giovedì 6 novembre 2008

EUROPA BRUCIA IN UN GIORNO 300 MILIARDI DI EURO

In una sola seduta di crolli le Borse europee hanno mandato in fumo quasi 300 miliardi di euro. E' quanto emerge sulla base del controvalore dell'indice paneuropeo Dj Stoxx dei 600 titoli a maggior capitalizzazione, sceso oggi del 5,55%.



FMI: SITUAZIONE ECONOMIA PEGGIORA, SERVE AZIONE GLOBALE
''Le prospettive per la crescita mondiale sono deteriorate nell'ultimo mese. Serve un'azione globale per supportare i mercati finanziari e servono stimoli fiscali e monetari per aiutare a contenere il calo della crescita mondiale''. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale in un aggiornamento straordinario del World Economic Outlook diffuso oggi. Secondo il Fmi, ''la crisi finanziaria resta virulenta''.

Rivista al ribasso la crescita mondiale: nel 2008 la crescita sara' pari al 3,7% mentre nel 2009 si attestera' al 2,2%, in ribasso quindi rispettivamente dello 0,2% e dello 0,8% rispetto alle previsioni di ottobre.

Si aggrava l'impatto della crisi economica globale e il Fondo taglia le stime di crescita italiane sia per il 2008 sia per il 2009. Il Fmi prevede per l'Italia una contrazione dell'economia dello 0,2% quest'anno e dello 0,6% del 2009, che erano rispettivamente -0,1% e -0,2%.


Tagliate le stime di crescita di Eurolandia: nel 2008 l'area euro registrera' un pil in crescita dell'1,2% (-0,1% rispetto alla stima di ottobre), mentre nel 2009 l'economia si contrarra' dello 0,5% (-0,7%).

Il Fondo rivede al ribasso anche la crescita degli Usa sotto l'impatto della crisi finanziaria. Nel 2008 l'economia statunitense si espandera' dell'1,4% (-0,1% rispetto alla stima di ottobre), mentre nel 2009 l'economia si contrarra' dello 0,7% (-0,8% rispetto a stima ottobre).

BCE: TRICHET, NON ESCLUDO NUOVI TAGLI TASSI
Le prospettive stabilita' prezzi sono migliorate ulteriormente e le aspettative inflazionistiche continueranno a scendere. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet.

Il consiglio direttivo della Bce oggi ha anche discusso un taglio dei tassi da tre quarti di punto, decidendo poi per mezzo putno percentuale.


''Non escludo che potremo tagliare di nuovo i tassi'' ha detto il presidente della Bce.


TASSI: LA BCE TAGLIA MEZZO PUNTO A 3,25%
La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di mezzo punto, portandoli al 3,25%, al minimo dall'ottobre 2006. Lo ha deciso oggi il Consiglio direttivo dell'istituto centrale a Francoforte. La decisione era ampiamente attesa dal mercato. Il tasso sui depositi scende quindi al 2,75% e quello marginale al 3,75%.


BANCA SVIZZERA TAGLIA MEZZO PUNTO TASSO RIFERIMENTO
La Banca nazionale svizzera ha annunciato oggi a Zurigo una riduzione di 50 punti del margine di fluttuazione del Libor a tre mesi, il tasso di riferimento, che passa a 1,5%-2,5%. Le prospettive congiunturali internazionali si sono deteriorate piu' del previsto e questo si ripercuotera' sulla crescita in Svizzera nel corso dei prossimi trimestri, afferma la Banca centrale elvetica. Quest'ultima potrebbe anche diventare negativa nel 2009, aggiunge.


ALLARME UTILI IN ASIA,SPROFONDA TOYOTA (-10%) A TOKYO La chiusura pesante della borsa Usa ha scatenato una nuova ondata di vendite in Asia, con Tokyo in calo del 6,53% dopo il rialzo di pari intensità della vigilia, quando i riflettori erano ancora puntati sul voto americano. Tra gli investitori è scattato infatti l'allarme sui risultati aziendali, dopo che il colosso automobilistico Toyota ha annunciato le previsioni più nere da 18 anni a questa parte per il risultato di fine anno, che sarà più che dimezzato rispetto alle previsioni, scendendo da 1.250 a 550 miliardi di yen.

Risultato: il secondo costruttore mondiale di auto ha lasciato sul campo il 10,35%, mentre hanno sofferto ancora di più su titoli come Isuzu (-20,69%), maglia nera del listino nipponico, e Suzuki (-10,92%), per restare in campo motoristico. Le vendite hanno poi colpito gli altri grandi esportatori del Sol Levante, da Canon (-12,59%) a Olympus (-11,81%), da Sanyo (-11,3%) a Sony (-11,05%), frenati dal vento di recessione negli Usa, principale mercato di riferimento. Forti realizzi anche a Hong Kong, a seduta ancora aperta, dove Cathay Pacific lascia sul campo il 16,12% e Bank of China il 9,36%, mentre a Seul hanno segnato il passo il colosso finanziario Woori (-14,88%), i cantieri navali Daewoo Shipbuilding (-14,77%) e gli automobilistici Kia (-11,86%) e Hyundai (-10,58%). Sotto pressione a Sidney Australia & New Zealand Banking Group (-10,79%), Rio Tinto (-8,73%) e Bhp Billiton (-7,59%), in luce invece Mirvac (+31%), che ha chiuso con successo il proprio aumento di capitale da 282 milioni di dollari.

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