lunedì 3 novembre 2008

CONGO: PRIMI AIUTI A RUTSHURU, MA I CAMPI SONO DESERTI

E' arrivato a Rutshuru, città nell'est della Repubblica democratica del Congo (Rdc) caduta da giorni in mano ai ribelli di Laurent Nkunda, il primo convoglio di aiuti umanitari per le centinaia di migliaia di sfollati, fuggiti dai loro villaggi devastati e dati alle fiamme. Ma la distribuzione finora, non è stata avviata, perché i primi campi profughi raggiunti sono stati trovati vuoti e distrutti.

Situazione di stallo dunque, sul fronte degli aiuti umanitari. E situazione di stallo anche sul piano diplomatico. Nkunda, il generale congolese destituito e diventato capo dei ribelli, ha infatti chiesto a tutta voce "negoziati diretti con il governo", ma Kinshasa ha risposto picche.

Neanche la minaccia di un assalto alla capitale, che secondo Nkunda "obbligherà questo governo a lasciare il potere", ha sortito alcun effetto. Perché Kinshasa vuole trattare con tutti i gruppi ribelli, non solo con Nkunda, benché sia quest'ultimo - ha dichiarato il portavoce del governo - ad "aver provocato un disastro umanitario". La maggiore preoccupazione degli operatori umanitari in questo momento è per i profughi: sono infatti deserti e rasi al suolo i campi di sfollati raggiunti oggi nella zona di Rutshuru, occupata dai ribelli congolesi. Quegli stessi campi che di recente ospitavano migliaia di disperati fuggiti dai loro villaggi in seguito alla guerra civile.

"Abbiamo visitato tre campi nella zona di Rutshuru - ha dichiarato Sean Rafferty, della Ong (Organizzazione non governativa) britannica Merlin, arrivato a Rutshuru con il convoglio scortato dall'Onu - Pensavamo di trovarci 11.000 persone, ma tutti i campi sono vuoti. Sono stati rasi al suolo. Non c'é più alcuna struttura-ricovero... Siamo molto preoccupati per queste persone. La nostra priorità ora è trovarle per poterle aiutare". La notizia è stata confermata dall'Ufficio di coordinamento delle questioni umanitarie (Ocha). "Abbiamo visto due campi. Sono completamente vuoti", ha detto Francis Nakwafio, coordinatore dell'Ocha a Rutshuru, località situata a 75 da Goma, capoluogo provinciale del Nord Kivu.

Secondo Nakwafio, gli sfollati sono fuggiti a causa dei recenti violentissimi combattimenti tra i ribelli di Laurent Nkunda e l'esercito regolare congolese. Ma, ha aggiunto, non vi sono prove che tutti siano fuggiti all'arrivo dei ribelli. L'Organismo umanitario non è quindi riuscito, oggi, a distribuire gli aiuti come era previsto. "E' necessario valutare i bisogni del centro" dei soccorsi. Qualcosa, secondo testimoni, è stato dato solo in città. Nakwafio ha detto che la distribuzione degli aiuti in modo più sistematico potrebbe cominciare domani. Ma bisogna trovare gli sfollati, nel migliore dei casi dispersi e nascosti nella foresta. Gli ultimi aiuti erano stati consegnati alla popolazione di Rutshuru lo scorso 27 ottobre. Intanto i ribelli sono attestati a una quindicina di chilometri da Goma, dove le autorità locali hanno decretato il coprifuoco dalle 23:00 alle 05:00. Un cessate-il-fuoco limitato per ora regge, ma l'intera regione è una polveriere che potrebbe esplodere da un momento all'altro.

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