Hamilton: 9 - Mondiale meritato anche se ha fatto molti più errori dell'anno scorso e, come l'anno scorso, si è fatto prendere dalla paura di vincere specialmente in Giappone. Ha però sfoderato anche prestazioni memorabili come a Montecarlo e a Silverstone sotto la pioggia. La Fia gli ha tolto la soddisfazione di arrivare all'ultima gara col titolo già in tasca penalizzandolo in Belgio. Minaccia di essere il primo titolo di una lunga serie e vincendolo a soli 23 anni, 9 mesi e 26 giorni, è già entrato nella storia della Formula 1.
Massa: 8 - Ha fatto quasi tutto quello che poteva fare per vincere il mondiale ma alla fine l'ha perso con la macchina migliore, anche per sfortuna. Pesano come macigni gli errori nelle prime due gare, i cinque testacoda di Silverstone, la ripartenza col bocchettone attaccato a Singapore (grazie al team) e, per quanto riguarda la sfortuna, la rottura del motore in Ungheria e il sorpasso di Hamilton a Glock alla penultima curva a Interlagos. La penalizzazione di Hamilton a Spa l'ha tenuto in gioco fino all'ultimo. Gli alza il voto finale la strepitosa prestazione al momento giusto in Brasile, forse la migliore della sua carriera.
Raikkonen: 5 - E' il vero sconfitto dell'annata. Ha difeso malissimo il suo titolo conquistato nel 2007: tranne che nella prima parte della stagione è stato l'ombra di se stesso e in qualifica Massa fatto meglio di lui in media due volte su tre. Annata storta o appagamento da post-mondiale?
Kubica: 8,5 - Sette volte sul podio con una vittoria proprio a Montreal dove un anno fa aveva rischiato, questo il bilancio di una stagione straordinaria da parte del polacco, peccato il leggero calo nel finale. E' stato quello che ha commesso meno errori di tutti, lo aspettiamo sugli stessi livelli con una vettura da mondiale.
Alonso: 8,5 - In grande difficoltà nella prima parte della stagione, strepitoso negli ultimi quattro Gran Premi, due dei quali vinti. Con una macchina all'altezza è ancora il migliore di tutti.
Heidfeld: 7,5 - Anche lui molta sostanza e pochi errori anche se il suo compagno di squadra Kubica lo ha messo nell'ombra per lunghi tratti della stagione.
Kovalainen: 5 - Un Gran Premio vinto in Ungheria per la sfortuna di Massa, per il resto prestazioni lontane anni luce da quelle di Hamilton.
Vettel: 8,5 - Una seconda metà di campionato da applausi col trionfo di Monza sotto la pioggia corredato dalla pole position. A soli 21 anni è il più giovane vincitore di sempre in un Gran Premio e il futuro è tutto dalla sua parte.
Trulli: 6,5 - Stagione a fasi alterne, da lui ci si aspettava di più, miglior risultato il terzo posto in Francia.
Glock: 6,5 - Arriva poco dietro a Trulli in classifica ma ottiene il miglior piazzamento per la Toyota con l'insperato secondo posto in Ungheria.
Webber: 6 - Inizia bene ma nella seconda parte dell'anno paga le grandi difficoltà della Red Bull, massacrata anche dalla "sorella minore" Toro Rosso.
Piquet: 4 - Il secondo posto di Hockenheim non cancella una stagione deficitaria e piena di errori. Il peggiore tra gli esordienti.
Rosberg: 5,5 - Due grande acuti in Australia e a Singapore, per il resto poco o nulla. Deludente.
Barrichello: 6 - Gli diamo la sufficienza per l'incredibile secondo posto sul bagnato a Silverstone, uno dei suoi circuiti preferiti.
Nakajima: 5 - E' andato cinque volte a punti ma non ha mai destato una grande impressione.
Coulthard: 5 - Nelle ultime gare non vedeva l'ora di appendere il casco al chiodo. Sfortunatissimo però a Interlagos. Voto alla carriera: 7.
Diamo i voti ai protagonisti di un fantastico campionato del mondo
Bourdais: 5 - Dopo un inizio promettente è stato dominato dal compagno di squadra Vettel.
Button: 5 - La rassegnazione allo stato puro. Sono ormai lontani i tempi nei quali era l'idolo degli inglesi.
Sutil: 5 - Raikkonen gli ha tolto un clamoroso quarto posto a Montecarlo con un altrettanto clamoroso tamponamento, poi non si è più ripetuto su quei livelli.
Fisichella: 5 - Non ce la sentiamo di infierire con voti esageratamente bassi, ma a volte è sembrato un pesce fuor d'acqua su una macchina che è come la Ferrari dei tempi di Prost: un camion.
Sato e Davidson: senza voto - Naufragati come la Super Aguri.
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