lunedì 3 novembre 2008

TRAPIANTI: UOMO MUORE A BARI, FORSE HA RICEVUTO FEGATO INFETTO

Un uomo di 66 anni, che nel maggio scorso aveva subito un trapianto di fegato nel policlinico di Bari, è morto ieri nel nosocomio barese perché - denuncia un suo familiare in una querela - l'organo che gli era stato impiantato era infetto dal virus dell'epatite B. La vittima è Carmelo Solimeo, originario di Mesagne e residente a Bari.

Sul decesso il pm del tribunale di Bari, Angela Morea, ha aperto un'indagine per omicidio colposo a carico di persone da identificare e disporrà nelle prossime ore l'autopsia che affiderà ad un medico legale e ad un infettivologo. A quanto si è saputo, Solimeo nel maggio scorso aveva subito il trapianto di fegato; in settembre aveva cominciato ad avere febbre che non si sarebbe mai attenuata del tutto, fino a ieri quando l'uomo è morto.

In un esposto per lesioni che la figlia del paziente aveva già depositato il 28 ottobre scorso in procura, a Bari, si affermava che i risultati degli esami compiuti sul congiunto avevano evidenziato la presenza del virus dell'epatite B. Da qui l'ipotesi - su cui si concentrano ora le indagini del magistrato - che il fegato impiantato fosse infetto.

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