
Nonostante i problemi societari, Ascoli e Rimini devono vincere per risolvere una difficile situazione in classifica
Dopo 11 giornate, stiamo per assistere a quello che può essere già definito uno scontro salvezza. Al Del Duca, infatti, l"Ascoli si prepara ad ospitare il Rimini.
Periodo veramente difficile per la squadra marchigiana che, oltre alle difficoltà di gioco e risultati, sta affrontando una profonda crisi societaria. Nel giro di pochi giorni si sono dimessi l'amministratore delegato Pierluigi Di Santo e la vice presidente Giulia Benigni, figlia del presidente Roberto. Le dimissioni sono state accompagnate da una lettera: "Non voglio più rispondere delle azioni degli altri, voglio mettere la faccia solo per quello che faccio io".
Per quanto riguarda il fattore campo, l'Ascoli è a secco di vittorie da un mese: l'ultimo successo in trasferta risale al 4 ottobre (2-0 a casa dell'Avellino), mentre davanti al suo pubblico non vince dal 30 agosto.
Non molto diversa la situazione del Rimini che ha sì 2 punti in più in classifica, ma una situazione societaria disastrosa. La squadra romagnola rischia di essere messa in vendita, entro breve tempo ("massimo sette o otto mesi"). E' quanto comunicato con una lettera personale al sindaco Alberto Ravaioli direttamente dalla Cocif, l'azienda di Longiano proprietaria della società partecipante al campionato di serie B.
Anche dal punto di vista dei risultati, la situazione non è certo migliore: nel solo mese di ottobre, il Rimini ha incassato ben 9 gol in appena 5 partite.
Entrambe le formazioni sono quindi chiamate ad una prova di forza e orgoglio.
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