, livello di luminosità del display, memoria disponibile e modalità USB selezionabile tra Activesync in modalità “Normale” e “Turbo” e funzione “Card reader”.
In generale il P320 va utilizzato come un classico PDA e quindi con l’aiuto del pennino in modo particolare per l’immissione di testo. Mancano software integrati che ne possano facilitare l’utilizzo con il solo tocco delle dita. Ovviamente tutte le applicazioni possono essere gestite anche tramite il PAD centrale ed i tasti funzione.
Il processore TI OMAP™ 850 a 200 MHz si comporta decisamente bene offrendo una velocità di navigazione nei menù e di apertura delle applicazioni davvero molto buona.
La memoria a disposizione non è moltissima e conviene sicuramente acquistare una memoria supplementare microSD per la memorizzazione di files ed applicazioni.
Il display dell’ASUS P320 è molto definito e luminoso. Anche alla luce del sole non crea nessun tipo di problema restando sempre molto leggibile.
La parte telefonica del P320 è sicuramente molto performante. Abbiamo trovato particolarmente buona la ricezione del segnale radio anche in condizioni difficili.
Ottima la qualità dell’altoparlante che restituisce un audio decisamente corposo e ricco di bassi. Altrettanto valido anche se leggermente “gracchiante” al livello massimo l’audio in modalità “vivavoce” particolarmente gradito anche in casi di utilizzo di un software di navigazione satellitare.
Proprio la navigazione satellitare è un punto di forza di questo P320. L’antenna Sirf Star III integrata non ha tradito infatti le aspettative. L’aggancio del segnale satellitare è rapido sia “a freddo” che “a caldo”. Nel corso del nostro test abbiamo installato il navigatore TOMTOM 6, un ottimo partner per l’ASUS P320.
Per la navigazione web troviamo il classico “Internet Explorer” dotato in questa release di Windows Mobile di nuove “features” quali la panoramica di pagina e lo zoom a livelli variabili.
La parte multimediale del P320 si affida totalmente a Windows Media Player 10.3 a cui ASUS ha donato unicamente una skin personalizzata.
Per i filmati in modalità streaming troviamo un’applicazione appositamente realizzata da ASUS.
La parte PIM dell’ASUS è completa di tutte le classiche applicazioni offerte dal sistema operativo di Microsoft e quindi i classici contatti, agenda, attività, messaggistica SMS/MMS con modalità chat, email e pacchetto Office completo.
La durata della batteria è molto buona ed i suoi 1100 mAh assicurano la copertura completa di diversi giorni di utilizzo moderato.
Pro e Contro:
Pro:
GPS integrato
Connettività WiFi
Qualità telefonica
Contro:
Fotocamera non particolarmente performante
Conclusioni
L’ASUS P320 è sicuramente un prodotto che può vantare uno dei migliori rapporti qualità/prezzo.
Questo device arriverà infatti nei negozi ad un prezzo di 299 euro che sono sicuramente ben rapportati alla completezza delle sue caratteristiche tecniche.
Tra i suoi punti di forza troviamo in primis le dimensioni estremamente ridotte e la presenza della connettività WiFi e del ricevitore satellitare GPS che ne fanno un prodotto “all in one” specialmente se lo si intende utilizzare in combinazione con un software di navigazione. Non tralasciamo tra i suoi lati positivi l’ottima qualità della parte telefonica che ci ha particolarmente convinto.
Tra i punti a sfavore dobbiamo segnalare la fotocamera da 2 megapixel che non eccelle in qualità specialmente per quanto riguarda la parte video.
martedì 30 settembre 2008
Donne, Una Questione di Cuore
Donne. Donne che conquistano posizioni chiave in settori nevralgici della società, con una naturale autorevolezza. Primi ministri, ministri, sindaci, manager, imprenditrici, ricercatrici di livello mondiale. Il tutto senza mai perdere di vista il ruolo centrale all’interno del nucleo sociale elementare, quale è la famiglia.
E nella salute? Negli ultimi trent’anni vi è stato un poderoso sforzo della ricerca in tema di tumori coniugati al femminile, dal quale è discesa un’attenzione crescente alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura precoce. È pleonastico ricordare i successi ottenuti, in termini di riduzione della mortalità e dell’impatto psico-sociale, nel campo del cancro al seno, ad esempio. Ricercatori e clinici hanno saputo coniugare il perfezionamento dei risultati con una sempre più profonda attenzione al problema. Ciò ha determinato una diffusa sensibilizzazione e un costante incremento dei fondi disponibili per la ricerca.
E per le malattie di cuore?
Qui lo scenario cambia. Un appello a fare attenzione al problema delle malattie cardiovascolari nelle donne è arrivato anche dal presidente della Società Cardiologica, Roberto Ferrari, che ha rimproverato i colleghi di trascurare, spesso, la popolazione femminile, ritenendo le patologie legate al cuore appannaggio maschile. Stress, stili di vita errati, scarsa attenzione alle abitudini alimentari e ai fattori di rischio sono considerati, erroneamente, prerogativa degli uomini.
Invece, ha confermato Ferrari, le malattie cardiovascolari rappresentano oggi il killer numero uno anche per lei. Il ruolo sociale della donna è, infatti, profondamente cambiato. Per semplificare potremmo dire che le donne, nella loro tumultuosa scalata sociale, hanno “scalato” anche i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari tipici del mondo maschile. Con due aggravanti. La prima è la scarsa sensibilità di fronte a questo problema, sia da parte delle donne stesse, sia da parte della medicina in generale. La seconda è la poca considerazione della peculiarità fisiologica della donna, con particolare riferimento alle modificazioni del profilo ormonale. Mentre per gli uomini si punta la lente d’ingrandimento sulle malattie cardiovascolari, per le donne l'attenzione è quasi esclusivamente incentrata sulla prevenzione, diagnosi e cura delle neoplasie, anche in menopausa. “Concentrarsi sulle donne” , ribadisce Ferrari , “deve invece diventare una vera priorità della cardiologia moderna".
Quale l'incidenza delle malattie cardiovascolari nella popolazione femminile?
Pochi e semplici numeri sono sufficienti a dimostrare la serietà e gravità del problema. Nelle donne dopo i 50 anni di età, il 40-50 per cento delle morti è dovuto a malattie cardiovascolari, mentre meno del 20 per cento è legato a tutte le forme di tumore messe insieme. Il cancro al seno, che nella percezione comune è considerato il principale nemico, è responsabile di meno del 5 per cento delle morti.
Più in dettaglio, in Italia l’infarto acuto del miocardio uccide, da solo, circa 33.000 donne all’anno, il triplo del cancro al seno. Negli Stati Uniti muoiono per malattie cardiovascolari più donne che uomini. E i fattori di rischio? Dall’età della menopausa in poi, il 49 per cento delle donne è iperteso, il 38 per cento ha livelli di colesterolo elevati, il 33 per cento ha una sindrome metabolica, il 30 per cento è obeso, oltre il 10 per cento è diabetico.
Quali le azioni da intraprendere?
La Società Europea di Cardiologia sottolinea come “vi sia una forte disparità di genere nel trattamento e nella ricerca delle malattie cardiovascolari”. Una grave disattenzione, nei confronti di un vero allarme sociale. Che fare? Occorre prendere rapidamente coscienza dell’entità del problema e indirizzare gli sforzi nelle tre, decisive, direzioni: ricerca, prevenzione, cura.
Nella ricerca, indirizzando l'attenzione (e i fondi) verso l’identificazione dei filoni di rischio più caratterizzati al femminile, per la prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari (dalla molecola alla cellula, dal metabolismo alla fisiopatologia), e individuando profili psico-sociali per le diverse categorie di rischio cardiovascolare. Nella prevenzione, lanciando campagne di stratificazione del rischio cardiovascolare al femminile, per identificare, non solo i diversi profili di rischio, ma anche i contesti sociali che li determinano.
Nella cura, l'obiettivo finale e il più complesso, cominciando a ragionare in termini di “cura di genere”, personalizzando l’approccio terapeutico e valutando l’importanza dell’educazione sanitaria, associata alla terapia cardiologica, con metodiche di supporto non farmacologiche. La donna portatrice di rischio o di malattia cardiovascolare dovrebbe entrare in un sistema integrato multispecialistico in grado di allargare il classico orizzonte di diagnosi-cura e offrire invece un approccio personalizzato, dalla prevenzione di genere alla terapia più avanzata. Servono luoghi di cura che sappiano rendere il ricovero meno gravoso e guardare alla donna malata come un universo delicato, con un ruolo sociale determinante e una caratteristica unica, facile da definire con un termine che può apparire maschilista, ma non lo è. La femminilità.
E nella salute? Negli ultimi trent’anni vi è stato un poderoso sforzo della ricerca in tema di tumori coniugati al femminile, dal quale è discesa un’attenzione crescente alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura precoce. È pleonastico ricordare i successi ottenuti, in termini di riduzione della mortalità e dell’impatto psico-sociale, nel campo del cancro al seno, ad esempio. Ricercatori e clinici hanno saputo coniugare il perfezionamento dei risultati con una sempre più profonda attenzione al problema. Ciò ha determinato una diffusa sensibilizzazione e un costante incremento dei fondi disponibili per la ricerca.
E per le malattie di cuore?
Qui lo scenario cambia. Un appello a fare attenzione al problema delle malattie cardiovascolari nelle donne è arrivato anche dal presidente della Società Cardiologica, Roberto Ferrari, che ha rimproverato i colleghi di trascurare, spesso, la popolazione femminile, ritenendo le patologie legate al cuore appannaggio maschile. Stress, stili di vita errati, scarsa attenzione alle abitudini alimentari e ai fattori di rischio sono considerati, erroneamente, prerogativa degli uomini.
Invece, ha confermato Ferrari, le malattie cardiovascolari rappresentano oggi il killer numero uno anche per lei. Il ruolo sociale della donna è, infatti, profondamente cambiato. Per semplificare potremmo dire che le donne, nella loro tumultuosa scalata sociale, hanno “scalato” anche i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari tipici del mondo maschile. Con due aggravanti. La prima è la scarsa sensibilità di fronte a questo problema, sia da parte delle donne stesse, sia da parte della medicina in generale. La seconda è la poca considerazione della peculiarità fisiologica della donna, con particolare riferimento alle modificazioni del profilo ormonale. Mentre per gli uomini si punta la lente d’ingrandimento sulle malattie cardiovascolari, per le donne l'attenzione è quasi esclusivamente incentrata sulla prevenzione, diagnosi e cura delle neoplasie, anche in menopausa. “Concentrarsi sulle donne” , ribadisce Ferrari , “deve invece diventare una vera priorità della cardiologia moderna".
Quale l'incidenza delle malattie cardiovascolari nella popolazione femminile?
Pochi e semplici numeri sono sufficienti a dimostrare la serietà e gravità del problema. Nelle donne dopo i 50 anni di età, il 40-50 per cento delle morti è dovuto a malattie cardiovascolari, mentre meno del 20 per cento è legato a tutte le forme di tumore messe insieme. Il cancro al seno, che nella percezione comune è considerato il principale nemico, è responsabile di meno del 5 per cento delle morti.
Più in dettaglio, in Italia l’infarto acuto del miocardio uccide, da solo, circa 33.000 donne all’anno, il triplo del cancro al seno. Negli Stati Uniti muoiono per malattie cardiovascolari più donne che uomini. E i fattori di rischio? Dall’età della menopausa in poi, il 49 per cento delle donne è iperteso, il 38 per cento ha livelli di colesterolo elevati, il 33 per cento ha una sindrome metabolica, il 30 per cento è obeso, oltre il 10 per cento è diabetico.
Quali le azioni da intraprendere?
La Società Europea di Cardiologia sottolinea come “vi sia una forte disparità di genere nel trattamento e nella ricerca delle malattie cardiovascolari”. Una grave disattenzione, nei confronti di un vero allarme sociale. Che fare? Occorre prendere rapidamente coscienza dell’entità del problema e indirizzare gli sforzi nelle tre, decisive, direzioni: ricerca, prevenzione, cura.
Nella ricerca, indirizzando l'attenzione (e i fondi) verso l’identificazione dei filoni di rischio più caratterizzati al femminile, per la prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari (dalla molecola alla cellula, dal metabolismo alla fisiopatologia), e individuando profili psico-sociali per le diverse categorie di rischio cardiovascolare. Nella prevenzione, lanciando campagne di stratificazione del rischio cardiovascolare al femminile, per identificare, non solo i diversi profili di rischio, ma anche i contesti sociali che li determinano.
Nella cura, l'obiettivo finale e il più complesso, cominciando a ragionare in termini di “cura di genere”, personalizzando l’approccio terapeutico e valutando l’importanza dell’educazione sanitaria, associata alla terapia cardiologica, con metodiche di supporto non farmacologiche. La donna portatrice di rischio o di malattia cardiovascolare dovrebbe entrare in un sistema integrato multispecialistico in grado di allargare il classico orizzonte di diagnosi-cura e offrire invece un approccio personalizzato, dalla prevenzione di genere alla terapia più avanzata. Servono luoghi di cura che sappiano rendere il ricovero meno gravoso e guardare alla donna malata come un universo delicato, con un ruolo sociale determinante e una caratteristica unica, facile da definire con un termine che può apparire maschilista, ma non lo è. La femminilità.
Dieta: eliminare le tentazioni è controproducente
Siete a dieta e avete svuotato la cucina di ogni tentazione? Il vostro carrello della spesa è pieno di verdura, frutta, pesce e carne, ma avete detto addio al gelato o al cioccolato o ai vostri biscotti preferiti? Queste rinunce "forzate" potrebbero non essere la strategia migliore per farvi raggiungere l'obiettivo di perdere peso.
Uno studio che sarà pubblicato sulla rivista Journal of Consumer Research ha dimostrato, una volta di più, che quando si associa il concetto di dieta a quello di privazione la probabilità di avere successo nell'obiettivo di perdere peso si abbassa drasticamente. Al contrario se l'atteggiamento che si ha è quello di imparare a mangiare bene, con regolarità, senza abbuffarsi ma godendosi con equilibrio il gusto di un buon piatto, come per miracolo la percentuale di persone che riesce a concludere una dieta e a recuperare il peso forma aumenta.
"Il messaggio principale che vorremmo lanciare è che eliminare le tentazioni quando si è a dieta, ad esempio svuotando le dispense di ogni residuo di dolce o cibo calorico, potrebbe non essere il modo migliore per riuscire a portare a termine una dieta. Così si sperimenta soprattutto il senso della privazione e della frustrazione di una voglia; al contrario, bisogna educarsi alla scelta e alla misura. Avendo a disposizione quasi tutti i tipi di cibi e scegliendo la varietà e, per i più calorici, anche la quantità, si ha più probabilità di raggiungere il peso forma", ha dichiarato Kelly Geyskens, una delle autrici dello studio.
Uno studio che sarà pubblicato sulla rivista Journal of Consumer Research ha dimostrato, una volta di più, che quando si associa il concetto di dieta a quello di privazione la probabilità di avere successo nell'obiettivo di perdere peso si abbassa drasticamente. Al contrario se l'atteggiamento che si ha è quello di imparare a mangiare bene, con regolarità, senza abbuffarsi ma godendosi con equilibrio il gusto di un buon piatto, come per miracolo la percentuale di persone che riesce a concludere una dieta e a recuperare il peso forma aumenta.
"Il messaggio principale che vorremmo lanciare è che eliminare le tentazioni quando si è a dieta, ad esempio svuotando le dispense di ogni residuo di dolce o cibo calorico, potrebbe non essere il modo migliore per riuscire a portare a termine una dieta. Così si sperimenta soprattutto il senso della privazione e della frustrazione di una voglia; al contrario, bisogna educarsi alla scelta e alla misura. Avendo a disposizione quasi tutti i tipi di cibi e scegliendo la varietà e, per i più calorici, anche la quantità, si ha più probabilità di raggiungere il peso forma", ha dichiarato Kelly Geyskens, una delle autrici dello studio.
Viagra? Allo studio un'alternativa tutta al naturale
Il problema della disfuzione erettile potrebbe presto avere una svolta "naturale”. Un gruppo di farmacologi dell'Università di Milano, infatti, preoccupato dagli effetti collaterali del Viagra e dei farmaci in uso, si è dedicato a studiare le piante usate come afrodisiaci in diverse tradizioni. Tra queste ne è emersa una in particolare, il cui nome scientifico è Epidemium, mentre quello comune, più suggestivo ed evocativo, è “erba della capra in calore” (Horny goat weed).
Si tratta di un antico rimedio cinese, efficace come afrodisiaco naturale per entrambi i sessi, del quale i ricercatori hanno misurato la capacità di inibire l'enzima che controlla il flusso sanguigno diretto al pene e che rende meccanicamente possibile l'erezione. I risultati ottenuti in laboratorio, sebbene non paragonabili a quelli del farmaco azzurrino, hanno incoraggiato i ricercatori ad estrarre l'icarina, l'ingrediente attivo sull'enzima, e a crearne dei derivati.
Uno di questi derivati ha mostrato un'attività molto simile a quella del Viagra, proponendosi come potenziale precursore di un'alternativa naturale con meno effetti collaterali come mal di testa, mal di stomaco e problemi visivi. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Natural Products e i ricercatori stanno programmando tutti i prossimi passi, necessari a sperimentare a fondo il loro ritrovato.
Occorrerà almeno una decina di anni per conoscere le reali potenzialità dell'Epidemium; nel frattempo, però, lo studio italiano sembra quasi spezzare una lancia in favore degli afrodisiaci naturali, che forse a basse concentrazioni come negli alimenti non servono a molto... ma tentar non nuoce. E allora? Via libera a cenette a base di cibo piccante, ostriche e cioccolata, il palato se non altro gradirà.
Si tratta di un antico rimedio cinese, efficace come afrodisiaco naturale per entrambi i sessi, del quale i ricercatori hanno misurato la capacità di inibire l'enzima che controlla il flusso sanguigno diretto al pene e che rende meccanicamente possibile l'erezione. I risultati ottenuti in laboratorio, sebbene non paragonabili a quelli del farmaco azzurrino, hanno incoraggiato i ricercatori ad estrarre l'icarina, l'ingrediente attivo sull'enzima, e a crearne dei derivati.
Uno di questi derivati ha mostrato un'attività molto simile a quella del Viagra, proponendosi come potenziale precursore di un'alternativa naturale con meno effetti collaterali come mal di testa, mal di stomaco e problemi visivi. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Natural Products e i ricercatori stanno programmando tutti i prossimi passi, necessari a sperimentare a fondo il loro ritrovato.
Occorrerà almeno una decina di anni per conoscere le reali potenzialità dell'Epidemium; nel frattempo, però, lo studio italiano sembra quasi spezzare una lancia in favore degli afrodisiaci naturali, che forse a basse concentrazioni come negli alimenti non servono a molto... ma tentar non nuoce. E allora? Via libera a cenette a base di cibo piccante, ostriche e cioccolata, il palato se non altro gradirà.
Bambini piccoli e problemi di udito: come comportarsi?
La cura precoce dei disturbi uditivi, grazie alle nuove tecniche diagnostiche ora disponibili, riesce a salvare dalla sordità e anche dai problemi linguistici molti bambini. Lo ha dimostrato uno studio condotto da alcuni ricercatori della Purdue University.
Le prime vocalizzazioni dei bambini sono grugniti o risolini, e di solito avvengono entro i primi sei mesi di vita. La riproduzione di suoni in sillabe come "ma ma ma" o "pa pa pa", che di solito generano nei genitori tanta sorpresa, orgoglio e lotta intestina per stabilire se un bambino ha detto prima la parola mamma o papà, avviene entro il decimo mese. Entro il primo anno d'età un bambino può essere in grado di dire qualche parola compiuta. Quando questi intervalli di tempo si allungano sensibilmente è il caso che i genitori facciano fare dei controlli all'udito dei propri figli. Normalmente una visita audiometrica non è prevista prima dell'anno di età, eppure alcuni disturbi potrebbero essere individuati anche tra i bambini così piccoli e la tempestività d'azione è importante per garantire uno sviluppo normale al bambino.
Grazie alle nuove tecnologie, infatti, è possibile valutare la capacità uditiva del bambino già alla nascita e riconoscere così precocemente un eventuale problema uditivo. L'esame audiometrico eseguito in centri specializzati con tecniche particolari (audiometria infantile) ha lo scopo di individuare eventuali disturbi dell’udito: qualora il test risultasse positivo il medico consiglia ai genitori un centro audiologico specializzato.
Le prime vocalizzazioni dei bambini sono grugniti o risolini, e di solito avvengono entro i primi sei mesi di vita. La riproduzione di suoni in sillabe come "ma ma ma" o "pa pa pa", che di solito generano nei genitori tanta sorpresa, orgoglio e lotta intestina per stabilire se un bambino ha detto prima la parola mamma o papà, avviene entro il decimo mese. Entro il primo anno d'età un bambino può essere in grado di dire qualche parola compiuta. Quando questi intervalli di tempo si allungano sensibilmente è il caso che i genitori facciano fare dei controlli all'udito dei propri figli. Normalmente una visita audiometrica non è prevista prima dell'anno di età, eppure alcuni disturbi potrebbero essere individuati anche tra i bambini così piccoli e la tempestività d'azione è importante per garantire uno sviluppo normale al bambino.
Grazie alle nuove tecnologie, infatti, è possibile valutare la capacità uditiva del bambino già alla nascita e riconoscere così precocemente un eventuale problema uditivo. L'esame audiometrico eseguito in centri specializzati con tecniche particolari (audiometria infantile) ha lo scopo di individuare eventuali disturbi dell’udito: qualora il test risultasse positivo il medico consiglia ai genitori un centro audiologico specializzato.
Serie B - Ghirardi ha deciso: via Cagni, ecco Guidolin

L'ex allenatore del Palermo prende il posto dell'esonerato Gigi Cagni
Tommaso Ghirardi ha deciso: l'avventura di Gigi Cagni a Parma è ufficialmente terminata alle 14 in punto di martedì 30 settembre attraverso un comunicato stampa apparso sul sito della società crociata.
Una squadra senza spina dorsale, incapace di costruire una manovra offensiva adeguata come invece il presidente Ghirardi si sarebbe aspettato dopo gli sforzi economici di una campagna acquisti particolarmente onerosa. Il Parma di Cagni chiude la stagione con il magro bilancio di 6 punti in 6 partite con appena 7 gol fatti e 6 subiti: un ruolino di marcia non propriamente da promozione e che ha convinto Ghirardi a prendere provvedimenti.
Il pareggio contro il Brescia (a reti bianche, ndr) nel posticipo della sesta giornata di Serie B ha definitivamente schiarito le idee al numero uno gialloblu. Non tanto per il risultato, che in un campo come il Rigamonti ci può anche stare, quanto per il modo in cui è arrivato. Alla vigilia si era detto: "A Brescia per vincere, bisogna invertire una tendenza preoccupante". E invece niente, nemmeno un tiro in porta degno di nota. Segno che la squadra, nonostante quanto dicesse Cagni, non seguiva (o forse non capiva) le direttive del suo allenatore.
Logico quindi l'allontanamento di un tecnico preso in estate per portare a Parma la sua esperienza in cadetteria e che, invece, lascia la barca dopo appena sei turni di campionato. Con una rosa che racchiude nomi del calibro di Lucarelli, Cristiano e Alessandro, Leon, Budel, Morrone, Pisanu, Reginaldo e Paloschi tutti a Parma pretendevano di più. Già deciso il sostituto: sarà Francesco Guidolin il nuovo allenatore dei crociati. Il tecnico veneto, ex di Palermo, Bologna, Udinese e Vicenza, sarà presentato alle 16:30 presso il Centro Sportivo di Collecchio.
"Sono profondamente amareggiato per la decisione raggiunta dalla società. Non mi va di parlare in questo momento perchè per me è davvero un brutto momento. Non me l'aspettavo, ora ho solamente bisogno di restare qualche giorno in silenzio per riflettere. Ripeto comunque che si tratta davvero di un brutto momento". E' la reazione di uno sconcertato Gigi Cagni una volta appresa la notizia del suo esonero.
Pellielo da record, sette volte mondiale
L'azzurro Giovanni Pellielo ha vinto a Minsk la finale di Coppa del Mondo di tiro a volo specialità fossa, conquistando il suo settimo trofeo di cristallo
Il 38enne vercellese, due volte argento olimpico (a Pechino e Atene) e bronzo a Sydney, si è imposto al termine di una finale emozionante, in cui ha ottenuto 25/25 ma rompendo in realtà 26 piattelli in quanto ha dovuto ripetere l'ottavo tiro, per uno stop decretato in anticipo dal giudice di gara. Il successo di Pellielo, entrato nella sfida conclusiva a sei con il punteggio di 120 che in quel momento lo collocava al terzo posto, è arrivato grazie al 'percorso netto' nell'ultima serie e ad un errore, proprio al 25/mo ed ultimo piattello, dell'australiano bi-campione olimpico Michael Diamond, fino a quel momento primo a pari merito con l'azzurro.
"Sono felice - ha detto Pellielo - a 38 anni ho vinto la mia settima Coppa del Mondo qui dove c'erano solo i dodici migliori specialisti. E pensare che ho gareggiato pur avendo l'influenza...Avrei dovuto fare 25/25 a Pechino, vorrà dire che ci riuscirò ai Giochi di Londra". Pellielo ha vinto con 145/150, davanti a Diamond (144) ed al russo Alexei Alipov (142). Quarto l'altro azzurro Erminio Frasca (141) e quinto il ceco David Kostelecky (139) che ai Giochi di Pechino salì sul gradino più alto del podio.
Il 38enne vercellese, due volte argento olimpico (a Pechino e Atene) e bronzo a Sydney, si è imposto al termine di una finale emozionante, in cui ha ottenuto 25/25 ma rompendo in realtà 26 piattelli in quanto ha dovuto ripetere l'ottavo tiro, per uno stop decretato in anticipo dal giudice di gara. Il successo di Pellielo, entrato nella sfida conclusiva a sei con il punteggio di 120 che in quel momento lo collocava al terzo posto, è arrivato grazie al 'percorso netto' nell'ultima serie e ad un errore, proprio al 25/mo ed ultimo piattello, dell'australiano bi-campione olimpico Michael Diamond, fino a quel momento primo a pari merito con l'azzurro.
"Sono felice - ha detto Pellielo - a 38 anni ho vinto la mia settima Coppa del Mondo qui dove c'erano solo i dodici migliori specialisti. E pensare che ho gareggiato pur avendo l'influenza...Avrei dovuto fare 25/25 a Pechino, vorrà dire che ci riuscirò ai Giochi di Londra". Pellielo ha vinto con 145/150, davanti a Diamond (144) ed al russo Alexei Alipov (142). Quarto l'altro azzurro Erminio Frasca (141) e quinto il ceco David Kostelecky (139) che ai Giochi di Pechino salì sul gradino più alto del podio.
Troppe calorie e messaggi fuorvianti nei cereali da colazione
I cereali per la prima colazione dei ragazzi contengono zuccheri (33 per cento con punte sino al 42 per cento), grassi (sino al 14 per cento) e sale in percentuali molto, troppo alte. Troppo per essere presentati come l’alimento sano per il primo pasto della giornata. Ed è così in tutti i mercati, dall’Australia alla Danimarca, dal Perù alle isole Fiji, passando per Russia e Corea del Sud. Lo sostiene un'inchiesta dell'associazione di consumatori Altroconsumo.
Altroconsumo ha svolto test su 20 cereali per la prima colazione dei ragazzi, dai prodotti di marca a quelli con marchio della catena di distribuzione. Dal test emerge anche che ben l’80 per cento dei venti campioni considerati inserisce slogan nutrizionali in bella vista sulle confezioni: le scritte esaltano solo la presenza di vitamine e ferro, elementi nutritivi marginali in questo tipo di prodotto. Anche le etichette andrebbero riviste: le GDA, cioè i valori giornalieri di riferimento, che dovrebbero suggerire quantità di energia e nutrienti per porzione di prodotto rispetto alla quantità da assumere giornalmente, sono riferiti a dosi raccomandate per adulti, non per bambini!
Questo non toglie che la prima colazione sia un momento essenziale per l'alimentazione di grandi e piccini: “Un recente studio", spiega Claudio Maffeis, Professore Associato di Pediatria all'Università di Verona, "dimostra che la frequenza del consumo di colazione è associabile, in modo inversamente proporzionale, all'indice di massa corporea. Ovvero, indipendentemente da altri fattori quali l’età, il sesso, la razza, le condizioni socioeconomiche e l’attività fisica, tanto più frequentemente si consuma la colazione tanto più basso è il rischio di eccesso ponderale”.
Purtroppo, in Italia, l’abitudine alla prima colazione è scarsa, come conferma una recente ricerca Eurisko da cui emerge che oltre 8 milioni di persone (17 per cento) saltano la colazione. A questa percentuale va a affiancarsi il 15 per cento di chi consuma solo un caffè e il 18 per cento di chi fa colazione frettolosamente al bar. Altro fattore determinante per una sana colazione è il tempo. Quasi la metà di coloro che fanno colazione (46 per cento) le dedica meno di 10 minuti.
Altroconsumo ha svolto test su 20 cereali per la prima colazione dei ragazzi, dai prodotti di marca a quelli con marchio della catena di distribuzione. Dal test emerge anche che ben l’80 per cento dei venti campioni considerati inserisce slogan nutrizionali in bella vista sulle confezioni: le scritte esaltano solo la presenza di vitamine e ferro, elementi nutritivi marginali in questo tipo di prodotto. Anche le etichette andrebbero riviste: le GDA, cioè i valori giornalieri di riferimento, che dovrebbero suggerire quantità di energia e nutrienti per porzione di prodotto rispetto alla quantità da assumere giornalmente, sono riferiti a dosi raccomandate per adulti, non per bambini!
Questo non toglie che la prima colazione sia un momento essenziale per l'alimentazione di grandi e piccini: “Un recente studio", spiega Claudio Maffeis, Professore Associato di Pediatria all'Università di Verona, "dimostra che la frequenza del consumo di colazione è associabile, in modo inversamente proporzionale, all'indice di massa corporea. Ovvero, indipendentemente da altri fattori quali l’età, il sesso, la razza, le condizioni socioeconomiche e l’attività fisica, tanto più frequentemente si consuma la colazione tanto più basso è il rischio di eccesso ponderale”.
Purtroppo, in Italia, l’abitudine alla prima colazione è scarsa, come conferma una recente ricerca Eurisko da cui emerge che oltre 8 milioni di persone (17 per cento) saltano la colazione. A questa percentuale va a affiancarsi il 15 per cento di chi consuma solo un caffè e il 18 per cento di chi fa colazione frettolosamente al bar. Altro fattore determinante per una sana colazione è il tempo. Quasi la metà di coloro che fanno colazione (46 per cento) le dedica meno di 10 minuti.
Ilaria D'Amico e la Campagna Nastro Rosa
Sarà Ilaria D’Amico la testimonial dell’edizione 2008 della Campagna Nastro Rosa, dedicata alla prevenzione del tumore al seno. La Campagna Nastro Rosa, ideata nel 1989 negli Stati Uniti e promossa in tutto il mondo, ha come obiettivo quello di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sugli stili di vita sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare. E quest’anno il Nastro Rosa avrà anche una colonna sonora: Luca Jurman, cantante e noto volto televisivo, ha prestato il proprio talento alla solidarietà interpretando una canzone che vuole dedicare a tutte le donne.
In tutto il mondo occidentale, il tumore al seno è il primo tumore femminile per numero di casi e la sua incidenza è in costante aumento, tanto da essere considerato alla stregua di una vera e propria malattia sociale. In Italia, i nuovi casi di cancro al seno sono circa 40mila l’anno (39.735 nel 2007). Sono però diminuiti i decessi (9045 nel 2007). Uno studio italiano, promosso dal Ministero della Salute e dalla LILT e recentemente pubblicato sul British Journal of Cancer, dimostra che battere il tumore del seno è possibile: la mortalità, infatti, si dimezza nelle donne che annualmente effettuano la mammografia.
Per questo, durante tutto il mese gli oltre 350 ambulatori LILT, la maggior parte dei quali all’interno delle 103 Sezioni Provinciali della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, saranno a disposizione delle donne con più di 25 anni di età per visite senologiche.
Per conoscere giorni e orari di apertura dell’ambulatorio LILT più vicino, in cui effettuare anche esami di diagnosi precoce e controlli, si può chiamare, per informazioni, il numero verde 800-998877 o consultare il sito www.lilt.it dove sarà pubblicata anche la lista di tutte le iniziative e gli eventi organizzati nelle varie città italiane nel corso del mese di ottobre.
Nel mese di ottobre, poi, l’Italia intera si tingerà di rosa, colore simbolo della lotta contro il tumore al seno. Una luce rosa, infatti, unirà idealmente la nostra Penisola dal Nord al Sud, con tanti monumenti, edifici e statue che resteranno illuminati per una o più notti a testimoniare che, grazie a un’efficace e corretta prevenzione, questa malattia tumorale si può, e si deve, vincere! E come in Italia, anche in tutto il resto del mondo si accenderanno di luce rosa location famosissime e prestigiose, quali l’Empire State Building (New York, USA), le Cascate del Niagara (Ontario, Canada), Opera House (Sidney, Australia), la Torre 101 (Taipei, Taiwan), il Ponte di Nan Pu (Shangai, Cina), la Torre di Tokyo (Tokyo, Giappone), l’Arena di Amsterdam (Amsterdam, Olanda), Taj Mahal Palace e Tower Hotel (Mumbai, India).
In tutto il mondo occidentale, il tumore al seno è il primo tumore femminile per numero di casi e la sua incidenza è in costante aumento, tanto da essere considerato alla stregua di una vera e propria malattia sociale. In Italia, i nuovi casi di cancro al seno sono circa 40mila l’anno (39.735 nel 2007). Sono però diminuiti i decessi (9045 nel 2007). Uno studio italiano, promosso dal Ministero della Salute e dalla LILT e recentemente pubblicato sul British Journal of Cancer, dimostra che battere il tumore del seno è possibile: la mortalità, infatti, si dimezza nelle donne che annualmente effettuano la mammografia.
Per questo, durante tutto il mese gli oltre 350 ambulatori LILT, la maggior parte dei quali all’interno delle 103 Sezioni Provinciali della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, saranno a disposizione delle donne con più di 25 anni di età per visite senologiche.
Per conoscere giorni e orari di apertura dell’ambulatorio LILT più vicino, in cui effettuare anche esami di diagnosi precoce e controlli, si può chiamare, per informazioni, il numero verde 800-998877 o consultare il sito www.lilt.it dove sarà pubblicata anche la lista di tutte le iniziative e gli eventi organizzati nelle varie città italiane nel corso del mese di ottobre.
Nel mese di ottobre, poi, l’Italia intera si tingerà di rosa, colore simbolo della lotta contro il tumore al seno. Una luce rosa, infatti, unirà idealmente la nostra Penisola dal Nord al Sud, con tanti monumenti, edifici e statue che resteranno illuminati per una o più notti a testimoniare che, grazie a un’efficace e corretta prevenzione, questa malattia tumorale si può, e si deve, vincere! E come in Italia, anche in tutto il resto del mondo si accenderanno di luce rosa location famosissime e prestigiose, quali l’Empire State Building (New York, USA), le Cascate del Niagara (Ontario, Canada), Opera House (Sidney, Australia), la Torre 101 (Taipei, Taiwan), il Ponte di Nan Pu (Shangai, Cina), la Torre di Tokyo (Tokyo, Giappone), l’Arena di Amsterdam (Amsterdam, Olanda), Taj Mahal Palace e Tower Hotel (Mumbai, India).
Camorra, maxi-blitz contro Casalesi, oltre 100 arresti
Tre uomini ritenuti autori della catena di omicidi avvenuti a Castelvolturno, in provincia di Caserta, la moglie del boss dei Casalesi Giuseppina Nappa, e altre 101 persone sono stati arrestati in due distinti blitz delle forze dell'ordine questa notte.
Lo riferiscono fonti giudiziarie e la squadra mobile di Caserta.
La polizia e la Guardia di finanza hanno eseguito una maxioperazione che ha portato a 102 notifiche di arresto su 107 destinatari inseriti nell'ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Dda di Napoli.
In realtà, 76 delle 102 persone a cui è stato notificato l'arresto erano già in carcere.
Nel blitz -- in cui sono stati arrestati i tre uomini ritenuti responsabili della strage degli immigrati e di altri omicidi -- sono state ritrovate anche armi con cui gli inquirenti ritengono sia stato messo in atto il disegno stragista. Armi che ora saranno esaminate per capire quali e quanti omicidi sono attribuibili ai tre che la polizia ritiene vicini alla fazione Bidognetti del clan dei Casalesi, riferisce una fonte giudiziaria.
"Finisce in carcere tutto il clan Schiavone, tra capi e gregari dell'organizzazione criminale di Casal di Principe, egemone nella provincia casertana con diramazioni nazionali ed internazionali", dice il capo della squadra mobile di Caserta Rodolfo Ruperti.
Oltre alla moglie di Francesco Schiavone, detto Sandokan, capo storico del clan dei Casalesi, sono finiti in manette diversi esponenti della famiglia Schiavone. Tra i destinatari, ancora latitanti, ci sono nomi eccellenti, come Antonino Iovine, Mario Caterino e Nicola Panaro.
Intanto la Guardia di finanza sta procedendo, nel Casertano, nel Napoletano, nel basso Lazio ed in Toscana, al sequestro di beni mobili, immobili e società commerciali, riconducibili all'organizzazione camorristica, per un valore di oltre 100 milioni di euro, si legge in una nota.
Da quanto emerso nel corso delle perquisizioni, risulta, secondo gli iqnuirenti, che per "stipendiare" le circa 100 persone arrestate oggi, il clan Schiavone spendeva circa 300.000 euro al mese.
La maxioperazione ha impegnato circa 500 agenti, tra squadra mobile di Caserta, Napoli, Salerno, Avellino, Benevento, Latina, Campobasso, Isernia, Frosinone e dei reparti prevenzione di Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Aosta, Lucania, Salento, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Calabria.
Lo riferiscono fonti giudiziarie e la squadra mobile di Caserta.
La polizia e la Guardia di finanza hanno eseguito una maxioperazione che ha portato a 102 notifiche di arresto su 107 destinatari inseriti nell'ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Dda di Napoli.
In realtà, 76 delle 102 persone a cui è stato notificato l'arresto erano già in carcere.
Nel blitz -- in cui sono stati arrestati i tre uomini ritenuti responsabili della strage degli immigrati e di altri omicidi -- sono state ritrovate anche armi con cui gli inquirenti ritengono sia stato messo in atto il disegno stragista. Armi che ora saranno esaminate per capire quali e quanti omicidi sono attribuibili ai tre che la polizia ritiene vicini alla fazione Bidognetti del clan dei Casalesi, riferisce una fonte giudiziaria.
"Finisce in carcere tutto il clan Schiavone, tra capi e gregari dell'organizzazione criminale di Casal di Principe, egemone nella provincia casertana con diramazioni nazionali ed internazionali", dice il capo della squadra mobile di Caserta Rodolfo Ruperti.
Oltre alla moglie di Francesco Schiavone, detto Sandokan, capo storico del clan dei Casalesi, sono finiti in manette diversi esponenti della famiglia Schiavone. Tra i destinatari, ancora latitanti, ci sono nomi eccellenti, come Antonino Iovine, Mario Caterino e Nicola Panaro.
Intanto la Guardia di finanza sta procedendo, nel Casertano, nel Napoletano, nel basso Lazio ed in Toscana, al sequestro di beni mobili, immobili e società commerciali, riconducibili all'organizzazione camorristica, per un valore di oltre 100 milioni di euro, si legge in una nota.
Da quanto emerso nel corso delle perquisizioni, risulta, secondo gli iqnuirenti, che per "stipendiare" le circa 100 persone arrestate oggi, il clan Schiavone spendeva circa 300.000 euro al mese.
La maxioperazione ha impegnato circa 500 agenti, tra squadra mobile di Caserta, Napoli, Salerno, Avellino, Benevento, Latina, Campobasso, Isernia, Frosinone e dei reparti prevenzione di Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Aosta, Lucania, Salento, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Calabria.
Speciale Tv: Ascolti Mediaset, 'Zelig' Torna e Vola Al Vertice Della Prima Serata
Ieri le reti Mediaset si sono aggiudicate la prima serata con 11.971.000 telespettatori totali e il 47.94% di share e le 24 ore con 3.889.000 telespettatori totali e il 45.36% di share. En plein per Canale 5 che risultata rete leader sul pubblico totale in prima, seconda serata e 24 ore, rispettivamente con: 7.124.000 telespettatori totali, 30.23% di share sul target commerciale; 2.698.000 telespettatori totali, share del 27.76% sul target commerciale; 2.206.000 telespettatori totali, share del 26.78% sul target commerciale. Lo afferma, in una nota, la stessa Mediaset che comunica il numero assoluto di telespettatori riferito al pubblico totale di ogni eta'. La quota di mercato (share) e' riferita invece al target commerciale 15 - 64 anni. Il Tg5 delle ore 20.00 e' al vertice dell'informazione sul pubblico attivo con una share del 28.53% e 6.043.000 telespettatori totali. Leadership confermata anche nell'edizione delle ore 13.00 sul pubblico totale con 3.859.000 telespettatori totali e il 26.12% di share sul target commerciale. Su Canale 5, inarrestabile "Striscia la notizia" che ha registrato ascolti da capogiro con 8.010.000 telespettatori, share del 34.05% sul target commerciale, risultando ancora una volta il programma piu' visto della giornata. "Zelig" torna nella nuova collocazione del lunedi' e vola al vertice della prima serata con 6.089.000 di telespettatori totali (esordio superiore al debutto dell'edizione 2007 che registro' 5.699.000 telespettatori totali) e il 29.69% di share sul target commerciale. Il teatro comico di Claudio Bisio e Vanessa Incontrada raggiunge picchi di 9.583.000 telespettatori totali e il 43,1% di share sul target commerciale
Gp di Singapore - La McLaren non vuole sbagliare più

Hamilton non ha intenzione di lasciarsi sfuggire il titolo come accadde nel 2007: secondo i dirigenti della casa di Woking l'esperienza passata sarà utile - sia al pilota, sia al team - per non ripetere gli errori che portarono al trionfo di Raikkonen
Martin Whitmarsh, amministratore delegato della McLaren, analizza l'attuale situazione nel campionato mondiale facendo un paragone con la stagione passata, quando Lewis Hamilton perse il titolo iridato clamorosamente, pagando una sorta di peccato di gioventù
"L'anno scorso una debolezza della squadra era rappresentata dal desiderio di vincere ogni gara a ogni costo - ha detto Whitmarsh -, fatto comprensibile per un pilota giovane come Hamilton, meno per un team esperto come il nostro. I campionati non si vincono così".
In questo 2008, però, le cose sono cambiate: "Siamo stati molto più disciplinati", ha confermato Whitmarsh. Non a caso il risultato più importante nella corsa al titolo è stato proprio il terzo posto di Singapore, non certo il successo dell'esordio australiano o quello di Hockenheim, tappe felici ma non ancora decisive.
A Singapore "abbiamo detto a Lewis di non attaccare Rosberg e di difendere il terzo posto", ha dichiarato il patron McLaren, Ron Dennis. "I campionati si vincono con la continuità e l'affidabilità - gli ha fatto eco lo stesso Hamilton -. Nell'ultimo Gp siamo finiti terzi eppure è stato un risultato fondamentale: non avrei mai potuto rischiare di gettare via quei punti".
A tre Gran Premi dalla conclusione della stagione (Giappone, Cina e Brasile) il pilota britannico della McLaren ha 7 punti di vantaggio su Felipe Massa, un margine che in teoria gli permetterebbe di accontentarsi di tre secondi posti per diventare campione, il più giovane nella storia della Formula 1. Lo scorso anno Hamilton fu capace di buttare via 17 punti in vantaggio nelle ultime due gare, un peccato d'inesperienza irripetibile, anche la Ferrari non smetterà mai di sperare, almeno fino a quando la matematica lascerà uno spiraglio al Cavallino.
Serie A - Meneghin è il nuovo commissario FIP

La Giunta Coni in corso ha nominato Dino Meneghin commissario della Federazione italiana pallacanestro
Toccherà al più grande giocatore (e al suo personaggio senza dubbio più carismatico) prendere in mano il basket nel momento più delicato della sua storia. Dino Meneghin, 12 scudetti e 7 Coppe Campioni da giocatore (solo per citare alcune vittorie, ndr), sarà il nuovo commissario della Federbasket.
La decisione è stata presa poco dopo le dieci dalla Giunta del Coni che ha deciso di affidare al più medagliato tra gli azzurri (da giocatore e team manager) la gestione delle elezioni del nuovo presidente - e del consiglio federale - fissate almeno teoricamente per marzo ma che, dopo le dimissioni di Maifredi e il decadimento del consiglio, verranno probabilmente anticipate.
Nella sua storia sportiva, di "duro" del parquet, fra espulsioni, squalifiche, un numero indefinito di fratture e un'esposizione di trofei quasi infinita, Dino Meneghin è sempre rimasto un simbolo del basket italiano in tutto il mondo, il personaggio sicuramente più conosciuto e rispettato.
Proprio in questo senso la scelta di gravarlo di una responsabilità così pesante sembra essere l'unica via percorribile al fine di dare respiro alla Federbasket, oggi più che mai bisognosa del carisma di Meneghin.
Premier League - Pienaar arrestato, e poi rilasciato
Il fantasista del Sudafrica è stato fermato dalla polizia di Liverpool
Tempi duri per Steven Pienaar. Il fantasista dell'Everton è stato fermato dalla polizia di Liverpool con l'accusa di aggressione ai danni di una donna.
E' stata la stessa donna ad avvertire le forze dell'ordine già alle prime ore di domenica mattina scorsa asserendo di essere stata aggredita nel suo appartamento a Sefton Park.
Pienaar - e questo aggrava la sua posizione - si è poi presentato di sua spontanea volontà alla stazione di polizia dove gli è stato notificato il fermo. A confermare la notizia è stato un agente della polizia di Merseyside che ha certificato l'arresto del 26enne nazionale sudafricano, poi rilasciato su cauzione.
Pienaar, che ha mosso i suoi primi passi da calciatore professionista con la maglia dell'Ajax, gioca dal 2007 con l'Everton (con cui ha firmato un contratto fino al 2011 dopo l'addio al Borussia di Dortmund, ndr) ed è attualmente indisponibile per la frattura al dito di un piede.
EVERTON - Presto la società di Goodison Park potrebbe diventare il nono club della Premier League a passare sotto il controllo di un milionario straniero. Secondo il Daily Mirror il tycoon indiano Anil Ambani, il sesto uomo più ricco al mondo con un patrimonio personale di oltre 27 miliardi di euro, è sempre più interessato all'Everton, tentato dalla sfida con il campionato inglese. La scalata non sarebbe ostacolata dall'attuale presidente, Bill Kenwright, che da tempo ha ammesso la sua volontà di cedere il club di Goodison Park. La trattativa per l'acquisizione del club è appena cominciata ma l'attuale presidente avrebbe già presentato la situazione finanziaria, non certo delle più rosee.
Tempi duri per Steven Pienaar. Il fantasista dell'Everton è stato fermato dalla polizia di Liverpool con l'accusa di aggressione ai danni di una donna.
E' stata la stessa donna ad avvertire le forze dell'ordine già alle prime ore di domenica mattina scorsa asserendo di essere stata aggredita nel suo appartamento a Sefton Park.
Pienaar - e questo aggrava la sua posizione - si è poi presentato di sua spontanea volontà alla stazione di polizia dove gli è stato notificato il fermo. A confermare la notizia è stato un agente della polizia di Merseyside che ha certificato l'arresto del 26enne nazionale sudafricano, poi rilasciato su cauzione.
Pienaar, che ha mosso i suoi primi passi da calciatore professionista con la maglia dell'Ajax, gioca dal 2007 con l'Everton (con cui ha firmato un contratto fino al 2011 dopo l'addio al Borussia di Dortmund, ndr) ed è attualmente indisponibile per la frattura al dito di un piede.
EVERTON - Presto la società di Goodison Park potrebbe diventare il nono club della Premier League a passare sotto il controllo di un milionario straniero. Secondo il Daily Mirror il tycoon indiano Anil Ambani, il sesto uomo più ricco al mondo con un patrimonio personale di oltre 27 miliardi di euro, è sempre più interessato all'Everton, tentato dalla sfida con il campionato inglese. La scalata non sarebbe ostacolata dall'attuale presidente, Bill Kenwright, che da tempo ha ammesso la sua volontà di cedere il club di Goodison Park. La trattativa per l'acquisizione del club è appena cominciata ma l'attuale presidente avrebbe già presentato la situazione finanziaria, non certo delle più rosee.
WTA Tour - Amelie si separa dal suo coach
L'ex numero uno del mondo ha deciso di non continuare la collaborazione con Loic Corteau
E' arrivata attraverso il suo sito internet la notizia che Amelie Mauresmo ha interrotto il rapporto di lavoro con Loic Corteau, l'allenatore che ha portato la francese a diventare la numero 1 del mondo e a vincere due prove dello Slam nel 2006, a Melbourne e sull'erba dell'All England Club. Il sodalizio tra Amelie e Corteau è durato sei anni, e adesso la giocatrice ha deciso di avvalersi di un nuovo coach oltre che di un nuovo fisioterapista, che dunque non sarà più Michel Franco. L'ex numero 1 mondiale sceglierà i suoi nuovi collaboratori nelle prossime settimane.
Vedremo se il cambio di allenatore saprà dare nuovi stimoli a una tennista che dopo essere salita sul gradino più alto del ranking WTA ormai da troppo tempo resta ai margini del tennis di vertice (attualmente è n° 25). In carriera la francese ha collezionato 24 titoli ma lo scorso annno ha trionfato solo ad Anversa e in questa stagione non ha ancora vinto nulla. Nei mesi scorsi la Mauresmo aveva ventilato l'ipotesi di un ritiro perché non sentiva più dentro di sé le giuste motivazioni per poter continuare. Ora lo fa con un altro staff. Se ciò basterà lo diranno solo i risultati. Amelie non giocherà alcun torneo questa settimana; la prossima sarà invece in campo a Mosca per la Kremlin Cup (Tier I), poi giocherà a Zurigo e uno tra i Tier II di Linz e Lussemburgo.
E' arrivata attraverso il suo sito internet la notizia che Amelie Mauresmo ha interrotto il rapporto di lavoro con Loic Corteau, l'allenatore che ha portato la francese a diventare la numero 1 del mondo e a vincere due prove dello Slam nel 2006, a Melbourne e sull'erba dell'All England Club. Il sodalizio tra Amelie e Corteau è durato sei anni, e adesso la giocatrice ha deciso di avvalersi di un nuovo coach oltre che di un nuovo fisioterapista, che dunque non sarà più Michel Franco. L'ex numero 1 mondiale sceglierà i suoi nuovi collaboratori nelle prossime settimane.
Vedremo se il cambio di allenatore saprà dare nuovi stimoli a una tennista che dopo essere salita sul gradino più alto del ranking WTA ormai da troppo tempo resta ai margini del tennis di vertice (attualmente è n° 25). In carriera la francese ha collezionato 24 titoli ma lo scorso annno ha trionfato solo ad Anversa e in questa stagione non ha ancora vinto nulla. Nei mesi scorsi la Mauresmo aveva ventilato l'ipotesi di un ritiro perché non sentiva più dentro di sé le giuste motivazioni per poter continuare. Ora lo fa con un altro staff. Se ciò basterà lo diranno solo i risultati. Amelie non giocherà alcun torneo questa settimana; la prossima sarà invece in campo a Mosca per la Kremlin Cup (Tier I), poi giocherà a Zurigo e uno tra i Tier II di Linz e Lussemburgo.
lunedì 29 settembre 2008
Muti dirige i Wiener per l'Oms
Diretti da Muti, i Wiener Philharmoniker si esibirono la sera del 29 settembre 2008 ( ieri ) a Ginevra in un concerto straordinario per i 60 anni dell'Oms.
L'Organizzazione mondiale della sanita' fu fondata nel 1948 per promuovere il piu' alto livello possibile di salute nel mondo. La musica non puo' risolvere i problemi, ma puo' fornire il suo aiuto, ha detto il maestro. Dove c'e' guerra, malattia, poverta', incomprensioni, razze e religioni diverse, dice Muti, 'cerchiamo di portare la musica'.
L'Organizzazione mondiale della sanita' fu fondata nel 1948 per promuovere il piu' alto livello possibile di salute nel mondo. La musica non puo' risolvere i problemi, ma puo' fornire il suo aiuto, ha detto il maestro. Dove c'e' guerra, malattia, poverta', incomprensioni, razze e religioni diverse, dice Muti, 'cerchiamo di portare la musica'.
Serie B - Brescia e Parma deludono ancora
Le squadre di Sonetti e Cagni danno vita a una gara veramente noiosa, confermando le difficoltà incontrate in tutto questo inizio di stagione. Il Brescia ha l'attenuante delle assenze, mentre nel Parma ora c'è aria di rivoluzione...
Non guardate i nomi dei giocatori in rosa, quelli ora non contano: in questo momento difficile Brescia e Parma devono solo imparare ad essere umili e a fare punti lottando, l'unica soluzione possibile per uscire dalle sabbie mobili del centro-classifica cadetto. Non ci stanno riuscendo.
Il secondo posticipo della 6a giornata di Serie B, infatti, non sembra uno scontro tra due pretendenti importanti alla promozione, bensì una sfida tra squadre incapaci di dare sfogo alle loro qualità. Il Brescia del neotecnico Sonetti è parzialmente scusato: le assenze di Caracciolo, Possanzini, Baronio e Zambelli sono già un fardello pesante e poi le Rondinelle nel primo tempo ci provano anche con volontà, pur non riuscendo a concretizzare le ottime giocate del giovane Savio Nsereko (nella foto), ragazzo afro-tedesco dal sicuro avvenire.
Solo cattive notizie, invece, in casa Parma: Cagni aspettava la sfida contro il suo mentore per rilanciare i ducali e voleva assolutamente la vittoria. L'esperimento del 3-5-2 iniziale, però, non funziona affatto e gli ospiti provano ad incidere solo con l'ingresso di Reginaldo ad inizio ripresa, quando si ritorna al buon vecchio 4-4-2. Lucarelli e Paloschi non entrano mai nel vivo del gioco e allora ci si chiede francamente cosa serva avere in panchina Kutuzov e Paponi (per non parlare di Leon in tribuna) per poi lasciarli lì a marcire.
Difficile dire se Ghirardi confermerà Cagni dopo questa prestazione incolore, sta di fatto che il Parma è chiamato a vincere assolutamente la gara di sabato prossimo in casa contro il Modena e lo stesso discorso si potrebbe fare per il Brescia, chiamato alla sfida interna contro il Frosinone.
Non guardate i nomi dei giocatori in rosa, quelli ora non contano: in questo momento difficile Brescia e Parma devono solo imparare ad essere umili e a fare punti lottando, l'unica soluzione possibile per uscire dalle sabbie mobili del centro-classifica cadetto. Non ci stanno riuscendo.
Il secondo posticipo della 6a giornata di Serie B, infatti, non sembra uno scontro tra due pretendenti importanti alla promozione, bensì una sfida tra squadre incapaci di dare sfogo alle loro qualità. Il Brescia del neotecnico Sonetti è parzialmente scusato: le assenze di Caracciolo, Possanzini, Baronio e Zambelli sono già un fardello pesante e poi le Rondinelle nel primo tempo ci provano anche con volontà, pur non riuscendo a concretizzare le ottime giocate del giovane Savio Nsereko (nella foto), ragazzo afro-tedesco dal sicuro avvenire.
Solo cattive notizie, invece, in casa Parma: Cagni aspettava la sfida contro il suo mentore per rilanciare i ducali e voleva assolutamente la vittoria. L'esperimento del 3-5-2 iniziale, però, non funziona affatto e gli ospiti provano ad incidere solo con l'ingresso di Reginaldo ad inizio ripresa, quando si ritorna al buon vecchio 4-4-2. Lucarelli e Paloschi non entrano mai nel vivo del gioco e allora ci si chiede francamente cosa serva avere in panchina Kutuzov e Paponi (per non parlare di Leon in tribuna) per poi lasciarli lì a marcire.
Difficile dire se Ghirardi confermerà Cagni dopo questa prestazione incolore, sta di fatto che il Parma è chiamato a vincere assolutamente la gara di sabato prossimo in casa contro il Modena e lo stesso discorso si potrebbe fare per il Brescia, chiamato alla sfida interna contro il Frosinone.
CAMERA USA BOCCIA PIANO BUSH, WALL STREET A PICCO
NEW YORK - Il no della Camera al piano di salvataggio ha su Wall Street un effetto più devastante che gli attentati dell'11 settembre 2001: gli indici americani chiudono la seduta segnando il maggior calo giornaliero dal 1987. Lo S&P 500, dopo gli assestamenti dovuti alle oscillazioni al termine della seduta, lascia sul terreno l'8,8%, registrando la maggiore battuta d'arresto giornaliera dal 1987. Il Dow Jones arretra di quasi 800 punti (-777,68 punti), segnando la maggiore perdita in termini di punti della sua storia. Il Nasdaq cede quasi 200 (-199,61), mettendo a segno il maggior calo dal maggio 2000.
CAMERA USA BOCCIA PIANO BUSH, WALL STREET A PICCO
di Alessandra Baldini
NEW YORK - Capitol Hill boccia il presidente George W. Bush e il capo del Tesoro Henry Paulson: con 228 voti contro e solo 205 a favore i deputati americani hanno affondato il piano di salvataggio di Wall Street. Sarebbero bastati 12 voti a capovolgere il risultato. La clamorosa bocciatura ha mandato la Borsa a picco con l'indice S&P che e' arrivato a cedere 7,13%.
Le misure anticrisi da 700 miliardi di dollari sono finite per oggi su un binario morto dopo che ieri un accordo bipartisan in Congresso sembrava aver aperto uno spiraglio di speranza per il rilancio del credito. Preoccupati per le ripercussioni sul proprio seggio nel voto del 4 novembre una larga maggioranza di repubblicani (133), ma anche un sostanziale numero di democratici (95) della sinistra del partito ha votato no al gigantesco pacchetto dell' amministrazione Bush per il salvataggio di Wall Street.
Il voto e' arrivato mentre il sistema finanziario americano continuava a dare prova di ulteriore fragilita' con il passaggio al colosso finanziario Citigroup delle attivita' bancarie di Wachovia: una operazione facilitata dal governo federale. Il presidente George W. Bush, che con il vice Dick Cheney aveva spremuto ogni ultima goccia del suo capitale politico per convincere i recalcitranti, si e' detto ''contrariato'', ha convocato i suoi consiglieri economici e avviato telefonate con i leader del Congresso per studiare le prossime mosse.
''Il piano non e' morto'', ha detto il candidato democratico Barack Obama, ma alla Camera i leader del suo partito che avevano negoziato giorno e notte con il partito della Casa Bianca erano sconsolati: 'Nessun altro tentativo di resuscitare la legge verra' fatto per oggi'', ha detto Barney Frank, il presidente della Comissione Finanze che aveva emendato in 110 pagine le tre paginette della proposta iniziale di Paulson. ''Capisco che e' un voto difficile', aveva ammesso stamattina Bush difendendo una legge impopolare e sottolineando che il pacchetto non rappresentava un salvataggio dei pescecani di Wall Street: ''Un si' per questa legge e' un voto per evitare un danno economico per voi e per la vostra comunita'''.
I parlamentari in ansia per il proprio futuro politico non gli hanno dato retta. Il voto e' stato al cardiopalma: i no sono saliti rapidamente e i leader della Camera hanno tenuto aperte le operazioni per 40 minuti cercando di riportare all'ovile del 'si' deputati che si erano gia' espressi contro. Una volta bocciato il piano, i repubblicani hanno pianto lacrime di coccodrillo: 'Non abbiamo scelta che lavorare assieme per trovare un modo per salvare l'economia'', ha detto John Boehner, capo dei deputati del Gop. Se la Camera votera' di nuovo dando luce verde al piano nei prossimi giorni, il pacchetto si spostera' al Senato dove il si' e' dato quasi per scontato.
Le feste ebraiche (domani e' il capodanno) e potenziali ostacoli procedurali rendono comunque impossibile un voto prima di mercoledi'. Rispetto al piano offerto dal ministro del Tesoro Henry Paulson quello bocciato oggi dalla Camera teneva immutata la cifra, 700 miliardi di dollari, di cui pero' solo 250 sarebbero stati immediatamente disponibili. Il presidente americano, se lo avesse ritenuto necessario, avrebbe potuto chiederne altri 100 e poi altri 350 soggetti, questi ultimi, all'approvazione del nuovo Congresso che uscira' dalle elezioni. Limitati in parte anche i poteri del segretario al Tesoro, tramite l'istituzione di un board di supervisione e di un ispettore generale.
Fra le altre novita', l'imposizione di limiti ai 'paracadute d'oro' dei super manager di Wall Street. Molti deputati che avevano votato per il piano lo avevano fatto tappandosi il naso: Boehner aveva detto che ''troppo era in gioco'' per non appoggiare la proposta dell'amministrazione negoziata con i democratici. Ma anche Boehner, per non parlare degli irriducibili del partito, erano andati su tutte le furie per il discorso in aula della speaker della Camera Nancy Pelosi che aveva attaccato duramente la Casa Bianca per aver provocato il dissesto di Wall Street con otto anni di politiche fallite. 'Un discorso ferocemente partigiano che ha avvelenato gli animi'', ha detto Eric Cantor, uno dei repubblicani gia' arroccati sul fronte del no.
CAMERA USA BOCCIA PIANO BUSH, WALL STREET A PICCO
di Alessandra Baldini
NEW YORK - Capitol Hill boccia il presidente George W. Bush e il capo del Tesoro Henry Paulson: con 228 voti contro e solo 205 a favore i deputati americani hanno affondato il piano di salvataggio di Wall Street. Sarebbero bastati 12 voti a capovolgere il risultato. La clamorosa bocciatura ha mandato la Borsa a picco con l'indice S&P che e' arrivato a cedere 7,13%.
Le misure anticrisi da 700 miliardi di dollari sono finite per oggi su un binario morto dopo che ieri un accordo bipartisan in Congresso sembrava aver aperto uno spiraglio di speranza per il rilancio del credito. Preoccupati per le ripercussioni sul proprio seggio nel voto del 4 novembre una larga maggioranza di repubblicani (133), ma anche un sostanziale numero di democratici (95) della sinistra del partito ha votato no al gigantesco pacchetto dell' amministrazione Bush per il salvataggio di Wall Street.
Il voto e' arrivato mentre il sistema finanziario americano continuava a dare prova di ulteriore fragilita' con il passaggio al colosso finanziario Citigroup delle attivita' bancarie di Wachovia: una operazione facilitata dal governo federale. Il presidente George W. Bush, che con il vice Dick Cheney aveva spremuto ogni ultima goccia del suo capitale politico per convincere i recalcitranti, si e' detto ''contrariato'', ha convocato i suoi consiglieri economici e avviato telefonate con i leader del Congresso per studiare le prossime mosse.
''Il piano non e' morto'', ha detto il candidato democratico Barack Obama, ma alla Camera i leader del suo partito che avevano negoziato giorno e notte con il partito della Casa Bianca erano sconsolati: 'Nessun altro tentativo di resuscitare la legge verra' fatto per oggi'', ha detto Barney Frank, il presidente della Comissione Finanze che aveva emendato in 110 pagine le tre paginette della proposta iniziale di Paulson. ''Capisco che e' un voto difficile', aveva ammesso stamattina Bush difendendo una legge impopolare e sottolineando che il pacchetto non rappresentava un salvataggio dei pescecani di Wall Street: ''Un si' per questa legge e' un voto per evitare un danno economico per voi e per la vostra comunita'''.
I parlamentari in ansia per il proprio futuro politico non gli hanno dato retta. Il voto e' stato al cardiopalma: i no sono saliti rapidamente e i leader della Camera hanno tenuto aperte le operazioni per 40 minuti cercando di riportare all'ovile del 'si' deputati che si erano gia' espressi contro. Una volta bocciato il piano, i repubblicani hanno pianto lacrime di coccodrillo: 'Non abbiamo scelta che lavorare assieme per trovare un modo per salvare l'economia'', ha detto John Boehner, capo dei deputati del Gop. Se la Camera votera' di nuovo dando luce verde al piano nei prossimi giorni, il pacchetto si spostera' al Senato dove il si' e' dato quasi per scontato.
Le feste ebraiche (domani e' il capodanno) e potenziali ostacoli procedurali rendono comunque impossibile un voto prima di mercoledi'. Rispetto al piano offerto dal ministro del Tesoro Henry Paulson quello bocciato oggi dalla Camera teneva immutata la cifra, 700 miliardi di dollari, di cui pero' solo 250 sarebbero stati immediatamente disponibili. Il presidente americano, se lo avesse ritenuto necessario, avrebbe potuto chiederne altri 100 e poi altri 350 soggetti, questi ultimi, all'approvazione del nuovo Congresso che uscira' dalle elezioni. Limitati in parte anche i poteri del segretario al Tesoro, tramite l'istituzione di un board di supervisione e di un ispettore generale.
Fra le altre novita', l'imposizione di limiti ai 'paracadute d'oro' dei super manager di Wall Street. Molti deputati che avevano votato per il piano lo avevano fatto tappandosi il naso: Boehner aveva detto che ''troppo era in gioco'' per non appoggiare la proposta dell'amministrazione negoziata con i democratici. Ma anche Boehner, per non parlare degli irriducibili del partito, erano andati su tutte le furie per il discorso in aula della speaker della Camera Nancy Pelosi che aveva attaccato duramente la Casa Bianca per aver provocato il dissesto di Wall Street con otto anni di politiche fallite. 'Un discorso ferocemente partigiano che ha avvelenato gli animi'', ha detto Eric Cantor, uno dei repubblicani gia' arroccati sul fronte del no.
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EGITTO: GLI OSTAGGI LIBERATI ARRIVATI IN ITALIA
E' atterrato allo scalo di Caselle l'aereo con a bordo i 5 piemontesi rapiti in Egitto e liberati dopo dieci giorni. Il C-27J Spartan dell'Aeronautica militare ha toccato il suolo all'1:45. A bordo, insieme agli ex ostaggi, c'era' l'ambasciatore italiano in Egitto Claudio Pacifico.
EGITTO: OSTAGGI LIBERI A CASA, 'NON CI SPERAVAMO PIU'', 'E' STATA DURA'
CASELLE (TORINO) - Dieci giorni in mezzo al deserto, con temperature fino a 60 gradi, ostaggi di un gruppo di predoni armati fino ai denti. E' stata grande la paura dei cinque piemontesi rapiti in Egitto e liberati dopo dieci giorni di prigionia. ''Ad un certo punto pensavamo fosse finita'', hanno detto stanotte all'arrivo all'aeroporto di Caselle Torinese. Esausti, con i segni della fatica sul volto, ma anche con la serenita' d'animo di chi sa di avere scampato il pericolo. ''E' stata dura, davvero dura'', sono state le prime parole di Giovanna Quaglia, 52 anni, appena scesa dal C27J 'Spartan' dell'Aeronautica Italiana che l'ha riportata a casa insieme agli altri quattro compagni d'avventura. L'aereo e' atterrato all'1:45 in punto, dopo sei ore di viaggio dal Cairo, davanti ai parenti degli ex ostaggi visibilmente emozionati. ''Mi batte forte il cuore, non vedo l'ora di abbracciarla'', diceva pochi minuti prima dell'atterraggio Raffaella Negri, la cognata di Giovanna Quaglia. Ad accoglierli c'erano anche il comandante della Regione Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta, generale Vincenzo Giuliani, che ha portato loro il saluto del ministro della Difesa Ignazio La Russa, e il console generale d'Egitto a Milano, signora, Sharin Maher. Lorella Paganelli e Michele Barrera, la piu' giovane e il piu' anziano dei rapiti, preferiscono evitare la folla dei giornalisti e corrono subito ad abbracciare i loro cari. Giovanna Quaglia, Mirella De Giuli e Walter Barotto, invece, accettano di presentarsi davanti agli obiettivi di telecamere e fotografi. ''Abbiamo avuto paura'', sono le parole con cui Giovanna Quaglia rompe per prima il silenzio. ''Siamo stati trattati sempre bene - si affretta a precisare - ma sono state numerose le volte in cui ci siamo chiesti se ce l'avremmo fatta a tornare a casa''. Soli in mezzo al deserto, con acqua e cibo razionati, senza sapere cosa passava nella mente dei loro rapitori. ''L'assalto e' stato traumatico - racconta ancora la Quaglia - ma abbiamo subito capito che erano predoni e che ci volevano rapire a scopo estorsivo. Erano una quarantina, forse anche di piu', e ci hanno spostati piu' di una volta. Durante il giorno ci nascondevano sotto le jeep, con un lenzuolo bianco addosso per resistere al grande caldo. L'acqua e il cibo erano quelli che ci dovevano servire per l'escursione. La nostra vera forza - continua - sono state le guide egiziane, che ci hanno sempre protetto, e la consapevolezza che il diritto internazionale esiste''. I momenti bui sono stati tanti, ''ma i piu' difficili - rivela la De Giuli, 70 anni - sono arrivati sabato e domenica, quando non arrivavano notizie e la trattativa sembrava ad un punto di stallo''. Del blitz di domenica non sanno nulla: ''Spari? Non li abbiamo sentiti - dice - pero' verso sera abbiamo capito che stava accadendo qualcosa, perche' ci hanno fatti salire tutti e diciannove, noi italiani piu' la ragazza romena e i tedeschi''. ''Mi hanno messo il Gps in mano - riprende la Quaglia - e ci hanno detto 'right to go'. Ci siamo affidati a Dio e abbiamo guidato nel deserto per cinque ore, forse sei, senza ruota di scorsa e con pochissima acqua. Non avevamo la possibilita' di sbagliare, perche' saremmo morti''. Poi, di colpo, tra le dune sono spuntate delle persone: ''Subito abbiamo avuto paura che fossero altri predoni - svela Walter Barotto, 68 anni - ma per fortuna erano militari egiziani e abbiamo capito che era davvero finita''. Il resto lo racconteranno ai magistrati che da Roma arriveranno a Torino per interrogarli gia' nelle prossime ore. Poi la loro vita tornera' piano piano alla normalita'. ''Cosa faro' per prima cosa? La spesa'', dice Barotto lasciandosi finalmente andare in un sorriso. Ma tra qualche mese lui e tutti gli altri potrebbero decidere di tornare a viaggiare. ''E' stato un evento cosi' eccezionale - conclude la Quaglia - che non influira' sulla nostra voglia di conoscere altri Paesi''.
IL CAIRO - ''Senza il pagamento di alcun riscatto'', hanno comunicato sia il ministro degli esteri italiano, Franco Frattini, da Belgrado, sia quello del turismo egiziano, Zoheir Garana, che insieme all'ambasciatore d'Italia al Cairo, Claudio Pacifico, hanno accolto i turisti al rientro. Intorno alle 19:45 i cinque italiani sono ripartiti per Torino dall'aeroporto del Cairo a bordo di un aereo militare che impieghera' circa sette ore per raggiungere il capoluogo piemontese.
All'arrivo al Cairo dal sud dell'Egitto, nel primo pomeriggio, le loro buone condizioni di salute sono state constatate da giornalisti quando sono scesi da un C130 militare egiziano, con il quale sono stati riportati al Cairo dal confine con Sudan e Libia, dove erano stati liberati, nonche' dall'ambasciatore Pacifico, e dal ministro del turismo egiziano, Zoheir Garana, pronti ad accoglierli davanti alla scaletta dell'aereo quando gli ex ostaggi sono scesi. I 19, mentre giornalisti, fotografi e operatori tv venivano tenuti a decine di metri di distanza senza poter rivolgere loro domande, hanno percorso a piedi un centinaio di metri sul tarmac per salire poi a bordo di due elicotteri militari con i quali sono stati portati all'ospedale militare di Maadi per controlli di routine. Un mistero fitto circonda tuttavia le circostanze reali del loro rilascio, o liberazione che sia.
''Non ci sara' da parte nostra alcuna dichiarazione sulla loro liberazione - ha detto il ministro del turismo, Garana - ne verranno probabilmente dagli enti della sicurezza''. Fonti diverse, militari e non, egiziane, in parte confermate da quelle italiane e tedesche, hanno fornito indicazioni poco precise sull'''operazione'' militare che sarebbe stata compiuta in territorio ciadiano, ma che N'Djamena ha smentito decisamente affermando che il Ciad non e' entrato minimamente nella vicenda. ''Noi abbiamo seguito tutto attraverso i media - ha affermato il ministro delle comunicazioni ciadiano, Mahamat Hissen - siamo sorpresi e ci chiediamo se non ci sia stato un 'tiro mancino' ordito contro di noi''.
In ogni caso un agente della sicurezza egiziana ha parlato alla stampa di un attacco compiuto - in territorio ciadiano, forse nella localita' di Tabbat Shajara, ieri indicata da fonti sudanesi - da 30 elementi delle forze speciali egiziane; arrivati vicino al campo dove i rapitori tenevano ancora gli ostaggi a bordo di elicotteri, gli incursori hanno ingaggiato una sparatoria con una trentina di sequestratori uccidendone circa la meta', mentre gli altri fuggivano. Quindi hanno recuperato gli ostaggi portandoli nel sud dell'Egitto, dove a Sharq al Uwainat sono poi saliti sul C 130 che li ha riportati al Cairo. Altre fonti hanno aggiunto che erano pronti ad intervenire nell'operazione anche reparti speciali tedeschi e assaltatori del reparto Col Moschin, della Folgore. Il loro intervento - e' stato detto - non e' stato tuttavia necessario, dato il successo dei commando egiziani.
Sulla ricostruzione sembrano esserci molti dubbi, anche perche' altre fonti, specie sudanesi, hanno fatto riferimento al fatto che gli ostaggi sarebbero rimasti liberi dopo una sparatoria avvenuta ieri con militari sudanesi e durante la quale erano stati uccisi sei sequestratori. Tra questi il capo del gruppo, un ciadiano di nome Bakhit e suo figlio, appartenenti ad uno dei movimenti ribelli di liberazione del Darfur. Senza la possibilita', per ora, di capire in modo conclusivo le ultime fasi del rapimento degli undici europei e degli otto egiziani, l'elemento ancora piu' dubbio e' se, nonostante le dichiarazioni ufficiali, sia stato effettivamente pagato per loro il riscatto oscillante tra due e 15 milioni di dollari di cui piu' fonti avevano parlato nei giorni scorsi.
Scendendo dal C130 egiziano qualcuno degli ex ostaggi ha risposto ai saluti gridati dai fotografi per attirare la loro attenzione sventolando in aria fasci di fiori - tuberose bianche, rose e margherite gialle e rosse, bordura verde - che il ministro della difesa aveva fatto consegnare ai turisti appena scesi dal velivolo. Da fonte egiziana si e' appreso che gli italiani si sono detti molto grati alle guide che li avrebbero assistiti con cura durante tutte le fasi del sequestro. ''Gli egiziani sono un popolo meraviglioso - ha affermato uno di loro, sottolineando che non lo diceva solo per dovere di gratitudine all'ospitalita' ricevuta - le nostre guide ci hanno aiutato e hanno fatto del loro meglio per darci conforto in una situazione molto disagevole''.
EGITTO: OSTAGGI LIBERI A CASA, 'NON CI SPERAVAMO PIU'', 'E' STATA DURA'
CASELLE (TORINO) - Dieci giorni in mezzo al deserto, con temperature fino a 60 gradi, ostaggi di un gruppo di predoni armati fino ai denti. E' stata grande la paura dei cinque piemontesi rapiti in Egitto e liberati dopo dieci giorni di prigionia. ''Ad un certo punto pensavamo fosse finita'', hanno detto stanotte all'arrivo all'aeroporto di Caselle Torinese. Esausti, con i segni della fatica sul volto, ma anche con la serenita' d'animo di chi sa di avere scampato il pericolo. ''E' stata dura, davvero dura'', sono state le prime parole di Giovanna Quaglia, 52 anni, appena scesa dal C27J 'Spartan' dell'Aeronautica Italiana che l'ha riportata a casa insieme agli altri quattro compagni d'avventura. L'aereo e' atterrato all'1:45 in punto, dopo sei ore di viaggio dal Cairo, davanti ai parenti degli ex ostaggi visibilmente emozionati. ''Mi batte forte il cuore, non vedo l'ora di abbracciarla'', diceva pochi minuti prima dell'atterraggio Raffaella Negri, la cognata di Giovanna Quaglia. Ad accoglierli c'erano anche il comandante della Regione Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta, generale Vincenzo Giuliani, che ha portato loro il saluto del ministro della Difesa Ignazio La Russa, e il console generale d'Egitto a Milano, signora, Sharin Maher. Lorella Paganelli e Michele Barrera, la piu' giovane e il piu' anziano dei rapiti, preferiscono evitare la folla dei giornalisti e corrono subito ad abbracciare i loro cari. Giovanna Quaglia, Mirella De Giuli e Walter Barotto, invece, accettano di presentarsi davanti agli obiettivi di telecamere e fotografi. ''Abbiamo avuto paura'', sono le parole con cui Giovanna Quaglia rompe per prima il silenzio. ''Siamo stati trattati sempre bene - si affretta a precisare - ma sono state numerose le volte in cui ci siamo chiesti se ce l'avremmo fatta a tornare a casa''. Soli in mezzo al deserto, con acqua e cibo razionati, senza sapere cosa passava nella mente dei loro rapitori. ''L'assalto e' stato traumatico - racconta ancora la Quaglia - ma abbiamo subito capito che erano predoni e che ci volevano rapire a scopo estorsivo. Erano una quarantina, forse anche di piu', e ci hanno spostati piu' di una volta. Durante il giorno ci nascondevano sotto le jeep, con un lenzuolo bianco addosso per resistere al grande caldo. L'acqua e il cibo erano quelli che ci dovevano servire per l'escursione. La nostra vera forza - continua - sono state le guide egiziane, che ci hanno sempre protetto, e la consapevolezza che il diritto internazionale esiste''. I momenti bui sono stati tanti, ''ma i piu' difficili - rivela la De Giuli, 70 anni - sono arrivati sabato e domenica, quando non arrivavano notizie e la trattativa sembrava ad un punto di stallo''. Del blitz di domenica non sanno nulla: ''Spari? Non li abbiamo sentiti - dice - pero' verso sera abbiamo capito che stava accadendo qualcosa, perche' ci hanno fatti salire tutti e diciannove, noi italiani piu' la ragazza romena e i tedeschi''. ''Mi hanno messo il Gps in mano - riprende la Quaglia - e ci hanno detto 'right to go'. Ci siamo affidati a Dio e abbiamo guidato nel deserto per cinque ore, forse sei, senza ruota di scorsa e con pochissima acqua. Non avevamo la possibilita' di sbagliare, perche' saremmo morti''. Poi, di colpo, tra le dune sono spuntate delle persone: ''Subito abbiamo avuto paura che fossero altri predoni - svela Walter Barotto, 68 anni - ma per fortuna erano militari egiziani e abbiamo capito che era davvero finita''. Il resto lo racconteranno ai magistrati che da Roma arriveranno a Torino per interrogarli gia' nelle prossime ore. Poi la loro vita tornera' piano piano alla normalita'. ''Cosa faro' per prima cosa? La spesa'', dice Barotto lasciandosi finalmente andare in un sorriso. Ma tra qualche mese lui e tutti gli altri potrebbero decidere di tornare a viaggiare. ''E' stato un evento cosi' eccezionale - conclude la Quaglia - che non influira' sulla nostra voglia di conoscere altri Paesi''.
IL CAIRO - ''Senza il pagamento di alcun riscatto'', hanno comunicato sia il ministro degli esteri italiano, Franco Frattini, da Belgrado, sia quello del turismo egiziano, Zoheir Garana, che insieme all'ambasciatore d'Italia al Cairo, Claudio Pacifico, hanno accolto i turisti al rientro. Intorno alle 19:45 i cinque italiani sono ripartiti per Torino dall'aeroporto del Cairo a bordo di un aereo militare che impieghera' circa sette ore per raggiungere il capoluogo piemontese.
All'arrivo al Cairo dal sud dell'Egitto, nel primo pomeriggio, le loro buone condizioni di salute sono state constatate da giornalisti quando sono scesi da un C130 militare egiziano, con il quale sono stati riportati al Cairo dal confine con Sudan e Libia, dove erano stati liberati, nonche' dall'ambasciatore Pacifico, e dal ministro del turismo egiziano, Zoheir Garana, pronti ad accoglierli davanti alla scaletta dell'aereo quando gli ex ostaggi sono scesi. I 19, mentre giornalisti, fotografi e operatori tv venivano tenuti a decine di metri di distanza senza poter rivolgere loro domande, hanno percorso a piedi un centinaio di metri sul tarmac per salire poi a bordo di due elicotteri militari con i quali sono stati portati all'ospedale militare di Maadi per controlli di routine. Un mistero fitto circonda tuttavia le circostanze reali del loro rilascio, o liberazione che sia.
''Non ci sara' da parte nostra alcuna dichiarazione sulla loro liberazione - ha detto il ministro del turismo, Garana - ne verranno probabilmente dagli enti della sicurezza''. Fonti diverse, militari e non, egiziane, in parte confermate da quelle italiane e tedesche, hanno fornito indicazioni poco precise sull'''operazione'' militare che sarebbe stata compiuta in territorio ciadiano, ma che N'Djamena ha smentito decisamente affermando che il Ciad non e' entrato minimamente nella vicenda. ''Noi abbiamo seguito tutto attraverso i media - ha affermato il ministro delle comunicazioni ciadiano, Mahamat Hissen - siamo sorpresi e ci chiediamo se non ci sia stato un 'tiro mancino' ordito contro di noi''.
In ogni caso un agente della sicurezza egiziana ha parlato alla stampa di un attacco compiuto - in territorio ciadiano, forse nella localita' di Tabbat Shajara, ieri indicata da fonti sudanesi - da 30 elementi delle forze speciali egiziane; arrivati vicino al campo dove i rapitori tenevano ancora gli ostaggi a bordo di elicotteri, gli incursori hanno ingaggiato una sparatoria con una trentina di sequestratori uccidendone circa la meta', mentre gli altri fuggivano. Quindi hanno recuperato gli ostaggi portandoli nel sud dell'Egitto, dove a Sharq al Uwainat sono poi saliti sul C 130 che li ha riportati al Cairo. Altre fonti hanno aggiunto che erano pronti ad intervenire nell'operazione anche reparti speciali tedeschi e assaltatori del reparto Col Moschin, della Folgore. Il loro intervento - e' stato detto - non e' stato tuttavia necessario, dato il successo dei commando egiziani.
Sulla ricostruzione sembrano esserci molti dubbi, anche perche' altre fonti, specie sudanesi, hanno fatto riferimento al fatto che gli ostaggi sarebbero rimasti liberi dopo una sparatoria avvenuta ieri con militari sudanesi e durante la quale erano stati uccisi sei sequestratori. Tra questi il capo del gruppo, un ciadiano di nome Bakhit e suo figlio, appartenenti ad uno dei movimenti ribelli di liberazione del Darfur. Senza la possibilita', per ora, di capire in modo conclusivo le ultime fasi del rapimento degli undici europei e degli otto egiziani, l'elemento ancora piu' dubbio e' se, nonostante le dichiarazioni ufficiali, sia stato effettivamente pagato per loro il riscatto oscillante tra due e 15 milioni di dollari di cui piu' fonti avevano parlato nei giorni scorsi.
Scendendo dal C130 egiziano qualcuno degli ex ostaggi ha risposto ai saluti gridati dai fotografi per attirare la loro attenzione sventolando in aria fasci di fiori - tuberose bianche, rose e margherite gialle e rosse, bordura verde - che il ministro della difesa aveva fatto consegnare ai turisti appena scesi dal velivolo. Da fonte egiziana si e' appreso che gli italiani si sono detti molto grati alle guide che li avrebbero assistiti con cura durante tutte le fasi del sequestro. ''Gli egiziani sono un popolo meraviglioso - ha affermato uno di loro, sottolineando che non lo diceva solo per dovere di gratitudine all'ospitalita' ricevuta - le nostre guide ci hanno aiutato e hanno fatto del loro meglio per darci conforto in una situazione molto disagevole''.
Borsa: asiatiche aprono negative
Le principali Borse asiatiche hanno aperto con il segno rosso. L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo e' sprofondato a -5% a meta' seduta. La Borsa di Taiwan ha aperto in territorio fortemente negativo a -6,16%: quella di Hong Kong e' sprofondata a -5,6% all'apertura degli scambi dopo la bocciatura del piano di salvataggio da parte del congresso Usa. Tutte negative le aperture delle altre piazze finanziarie: Seoul (-5%), Singapore (-4,70%), Sydney (-3,4%), Manila (-2,9%), Kuala Lumpur (2,4%).
Energia, da ottobre bolletta luce +0,8%, gas +5,8%
'Autorità per l'energia elettrica e il gas annuncia per il quarto trimestre dell'anno a partire dal 1° ottobre un incremento delle tariffe elettriche dello 0,8% e del gas del 5,8%.
Da mercoledì, quindi, la spesa su base annua delle famiglie aumenterà di 3,7 euro per l'energia elettrica e di 61,5 euro per il gas, sull'onda lunga del caro-petrolio.
Utilizzando i nuovi aggiornamenti, la spesa annua tendenziale di un consumatore tipo di energia elettrica e gas aumenterà di circa 65 euro.
L'autorità ha poi definito le modalità di applicazione del bonus sociale che consentirà, ai consumatori che dispongano di Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore o uguale a 7.500 euro, di usufruire di un risparmio del 20%.
Il bonus sarà operativo dal gennaio 2009 e retroattivo a tutto il 2008 per le richieste effettuate entro fine febbraio 2009.
A regime, l'autorità stima che potranno beneficiare della compensazione sociale circa 5 milioni di clienti disagiati, ai quali saranno assegnati, nel complesso circa 384 milioni di euro l'anno.
Quanto alle anticipazioni stampa dei giorni scorsi che riferivano stime di aumenti delle tariffe elaborate da istituti privati, l'autorità ritiene che si tratti di "dati spesso difformi dalle determinazioni trimestrali della Autorità, che non rappresentano altrettanto frequenti variazioni della spesa delle famiglie".
"Infatti è opportuno ricordare che ogni eventuale cambiamento di prezzi di riferimento o tariffe viene calcolato 4 volte all'anno dall'Autorità ed alla fine di ogni trimestre, con decorrenza per l'inizio dei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre di ogni anno", conclude la nota.
Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, la decisione dell'Autorità "dimostra che l'andamento dei prezzi dell'energia sta finalmente riassorbendo i picchi dei mesi scorsi e fa giustizia dei troppi 'profeti di sventura' e delle previsioni più o meno avventate".
"Bisogna proseguire con decisione su questa strada e confido che nei prossimi mesi invernali anche il gas risentirà positivamente del calo dei prezzi del petrolio", ha spiegato il ministro in una nota, invitando tutti "a grande responsabilità nel trattare gli aumenti dei prezzi, per non creare nell'opinione pubblica allarmi ingiustificati che finiscono per dare un alibi proprio a chi i prezzi vuole aumentarli".
Le anticipazioni stampa dei dati di Nomisma Energia davano ieri per il quarto trimestre aumenti delle tariffe del gas del 5,8% e della luce del 2,2%.
Da mercoledì, quindi, la spesa su base annua delle famiglie aumenterà di 3,7 euro per l'energia elettrica e di 61,5 euro per il gas, sull'onda lunga del caro-petrolio.
Utilizzando i nuovi aggiornamenti, la spesa annua tendenziale di un consumatore tipo di energia elettrica e gas aumenterà di circa 65 euro.
L'autorità ha poi definito le modalità di applicazione del bonus sociale che consentirà, ai consumatori che dispongano di Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore o uguale a 7.500 euro, di usufruire di un risparmio del 20%.
Il bonus sarà operativo dal gennaio 2009 e retroattivo a tutto il 2008 per le richieste effettuate entro fine febbraio 2009.
A regime, l'autorità stima che potranno beneficiare della compensazione sociale circa 5 milioni di clienti disagiati, ai quali saranno assegnati, nel complesso circa 384 milioni di euro l'anno.
Quanto alle anticipazioni stampa dei giorni scorsi che riferivano stime di aumenti delle tariffe elaborate da istituti privati, l'autorità ritiene che si tratti di "dati spesso difformi dalle determinazioni trimestrali della Autorità, che non rappresentano altrettanto frequenti variazioni della spesa delle famiglie".
"Infatti è opportuno ricordare che ogni eventuale cambiamento di prezzi di riferimento o tariffe viene calcolato 4 volte all'anno dall'Autorità ed alla fine di ogni trimestre, con decorrenza per l'inizio dei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre di ogni anno", conclude la nota.
Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, la decisione dell'Autorità "dimostra che l'andamento dei prezzi dell'energia sta finalmente riassorbendo i picchi dei mesi scorsi e fa giustizia dei troppi 'profeti di sventura' e delle previsioni più o meno avventate".
"Bisogna proseguire con decisione su questa strada e confido che nei prossimi mesi invernali anche il gas risentirà positivamente del calo dei prezzi del petrolio", ha spiegato il ministro in una nota, invitando tutti "a grande responsabilità nel trattare gli aumenti dei prezzi, per non creare nell'opinione pubblica allarmi ingiustificati che finiscono per dare un alibi proprio a chi i prezzi vuole aumentarli".
Le anticipazioni stampa dei dati di Nomisma Energia davano ieri per il quarto trimestre aumenti delle tariffe del gas del 5,8% e della luce del 2,2%.
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Usa, Camera boccia pacchetto Casa Bianca da 700 miliardi
La Camera dei rappresentati Usa ha bocciato oggi il piano di salvataggio di 700 miliardi di dollari proposto dalla Casa Bianca per aiutare il settore finanziario, in un voto choc che ha provocato un forte ribasso dei mercati globali, mentre la crisi del credito ha colpito altre banche.
Con 228 no e e 205 sì, la Camera dei Rappresentanti -- che si riunirà nuovamente giovedì prossimo senza ulteriori azioni sul pacchetto -- ha respinto un piano che avrebbe consentito al Tesoro Usa di acquistare i "debiti tossici" di banche in difficoltà.
La sconfitta della Casa Bianca ha fatto colare a picco gli indici azionari Usa, col Dow Jones che ha perso il maggior numero di punti in una seduta di tutta la sua storia, con un calo di 777,68, - 6,98% a 10.365,45.
Pessima prova anche per il Nasdaq, che ha segnato il suo peggior calo percentuale dall'aprile 2000 con -9,14% a 1.983, 73. Negativo anche l'S&P 500, sceso dell'8,73% a 1.107,06.
Il presidente George W.Bush si è detto molto deluso per la bocciatura del piano, aggiungendo di voler continuare a lavorare per "sviluppare una strategia che ci permetterà di andare avanti".
Bush, per individuare "i prossimi passi" si incontrerà con i consiglieri economici, tra cui il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke e il segretario del Tesoro Usa Henry Paulson, che ha già detto di essere pronto a "usare tutti i mezzi a disposizione" per proteggere i mercati finanziari e l'economia Usa.
La scorsa settimana,quando il piano dell'amministrazione Bush era stato annunciato, alcuni deputati repubblicani avevano protestato contro una spesa così vasta per i contribuenti alla vigilia delle elezioni Usa. E oggi oltre due terzi dei repubblicani hanno votato contro il pacchetto, mentre la maggioranza dei democratici ha votato a favore.
I leader repubblicani del Congresso hanno annunciato il massimo impegno per raggiungere a breve un accordo bipartisan su un nuovo piano di salvataggio, mentre il candidato democratico alle presidenziali, Barack Obama ha detto di essere fiducioso in un accordo, avvertendo che è importante che gli americani e i mercati restino "calmi".
Con 228 no e e 205 sì, la Camera dei Rappresentanti -- che si riunirà nuovamente giovedì prossimo senza ulteriori azioni sul pacchetto -- ha respinto un piano che avrebbe consentito al Tesoro Usa di acquistare i "debiti tossici" di banche in difficoltà.
La sconfitta della Casa Bianca ha fatto colare a picco gli indici azionari Usa, col Dow Jones che ha perso il maggior numero di punti in una seduta di tutta la sua storia, con un calo di 777,68, - 6,98% a 10.365,45.
Pessima prova anche per il Nasdaq, che ha segnato il suo peggior calo percentuale dall'aprile 2000 con -9,14% a 1.983, 73. Negativo anche l'S&P 500, sceso dell'8,73% a 1.107,06.
Il presidente George W.Bush si è detto molto deluso per la bocciatura del piano, aggiungendo di voler continuare a lavorare per "sviluppare una strategia che ci permetterà di andare avanti".
Bush, per individuare "i prossimi passi" si incontrerà con i consiglieri economici, tra cui il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke e il segretario del Tesoro Usa Henry Paulson, che ha già detto di essere pronto a "usare tutti i mezzi a disposizione" per proteggere i mercati finanziari e l'economia Usa.
La scorsa settimana,quando il piano dell'amministrazione Bush era stato annunciato, alcuni deputati repubblicani avevano protestato contro una spesa così vasta per i contribuenti alla vigilia delle elezioni Usa. E oggi oltre due terzi dei repubblicani hanno votato contro il pacchetto, mentre la maggioranza dei democratici ha votato a favore.
I leader repubblicani del Congresso hanno annunciato il massimo impegno per raggiungere a breve un accordo bipartisan su un nuovo piano di salvataggio, mentre il candidato democratico alle presidenziali, Barack Obama ha detto di essere fiducioso in un accordo, avvertendo che è importante che gli americani e i mercati restino "calmi".
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Notizie ed eventi,
Politica e governo
Spazio: brucia la navetta europea dell'ESA 'Jules Verne'
E' esplosa in una palla di fuoco la navetta europea senza equipaggio 'Jules Verne'. Si conclude cosi' l'avventura iniziata cinque mesi fa. I frammenti della prima navicella completamente automatica realizzata dall'Agenzia Spaziale Europea si sono disintegrati nell'impatto con l'atmosfera. Una parte e' caduta in mare, in una zona disabitata dell'oceano Pacifico fra Cile e Nuova Zelanda dove e' stato interrotto il traffico aereo e marittimo.
Speciale: Questa sera torna Zelig
Appuntamento da non perdere questa sera su Canale 5: sono infatti attesi sul palcoscenico del Teatro degli Arcimboldi di Milano i comici di Zelig per la prima puntata (undici programmate) dell'edizione 2008 della seguitissima trasmissione tv.
La conduzione è affidata ancora una volta alla "premiata coppia" Claudio Bisio-Vanessa Incontrada; confermati anche i volti più noti ed apprezzati delle passate edizioni, tra questi: Enrico Brignano, Gioele Dix, Paolo Cevoli, Raul Cremona e Checco Zalone.
di redazione
La conduzione è affidata ancora una volta alla "premiata coppia" Claudio Bisio-Vanessa Incontrada; confermati anche i volti più noti ed apprezzati delle passate edizioni, tra questi: Enrico Brignano, Gioele Dix, Paolo Cevoli, Raul Cremona e Checco Zalone.
di redazione
Tv: Rai Uno, Mike, Sposini e La Parietti Ospiti Di 'Tutti Pazzi Per La Tele'
Mike Bongiorno, Amadeus, Lamberto Sposini, Antonella Elia, Alba Parietti, Max Giusti, Enrica Bonaccorti, Kaspar Capparoni, i Cugini di Campagna, Paola Pitagora e Nino Castelnuovo sono gli ospiti del terzo appuntamento con ''Tutti pazzi per la tele", il nuovo programma di Raiuno condotto da Antonella Clerici, in onda domani alle 21 su Raiuno.
Dagli Usa arriveranno i due attesissimi ospiti internazionali della puntata: Paul Glaser e David Soul, protagonisti della seguitissima serie tv degli anni '70 "Starsky & Hutch".
Gli otto invitati giocheranno tutti insieme: ricorderanno i loro inizi, commentando i video che li hanno visti protagonisti e grazie ai quali sono diventati i personaggi di oggi. Gli ospiti, inoltre, divisi in due squadre, si sfideranno in un gioco che servira' a investigare le loro conoscenze televisive tramite immagini evocative che spazieranno dallo spettacolo alla fiction, dallo sport ai programmi per bambini. Antonella Clerici, come di consuetudine in ogni puntata, sara' la protagonista, insieme a Carlo Pistarino di un sketch basato su un cartone animato o un fumetto del passato. Questa volta si trasformeranno in Eva Kant e Diabolik.
Altre notizie
Dagli Usa arriveranno i due attesissimi ospiti internazionali della puntata: Paul Glaser e David Soul, protagonisti della seguitissima serie tv degli anni '70 "Starsky & Hutch".
Gli otto invitati giocheranno tutti insieme: ricorderanno i loro inizi, commentando i video che li hanno visti protagonisti e grazie ai quali sono diventati i personaggi di oggi. Gli ospiti, inoltre, divisi in due squadre, si sfideranno in un gioco che servira' a investigare le loro conoscenze televisive tramite immagini evocative che spazieranno dallo spettacolo alla fiction, dallo sport ai programmi per bambini. Antonella Clerici, come di consuetudine in ogni puntata, sara' la protagonista, insieme a Carlo Pistarino di un sketch basato su un cartone animato o un fumetto del passato. Questa volta si trasformeranno in Eva Kant e Diabolik.
Altre notizie
Champions League - Quando rivedremo Francesco Totti?
Il capitano giallorosso salterà anche la sfida di Champions in programma mercoledì a Bordeaux, un appuntamento fondamentale per la squadra di Spalletti dopo il clamosoro ko casalingo all'esordio contro il Cluj. Indisponibili anche Montella, Pizarro, Juan, Cassetti e Tonetto
Non è ancora allarme a Roma, ma poco ci manca. E' indiscutibile però che in casa giallorossa si respiri una certa preoccupazione per le condizioni fisiche di Francesco Totti. Il capitano giallorosso, infortunatosi lo scorso aprile al ginocchio destro, sembrava aver bruciato le tappe tanto da giocare uno spezzone della finale di Supercoppa contro l'Inter a fine agosto. Partita da dimenticare per la Roma, sconfitta ai rigori proprio con Totti involontario protagonista di uno dei due errori fatali ai giallorossi.
Poi spiccioli di partite. Schierato nel secondo tempo nell'esordio in Champions con il Cluj, il capitano non è riuscito ad evitare la clamorosa sconfitta contro il team rumeno. Poi ancora una manciata di minuti nel 3-0 alla Reggina, e proprio l'impiego part-time con i calabresi sembrava il segnale del definitivo recupero del numero 10 giallorosso. Pochi spezzoni di partite per recuperare la miglior forma e confermare i miglioramenti del ginocchio. Invece, nelle due successive partite di Serie A (Genoa-Roma 3-1 e Roma Atalanta 2-0) Totti ha dovuto guardare i suoi compagni da casa a causa di un ginocchio che continua a dare qualche piccolo problemino.
L'ultimo stop è di lunedì, con Spalletti costretto a non convocare Totti per la trasferta di Bordeaux, nella seconda giornata del gruppo A di Champions League. Il capitano giallorosso ha provato a forzare nell'ultima sessione di allenamento ma è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco anzitempo toccandosi il ginocchio evidentemente ancora dolorante. Spalletti ne ha preso atto e ha deciso di non inserirlo nemmeno nella lista dei convocati per la trasferta francese, così come Juan, Pizarro, Montella, Tonetto e Cassetti. Le buone notizie, invece, arrivano dal recupero di Julio Baptista, mentre De Rossi rientrerà tra i titolari dopo il turno di squalifica scontato in campionato.
Ma quando tornerà Francesco Totti? E' questa la domanda che si fanno i tifosi della Roma, ma anche tutti gli amanti di calcio. Ai giallorossi, infatti, serve terribilmente il proprio capitano per tornare a esprimere il calcio champagne messo in mostra nelle passate stagioni. Oltre ad essere il leader incontrastato della squadra di Spalletti, Totti è infatti anche l'uomo chiave del 4-2-3-1 spallettiano. Senza di lui la Roma difficilmente potrebbe puntare allo Scudetto o alla Champions League: e in questo avvio stagionale ne abbiamo avuto la conferma...
Non è ancora allarme a Roma, ma poco ci manca. E' indiscutibile però che in casa giallorossa si respiri una certa preoccupazione per le condizioni fisiche di Francesco Totti. Il capitano giallorosso, infortunatosi lo scorso aprile al ginocchio destro, sembrava aver bruciato le tappe tanto da giocare uno spezzone della finale di Supercoppa contro l'Inter a fine agosto. Partita da dimenticare per la Roma, sconfitta ai rigori proprio con Totti involontario protagonista di uno dei due errori fatali ai giallorossi.
Poi spiccioli di partite. Schierato nel secondo tempo nell'esordio in Champions con il Cluj, il capitano non è riuscito ad evitare la clamorosa sconfitta contro il team rumeno. Poi ancora una manciata di minuti nel 3-0 alla Reggina, e proprio l'impiego part-time con i calabresi sembrava il segnale del definitivo recupero del numero 10 giallorosso. Pochi spezzoni di partite per recuperare la miglior forma e confermare i miglioramenti del ginocchio. Invece, nelle due successive partite di Serie A (Genoa-Roma 3-1 e Roma Atalanta 2-0) Totti ha dovuto guardare i suoi compagni da casa a causa di un ginocchio che continua a dare qualche piccolo problemino.
L'ultimo stop è di lunedì, con Spalletti costretto a non convocare Totti per la trasferta di Bordeaux, nella seconda giornata del gruppo A di Champions League. Il capitano giallorosso ha provato a forzare nell'ultima sessione di allenamento ma è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco anzitempo toccandosi il ginocchio evidentemente ancora dolorante. Spalletti ne ha preso atto e ha deciso di non inserirlo nemmeno nella lista dei convocati per la trasferta francese, così come Juan, Pizarro, Montella, Tonetto e Cassetti. Le buone notizie, invece, arrivano dal recupero di Julio Baptista, mentre De Rossi rientrerà tra i titolari dopo il turno di squalifica scontato in campionato.
Ma quando tornerà Francesco Totti? E' questa la domanda che si fanno i tifosi della Roma, ma anche tutti gli amanti di calcio. Ai giallorossi, infatti, serve terribilmente il proprio capitano per tornare a esprimere il calcio champagne messo in mostra nelle passate stagioni. Oltre ad essere il leader incontrastato della squadra di Spalletti, Totti è infatti anche l'uomo chiave del 4-2-3-1 spallettiano. Senza di lui la Roma difficilmente potrebbe puntare allo Scudetto o alla Champions League: e in questo avvio stagionale ne abbiamo avuto la conferma...
Champions League - Juve decimata, ma il Bate non fa paura
Dopo il successo casalingo sullo Zenit, la Juve nella seconda giornata dei gironi di Champions vola in Bielorussia per sfidare il Bate Borisov. Assenti gli infortunati Buffon, Poulsen, Trezeguet, Zebina e Zanetti, Ranieri dovrà fare di necessità virtù
La Juventus, reduce da due pareggi consecutivi in campionato, cerca di riassaporare il gusto della vittoria almeno in Champions: nella trasferta sul campo del Bate Borisov, infatti, l'obiettivo dei bianconeri sono certamente i 3 punti, perché facendo bottino pieno si potrebbe scavare un solco importante approfittando della sfida tra Zenit e Real.
Claudio Ranieri, però, deve fare i conti con un'infermeria davvero stracolma: contro il Bate mancheranno non solo i lungodegenti Trezeguet, Zebina e Zanetti, ma anche Gianluigi Buffon e Christian Poulsen: il miglior portiere del mondo è ancora alle prese con una fastidiosa contrattura, mentre il centrocampista danese è rimasto a Torino per riposare un po' dopo gli ultimi impegni ravvicinati.
In Bielorussia, però, la Vecchia Signora fa comunque paura. "La Juve non ha giocatori insostituibili - ha dichiarato Likhtarovich, capitano del Bate -. C'è Del Piero, il vero leader della squadra, e poi Camoranesi e Nedved... Sono forti in attacco anche senza Trezeguet".
Anche Ranieri ha grande rispetto per i prossimi avversari, come è giusto che sia. "Sono pericolosi quando possono giocare in contropiede - ha detto il tecnico bianconero - e sanno sfruttare le palle inattive con i difensori che salgono per saltare. Un'avversaria da rispettare, per questo andrà in campo la miglior Juventus possibile. Quando si concorre su più fronti, gioca sempre la miglior squadra possibile, perché la partita più importante è sempre la prossima".
In quest'ottima il ballottaggio a centrocampo per il posto accanto a Sissoko vede in lizza Marchisio e Tiago, mentre appare più difficile un accentramento di Camoranesi. In avanti confermata la Coppia Del Piero-Amauri, con Iaquinta pronto a subentrare.
La Juventus, reduce da due pareggi consecutivi in campionato, cerca di riassaporare il gusto della vittoria almeno in Champions: nella trasferta sul campo del Bate Borisov, infatti, l'obiettivo dei bianconeri sono certamente i 3 punti, perché facendo bottino pieno si potrebbe scavare un solco importante approfittando della sfida tra Zenit e Real.
Claudio Ranieri, però, deve fare i conti con un'infermeria davvero stracolma: contro il Bate mancheranno non solo i lungodegenti Trezeguet, Zebina e Zanetti, ma anche Gianluigi Buffon e Christian Poulsen: il miglior portiere del mondo è ancora alle prese con una fastidiosa contrattura, mentre il centrocampista danese è rimasto a Torino per riposare un po' dopo gli ultimi impegni ravvicinati.
In Bielorussia, però, la Vecchia Signora fa comunque paura. "La Juve non ha giocatori insostituibili - ha dichiarato Likhtarovich, capitano del Bate -. C'è Del Piero, il vero leader della squadra, e poi Camoranesi e Nedved... Sono forti in attacco anche senza Trezeguet".
Anche Ranieri ha grande rispetto per i prossimi avversari, come è giusto che sia. "Sono pericolosi quando possono giocare in contropiede - ha detto il tecnico bianconero - e sanno sfruttare le palle inattive con i difensori che salgono per saltare. Un'avversaria da rispettare, per questo andrà in campo la miglior Juventus possibile. Quando si concorre su più fronti, gioca sempre la miglior squadra possibile, perché la partita più importante è sempre la prossima".
In quest'ottima il ballottaggio a centrocampo per il posto accanto a Sissoko vede in lizza Marchisio e Tiago, mentre appare più difficile un accentramento di Camoranesi. In avanti confermata la Coppia Del Piero-Amauri, con Iaquinta pronto a subentrare.
Gp di Singapore - Montezemolo "Voglio tre doppiette"
Il presidente della Ferrari è fiducioso malgrado la batosta di Singapore
Così il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, dopo la debacle delle 'rosse' nel Gp di Singapore di ieri: "E' stata una giornata amara ma ci sono ancora tre gare e io ho grande fiducia negli uomini della Ferrari e nella macchina, che è la migliore". "La Ferrari - ha aggiunto Montezemolo - ha passato momenti molto più difficili. Ma nel weekend la macchina è stata nettamente la migliore e, a parità di peso, Massa ha fatto delle qualifiche straordinarie, dimostrando di essere oggi il pilota più in forma di tutti. Da Raikkonen - ha concluso - mi aspetto che dimostri di essere il campione del mondo".
Poi critica il circuito di Singapore: "Purtroppo qualche volta si corre in circuiti in cui sarebbe meglio fare un circo equestre o d'altro. Può succedere di tutto. E lo spettacolo è dato dalla safety-car". Riferendosi al condizionamento delle gare dovuto all'ingresso delle auto di sicurezza, Montezemolo ha detto: "Credo che questo sia umiliante per la Formula 1 e di questo voglio parlare nelle prossime settimane anche con tutte le altre squadre". Infine ha concluso: "Mi aspetto che Massa e Raikkonen, nelle tre gare che rimangono, arrivino sempre primo e secondo. E in ogni caso prima della McLaren".
Così il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, dopo la debacle delle 'rosse' nel Gp di Singapore di ieri: "E' stata una giornata amara ma ci sono ancora tre gare e io ho grande fiducia negli uomini della Ferrari e nella macchina, che è la migliore". "La Ferrari - ha aggiunto Montezemolo - ha passato momenti molto più difficili. Ma nel weekend la macchina è stata nettamente la migliore e, a parità di peso, Massa ha fatto delle qualifiche straordinarie, dimostrando di essere oggi il pilota più in forma di tutti. Da Raikkonen - ha concluso - mi aspetto che dimostri di essere il campione del mondo".
Poi critica il circuito di Singapore: "Purtroppo qualche volta si corre in circuiti in cui sarebbe meglio fare un circo equestre o d'altro. Può succedere di tutto. E lo spettacolo è dato dalla safety-car". Riferendosi al condizionamento delle gare dovuto all'ingresso delle auto di sicurezza, Montezemolo ha detto: "Credo che questo sia umiliante per la Formula 1 e di questo voglio parlare nelle prossime settimane anche con tutte le altre squadre". Infine ha concluso: "Mi aspetto che Massa e Raikkonen, nelle tre gare che rimangono, arrivino sempre primo e secondo. E in ogni caso prima della McLaren".
sabato 27 settembre 2008
Masterizzare Un Videogioco
Tutti questi file sono 'file immagine' ovvero rappresentano la copia digitale di un CD. Questo modo di copiare un CD ha molti vantaggi rispetto alla copia fatta con i singoli files :
sono supportati tutti i formati CD ( AUDIO, CD-ROM, CD-XA, PSX, PS2, DC, VCD, SVCD e così via)
quasi tutta l'informazione può essere copiata ( ad esempio i settori di Boot)
una masterizzazione fatta con file immagine crea quasi una copia 1:1 ed anche gli schemi di protezione possono essere bypassati
Per le loro caratteristiche particolari bisogna fare attenzione quando si manipolano questi file perché è facile fare qualcosa di sbagliato che si traduce poi in un disco che non si riesce a leggere ( inutilizzabile ) .
Inoltre non esiste un formato standard per i files immagine e si possono presentare con diverse estensioni. Di seguito elenco le estensioni più diffuse e il programma che supporta quella estensione.
- .ISO (ISO 9660 standard: Isobuster, WinISO, CDRWin, Alcohol 120% ...)
- .ISO (non-standard: Easy CD Creator)
- .BIN/.CUE (CDRWin, Alcohol 120%)
- .CCD/.IMG/.SUB (+ .CUE optional) (CloneCD, Alcohol 120%)
- .NRG (Nero)
- .BWT (BlindWrite)
- .CDI (DiscJuggler)
- .MDS/.MDF (Alcohol 120%)
Da notare che i files immagine si restringono all'atto della masterizzazione così un file immagine da 747 MB sarà possibile inserirlo su un cd da 74 min, un file da 808 Mb andrà su un cd da 80 min e così via.
Come si vede Alcohol 120% masterizza quasi tutti i tipi di file immagine elencati sopra ad eccezione dei file NRG.
Di seguito trovate una breve guida alla masterizzazione per le applicazioni più diffuse.
==== Guida alla masterizzazione con ALCOHOL 120% (tutti i tipi di immagine tranne .NRG =====
scarica Alcohol 120%
1) Apri Alcohol 120%
2) Clicca su 'Image Burning Wizard'
3) premi 'Browse' quindi carica il giusto file(.CUE, .CCD, .ISO) . Dovresti vedere qualcosa come questo
Type : xxxxx Image file
Path : (cartella nella quale hai messo il file)
Name : xxxx
Size : XXX MB
Session: 1
Track: 1 <--- questo può cambiare
Session 01 :
Track 01 : Mode 1, Length : nnnnnn (XXX MB), Address : 000000
(ovviamente se Track > 1 compariranno maggiori informazione)
4) Clicca su 'Next'
5) Sullo schermo successivo assicurati che sia selezionato il tuo masterizzatore e non cambiare niente se non 'Write Speed' ( velocità di scrittura ) ( suggerirei di tenerla abbastanza bassa 2X/4X per i CD Audio, VCD, PSX) e 'Datatype' (che imposterai 'Normal CD', 'Playstation' etc... in relazione al tipo di immagine che ti accingi a masterizzare)
6) Premi su Start
7) Evita di usare troppe risorse di sistema durante il processo di masterizzazione
================= Guida alla masterizzazione con NERO (.NRG, .CUE/.BIN, .ISO) ======
scarica nero
1) apri Nero e clicca su 'Cancel' se si apre la finestra 'Create CD'
2) Scegli File---> Burn Image
3) Seleziona il file immagine.
4) Se l'immagine del file è .ISO e si apre un popup 'Foreign Image file' FAI ATTENZIONE: il .ISO non è standard ed hai buone probabilità di creare un disco inutilizzabile. In questo caso scegli 'Correct', seleziona 'Data Mode 1' di default e 'Data Mode 2' se sai di avere a che fare con PSX, PS2, Video CD o Mixed Mode CD (dati+audio). Scegli anche 'RAW data' ('Block size' = 2352 dovrebbe venire automaticamente impostato).
5) Imposta la giusta velocità di scrittura (quanto + bassa possibile per PSX e VCD). Altri settaggi sono 'Write' 'Fnalize CD' 'Justlink/Burnproof', scegli 'Disc-At-Once' se disponibile, quindi clicca su 'Write'
================= Guida alla masterizzazione con CLONE CD (.CCD/.IMG/.SUB ) ======
scarica clonecd
1) Apri CloneCD
2) Clicca il secondo bottone(Write From Image File)
3) Clicca su 'Browse' e carica il file .CCD ,quindi clicca su 'Next'
4) Lo schermo successivo è semplice. In dipendenza dall'icona che scegli , CloneCD attiva alcune opzioni di scrittura che, su alcuni CDs, possono aiutare a copiare gli schemi di protezione. Cerca di scegliere tra i settaggi di default oppure cerca in rete le giuste impostazioni se sai di aver a che fare con un CD protetto (laserlock, safedisc etc.)
5) 'OK' farà partire la masterizzazione
================= Guida alla masterizzazione con CDRWin (.CUE/.BIN or .CUE/.IMG sets) ======
scarica cdrwin
1) Avvia CDRWin.
2) Non cercate di sbloccare il programma usando codici illegali trovati in Rete: il programma sembrerà sbloccarsi ma produrrà dischi danneggiati se il codice non è corretto.
3) Clicca sul primo pulsante 'Record Disc'
4) Clicca su 'Load Cuesheet' e carica il giusto file .CUE .Nota che se ricevi un errore probabilmente il percorso del file immagine scritto nel file .CUE potrebbe non essere corretto. In questo caso edita il file .CUE con notepad e assicuratevi che sulla prima riga (FILE "...." BINARY) ci sia il corretto percorso del file immagine (il file più grande che viene distribuito con il .CUE).
5) Se puoi clicca sul bottone RAW mode. Questo non è sempre necessario , eccetto quando il CD è protetto . Tutte le altre opzioni possono essere lasciate vuote.
6) Clicca su 'Start Recording'.
==================== Casi particolari ===============
------------------------------------------------
a) .ISO
------------------------------------------------
La saggezza acquisita in rete ci dice che le immagini .ISO create con Easy CD Creator sono non-standard. Questo significa che la loro dimensione non è 2048 * N bytes (dove N è il numero dei settori contenuti nel cd originario, con N <= 333,000 (o 360,000), il numero massimo permesso per un cd da 74 min (o 80 min).
Ciò significa quindi che Easy Cd Creator aggiunge alcuni bytes di lead-in e di lead-out all'immagine ( Nero fa lo stesso ma almeno ci avverte che l'immagine non è standard chiamandola .NRG ) sicché un'altra applicazione non interpreterà bene quei bytes di lead-in e produrrà un cd difettoso.
Così se continui a masterizzare cd danneggiati prova ad usare Easy Cd Creator (oppure prova con il disperato metodo c) mostrato sotto).
------------------------------------------------
b) .BIN o .BIN.EXE senza .CUE.
------------------------------------------------
Siamo nei guai perché di solito i files .bin vengono distribuiti con i loro .cue corrispondente. Ne potresti creare uno ( dovrebbe funzionare il 95% delle volte) aprendo il blocco notes e digitando:
FILE "percorso/nome della tua immagine" BINARY
TRACK 01 MODE1/2352
INDEX 01 00:00:00
Se si tratta di un gioco per la PSX cambia da MODE1 a MODE2.
Salva questo file nella stessa cartella del file immagine ma con l'estensione .CUE ( Chiamala come ti pare, per esempio Image.CUE) ed esegui il procedimento di masterizzazione sopra spiegato.
---------------------------------------------------------
c) Ho seguito i passi su menzionati ma ottengo Cd inutilizzabili!
--------------------------------------------------------
Primo: Verifica se la tua immagine è corrotta . Ovviamente se lo è puoi fare qualsiasi cosa ma il cd sarà sempre anch'esso corrotto ed inutilizzabile. Suggerirei di usare CDMage (http://cdmage.cjb.net ),applicazione molto friendly (non installa alcun file di sistema).
Si può analizzare un' immagine avviando CDMage e scegliendo 'Action--->Scan for corruption' dal menù principale.
Quando degli errori vengono trovati , verranno mostrati in un registro.
Se trovi qualche errore, puoi localizzare 'Locate' ( fai click col pulsante destro del mouse sull'errore) il file che si è danneggiato e , se ti procuri una nuova copia del file puoi riparare il settore danneggiato. Se il danno non è grave, CdMage potrebbe anche essere in grado di ripararlo! ( fai ancora click sul file col pulsante destro del mouse).
Se il file non è molto utile ( per esempio , un file .Wav, o un .avi) puoi usare il metodo 'disperato' mostrato sotto ( estrarre il file su HD) ed inserire un altro file ( con lo stesso nome e se puoi con le stesse dimensioni) in vece del file corrotto.
Questa tecnica è spesso usata per 'rippare' un game ad esempio per rimuovere tutti i files che non sono strettamente necessari ( i suoni, filmati) per ridurne le dimensioni.
Quando cercherai di installa il gioco 'rippato' otterrai degli errori CRC dall'installer ma spesso riuscirai comunque ad installare e a giocare.
***********************************************************************************************
Secondo : Verifica su Internet se il gioco è protetto o meno
Se il CD è un PC CD e non è protetto ( o perché non è mai stato protetto , o perché la protezione è stata rimossa), prova questo metodo disperato:
a) Avvia Isobuster
b) apri il file immagine con Isobuster
c) tasto destro del mouse sulla cartella principale dell'albero (sulla cartella 'Session') e seleziona 'Extract...'
d) salva il contenuto sul tuo HD
e) masterizza i files estratti su un CD . Assicurati che il nome del volume coincida con quello mostrato nella cartella principale dell'immagine (per esempio SIM4CD1).
Se il CD è un PC CD ed è protetto prova i seguenti passi :
- assicurati di aver masterizzato con le giuste opzioni Datatype di Alcohol
- carica l'immagine su Alcohol (tasto destro del mouse sull'unità drive virtualde di Alcohol nella parte inferiore dello schermo) e cerca di emulare la protezione (vai in Options--> Virtual Device-->Opzioni Extra di Emulation ) prima di installare il software dal virtual drive.
--------------------------------------------------------------
Terzo: Cd danneggiati da ALCOHOL . Hai scritto in RAW/DAO ma non sei sicuro che il tuo masterizzatore supporti questa modalità.
--------------------------------------------------------------
Purtroppo a volte ALCOHOL non riesce a capire se un masterizzatore supporta il modo RAW/DAO o no. Tutti i masterizzatori sembrano funzionare bene ma producono CD inutilizzabili.
In questo caso cercate di scegliere un modo differente (RAW SAO su CD protetti, DAO/TAO su cd non protetti).In questo modo non riuscirai a copiare dischi protetti dalla SecuROM ma riuscirai con quelli caratterizzati da protezione Laserlok/Safedisc.
sono supportati tutti i formati CD ( AUDIO, CD-ROM, CD-XA, PSX, PS2, DC, VCD, SVCD e così via)
quasi tutta l'informazione può essere copiata ( ad esempio i settori di Boot)
una masterizzazione fatta con file immagine crea quasi una copia 1:1 ed anche gli schemi di protezione possono essere bypassati
Per le loro caratteristiche particolari bisogna fare attenzione quando si manipolano questi file perché è facile fare qualcosa di sbagliato che si traduce poi in un disco che non si riesce a leggere ( inutilizzabile ) .
Inoltre non esiste un formato standard per i files immagine e si possono presentare con diverse estensioni. Di seguito elenco le estensioni più diffuse e il programma che supporta quella estensione.
- .ISO (ISO 9660 standard: Isobuster, WinISO, CDRWin, Alcohol 120% ...)
- .ISO (non-standard: Easy CD Creator)
- .BIN/.CUE (CDRWin, Alcohol 120%)
- .CCD/.IMG/.SUB (+ .CUE optional) (CloneCD, Alcohol 120%)
- .NRG (Nero)
- .BWT (BlindWrite)
- .CDI (DiscJuggler)
- .MDS/.MDF (Alcohol 120%)
Da notare che i files immagine si restringono all'atto della masterizzazione così un file immagine da 747 MB sarà possibile inserirlo su un cd da 74 min, un file da 808 Mb andrà su un cd da 80 min e così via.
Come si vede Alcohol 120% masterizza quasi tutti i tipi di file immagine elencati sopra ad eccezione dei file NRG.
Di seguito trovate una breve guida alla masterizzazione per le applicazioni più diffuse.
==== Guida alla masterizzazione con ALCOHOL 120% (tutti i tipi di immagine tranne .NRG =====
scarica Alcohol 120%
1) Apri Alcohol 120%
2) Clicca su 'Image Burning Wizard'
3) premi 'Browse' quindi carica il giusto file(.CUE, .CCD, .ISO) . Dovresti vedere qualcosa come questo
Type : xxxxx Image file
Path : (cartella nella quale hai messo il file)
Name : xxxx
Size : XXX MB
Session: 1
Track: 1 <--- questo può cambiare
Session 01 :
Track 01 : Mode 1, Length : nnnnnn (XXX MB), Address : 000000
(ovviamente se Track > 1 compariranno maggiori informazione)
4) Clicca su 'Next'
5) Sullo schermo successivo assicurati che sia selezionato il tuo masterizzatore e non cambiare niente se non 'Write Speed' ( velocità di scrittura ) ( suggerirei di tenerla abbastanza bassa 2X/4X per i CD Audio, VCD, PSX) e 'Datatype' (che imposterai 'Normal CD', 'Playstation' etc... in relazione al tipo di immagine che ti accingi a masterizzare)
6) Premi su Start
7) Evita di usare troppe risorse di sistema durante il processo di masterizzazione
================= Guida alla masterizzazione con NERO (.NRG, .CUE/.BIN, .ISO) ======
scarica nero
1) apri Nero e clicca su 'Cancel' se si apre la finestra 'Create CD'
2) Scegli File---> Burn Image
3) Seleziona il file immagine.
4) Se l'immagine del file è .ISO e si apre un popup 'Foreign Image file' FAI ATTENZIONE: il .ISO non è standard ed hai buone probabilità di creare un disco inutilizzabile. In questo caso scegli 'Correct', seleziona 'Data Mode 1' di default e 'Data Mode 2' se sai di avere a che fare con PSX, PS2, Video CD o Mixed Mode CD (dati+audio). Scegli anche 'RAW data' ('Block size' = 2352 dovrebbe venire automaticamente impostato).
5) Imposta la giusta velocità di scrittura (quanto + bassa possibile per PSX e VCD). Altri settaggi sono 'Write' 'Fnalize CD' 'Justlink/Burnproof', scegli 'Disc-At-Once' se disponibile, quindi clicca su 'Write'
================= Guida alla masterizzazione con CLONE CD (.CCD/.IMG/.SUB ) ======
scarica clonecd
1) Apri CloneCD
2) Clicca il secondo bottone(Write From Image File)
3) Clicca su 'Browse' e carica il file .CCD ,quindi clicca su 'Next'
4) Lo schermo successivo è semplice. In dipendenza dall'icona che scegli , CloneCD attiva alcune opzioni di scrittura che, su alcuni CDs, possono aiutare a copiare gli schemi di protezione. Cerca di scegliere tra i settaggi di default oppure cerca in rete le giuste impostazioni se sai di aver a che fare con un CD protetto (laserlock, safedisc etc.)
5) 'OK' farà partire la masterizzazione
================= Guida alla masterizzazione con CDRWin (.CUE/.BIN or .CUE/.IMG sets) ======
scarica cdrwin
1) Avvia CDRWin.
2) Non cercate di sbloccare il programma usando codici illegali trovati in Rete: il programma sembrerà sbloccarsi ma produrrà dischi danneggiati se il codice non è corretto.
3) Clicca sul primo pulsante 'Record Disc'
4) Clicca su 'Load Cuesheet' e carica il giusto file .CUE .Nota che se ricevi un errore probabilmente il percorso del file immagine scritto nel file .CUE potrebbe non essere corretto. In questo caso edita il file .CUE con notepad e assicuratevi che sulla prima riga (FILE "...." BINARY) ci sia il corretto percorso del file immagine (il file più grande che viene distribuito con il .CUE).
5) Se puoi clicca sul bottone RAW mode. Questo non è sempre necessario , eccetto quando il CD è protetto . Tutte le altre opzioni possono essere lasciate vuote.
6) Clicca su 'Start Recording'.
==================== Casi particolari ===============
------------------------------------------------
a) .ISO
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La saggezza acquisita in rete ci dice che le immagini .ISO create con Easy CD Creator sono non-standard. Questo significa che la loro dimensione non è 2048 * N bytes (dove N è il numero dei settori contenuti nel cd originario, con N <= 333,000 (o 360,000), il numero massimo permesso per un cd da 74 min (o 80 min).
Ciò significa quindi che Easy Cd Creator aggiunge alcuni bytes di lead-in e di lead-out all'immagine ( Nero fa lo stesso ma almeno ci avverte che l'immagine non è standard chiamandola .NRG ) sicché un'altra applicazione non interpreterà bene quei bytes di lead-in e produrrà un cd difettoso.
Così se continui a masterizzare cd danneggiati prova ad usare Easy Cd Creator (oppure prova con il disperato metodo c) mostrato sotto).
------------------------------------------------
b) .BIN o .BIN.EXE senza .CUE.
------------------------------------------------
Siamo nei guai perché di solito i files .bin vengono distribuiti con i loro .cue corrispondente. Ne potresti creare uno ( dovrebbe funzionare il 95% delle volte) aprendo il blocco notes e digitando:
FILE "percorso/nome della tua immagine" BINARY
TRACK 01 MODE1/2352
INDEX 01 00:00:00
Se si tratta di un gioco per la PSX cambia da MODE1 a MODE2.
Salva questo file nella stessa cartella del file immagine ma con l'estensione .CUE ( Chiamala come ti pare, per esempio Image.CUE) ed esegui il procedimento di masterizzazione sopra spiegato.
---------------------------------------------------------
c) Ho seguito i passi su menzionati ma ottengo Cd inutilizzabili!
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Primo: Verifica se la tua immagine è corrotta . Ovviamente se lo è puoi fare qualsiasi cosa ma il cd sarà sempre anch'esso corrotto ed inutilizzabile. Suggerirei di usare CDMage (http://cdmage.cjb.net ),applicazione molto friendly (non installa alcun file di sistema).
Si può analizzare un' immagine avviando CDMage e scegliendo 'Action--->Scan for corruption' dal menù principale.
Quando degli errori vengono trovati , verranno mostrati in un registro.
Se trovi qualche errore, puoi localizzare 'Locate' ( fai click col pulsante destro del mouse sull'errore) il file che si è danneggiato e , se ti procuri una nuova copia del file puoi riparare il settore danneggiato. Se il danno non è grave, CdMage potrebbe anche essere in grado di ripararlo! ( fai ancora click sul file col pulsante destro del mouse).
Se il file non è molto utile ( per esempio , un file .Wav, o un .avi) puoi usare il metodo 'disperato' mostrato sotto ( estrarre il file su HD) ed inserire un altro file ( con lo stesso nome e se puoi con le stesse dimensioni) in vece del file corrotto.
Questa tecnica è spesso usata per 'rippare' un game ad esempio per rimuovere tutti i files che non sono strettamente necessari ( i suoni, filmati) per ridurne le dimensioni.
Quando cercherai di installa il gioco 'rippato' otterrai degli errori CRC dall'installer ma spesso riuscirai comunque ad installare e a giocare.
***********************************************************************************************
Secondo : Verifica su Internet se il gioco è protetto o meno
Se il CD è un PC CD e non è protetto ( o perché non è mai stato protetto , o perché la protezione è stata rimossa), prova questo metodo disperato:
a) Avvia Isobuster
b) apri il file immagine con Isobuster
c) tasto destro del mouse sulla cartella principale dell'albero (sulla cartella 'Session') e seleziona 'Extract...
d) salva il contenuto sul tuo HD
e) masterizza i files estratti su un CD . Assicurati che il nome del volume coincida con quello mostrato nella cartella principale dell'immagine (per esempio SIM4CD1).
Se il CD è un PC CD ed è protetto prova i seguenti passi :
- assicurati di aver masterizzato con le giuste opzioni Datatype di Alcohol
- carica l'immagine su Alcohol (tasto destro del mouse sull'unità drive virtualde di Alcohol nella parte inferiore dello schermo) e cerca di emulare la protezione (vai in Options--> Virtual Device-->Opzioni Extra di Emulation ) prima di installare il software dal virtual drive.
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Terzo: Cd danneggiati da ALCOHOL . Hai scritto in RAW/DAO ma non sei sicuro che il tuo masterizzatore supporti questa modalità.
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Purtroppo a volte ALCOHOL non riesce a capire se un masterizzatore supporta il modo RAW/DAO o no. Tutti i masterizzatori sembrano funzionare bene ma producono CD inutilizzabili.
In questo caso cercate di scegliere un modo differente (RAW SAO su CD protetti, DAO/TAO su cd non protetti).In questo modo non riuscirai a copiare dischi protetti dalla SecuROM ma riuscirai con quelli caratterizzati da protezione Laserlok/Safedisc.
'' GTA : Chinatown Wars ''.

Il nuovo titolo della serie Grand Theft Auto sul sistema portatile di Nintendo questo inverno
NEW YORK—(BUSINESS WIRE)—Rockstar Games, editore di videogame di fama mondiale e sussidiaria di Take-Two Interactive Software. Inc. (NASDAQ: TTWO), è lieta di annunciare Grand Theft Auto: Chinatown Wars. Sviluppato da Rockstar Leeds in collaborazione con i creatori della serie, Rockstar North, Grand Theft Auto: Chinatown Wars sarà disponibile per Nintendo DS™ il prossimo inverno in Nord America e in Europa.
"Questo gioco garantirà un'esperienza 'Grand Theft Auto' ricca, profonda ed intensa e che sarà veramente unica per la piattaforma portatile di Nintendo," ha dichiarato Sam Houser, fondatore di Rockstar Games. "Rockstar Leeds, di pari passo con il team di Rockstar North, ha sviluppato da una decade un design sempre moderno riguardo Grand Theft Auto, ed ha creato un qualcosa di fondamentalmente nuovo e coinvolgente."
Grand Theft Auto: Chinatown Wars è una new entry originale nella serie Grand Theft Auto acclamata dalla critica, e porta un nuovo livello di interattività nelle sue estese ambientazioni di gioco. Con l'utilizzo del touch screen del DS, i giocatori potranno girare per le strade della città e porteranno alla luce la verità che si cela dietro un'epica trama di crimine e corruzione che fa capo alla Triade cinese, provando quel tipo di profondità senza precedenti che è diventato un vero marchio di qualità del franchise.
venerdì 26 settembre 2008
Serie A - Inter e Milan verso il derby
La situazione di Milan e Inter a 48 ore dal Derby della Madonnina numero 269
" Mi sembra che il derby arrivi al momento giusto, il Milan si è ripreso da una situazione che sembrava complicata. Domenica sarà una gara equilibrata". Le parole pronunciate da Gianni Rivera, una delle leggende rossonere di sempre, fotografano esattamente la situazione a poco più di 48 ore dalla stracittadina milanese, piatto forte della quinta giornata di serie A.
L'Inter arriva a questo apuntamento forte del primato in solitario appena conquistato nell'ultimo turno infrasettimanale con la sofferta preziosa ottenuta contro il Lecce, ma il Milan si presenta in forte ascesa con i due successi consecutivi con Lazio e Reggina che hanno parzialmente riscattato le due sconfitte patite con Bologna e Genoa.
Quattro i punti di differenza tra nerazzurri e rossoneri, che hanno addosso tutta la pressione. Non possono permettersi di sbagliare, altrimenti scivolerebbero a sette punti. Ritardo sicuramente importante, anche se siamo solo alla quinta giornata. Se da una parte il Milan vincendo rientrerebbe subito in corsa per il titolo, dall'altra l'Inter ha l'occasione per fare il vuoto sui cugini.
Un'occasione che non vuole farsi sfuggire Patrick Vieira, che scoprì l'Italia grazie al Milan quando aveva 18 anni ma che poi venne scartato con troppa fretta dal club di Via Turati. "L'Inter è più forte e deve dimostrarlo anche domenica, dobbiamo vincere questo derby" le parole decise del centrocampista francese, che sta bene ed è pronto a dirigere il centrocampo di Mourinho. Oggi festeggia i suoi 25 anni Ricardo Quaresma, che potrebbe ricevere come regalo di compleanno una maglia da titolare. Adriano col Lecce ha fatto un passo indietro doppo la buona prova di Torino e Mourinho potrebbe ripescare il suo connazionale per allargare il gioco sulle fasce.
L'infortunio di Borriello apre il toto attaccanti di Carlo Ancelotti. Sicuro Kakà, quasi certo Pato, completamente rigenerato nelle ultime tre partite dove è sempre andato a segno, resta da assegnare l'ultimo posto che è anche legato allo schema che verrà utilizzato. In caso di albero di Natale, sarà Seedorf ad avanzare sulla linea dei trequartisti assieme a Kakà, altrimenti Anxcelotti potrebbe optare per uno schieramento più offensivo arretrando l'olandese a centrocampo e affiancando a Pato un certo Andriy Shevchenko. Solo a nominarlo gli interisti tremano, pensando all'incredibile ruolino di marcia dell'ucraino nei precedenti con l'Inter: 14 gol in 15 gare. Erano altri tempi, è vero. Ma di fronte a certi numeri escludere l'ucraino in un derby non è mai facile.
" Mi sembra che il derby arrivi al momento giusto, il Milan si è ripreso da una situazione che sembrava complicata. Domenica sarà una gara equilibrata". Le parole pronunciate da Gianni Rivera, una delle leggende rossonere di sempre, fotografano esattamente la situazione a poco più di 48 ore dalla stracittadina milanese, piatto forte della quinta giornata di serie A.
L'Inter arriva a questo apuntamento forte del primato in solitario appena conquistato nell'ultimo turno infrasettimanale con la sofferta preziosa ottenuta contro il Lecce, ma il Milan si presenta in forte ascesa con i due successi consecutivi con Lazio e Reggina che hanno parzialmente riscattato le due sconfitte patite con Bologna e Genoa.
Quattro i punti di differenza tra nerazzurri e rossoneri, che hanno addosso tutta la pressione. Non possono permettersi di sbagliare, altrimenti scivolerebbero a sette punti. Ritardo sicuramente importante, anche se siamo solo alla quinta giornata. Se da una parte il Milan vincendo rientrerebbe subito in corsa per il titolo, dall'altra l'Inter ha l'occasione per fare il vuoto sui cugini.
Un'occasione che non vuole farsi sfuggire Patrick Vieira, che scoprì l'Italia grazie al Milan quando aveva 18 anni ma che poi venne scartato con troppa fretta dal club di Via Turati. "L'Inter è più forte e deve dimostrarlo anche domenica, dobbiamo vincere questo derby" le parole decise del centrocampista francese, che sta bene ed è pronto a dirigere il centrocampo di Mourinho. Oggi festeggia i suoi 25 anni Ricardo Quaresma, che potrebbe ricevere come regalo di compleanno una maglia da titolare. Adriano col Lecce ha fatto un passo indietro doppo la buona prova di Torino e Mourinho potrebbe ripescare il suo connazionale per allargare il gioco sulle fasce.
L'infortunio di Borriello apre il toto attaccanti di Carlo Ancelotti. Sicuro Kakà, quasi certo Pato, completamente rigenerato nelle ultime tre partite dove è sempre andato a segno, resta da assegnare l'ultimo posto che è anche legato allo schema che verrà utilizzato. In caso di albero di Natale, sarà Seedorf ad avanzare sulla linea dei trequartisti assieme a Kakà, altrimenti Anxcelotti potrebbe optare per uno schieramento più offensivo arretrando l'olandese a centrocampo e affiancando a Pato un certo Andriy Shevchenko. Solo a nominarlo gli interisti tremano, pensando all'incredibile ruolino di marcia dell'ucraino nei precedenti con l'Inter: 14 gol in 15 gare. Erano altri tempi, è vero. Ma di fronte a certi numeri escludere l'ucraino in un derby non è mai facile.
Grecia: Aereo Swiss Colpito Da Fulmine, Atterraggio Ad Atene
Grosso spavento ieri sera per i 173 passeggeri del volo LX 1850 di Swiss. Il velivolo, partito alle 22.35 da Zurigo e diretto a Salonicco, ha attraversato una violenta perturbazione ed e' stato colpito da un fulmine nella fase di avvicinamento alla citta' greca. Una turbina dell'Airbus A321 si e' fermata: il pilota ha quindi optato per un atterraggio fuori programma ad Atene. Nessuno e' rimasto ferito, ha indicato all'agenzia di stampa elvetica Ats un portavoce della compagnia aerea.
Categoria:
Auto e Trasporti,
Notizie ed eventi
Gp di Singapore - Le Ferrari inseguono Hamilton
L'inglese della McLaren è stato il più veloce nelle prime prove libere di Singapore
Grande spettacolo di luci fin dalla prima sessione di prove libere in notturna del Gran Premio di Singapore, cominciata con l'ultima luce del giorno e proseguita col buio. 28 gradi la temperatura sia dell'aria che dell'asfalto. Il miglior tempo l'ha fatto segnare il leader del Mondiale Lewis Hamilton, un maestro nell'imparare immediatamente i circuiti che non conosce. 1'45"518 per l'inglese della McLaren che ha preceduto il suo rivale nella corsa al titolo mondiale, il ferrarista Felipe Massa, di soli 80 millesimi.
Terzo tempo per l'altra Ferrari, quella del campione del mondo Kimi Raikkonen, staccato di 443 millesimi da Hamilton, quarta la seconda McLaren, quella di Heikki Kovalainen, a quasi un secondo dal suo capitano. Dal quinto all'ottavo posto seguono Robert Kubica (BMW), Nico Rosberg (Williams), Fernando Alonso (Renault) e Nick Heidfeld (BMW). Undicesimo il trionfatore di Monza, il tedeschino della Toro Rosso Sebastian Vettel. Terzultimo e penultimo Giancarlo Fisichella e Jarno Trulli.
Molti i testacoda e anche qualche toccata contro i guard-rail, la prima, abbastanza vioenta ma senza conseguenze per il pilota, è stata quella dell'australiano della Red Bull Mark Webber che ha potuto completare solo quattro giri prima di sbattere alla curva del ponte dell'autostrada.
Grande spettacolo di luci fin dalla prima sessione di prove libere in notturna del Gran Premio di Singapore, cominciata con l'ultima luce del giorno e proseguita col buio. 28 gradi la temperatura sia dell'aria che dell'asfalto. Il miglior tempo l'ha fatto segnare il leader del Mondiale Lewis Hamilton, un maestro nell'imparare immediatamente i circuiti che non conosce. 1'45"518 per l'inglese della McLaren che ha preceduto il suo rivale nella corsa al titolo mondiale, il ferrarista Felipe Massa, di soli 80 millesimi.
Terzo tempo per l'altra Ferrari, quella del campione del mondo Kimi Raikkonen, staccato di 443 millesimi da Hamilton, quarta la seconda McLaren, quella di Heikki Kovalainen, a quasi un secondo dal suo capitano. Dal quinto all'ottavo posto seguono Robert Kubica (BMW), Nico Rosberg (Williams), Fernando Alonso (Renault) e Nick Heidfeld (BMW). Undicesimo il trionfatore di Monza, il tedeschino della Toro Rosso Sebastian Vettel. Terzultimo e penultimo Giancarlo Fisichella e Jarno Trulli.
Molti i testacoda e anche qualche toccata contro i guard-rail, la prima, abbastanza vioenta ma senza conseguenze per il pilota, è stata quella dell'australiano della Red Bull Mark Webber che ha potuto completare solo quattro giri prima di sbattere alla curva del ponte dell'autostrada.
Gp di Singapore - Briatore: "Spero di trattenere Alonso"
Il manager della Renaul spera di non dover rinunciare al suo pupillo
Le voci di un suo addio alla Renault si fanno sempre più insistenti, ma Fernando Alonso potrebbe (a sorpresa) "sposare" anche per la prossima stagione i colori della scuderia francese.
Almeno questa è l'idea - e la speranza - di Flavio Briatore, manager della Renault che ha praticamente svezzato e consacrato il pilota spagnolo agli inizi della sua straordinaria carriera.
"Con Alonso parlo spesso, ma adesso è presto. L'unica cosa certa è che noi faremo il possibile per tenerlo". Briatore ammette con queste parole che la trattativa per trattenere il pilota, seppure agli inizi, è ufficialmente partita. "Credo che alla fine rimarrà - continua il manager della Renaul - anche perché mi sembra contento dei progressi che sta facendo la macchina".
Una delle mete più appetibili per Alonso è certamente la Ferrari, Briatore questo lo sa bene: "La Ferrari rappresenta il sogno di tutti i piloti e se ci fosse un futuro con la rossa per Fernando sarei anche contento per lui. Alonso, però, può ancora vincere con la Renault prima di andare a Maranello, sempre se un giorno lo vorrà".
Non crede che si siano altre soluzioni per lo spagnolo: "Se dovesse cambiare, il team più logico è la Ferrari. Soluzioni per noi alternative ad Alonso? Adesso l'importante è decidere cosa fa lui. Il giorno che avrà preso una decisione troveremo una soluzione".
In chiusura Briatore si sbilancia anche sull'epilogo del campionato del mondo piloti: "Hamilton-Massa ? Dipende molto dalla macchina. Massa ce la può fare ma se Raikkonen gli dà una mano. Sicuramente Kovalainen lo farà con Hamilton".
Le voci di un suo addio alla Renault si fanno sempre più insistenti, ma Fernando Alonso potrebbe (a sorpresa) "sposare" anche per la prossima stagione i colori della scuderia francese.
Almeno questa è l'idea - e la speranza - di Flavio Briatore, manager della Renault che ha praticamente svezzato e consacrato il pilota spagnolo agli inizi della sua straordinaria carriera.
"Con Alonso parlo spesso, ma adesso è presto. L'unica cosa certa è che noi faremo il possibile per tenerlo". Briatore ammette con queste parole che la trattativa per trattenere il pilota, seppure agli inizi, è ufficialmente partita. "Credo che alla fine rimarrà - continua il manager della Renaul - anche perché mi sembra contento dei progressi che sta facendo la macchina".
Una delle mete più appetibili per Alonso è certamente la Ferrari, Briatore questo lo sa bene: "La Ferrari rappresenta il sogno di tutti i piloti e se ci fosse un futuro con la rossa per Fernando sarei anche contento per lui. Alonso, però, può ancora vincere con la Renault prima di andare a Maranello, sempre se un giorno lo vorrà".
Non crede che si siano altre soluzioni per lo spagnolo: "Se dovesse cambiare, il team più logico è la Ferrari. Soluzioni per noi alternative ad Alonso? Adesso l'importante è decidere cosa fa lui. Il giorno che avrà preso una decisione troveremo una soluzione".
In chiusura Briatore si sbilancia anche sull'epilogo del campionato del mondo piloti: "Hamilton-Massa ? Dipende molto dalla macchina. Massa ce la può fare ma se Raikkonen gli dà una mano. Sicuramente Kovalainen lo farà con Hamilton".
Coppa UEFA - La Coppa Uefa cambia volto

Il secondo torneo continentale somiglia semrpe più alla Champions League
La Coppa Uefa cambia faccia. Dalla stagione 2009-2010 si chiamerà "Uefa Europa League", un nome forte che sta a significare un cambiamento radicale anche a livello organizzativo.
Il Comitato Esecutivo dell'Uefa, che ha presentato oggi il nome nuovo a Bordeaux, ha deciso di riformare il secondo torneo continentale, in particolar modo per la terza fase. Le squadre saranno 48 e si affronteranno dapprima in una fase a gironi con partite in casa e in trasferta (mentre adesso la fase a gruppi prevede che i club si affrontino in gara unica), per poi passare ai turni ad eliminazione diretta con andata e ritorno.
La riforma della competizione sarà accompagnata inoltre da altri cambiamenti: le modifiche interesseranno anche la Champions League così da aprire le competizioni europee anche a squadre di Paesi medio-piccoli.
Non cambia solo il nome, da Coppa Uefa a Uefa Europa League: cambierà anche il logo, che sarà giallo e rosso.
"Sono convinto che il nuovo format darà all'Europa League un nuovo e impetuoso successo" ha dichiarato entusiasta il presidente dell'Uefa, Michel Platini. Decisa, infine, anche la location della finale della Champions League 2011: si giocherà a Londra.
martedì 23 settembre 2008
Coppa Davis - L'Italia pesca la Slovacchia
Sorteggio abbastanza fortunato per gli azzurri in Coppa Davis
E' andata bene all'Italia, che affronterà in casa la Slovacchia nel secondo turno della Coppa Davis 2009. Le due squadre infatti usufruiscono di un bye e sono state esentate dal 1° turno. Il confronto si disputerà sulla terra rossa, superficie prediletta dalla nostra formazione, dal 6 all'8 marzo.
Pur trattandosi di un incontro di 2° turno, la data è stata anticipata per evitare concomitanze con importanti tornei Atp. Durante il sorteggio a Madrid è stata erroneamente annunciata quella dal 10 al 12 luglio, mentre sul sito web della Davis e ad una successiva verifica presso gli uffici dell'Itf a Londra la data indicata era quella dall'8 al 10 maggio 2009, che coinciderebbe però con gli Internazionali d'Italia femminili in calendario dal 2 al 10 maggio, e con i tornei Atp di Estoril, Amersfoort e Monaco.
E' soddisfatto dell'abbinamento il capitano azzurro Corrado Barazzutti (nella foto): "E' certamente un buon sorteggio - ha commentato - anche perché avremo la possibilità di giocare in casa e i nostri avversari sulla terra rossa sono abbordabili. Speriamo che il 2009 sia l'anno giusto per tornare nel gruppo mondiale".
In effetti la Slovacchia non presenta sulla carta uno scoglio insormontabile. Attualmente il giocatore con la miglior classifica è Karol Beck, numero 196 del ranking Atp: 26 anni, è stato numero 36 nell'agosto 2005. Seguono Lukas Lacko (n.241), Pavol Cervenak (n.332) e Ivo Klec (n.365). Ormai fuori dal grande giro Dominik Hrbaty, che dopo aver guidato la formazione slovacca alla finale di tre anni fa, poi persa con la Croazia, ha subito una lunga serie di infortuni e al momento vaga attorno al 400° posto della classifica Atp.
E' andata bene all'Italia, che affronterà in casa la Slovacchia nel secondo turno della Coppa Davis 2009. Le due squadre infatti usufruiscono di un bye e sono state esentate dal 1° turno. Il confronto si disputerà sulla terra rossa, superficie prediletta dalla nostra formazione, dal 6 all'8 marzo.
Pur trattandosi di un incontro di 2° turno, la data è stata anticipata per evitare concomitanze con importanti tornei Atp. Durante il sorteggio a Madrid è stata erroneamente annunciata quella dal 10 al 12 luglio, mentre sul sito web della Davis e ad una successiva verifica presso gli uffici dell'Itf a Londra la data indicata era quella dall'8 al 10 maggio 2009, che coinciderebbe però con gli Internazionali d'Italia femminili in calendario dal 2 al 10 maggio, e con i tornei Atp di Estoril, Amersfoort e Monaco.
E' soddisfatto dell'abbinamento il capitano azzurro Corrado Barazzutti (nella foto): "E' certamente un buon sorteggio - ha commentato - anche perché avremo la possibilità di giocare in casa e i nostri avversari sulla terra rossa sono abbordabili. Speriamo che il 2009 sia l'anno giusto per tornare nel gruppo mondiale".
In effetti la Slovacchia non presenta sulla carta uno scoglio insormontabile. Attualmente il giocatore con la miglior classifica è Karol Beck, numero 196 del ranking Atp: 26 anni, è stato numero 36 nell'agosto 2005. Seguono Lukas Lacko (n.241), Pavol Cervenak (n.332) e Ivo Klec (n.365). Ormai fuori dal grande giro Dominik Hrbaty, che dopo aver guidato la formazione slovacca alla finale di tre anni fa, poi persa con la Croazia, ha subito una lunga serie di infortuni e al momento vaga attorno al 400° posto della classifica Atp.
GP del Belgio - Appello respinto, McLaren delusa
Il ricorso della McLaren contro la penalizzazione del proprio pilota Lewis Hamilton in occasione del gran premio del Belgio è inammissibile. Lo ha deciso oggi la Corte d'Appello della Fia
Così è deciso: la vittoria del Gp del Belgio resta a Felipe Massa che nel Mondiale è così secondo a una lunghezza dal pilota inglese Hamilton. La Corte d'Appello della Fia ha infatti deciso di confermare i 25" di penalizzazione al pilota della McLaren per il taglio di chicane, manovra che aveva danneggiato Raikkonen.
La Corte d'appello Fia è stata presieduta da Philippe Narmino (Monaco) ed era composta da Xavier Conesa (Spagna), Harry Duijm (Paesi Bassi), Thierry Julliard (Svizzera) e Erich Sedelmayer (Austria). Secondo l'articolo 152 del codice sportivo internazionale la penalità inflitta al pilota della freccia d'argento "non è suscettibile di ricorso".
Questa la motivazione con cui i cinque giudici hanno giudicato inammissibile il ricorso. In un comunicato la Fia ha spiegato che "nel GP del Belgio i giudici hanno imposto un drive-through alla vettura numero 22, quella di Lewis Hamilton, per aver infranto l'articolo 30.3 (a) del Regolamento Sportivo e l'appendice L, capitolo 4, articolo 2 (g) del Codice sportivo Internazionale. Siccome la penalità del drive-through è stata imposta dopo la gara, 25 secondi di penalità sono stati aggiunti al tempo totale di gara del pilota, come previsto dall'articolo 16.3 del Regolamento Sportivo della F1. Dopo aver ascoltato le spiegazioni delle parti, la Corte ha concluso che l'appello è inammissibile".
Nonostante la comprensibile amarezza, Lewis Hamilton ha accolto con fair play la decisione: "La gente - commenta il pilota anglo-caraibico - si aspetta che io sia depresso dopo il verdetto di oggi. Ma io non sono fatto così. Adesso voglio lasciarmi questa vicenda alle spalle e andare avanti con quello che i piloti sanno far meglio: sfidarsi in pista".
Hamilton ricorda poi che i piloti per natura sono competitivi: "Amiamo i sorpassi - aggiunge - E' difficile effettuare un sorpasso e si provano sensazioni straordinarie quando riesce una manovra spettacolare. Se poi piace anche al pubblico in tribuna e ai telespettatori meglio ancora".
Un po' più deluso l'amministratore delegato del team Martin Whitmarsh. "Nessuno vuole vincere un gran premio in Tribunale - dice - ma eravamo convinti che Lewis si fosse aggiudicato quello del Belgio in pista in un maniera emozionante e impressionate. Siamo delusi. Il nostro staff legale e i testimoni - aggiunge Whitmarsh - lo hanno spiegato in maniera serena. Ritenevamo che il nostro ricorso dovesse essere considerato ammissibile. La Corte invece non lo ha giudicato tale. Ora ci concentreremo sulle ultime 4 gare del Mondiale".
Così è deciso: la vittoria del Gp del Belgio resta a Felipe Massa che nel Mondiale è così secondo a una lunghezza dal pilota inglese Hamilton. La Corte d'Appello della Fia ha infatti deciso di confermare i 25" di penalizzazione al pilota della McLaren per il taglio di chicane, manovra che aveva danneggiato Raikkonen.
La Corte d'appello Fia è stata presieduta da Philippe Narmino (Monaco) ed era composta da Xavier Conesa (Spagna), Harry Duijm (Paesi Bassi), Thierry Julliard (Svizzera) e Erich Sedelmayer (Austria). Secondo l'articolo 152 del codice sportivo internazionale la penalità inflitta al pilota della freccia d'argento "non è suscettibile di ricorso".
Questa la motivazione con cui i cinque giudici hanno giudicato inammissibile il ricorso. In un comunicato la Fia ha spiegato che "nel GP del Belgio i giudici hanno imposto un drive-through alla vettura numero 22, quella di Lewis Hamilton, per aver infranto l'articolo 30.3 (a) del Regolamento Sportivo e l'appendice L, capitolo 4, articolo 2 (g) del Codice sportivo Internazionale. Siccome la penalità del drive-through è stata imposta dopo la gara, 25 secondi di penalità sono stati aggiunti al tempo totale di gara del pilota, come previsto dall'articolo 16.3 del Regolamento Sportivo della F1. Dopo aver ascoltato le spiegazioni delle parti, la Corte ha concluso che l'appello è inammissibile".
Nonostante la comprensibile amarezza, Lewis Hamilton ha accolto con fair play la decisione: "La gente - commenta il pilota anglo-caraibico - si aspetta che io sia depresso dopo il verdetto di oggi. Ma io non sono fatto così. Adesso voglio lasciarmi questa vicenda alle spalle e andare avanti con quello che i piloti sanno far meglio: sfidarsi in pista".
Hamilton ricorda poi che i piloti per natura sono competitivi: "Amiamo i sorpassi - aggiunge - E' difficile effettuare un sorpasso e si provano sensazioni straordinarie quando riesce una manovra spettacolare. Se poi piace anche al pubblico in tribuna e ai telespettatori meglio ancora".
Un po' più deluso l'amministratore delegato del team Martin Whitmarsh. "Nessuno vuole vincere un gran premio in Tribunale - dice - ma eravamo convinti che Lewis si fosse aggiudicato quello del Belgio in pista in un maniera emozionante e impressionate. Siamo delusi. Il nostro staff legale e i testimoni - aggiunge Whitmarsh - lo hanno spiegato in maniera serena. Ritenevamo che il nostro ricorso dovesse essere considerato ammissibile. La Corte invece non lo ha giudicato tale. Ora ci concentreremo sulle ultime 4 gare del Mondiale".
Serie A - Dinho intercettato, amicizia con trafficante

L'attaccante del Milan deve spiegare la natura della sua amicizia con un narcotrafficante. Per il verdeoro non c'è alcuna accusa, ma il suo nome è legato a una festa in cui doveva essere presente anche il criminale. Più coinvolto nella questione un altro brasiliano, Anderson del Manchester United
Un"intercettazione scomoda, che in Brasile sta scatenando un vespaio e che compare quasi integralmente sul sito O Globo ma anche su diversi altri quotidiani in Brasile. Anche lì le intercettazioni vanno di moda, e se c'è da coinvolgere qualcuno di pesante, o importante, pur di arrivare al proprio obiettivo, i magistrati non vanno troppo per il sottile. E così, autorizzato o meno, il nome di Ronaldinho è stato sparato in prima pagina nell"ambito dell'indagine sul trafficante di droga Richard Alex, persona anche troppo nota all'MP, il MInisterio Publico dello Stato di Rio Grande do Sul, che da anni conduce indagini sul suo disinvolto smercio di droga e sulle sue amicizie tra politici, sportivi e musicisti.
Tra gli "amici" sportivi anche Anderson, che gioca nel Manchester United, e Ronaldinho: Richard Alex da Silva Martins, soprannominato Gigi, è stato arrestato poche ore fa in una casa di proprietà di Anderson all'interno della quale era ospite. Anderson non sarebbe in alcun modo coinvolto nelle questioni personali oggetto d'interesse della magistratura brasiliana, ma sarebbe presente nella trascrizione delle intercettazioni telefoniche dove non si parla di droga ma di amici, feste da organizzare e altro. Gigi avrebbe scorrazzato a lungo sulla Porsche Cayenne di proprietà di Anderson, come fosse la sua: e il giocatore ne era al corrente.
Le intercettazioni di Ronaldinho riguarderebbero invece una festa, non si sa nè quando nè dove né come organizzata, nella quale la presenza del calciatore era ritenuta importantissima dal narcotrafficante. Vicende di questo tipo avevano riguardato Ronaldinho anche a Barcellona e molti in Spagna intravedevano proprio nella dolce vita del giocatore uno dei motivi della rottura della sua con il club blaugrana. Da Ronaldinho e dal Milan nessun commento per ora: anche se in effetti, se si guarda il mero aspetto legale della questione, c'è poco da commentare. In Brasile la giustizia non funziona diversamente dalla nostra: c'è una sorta di registro degli indagati, o di mandato di comparizione. E Ronaldinho non risulta coinvolto in nulla di tutto questo. Al momento è una persona intercettata, a sua insaputa, che parla di una festa con un presunto amico coinvolto in affari loschi. In Italia alcuni magistrati che avevano indagato su alcune intercettazioni riguardanti giocatori dell'Inter, sorpresi al telefono con un supertifoso indagato per gravi reati, avevano concluso la vicenda come una sorta di bufala: i giocatori erano all'oscuro dei traffici dell'individuo, il quale per farsi bello (e proteggersi) con le sue amicizie importanti finiva per millantare crediti e relazioni comode.
Vedremo se anche in Brasile finirà così: sicuramente la posizione di Anderson, che prestava macchina e casa a un trafficante di droga dovrà essere chiarita. Quanto a Ronaldinho, dicono i giornali brasiliani, potrebbe essere chiamato a spiegare la natura del suo rapporto con il trafficante.
Intanto prende la parola anche l'allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, che sulla nuova vicenda che vede protagonista il suo fantasista si esprime così: "Non so niente di questa storia, a me lui sembra molto tranquillo e sereno".
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