Le forze speciali indiane sono entrate in azione per avere ragione degli ultimi focolai di resistenza dei terroristi che da quasi due giorni stanno seminando il terrore a Mumbai. Hanno fatto irruzione al centro ebraico della Nariman House e sono ancora impegnate contro un ultimo gruppo di irriducibili, forse ancora con ostaggi, all'hotel Taj Mahal.
E' tornata finalmente la calma, invece, all'Oberoi/Trident. La situazione e' ancora confusa circa lo stato delle operazioni di 'bonifica' dei luoghi assaliti dai terroristi. Le notizie piu' drammatiche vengono nelle ultime ore dal Centro ebraico. Secondo fonti israeliane all'interno dell'edificio sono stati trovati i corpi senza vita di cinque degli ostaggi, il cui numero peraltro non e'ancora del tutto chiaro. Tra le vittime ci sono il rabbino e la moglie
Uccisi anche due o tre terroristi. All'hotel Taj Mahal si continua a sparare sebbene sembri che vi sia rimasto solo un terrorista o al massimo due. Sul piano politico alle accuse - di connivenza se non di complicita' - rivolte dagli indiani al Pakistan, Islamabad risponde per bocca del ministro degli esteri, Shah Mehmoud Qureshi. La lotta contro il terrorismo ci unisce, ha detto, specificando di volere cooperare a tutti i livelli con New Delhi e di volere incontrare al piu' presto il premier indiano.
Poco prima il governo indiano aveva chiesto e ottenuto che il capo dei servizi segreti pachistani si rechi a New Delhi per incontrare i vertici della sicurezza e dividere con loro ogni informazione legata agli attacchi terroristici di Mumbai. Mentre il numero complessivo dei morti dovrebbe aggirasi intorno a 150, lentamente si allunga la fila delle vittime occidentali. Oltre all'Italiano, originario di Livorno, Antonio De Lorenzo, nelle ultime ore e' stata segnalata la morte di due francesi e due americani, che si aggiungono a quattro tedeschi, un canadese, un giapponese e un britannico.
Quanto agli ostaggi italiani che si trovavano all'Oberoi/Trident, sono stati liberati all'alba di oggi insieme con altre circa 150 persone nell'operazione lanciata dalle forze di sicurezza indiane. All'Oberoi/Trident, dove tutto e' ''sotto controllo'', sono stati trovati 24 cadaveri, mentre alcuni terroristi sono stati arrestati. Ora sono sotto interrogatorio.
MUMBAI: PARLA UN OSTAGGIO, ANCHE GLI ITALIANI NEL MIRINO
''Volevano uccidere americani, inglesi e italiani. Ci siamo salvati restando chiusi per quasi due giorni in uno sgabuzzino''. Patrizio Amore, l'ultimo ostaggio italiano ed essere liberato dalle forze speciali indiane, insieme alla sua compagna Carmela Zappala', racconta all'ANSA come e' sfuggito all'assalto dei terroristi nel ristorante dell'hotel Oberoi. 'Il loro obiettivo erano gli occidentali, ma cercavano in particolare americani, inglesi e italiani''.
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