martedì 4 novembre 2008

CAI: PROBLEMA CHIUSO, A NATALE SI VOLA

La Cai non convochera' i sindacati autonomi di Alitalia che hanno chiesto un nuovo incontro con i vertici della compagnia. Lo ha sottolineato il presidente, Roberto Colaninno, nel corso della missione di sistema italiana in Vietnam. ''No, no, no. Non c'e' nessuna convocazione: il problema e' finito, chiuso'', ha detto rispondendo alle domande dei cronisti.

Le assunzioni di Cai saranno aperte a tutti, compresi i piloti di altre compagnie, ad esempio della Ryanair. Colaninno ha spiegato che la chiamata sara' individuale: ''Manderemo una lettera e diremo ad esempio: 'cara signorina, vuole fare l'assistente di volo sulla tratta Milano-Boston?'. Se dice di si', va all'ufficio del personale, accetta e firma''. Alla domanda se la chiamata sara' quindi diretta, il numero uno della Cai ha risposto: ''La chiami come vuole, sara' diretta o indiretta. Magari ci sara' qualcuno che non e' di Alitalia e fa la sua domanda. Noi per esempio, potremo assumere anche i piloti di Ryanair''. Anche se la compagnia low cost ha dichiarato di essere interessata proprio ai piloti Alitalia: ''Appunto - ha puntualizzato Colaninno - Vediamo chi fa le condizioni migliori''.

''Col mese di novembre faremo la scelta'' sul partner straniero. Lo ha detto il presidente di Cai, Roberto Colaninno, aggiungendo che entro Natale si volera' con la nuova Alitalia. "Sia Air France che Lufthansa hanno delle caratteristiche estremamente interessanti, faremo delle valutazioni e insieme all'assemblea o al cda decideremo penso entro novembre''. Colaninno ha quindi assicurato di non aver ricevuto in merito nessuna pressione politica.


MATTEOLI, NIENTE SCIOPERI, PREVALGA BUON SENSO
I piloti Alitalia che non sottoscriveranno il contratto non accederanno alla cassa integrazione.

''Ieri c'e' stata un'assemblea molto combattuta, ma nessuno ha proclamato uno sciopero: spero che il buon senso prevalga almeno su questo aspetto''. Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Oggi il commissario straordinario Augusto Fantozzi ''incontrera' la Cai'' per stabilire le prossime tappe del percorso, ''non ce la fa piu' a reggere, rischiamo di arrivare con gli aerei fermi''. ''Di trattative - ha proseguito - non ce ne sono piu', sono terminate da qualche giorno: sono state lunghe ed estenuanti, ma ora la Cai e' intenzionata a partire''.

Cai in un anno puo' essere in condizioni di riassumere


DI PIETRO, FERMIAMO AEREI, NON E' COSA DI FAMIGLIA
"Bisogna reagire fermando gli aerei", dice Di Pietro. "Colaninno deve capire che qualche decina di migliaia di persone non sono una cosa usa e getta e che Alitalia è un servizio di trasporto che interessa al Paese e non un affare di famiglia". Quanto all'ipotesi di Matteoli che non ci sia la cassa integrazione per i dipendenti che rifiutassero di sottoscrivere il contratto Cai, Di Pietro sostiene che "in un stato di diritto, Matteoli dovrebbe finire direttamente davanti al tribunale dei ministri per estorsione aggravata nei confronti dei lavoratori. Mettergli un messaggio di questo genere è come dirgli o lasci che ti tagli un braccio, o ti taglio la testa. Questo non è da stato liberale e democratico"


SCAJOLA, NON C'E' PIU' SPAZIO PER MEDIAZIONE
"Tutto ciò che era trattativa, consultazione, opera di mediazione è stato fatto. Ora qualsiasi cosa si facesse anche solo per ritoccare una virgola potrebbe compromettere in via definitiva la nuova Alitalia". Così il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola. "E' arrivata un'offerta vincolante al commissario Fantozzi da parte di Cai. Banca Leonardo sta predisponendo le carte per una valutazione di congruità. Non sono arrivate altre offerte, anzi più volte - ha detto il ministro a margine della missione di sistema in Vietnam - questa vertenza è stata recuperata per i capelli, l'ultima volta pochi giorni fa. Le risorse sono in via di esaurimento".


IL FRONTE DEL 'NO'
ROMA - Il fronte del 'no' di piloti e assistenti di volo ma anche del personale di terra di Alitalia é pronto con una risposta decisa e ferma pur di cancellare l'accordo con Cai, siglato venerdì scorso a palazzo Chigi da Filt, Fit, Uilt e Uglt. Per evitare iniziative dure, Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl aspettano una riconvocazione da parte di Cai e Governo. Il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ha intanto avviato l'esame dell'offerta di Cai per l'acquisizione della parte buona della compagnia.

Offerta vincolante e irrevocabile fino al 30 novembre che prevede, tra l'altro, l'assunzione degli obblighi derivanti dal Programma Millemiglia e Alicorporate. La risposta potrebbe arrivare in settimana: il corrispettivo dovuto e le modalità e i termini di pagamento saranno comunicati - ha fatto sapere Fantozzi - dopo che il perito indipendente nominato dal Ministero dello Sviluppo economico (Banca Leonardo) avrà trasmesso la perizia.

L'offerta presentata da Cai, rende noto ancora Fantozzi, sarà oggetto di una istruttoria, anche con l'ausilio dell'advisor finanziario della procedura, e sarà sottoposta alle Autorità competenti. Focus, intanto, questa settimana, sulle possibili sinergie fra la Nuova Alitalia e British Airways, dopo l'analisi fatta da tecnici di Cai, Alitalia e AirOne con Lufthansa la settimana scorsa e con Air France-Klm in quella precedente. L'esito della scelta del partner straniero è atteso per la metà di novembre. Assemblea rovente, ("lunga, tesa e complicata" è stata definita dal segretario nazionale dell'Sdl Andrea Cavola), di oltre un migliaio di lavoratori di Alitalia e AirOne a Fiumicino, a cui i rappresentanti delle cinque sigle hanno spiegato le ragioni del no alla firma all'accordo del 31 ottobre su contratti e criteri di selezione proposti da Cai.

Il fronte ha rischiato di rompersi dopo le contestazioni con fischi e urla contro il presidente dell'Anpav, Massimo Muccioli, che ha lasciato l'assemblea affermando che "é stato organizzato in maniera scientifica un agguato nei confronti del sottoscritto e nei confronti della mia sigla", che conta 580 iscritti fra gli assistenti di volo. "Questa assemblea non è espressione reale della totalità della categoria o del pensiero dei lavoratori, ma è una espressione pilotata".

Una versione ridimensionata da Cavola che ha definito "dissenso" quello che si è levato dalla mensa di Fiumicino e che ha espresso a Muccioli la solidarietà delle altre sigle presenti. Al presidente dell'Anpav è arrivata solidarietà anche dai sindacati confederali e dall'Ugl. La mozione dell'assemblea prevede anche che siano messe in campo tutte le azioni utili per "il ripristino di corrette relazioni industriali e sindacali con chi rappresenta realmente i voleri dei lavoratori di Alitalia appartenenti alle tre categorie: terra, assistenti di volo e piloti". Inoltre, è stato dato mandato alle organizzazioni sindacali e alle associazioni professionali "di trattare con Cai e il governo per l'ottenimento della massima tutela occupazionale, anche mediante il ricorso ad un esteso part-time".

Viene infine "rifiutata ogni forma di stesura dei contratti collettivi di lavoro unilaterale e non condivisa", e, allo stesso tempo, si indica la necessità di "indire frequenti assemblee per aggiornare i lavoratori sulla situazione e per prendere le decisioni conseguenti". L'assemblea dei lavoratori di Alitalia e AirOne chiede anche che la Filt Cgil ritiri la firma al 'lodo Letta' viste le dichiarazioni più volte rilasciate dall leader della confederazione Guglielmo Epifani sul concetto di democrazia e di rappresentanza sindacale.

Nessun commento:

Image and video hosting by TinyPic