venerdì 28 novembre 2008

GTA IV: The Lost And Damnded



Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned, primo episodio di GTA IV scaricabile esclusivamente sul servizio LIVE di Xbox 360 dal 17 febbraio 2009, sarà disponibile al prezzo di 19,99 $ (circa 15,51 €). A rivelarlo è il sito di GameStop.com in seguito all'aggiornamento della pagina dedicata al prodotto.

Acquistando il contenuto episodico da GameStop si riceverà un pacchetto con un poster a due lati e una token card per il Marketplace di Xbox LIVE. La token card conterrà un codice unico per scaricare The Lost and Damned dal Marketplace.
Il prezzo di 19,99 $ indica anche che TLAD verrà venduto per 1.600 Microsoft Points su Xbox LIVE.

Per chi si è perso le ultime news, ricordiamo che Grand Theft Auto: The Lost and Damned avrà come protagonista Johnny Klebitz, un membro della gang di motociclisti The Lost OMG, e una nuova storia che si svilupperà e si intreccierà con gli eventi della trama originale di GTA IV. Questo episodio, oltre alle nuove missioni, includerà anche nuovi personaggi, veicoli, armi, modalità multiplayer e brani musicali extra.
Per poter giocare a The Lost and Damned sarà necessario avere il gioco originale di GTA IV per Xbox 360 e un abbonamento su Xbox LIVE.

Brutte notizie invece per i fan di GTA residenti in India. A causa dell'attacco terroristico nella città di Mumbai, il rilascio di GTA IV per PC nel paese indiano è stato rimandato ad una data indefinita.
Ricordo che GTA IV per PC sarà disponibile martedì prossimo in America e mercoledì in tutta Europa.

SERIE A: ROSETTI ARBITRA INTER-NAPOLI

Sarà Roberto Rosetti ad arbitrare Inter-Napoli, gara clou della 14/a giornata del campionato di calcio di serie A, in programma domenica.

Il Milan, impegnato a Palermo nel posticipo, sarà diretto da Gianluca Rocchi, mentre a dirigere la Juventus, che domani ospita la Reggina, sarà Antonio Damato.

L'altro anticipo di domani, Catania-Lecce, verrà diretto da Paolo Dondarini, infine l'arbitro di Roma-Fiorentina sarà Paolo Tagliavento.

MUMBAI: LIBERI GLI ITALIANI. BLITZ AL CENTRO EBRAICO

Le forze speciali indiane sono entrate in azione per avere ragione degli ultimi focolai di resistenza dei terroristi che da quasi due giorni stanno seminando il terrore a Mumbai. Hanno fatto irruzione al centro ebraico della Nariman House e sono ancora impegnate contro un ultimo gruppo di irriducibili, forse ancora con ostaggi, all'hotel Taj Mahal.

E' tornata finalmente la calma, invece, all'Oberoi/Trident. La situazione e' ancora confusa circa lo stato delle operazioni di 'bonifica' dei luoghi assaliti dai terroristi. Le notizie piu' drammatiche vengono nelle ultime ore dal Centro ebraico. Secondo fonti israeliane all'interno dell'edificio sono stati trovati i corpi senza vita di cinque degli ostaggi, il cui numero peraltro non e'ancora del tutto chiaro. Tra le vittime ci sono il rabbino e la moglie

Uccisi anche due o tre terroristi. All'hotel Taj Mahal si continua a sparare sebbene sembri che vi sia rimasto solo un terrorista o al massimo due. Sul piano politico alle accuse - di connivenza se non di complicita' - rivolte dagli indiani al Pakistan, Islamabad risponde per bocca del ministro degli esteri, Shah Mehmoud Qureshi. La lotta contro il terrorismo ci unisce, ha detto, specificando di volere cooperare a tutti i livelli con New Delhi e di volere incontrare al piu' presto il premier indiano.

Poco prima il governo indiano aveva chiesto e ottenuto che il capo dei servizi segreti pachistani si rechi a New Delhi per incontrare i vertici della sicurezza e dividere con loro ogni informazione legata agli attacchi terroristici di Mumbai. Mentre il numero complessivo dei morti dovrebbe aggirasi intorno a 150, lentamente si allunga la fila delle vittime occidentali. Oltre all'Italiano, originario di Livorno, Antonio De Lorenzo, nelle ultime ore e' stata segnalata la morte di due francesi e due americani, che si aggiungono a quattro tedeschi, un canadese, un giapponese e un britannico.

Quanto agli ostaggi italiani che si trovavano all'Oberoi/Trident, sono stati liberati all'alba di oggi insieme con altre circa 150 persone nell'operazione lanciata dalle forze di sicurezza indiane. All'Oberoi/Trident, dove tutto e' ''sotto controllo'', sono stati trovati 24 cadaveri, mentre alcuni terroristi sono stati arrestati. Ora sono sotto interrogatorio.


MUMBAI: PARLA UN OSTAGGIO, ANCHE GLI ITALIANI NEL MIRINO
''Volevano uccidere americani, inglesi e italiani. Ci siamo salvati restando chiusi per quasi due giorni in uno sgabuzzino''. Patrizio Amore, l'ultimo ostaggio italiano ed essere liberato dalle forze speciali indiane, insieme alla sua compagna Carmela Zappala', racconta all'ANSA come e' sfuggito all'assalto dei terroristi nel ristorante dell'hotel Oberoi. 'Il loro obiettivo erano gli occidentali, ma cercavano in particolare americani, inglesi e italiani''.

giovedì 27 novembre 2008

Erba, carcere a vita a Rosa e Olindo Romano

«In nome del popolo italiano questa Corte riconosce Romano Olindo e Bazzi Rosa... Angela Maria colpevoli dei reati loro ascritti e li condanna alla pena dell’ergastolo con 3 anni di isolamento diurno». Sono le 17 e 58 minuti e in aula cade il silenzio. Poi l’applauso, timido e liberatorio. Dopo 7 ore di camera di consiglio si conclude così il processo di primo grado per la strage di Erba. Per il presidente della Corte Alessandro Bianchi e per i giurati di Como il pm Massimo Astori ha ragione: Olindo e Rosa sono gli autori della mattanza che la sera dell’11 dicembre 2006 ha brutalmente spento quattro vite e segnato, inesorabilmente, quella di Mario Frigerio, il supertestimone creduto morto e resuscitato dopo 4 giorni in coma. I suoi figli Elena e Andrea sono lì, si abbracciano. Frigerio ha perso la moglie, Valeria Cherubini. Lui non c’è, ha preferito aspettare a casa la sentenza. «L’ha saputo, ha pianto», dice il suo avvocato Manuel Gabrielli.

Non ci sono neanche i due imputati, che avevano «annusato» aria di ergastolo sin dal mattino. Azouz Marzouk ha in mano due rose bianche, per sua moglie Raffaella Castagna e per il piccolo Youssef, reciso con un colpo di coltello alla gola a 30 mesi di vita appena. Pochi metri dietro c’è Carlo Castagna con i due figli. Singhiozza per Raffaella, la figlia con la quale non aveva rapporti da tre anni dopo la relazione con Azouz. E per la moglie Paola Galli, unico anello tra quei due mondi ormai distanti per sempre. Le cifre del risarcimento (60mila euro per Azouz, 500mila per la famiglia Frigerio) vengono snocciolate via via.

Pochi istanti dopo, fuori dall’aula, la solita ressa di microfoni e telecamente. Castagna ha ancora gli occhi lucidi: «La parola ergastolo mi angoscia - commenta - ma giustizia è fatta. Non abbiamo mai cercato vendetta. Ora spero che si pentano». Giustizia sì, «ma la pace è ancora lontana», sussurra poco lontano Andrea Frigerio. «Ora i miei cari potranno riposare in pace», dirà Azouz al suo avvocato e amico Roberto Tropenscovino. Solo il pm Astori sorride, prima di salire in ascensore: «Era l’unica sentenza possibile». Poco lontano, in un bar, le facce buie dei legali di Olindo e Rosa. «In appello la sentenza sarà capovolta - dice Enzo Pacia - ma in primo grado l’ergastolo era un copione già scritto. A Como, lo sapevo, non poteva che finire così - aggiunge - i miei assistiti sono stati dipinti come dei mostri e mostri dovevano essere». Dalle vetrine si scorge il presidente Bianchi, stretto nel suo cappotto nero. La gente che si trova nel piazzale esterno lo riempie di «grazie» e «complimenti».

mercoledì 26 novembre 2008

GTA IV: Il serial-killer di Liberty City

Il mistero del Serial Killer in GTA IV
In una delle prime notizie pubblicate sul quotidiano online Liberty Tree negli Internet Point del gioc (www.libertytreeonline.com), verrà comunicata la presenza di un serial killer a Liberty City, con una vena sarcastica e paradossale nei confronti dei mass-media che speculano su fatti come questi. Non è il nostro protagonista Niko Bellic, ma uno spietato assassino che decapita le sue vittime, seguendo sempre lo stesso copione. La polizia indagherà sul suo conto, mentre la sua fama dilagherà a Liberty City.
Di seguito potete trovare tutti gli articoli pubblicati sul quotidiano e in fondo, la soluzione del caso.

Serial Killer a LC

In città c'è più bisogno di panico.


E' una realtà che nessuno vuole affrontare. E' un incubo. La polizia ha ammesso la sua crescente preoccupazione per le analogie riscontrate in una serie di casi di omicidio degli ultimi anni. Il timore è che si possa trattare di un serial killer, proprio qui a Liberty City. Il killer, a cui deve essere ancora dato un soprannome, pare preferire i fanatici del fitness, visto che le tre vittime sinora accertate erano podisti. Sono stati tutti decapitati dopo essere usciti per una corsa la sera tardi. Pare proprio che avremo materiale da notizia per delle ore. Potremo esplorare le ramificazioni di questo terrificante caso in ogni macabro dettaglio mentre cerchereo di capire esattamente chi sarà l'attore protagonista nel film. Nel frattempo la polizia raccomanda caldamente di pagare più tasse e fa pressioni per un aumento dei benefici e dello stipendio base.

E' passato molto tempo da quando la città ha avuto un vero serial killer e pensiamo che la situazione possa solo peggiorare, prima di migliorare. Il capo della squadra detective, Jon Atkinson, ha detto: "Se questo tizio si rivela un vero serial killer, il mio nome finirà un sacco di volte sui giornali, quindi devo assicurarmi di non dire o fare qualcosa di stupido. Raccomandiamo caldamente ai cittadini di non uscire e nel caso lo facciano, di rimanere in luoghi pubblici affollati e di portare sempre con sè un cellulare o un poliziotto. La cosa più importante, però, è che la gente non si faccia prendere dal panico più del necessario". Vi terremo informati.


Killer senza nome

Non c'è niente che possa fermare il "Signor Nessuno"?


Il serial killer, a cui la nostra polizia e i nostri media senza immaginazione non riescono a dare un nome, ha colpito ancora. Questa volta è toccato ad un podista di Alderney, il cui corpo decapitato è stato trovato tra alcuni cespugli, vicino al fiume. L'assassino ha crudelmente mutilato il corpo (corpo di cui ha anche approfittato) e la polizia non ha ancora identificato la vittima. I cittadini della zona sono nel panico: una robusta signora del posto, Sionhan Phillips, ci ha detto: "Dicono che correre per staccare dal tran tran giornaliero faccia bene: beh, a quest'uomo non ha fatto bene per niente: altroché staccare! Vai a farti una corsa e un maniaco ti stacca la testa!". I più sono preoccupati per l'incapacità della nostra polizia di dare un nome al killer. Sicuramente un uomo che decapita per divertimento è in grado di ispirare qualche soprannome divertente, no?

La polizia ammette di essere frustrata da tale fallimento e incolpa il cambiamento demografico a partire dal 1977. Un poliziotto, che preferisce rimanere anonimo, ha dato la colpa alla "cultura dell'uguaglianza: il fatto è che i non bianchi non sono divertenti. Ai vecchi tempi facevamo battute razziste e ci divertivamo un mondo: ora la gente se la prende un sacco per l'uguaglianza razziale e questo è il risultato: l'anarchia per le nostre strade". Qualunque sia la causa, l'incapacità di dare un soprannome al serial killer probabilmente danneggerà il futuro sfruttamento per i diritti cinematografici e gli accordi per i libri. Il detective Jon Atkinson ci ha chiesto che lo citassimo in questo articolo, e l'abbiamo appena fatto.


Questa volta le gambe e non la testa!

Seguiranno dita, ginocchia e dita dei piedi?


Il serial killer di Liberty City ha colpito ancora. Ieri è stato trovato il corpo di un uomo a cui erano stati amputati gambe e genitali. Questa volta, però, a differenza delle altre vittime, la testa è rimasta al suo posto. La vittima è un maschio bianco. La polizia non ne ha ancora comunicato le generalità.

Il cambiamento di abitudini rende ancora più difficile il già pesante compito di assegnare un nome al serial killer. La polizia è stupita davanti a questa pericolosa svolta negli eventi, mentre la città vive nel terrore. Un residente di Dukes afferma: "Cosa ci fa capire, della polizia, il fatto che non sappiamo nemmeno dare un nome ad un serial killer? Cosa penserà di noi ora il Midwest? E' patetico. Dovrebbero decapitare il capo della polizia, altro che le povere vittime".


Il serial killer lascia un appunto ma niente indizi

La polizia rimane confusa



La polizia è confusa e il killer senza soprannome colpisce ancora. Proprio così: è stato trovato un altro corpo, questa volta assieme ad un appunto scritto a mano. La città è nel panico, ma la polizia non ha ancora indizi o piste da seguire per scoprire chi decapita podisti e pedoni e lascia i loro corpi nei cespugli di tutta la città.

Questa volta è toccato ad un giovane insegnante di danza di Broker a venire decapitato, ma la polizia non riesce ancora a trovare uno schema o a fare progressi nel caso. Il detective Jon Atkinson, che segue il caso, ha detto: "Ad essere sinceri, è colpa degli scarsi finanziamenti: a meno che la polizia non ottenga straordinari meglio pagati e pensioni migliori, non c'è modo di prendere questo tizio. Ma voglio che tutti sappiano che scriverò un libro su questo caso e chiunque cerchi di battermi sul tempo verrà portato in tribunale se citerà il mio nome. E' una tagredia". Alla domanda su come risolverebbe l'attuale crisi riguardante il soprannome dell'assassino ha risposto: "E' orribile. Questa gente è morta invano e la mia campagna marketing va a rotoli".


Il serial killer colpisce ancora

I poliziotti ancora confusi sul da farsi


Il serial killer che sta decapitando podisti e altra gente abbastanza stupida da uscire da sola di sera ha colpito ancora. Questa volta è la solita storia: è stata trovata una giovane vittima in una sacca. Senza testa. E i poliziotti si grattano la propria, chiedendosi come chiamarlo. Il detective Jon Atkinson, che lavora al caso sin dall'inizio, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "E' una grande tragedia. La gente si concentra sulle cose sbagliate. Fino a quando il pubblico non si renderà conto di ciò che conta veramente, non avremo la possibilità di catturare questo tizio. Devo sapere, dalla gente: vogliono che il film sia serio, o che abbia una vena comica? Dovrei avere una storia d'amore? E il mio partner? Sarà più anziano e saggio ma vicino alla pensione, un uomo che muore nella penultima scena? Oppure un giovane teppista, che ha bisogno di un tizio più anziano e spiritoso che gli mostri come vanno le cose? Sto facendo un pò di fatica con la prima stesura della sceneggiatura, e la gente dovrà avere pazienza".


Caso risolto
Il famoso serial killer di Liberty City verrà incontrato da Niko durante il corso del gioco, come personaggio casuale. Il suo nome è Eddie Low. Il primo incontro con Eddie Low sarà disponibile dopo la missione "Actions Speak Louder Than Words" per conto di Gerry McReary presso il concessionario AutoEroticar. Solitamente lo si potrà trovare nelle ore notturne, dalle 10 di sera alle 4 di mattina.

Vi chiederà di accompagnarlo presso il porto, dove scaricherà il suo "pesante" borsone in mare. vi chiederà quindi di accompagnarlo a Westminster. La sacca conteneva le teste dei suoi amici, come si potrà leggere sul sito libertytreeonline.com in uno degli Internet Point del gioco. Eddie è difatti il famoso "killer" di cui si parla in alcune news dei notiziari online del gioco come il Liberty Tree.

Il secondo incontro avverrà a Berchem, nuovamente durante le ore notturne. Dopo un breve dialogo, cercherà di uccidervi: massacratelo per completare la missione.

mercoledì 19 novembre 2008

GIUSTIZIA:ALFANO, NO AMNISTIE MA STOP BENEFICI GRATIS

"Si rassegni chi immagina che cui saranno trappole su indulti o amnistie. La posizione del governo é chiara: non ne faremo". Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, interpellato dall'ANSA, spiega che il ddl sulla certezza dell'applicazione della pena non era all'ordine del giorno del Cdm di oggi e che comunque il principale punto del provvedimento è dire "basta alla sospensione condizionale della pena gratis: chi ha fatto un danno alla società dovrà ripararlo lavorando obbligatoriamente, altrimenti niente condizionale e si fa il carcere per cui si è stati condannati" Sulla messa alla prova degli indagati, che è "un istituto completamente distinto" il ministro preannuncia "approfondimenti ", tenendo conto anche delle perplessità avanzate da Lega e An.

La messa alla prova - fa notare Alfano - è un istituto previsto da "un'ampia dottrina giuridica, dai lavori delle commissioni Nordio e Pisapia, e anche dal ddl sull'accelerazione del processo presentato da Mastella nella scorsa legislatura". Del ddl - aggiunge - "non si è discusso durante il consiglio dei ministri di questa mattina. D'altronde non era neanche all'ordine del giorno". Il guardasigilli, tuttavia, ipotizza che possa essere preso in esame nel Cdm di venerdì o in quello della prossima settimana. Alla domanda se del provvedimento fossero a conoscenza Lega e An, risponde: "Con Maroni mi sono sentito anche ieri e l'altroieri. E il ministro dell'Interno, così come anche La Russa, è favorevole alla sospensione condizionale gratis della pena (viene infatti introdotto l'obbligo dei lavori di pubblica utilità, ndr). Sulla messa alla prova faremo degli approfondimenti rispetto alla proposta circolata (estinzione del reato dopo lavori di pubblica utilità per chi è accusato di reati punibili fino a quattro anni di carcere, ndr). La messa alla prova non è l'elemento centrale del provvedimento. E infatti - aggiunge il Guardasigilli - è cosa completamente distinta dalla questione principale e che abbiamo ritenuto potesse incontrare un ampio favore. Approfondiremo e capiremo se questo favore c'é e in che termini. Consiglierei agli esponenti dell'opposizione di dare un'occhiata ai propri ddl prima di parlare, altrimenti rischiano una brutta sorpresa".

DDL MESSA IN PROVA; LA RUSSA, TUTTO DA ESAMINARE
"No, è ancora una proposta tutta da esaminare": così il ministro della Difesa Ignazio La Russa, lasciando Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, replica ai cronisti che gli chiedono se durante la riunione sia stata valutato e approvato il disegno di legge sulla cosiddetta 'messa in prova'.

La messa alla prova - fa notare Alfano - è un istituto previsto da "un'ampia dottrina giuridica, dai lavori delle commissioni Nordio e Pisapia, e anche dal ddl sull'accelerazione del processo presentato da Mastella nella scorsa legislatura". Del ddl - aggiunge - "non si è discusso durante il consiglio dei ministri di questa mattina. D'altronde non era neanche all'ordine del giorno". Il guardasigilli, tuttavia, ipotizza che possa essere preso in esame nel Cdm di venerdì o in quello della prossima settimana. Alla domanda se del provvedimento fossero a conoscenza Lega e An, risponde: "Con Maroni mi sono sentito anche ieri e l'altroieri. E il ministro dell'Interno, così come anche La Russa, è favorevole alla sospensione condizionale gratis della pena (viene infatti introdotto l'obbligo dei lavori di pubblica utilità, ndr). Sulla messa alla prova faremo degli approfondimenti rispetto alla proposta circolata (estinzione del reato dopo lavori di pubblica utilità per chi è accusato di reati punibili fino a quattro anni di carcere, ndr).

La messa alla prova non è l'elemento centrale del provvedimento. E infatti - aggiunge il Guardasigilli - è cosa completamente distinta dalla questione principale e che abbiamo ritenuto potesse incontrare un ampio favore. Approfondiremo e capiremo se questo favore c'é e in che termini. Consiglierei agli esponenti dell'opposizione di dare un'occhiata ai propri ddl prima di parlare, altrimenti rischiano una brutta sorpresa".

SI' TRATTATO ITALIA-LIBIA,RIMBORSO A ESULI - "Abbiamo approvato il trattato Italia-Libia ed ho ottenuto assicurazioni da parte del governo a rimborsare gli esuli italiani". Lo afferma il ministro della Difesa Ignazio La Russa, conversando con i cronisti all'ingresso da palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri.

UOMO UCCISO IN AGGUATO NEL REGGINO, GRAVE FIGLIO DI 14 ANNI

Sono giudicate gravissime le condizioni di Francesco Melara, il ragazzo di 14 anni ferito a Palmi nell'agguato in cui è stato ucciso il padre Salvatore. Il ragazzo è ricoverato nel reparto di rianimazione degli Ospedali riuniti di Reggio Calabria. Francesco Melara è stato raggiunto dai colpi di pistola alla nuca ed ha due proiettili ritenuti nel cranio. I sanitari del reparto di neurochirurgia, che lo hanno sottoposto ad una Tac, stanno valutando se ci sono le condizioni per sottoporlo ad intervento chirurgico.

Il padre del ragazzo, Salvatore Melara, 38 anni, morto nell'agguato sulla strada provinciale che collega Palmi e Gioia Tauro, aveva precedenti penali. Melara era alla guida di una Smart ed aveva a fianco il figlio Francesco, che stava accompagnando a scuola a Polistena. Secondo una prima ricostruzione fatta dalla Polizia, che sta svolgendo le indagini, la Smart è stata affiancata da una vettura con due persone a bordo una delle quali ha sparato con una pistola a tamburo contro Salvatore Melara, che è morto all'istante. Due colpi hanno raggiunto alla testa Francesco Melara, le condizioni del quale sono molto gravi.

POLIZIA VALUTA MOVENTE MAFIOSO
i sta valutando anche il movente mafioso nelle indagini sull'omicidio di Salvatore Melara, l'uomo ucciso nell'agguato a Palmi in cui è stato ferito in modo grave anche il figlio di 14 anni della vittima. Lo ha riferito la polizia di Stato, che sta approfondendo la personalità ed il giro di frequentazioni di Salvatore Melara. Secondo quanto detto dagli investigatori, Melara sarebbe stato vicino, in particolare, alla cosca Parrello-Condello, contrapposta per anni al gruppo Gallico in una faida che ha fatto decine di vittime.

VITTIMA NEL 2002 SPARO' A CARABINIERE
Melara aveva precedenti per rapina e reati contro la persona. Il 13 giugno del 2002 ferì con un colpo di pistola ad una gamba un carabiniere che avrebbe dovuto notificargli un ordine di carcerazione. Salvatore Melara nell'agosto scorso era uscito dal carcere dopo avere scontato una condanna a quattro anni di reclusione ed aveva iniziato a lavorare per un'azienda edile dell'area industriale di Gioia Tauro. L'uomo era considerato un esponente non di primo piano della criminalità della Piana di Gioia Tauro nell'ambito della quale, comunque, sarebbe maturata la vendetta per la quale stamattina l'uomo è stato ucciso.

FRATELLO VITTIMA UCCISO NEL 1991
Un fratello di Salvatore Melara, ucciso stamattina a Palmi, fu assassinato nel 1991 nella stessa cittadina del Reggino. Giuseppe Melara fu ucciso da persone mai identificate ed il suo cadavere, trovato in avanzato stato di decomposizione, lasciato in un uliveto a Palmi. Un omicidio che sarebbe stato deciso per punire Giuseppe Melara per una serie di furti compiuti a Palmi. Un'attività quella di Melara che avrebbe dato fastidio ad esponenti influenti della criminalità organizzata della Piana di Gioia tauro, che per tale motivo avrebbero deciso di eliminarlo.

martedì 11 novembre 2008

BOMBA ATOMICA USA DISPERSA NEL '68 IN GROENLANDIA

Gli Stati Uniti nel 1968 hanno perso una bomba atomica sotto il ghiaccio del nord della Groenlandia, a seguito di un incidente a un bombardiere B-52.

Lo ha rivelato la Bbc, sulla base di documenti declassificati grazie alla legge americana sulla liberta' di informazione, il Freedom of Information Act. Il 21 gennaio del 1968, un B-52 si schiantò sul ghiaccio a pochi chilometri dalla base militare di Thule, sulla costa nord-occidentale della Groenlandia (territorio danese), la base più settentrionale delle forze armate americane, centro nevralgico del sistema di radar che proteggevano il paese durante la guerra fredda. A bordo del bombardiere c'erano quattro bombe atomiche.

Tre vennero recuperate, una non venne mai trovata, nonostante le ricerche anche sottomarine. L'incidente fu tenuto segreto per 40 anni. Secondo la Bbc, gli americani ritengono che la radioattività si sia dissolta nella massa d'acqua e che non ci sia più pericolo.

DANNO FUOCO AD UN BARBONE CHE DORMIVA

Non è in pericolo di vita l'uomo dato alle fiamme intorno alla mezzanotte e mezza a Rimini. E' il responso dei medici dell'ospedale di Padova che lo hanno preso in cura a causa delle gravi ustioni di secondo e terzo grado su buona parte del corpo, nonostante la prognosi sia tenuta riservata. E' quanto ha comunicato la squadra mobile della questura di Rimini che sta indagando sull'episodio.

L'uomo è stato soccorso dal 118 intorno all'una di questa notte dopo l'allarme di una ragazza che passava in via Flaminia e ha notato l'uomo avvolto dalle fiamme. Il senzatetto è arrivato vigile in ospedale e ha detto di chiamarsi Andrea Rizzo, 46 anni, di Taranto. Ha detto anche, nonostante fosse sotto choc, di essersi svegliato per il grande calore che lo avvolgeva e però di non aver notato nessuno nelle vicinanze. Accanto alla panchina sulla quale dormiva è stata rinvenuta dai vigili del fuoco una bottiglia vuota ma che odorava di liquido infiammabile con il quale probabilmente è stato dato fuoco all'uomo. Rizzo, sempre che vengano confermate le sue generalità, è un senzatetto conosciuto dalle associazioni di volontariato che operano a Rimini, in particolare dalla Capanna di Betlemme che spesso ha avuto contatti con lui.

L'uomo comunque si rifiutava di andare a dormire da loro nonostante i volontari percorrano tutte le notti la città alla ricerca di senzatetto a cui dare un riparo. Un gruppo di uomini della Capanna è partito per Padova, dove si è recata anche una squadra della polizia scientifica di Rimini per rilevare le impronti digitali dell'uomo e per verificare la sua identità.

giovedì 6 novembre 2008

Tv: Adoro Lavorare col Pancione

''Sto vivendo una gravidanza splendida: ho molta energia, faccio sport e non smetterei mai di lavorare, anche con il pancione. Il termine si avvicina, aspettiamo la bimba per i primi giorni di marzo. Non abbiamo ancora deciso il nome, ma iniziera' con la M: adoro che il nome e il cognome abbiano le stesse iniziali, quindi sara' M, come Martins, il cognome straniero del papa'''. Antonella Clerici si racconta cosi' ai microfoni dell'Alfonso Signorini Show (in onda dal lunedi' al venerdi' dalle 9.00 alle 10.00 su Radio Monte Carlo).

''In questo momento cosi' speciale -aggiunge la conduttrice- e' ancora piu' importante essere diventata la nuova madrina dell'AIRC. E' un grande onore e una grande responsabilita': ricevo il testimone da Sandra Mondaini, madrina da trent'anni e testimonianza diretta che il cancro si puo' sconfiggere''.

Quanto alla tv di questo periodo, la Clerici dice: ''Oggi e' cambiato il modo di fare televisione: si investe solo sul fisico e mai sulla testa. Cosi' si fa successo in fretta: e' facile arrivare, ma difficile durare, perche' manca la preparazione. La TV e' piena di belle ragazze tutte uguali, che diventano ricche velocemente e raramente usano il cervello''.

''OBAMA BELLO E ABBRONZATO''. POLEMICHE SU BERLUSCONI

La nuova battuta di Berlusconi, questa volta a riguardo del presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama, definito da Mosca "bello, giovane e abbronzato", ha provocato un'ennesimo scontro politico in Italia. L'opposizione, con in testa Walter Veltroni, ha invitato il presidente del Consiglio a chiedere scusa a Obama, ma governo e maggioranza hanno respinto le accuse, replicando con epiteti poco anglosassoni, come "imbecilli" o "tromboni". A Mosca per incontrare il presidente Medvedev, Berlusconi ha fatto dichiarazioni impegnative per la politica estera italiana, affermando che l'Italia e la Russia sono "concordi nelle valutazioni" dei problemi internazionali, a partire dalla crisi nel Caucaso e nella Georgia. Ma tutto ciò è stato spazzato via dal dibattito politico dalle successive parole del premier su quello che sarà il nuovo inquilino della Casa Bianca: "Obama ha tutto, è giovane, è bello e anche abbronzato".

Queste parole sono immediatamente rimbalzate da Mosca a Roma (e in mezzo mondo attraverso il web) e nell'aula della Camera Pierluigi Castagnetti ha espresso "indignazione", mentre Fabio Evangelisti (Idv) ha auspicato un "richiamo istituzionale" nei riguardi del presidente del Consiglio. E' seguita una bordata di dichiarazioni contro le parole "infelici e grevi" (Massimo Donadi di Idv) del premier, che è stato invitato da Dario Franceschini a chiedere scusa. "Berlusconi regala all'Italia l'ennesima figuraccia", ha detto Sandra Zampa, che fu collaboratrice di Romano Prodi a Palazzo Chigi. Il professor Jean Leonard Touadi, parlamentare di origini congolesi del Pd, ha definito "imbarazzanti" le espressioni del Cavaliere. Veltroni ha stigmatizzato le dichiarazioni del Cavaliere, che "colpiscono gravemente l'immagine e la dignità del nostro Paese sulla scena internazionale e rischiano di provocare una incrinatura nei rapporti di amicizia" con gli Usa. Di qui l'auspicio che ad Obama "vengano al più presto rivolte scuse ufficiali".

Secca la replica di Paolo Bonaiuti, che ha parlato di "colpo di trombone" di Veltroni e "dell'esercito dei moralisti della sinistra", capace solo di "cavalcare ogni frase di Berlusconi". Incredulo, invece, Berlusconi per le critiche a quella che ha definito una "carineria" verso Obama. E visto che gli esponenti dell'opposizione non l'hanno capito, il premier ha attaccato: "Se scendono in campo gli imbecilli, siamo fregati...". Il che non ha certo chetato le acque. Il vice capogruppo del Pdl al Senato Francesco Casoli ha rincarato la dose: "La madre degli imbecilli della sinistra è sempre incinta"; e il suo collega Lucio Malan ha attaccato "i bigotti del politicamente corretto". "Imbecille - ha risposto Evangelisti di Idv - è chi non capisce la gravità delle proprie affermazioni e, inconsapevole del proprio ruolo, parla del presidente degli Stati Uniti come fosse un ragazzino venuto a giocare nel Milan".

Il pomeriggio è trascorso con il fuoco incrociato delle artiglierie che si sono scambiate accuse, a partire dal Pd che ha invitato il sottosegretario Bonaiuti a guardare i siti internet dell'informazione internazionale per capire la gravità della battuta del premier. Il ministro Gianfranco Rotondi ha cercato di smussare i toni spiegando che la battuta sull'abbronzatura non è indice di razzismo, anzi: "C'é una teoria psicologica per cui il fondamento del razzismo è l'invidia dei bianchi per un colore più gradevole". Sconsolata Anna Finocchiaro: "Pretendere che Berlusconi chieda scusa per le parole usate nei confronti di Obama è tempo perso". "Non si rende conto di quello che dice", chiosa Castagnetti.

EUROPA BRUCIA IN UN GIORNO 300 MILIARDI DI EURO

In una sola seduta di crolli le Borse europee hanno mandato in fumo quasi 300 miliardi di euro. E' quanto emerge sulla base del controvalore dell'indice paneuropeo Dj Stoxx dei 600 titoli a maggior capitalizzazione, sceso oggi del 5,55%.



FMI: SITUAZIONE ECONOMIA PEGGIORA, SERVE AZIONE GLOBALE
''Le prospettive per la crescita mondiale sono deteriorate nell'ultimo mese. Serve un'azione globale per supportare i mercati finanziari e servono stimoli fiscali e monetari per aiutare a contenere il calo della crescita mondiale''. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale in un aggiornamento straordinario del World Economic Outlook diffuso oggi. Secondo il Fmi, ''la crisi finanziaria resta virulenta''.

Rivista al ribasso la crescita mondiale: nel 2008 la crescita sara' pari al 3,7% mentre nel 2009 si attestera' al 2,2%, in ribasso quindi rispettivamente dello 0,2% e dello 0,8% rispetto alle previsioni di ottobre.

Si aggrava l'impatto della crisi economica globale e il Fondo taglia le stime di crescita italiane sia per il 2008 sia per il 2009. Il Fmi prevede per l'Italia una contrazione dell'economia dello 0,2% quest'anno e dello 0,6% del 2009, che erano rispettivamente -0,1% e -0,2%.


Tagliate le stime di crescita di Eurolandia: nel 2008 l'area euro registrera' un pil in crescita dell'1,2% (-0,1% rispetto alla stima di ottobre), mentre nel 2009 l'economia si contrarra' dello 0,5% (-0,7%).

Il Fondo rivede al ribasso anche la crescita degli Usa sotto l'impatto della crisi finanziaria. Nel 2008 l'economia statunitense si espandera' dell'1,4% (-0,1% rispetto alla stima di ottobre), mentre nel 2009 l'economia si contrarra' dello 0,7% (-0,8% rispetto a stima ottobre).

BCE: TRICHET, NON ESCLUDO NUOVI TAGLI TASSI
Le prospettive stabilita' prezzi sono migliorate ulteriormente e le aspettative inflazionistiche continueranno a scendere. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet.

Il consiglio direttivo della Bce oggi ha anche discusso un taglio dei tassi da tre quarti di punto, decidendo poi per mezzo putno percentuale.


''Non escludo che potremo tagliare di nuovo i tassi'' ha detto il presidente della Bce.


TASSI: LA BCE TAGLIA MEZZO PUNTO A 3,25%
La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di mezzo punto, portandoli al 3,25%, al minimo dall'ottobre 2006. Lo ha deciso oggi il Consiglio direttivo dell'istituto centrale a Francoforte. La decisione era ampiamente attesa dal mercato. Il tasso sui depositi scende quindi al 2,75% e quello marginale al 3,75%.


BANCA SVIZZERA TAGLIA MEZZO PUNTO TASSO RIFERIMENTO
La Banca nazionale svizzera ha annunciato oggi a Zurigo una riduzione di 50 punti del margine di fluttuazione del Libor a tre mesi, il tasso di riferimento, che passa a 1,5%-2,5%. Le prospettive congiunturali internazionali si sono deteriorate piu' del previsto e questo si ripercuotera' sulla crescita in Svizzera nel corso dei prossimi trimestri, afferma la Banca centrale elvetica. Quest'ultima potrebbe anche diventare negativa nel 2009, aggiunge.


ALLARME UTILI IN ASIA,SPROFONDA TOYOTA (-10%) A TOKYO La chiusura pesante della borsa Usa ha scatenato una nuova ondata di vendite in Asia, con Tokyo in calo del 6,53% dopo il rialzo di pari intensità della vigilia, quando i riflettori erano ancora puntati sul voto americano. Tra gli investitori è scattato infatti l'allarme sui risultati aziendali, dopo che il colosso automobilistico Toyota ha annunciato le previsioni più nere da 18 anni a questa parte per il risultato di fine anno, che sarà più che dimezzato rispetto alle previsioni, scendendo da 1.250 a 550 miliardi di yen.

Risultato: il secondo costruttore mondiale di auto ha lasciato sul campo il 10,35%, mentre hanno sofferto ancora di più su titoli come Isuzu (-20,69%), maglia nera del listino nipponico, e Suzuki (-10,92%), per restare in campo motoristico. Le vendite hanno poi colpito gli altri grandi esportatori del Sol Levante, da Canon (-12,59%) a Olympus (-11,81%), da Sanyo (-11,3%) a Sony (-11,05%), frenati dal vento di recessione negli Usa, principale mercato di riferimento. Forti realizzi anche a Hong Kong, a seduta ancora aperta, dove Cathay Pacific lascia sul campo il 16,12% e Bank of China il 9,36%, mentre a Seul hanno segnato il passo il colosso finanziario Woori (-14,88%), i cantieri navali Daewoo Shipbuilding (-14,77%) e gli automobilistici Kia (-11,86%) e Hyundai (-10,58%). Sotto pressione a Sidney Australia & New Zealand Banking Group (-10,79%), Rio Tinto (-8,73%) e Bhp Billiton (-7,59%), in luce invece Mirvac (+31%), che ha chiuso con successo il proprio aumento di capitale da 282 milioni di dollari.

OBAMA AL LAVORO PER NOMINE DELLA SQUADRA DEI SOGNI

Meno 75 giorni all'insediamento e la squadra della transizione di Barack Obama è al lavoro per scegliere i ministri della amministrazione che accompagnerà nel suo lavoro il presidente: ci sono i nomi veri, ma c'é anche un 'dream team' su cui si sbizzarrisce la fantasia.

Cosa succederebbe ad esempio se Obama mettesse in squadra gli avversari sconfitti? Hillary Clinton alla Sanità: è sempre stato il pallino della ex First Lady che andò a cozzare contro l'ostilità del Congresso nel primo mandato del marito Bill e adesso potrebbe meritarsi una doppia rivincita, magari affiancata da Elizabeth Edwards, la moglie tradita dell'ex avversario John Edwards che gira l'America facendo campagna per la lotta contro il cancro. E perché anche non John McCain al Consiglio per la Sicurezza Nazionale: l'ex candidato repubblicano prigioniero di guerra in Vietnam ha il pallino della difesa e ha rinfacciato spesso all'ex rivale durante la campagna elettorale di essere, almeno su questo fronte, più inesperto. L'elezione di Obama ha dato all'America una sferzata di ottimismo e lo stesso presidente eletto nel discorso della vittoria ha descritto l'America come la terra in cui "nessun sogno è impossibile".

Ed ecco che dunque è legittimo dar spazio all'immaginazione e pescare, per il 'dream team' di Obama, tra i "best e brightest", i maggiori talenti che gli Stati Uniti hanno da offrire: Warren Buffett al Tesoro, il generale David Petraeus al Pentagono, e perché non Bill Clinton al Dipartimento di Stato, dopo tutto non c'é presidente o capo di governo con cui l'ex Commander in Chief non abbia continuato a tenere rapporti con la sua fondazione internazionale, la Clinton Global Initiative? Sempre nell'ordine della squadra dei sogni è la presenza di un Arnold Schwarzenegger, il governatore verde della California, all'ambiente e di Magic Johnson, l'ex campione di basket malato di Aids al ministero delle aree urbane. E perché non dare qualcosa anche a Oprah Winfrey, la regina dei talk show che ha appoggiato Obama fin dalla prima ora. Le è stato chiesto ieri se avrebbe accettato un posto di ambasciatore, e lei ha detto sì. Purché, dicono i maligni, non sia in Sudafrica, il paese dove anni fa la conduttrice televisiva impiantò una scuola per sole ragazze che finì in uno scandalo quando alcune delle allieve vennero molestate dalle bidelle.

martedì 4 novembre 2008

Speciale Elezioni USA 2008: OBAMA: OGGI PROVA CHE NULLA IN AMERICA E' IMPOSSIBILE


In America "nulla è impossibile" e chi ancora non è convinto, non ha che da guardare al nuovo presidente eletto degli Stati Uniti. Barack Obama ha debuttato così a Chicago, con un discorso della vittoria impregnato di 'sogno americano' e riferimenti alle divisioni che hanno segnato la storia degli Usa, e annunciando che il cambiamento "é arrivato". 'Yes we can', lo slogan che per quasi due anni ha accompagnato la sua campagna elettorale, è diventato anche l'inno con cui Obama ha celebrato quella che definito, rivolto alle decine di migliaia di sostenitori, "la vostra vittoria". "Siamo e saremo gli Stati Uniti d'America - ha detto Obama, citando Abramo Lincoln per respingere l'idea di un Paese diviso - e abbiamo dimostrato al mondo intero che non siamo semplicemente una collezione di individui di tutti i tipi".

Una folla multirazziale ed entusiasta ha accolto Obama, sventolando bandiere a stelle e strisce, in un grande parco di Chicago, assediato all'esterno da un'altra folla che non è potuta entrare nello spazio da 70.000 posti preparato per l'evento. Accolto sulle note di 'Sweet Home Chicago', Obama ha debuttato ringraziando la città che lo ha adottato dagli anni Ottanta e si è poi lanciato in un primo discorso da presidente eletto che ha ricalcato i temi della sua campagna elettorale: la necessità di portare "il cambiamento" in America, la promessa di rispondere alla speranza di chi si sente abbandonato o ai margini della società, l'avvertimento "ai nostri nemici nel mondo" che l'America è forte, unita e pronta a rispondere a qualsiasi minaccia. L'onore delle armi è andato a John McCain e Sarah Palin, che Obama ha ringraziato e a cui ha chiesto, in una conversazione telefonica con il senatore dell'Arizona, di aiutarlo a guidare il Paese. Il vice Joe Biden, la moglie Michelle e le due famiglie hanno raggiunto alla fine Obama sul palco e il presidente eletto ha chiuso ricordando alle figlie Sasha e Malia che si sono "meritate il cucciolo" che aveva promesso loro all'inizio di un'estenuante campagna che ha coinvolto tutta la famiglia per quasi due anni.


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BARACK OBAMA 44° PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI
di Giampiero Gramaglia

ROMA - Barack Obama e' divenuto questa notte il 44.o presidente degli Stati Uniti, e' il primo nero a conquistare la Casa Bianca: un risultato storico. L'affluenza record ha allungato le code ai seggi nell'Unione e ha reso piu' lento lo spoglio dei suffragi, ritardando l'annuncio della vittoria del candidato democratico.

La certezza, non matematica, ma politica, e' stata acquisita quando il candidato democratico s'e' aggiudicato l'Ohio, uno Stato chiave, lo Stato che tutti i candidati repubblicani divenuti presidenti hanno vinto.

L'America e' andata al voto nel pieno d'una crisi finanziaria che le toglie fiducia e che deve ancora fare sentire l'impatto sull'economia reale, mentre le difficolta' militari e politiche in Iraq e in Afghanistan incrinano le certezze e le sicurezze della Super-Potenza unica. In un momento difficile, con un esercizio di democrazia che la conferma fucina di coraggio per l'Occidente, l'America ha scelto e ha scelto il cambiamento: un presidente giovane, nero e relativamente inesperto, ma che e' un simbolo di speranza e che impersona il sogno americano. All'Est e al Sud, Obama s'e' imposto in alcuni Stati Chiave di questa competizione: ha fatto suo il New England, ed era scontato, i Grandi Laghi, ma soprattutto ha confermato il potere democratico in Pennsylvania e ha strappato ai repubblicani l'Ohio e lo Iowa, oltre ad altri Stati contesi.

I risultati dell'Ohio e dello Iowa sono stati il segnale della disfatta per il candidato repubblicano John McCain, arrivato all'Election Day in forte ritardo in tutti i sondaggi. E che neppure i suoi sostenitori ci credessero lo diceva la differenza di immagini tra l'attesa della festa per Obama a Chicago, dove c'erano decine di migliaia di persone entusiaste, e l'attesa a Phoenix, dove i sostenitori di McCain erano pochi e disorientati.

Per McCain, non e' stato un tracollo. Per Obama, non e' stata una vera e propria valanga, specie in termini di voto popolare - ma il computo esatto dei suffragi non e' ancora definitivo -. Ma dalle urne esce un'America nuova, che Barack Obama dovra' guidare dal 20 gennaio, quando s'insediera', fuori dalla crisi, ridandole fiducia in se stessa e restituendole la simpatia del Mondo.


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VOTO CALIFORNIA DA' CERTEZZA VITTORIA A OBAMA

NEW YORK - Il candidato democratico alla Casa Bianca, Barack Obama, ha vinto le elezioni presidenziali in California (55 voti), diventando matematicamente presidente degli Usa con 275 voti elettorali.

CHAMPIONS: LA ROMA RISORGE, SOFFRE L'INTER

Dall'inferno in paradiso in 90'. La Roma, spinta da un Vucinic funambolico, da' tre calci alla crisi infliggendo un pesante ko ai vicecampioni d'Europa del Chelsea. Di fronte a Capello e al presidente Uefa Platini, venuto a fare una verifica in vista della finale Champions di maggio, la Roma vince 3-1 e offre una notte magica ai suoi ritrovati tifosi. La bella addormentata si risveglia dopo mesi di torpore cacciando gli incubi di un inizio di stagione terrificante. Cinque sconfitte di fila, Spalletti in bilico dopo tre anni di gloria, giocatori contestati, sull'orlo di una crisi di nervi: il gruppo giallorosso, di nuovo unito e concentrato, da' una virata e riprende la rotta. Ce ne vorra' di tempo per fare una stima dei danni da terremoto subiti finora, ma almeno in Champions l'obiettivo qualificazione e' a portata di mano. Dipendera' dall'impegno in casa, il 26 novembre, con il Bordeaux che, come la Roma, si e' risvegliato in casa del Cluj.
Ora, a partire da domani, Spalletti e la sua band torneranno a pensare al campionato e alla trasferta di sabato a Bologna, dove troveranno Sinisa Mihajlovic, appena insediato. Ma lo scatto di reni c'e' stato, la squadra si e' ricompattata e l'abbraccio con l'allenatore sul 3-0 testimonia che a Trigoria sta tornando l'armonia. L'interrogativo ora e': ma che fine avevano fatto? Toccherebbe a Totti riprendere in mano la squadra e il capitano sbuffa, si impegna, smista, soffre, da' l'esempio. Ma per ritrovare le sue magie bisognera' aspettare. In compenso ci pensa Mirko Vucinic a fare la differenza con giocate e gol d'autore, riprendendo il filo dello scorso anno. E a dare sostanza ci pensa un centrocampo di qualita' e quantita', con Pizarro e De Rossi splendidi, un Brighi sgobbone e un modulo trasformato, almeno per il momento, in un piu' utile 4-4-2. . Meno felice Perrotta, mentre in difesa Doni torna a chiudere bene e Panucci segna e difende come ai bei tempi. Difficile tracciare i confini tra meriti giallorossi e demeriti Blues. Il Chelsea sembra squadra di modesta levatura con tanti protagonisti spremuti, Deco e Anelka evanescenti, Lampard presente sui tiri da fuori, deludente in difesa. Perfino Mikel, all'andata il migliore, latita. Ma la squadra inglese veniva da una lunga striscia positiva e non aveva mai preso tanti gol. Una lezione di umilta' per Scolari e company che servira'. Ancora temporali su Roma, ma stavolta le precauzioni sono maggiori e il fondo campo regge. Poco prima dell'inizio Giove Pluvio concede una pausa e la Roma, che sente caldo l'incitamento del suo pubblico, scende in campo con Francesco Totti e Vucinic, mentre Scolari lascia in panchina il convalescente Drogba. A fare le spese del maltempo sono i tifosi del Chelsea, i cui charter vengono dirottati a Pescara.
La Curva Sud concede una doverosa tregua europea e si schiera compatta con la squadra. Anche se il Chelsea e' in formazione un po' rabberciata, i Blues non ci pensano due volte a tirare da lontano appena possibile. E cosi' al 9' Deco costringe Doni in angolo. Risponde un po' balbettante la Roma: Totti a Vucinic, girata di poco alta. Al 21' Lampard bombarda da fuori e Doni si allunga in angolo, Anche al 29' il portiere rimedia in angolo. Poi la svolta al 34': Totti viene steso a centrocampo e Pizarro apre lungo sulla sinistra a Cicinho, che scende e crossa. La difesa dei blues e' stranamente immobile, forse pensando al fuorigioco, e per Panucci e' un gioco da ragazzi appoggiare comodamente in rete. L'Olimpico esplode e la Roma sembra un po' sbloccarsi. Al 39' c'e' un contrasto sospetto di Joe Cole ai danni di Pizarro, la Roma chiede il rigore ma Medina Cantalejo fa proseguire. Poi un'azione in contropiede al 45' di Vucinic, che conclude con un tiro che non impensierisce Cech. Scolari, vista la mala parata, cerca di correre ai ripari e fa entrare Belletti e soprattutto Drogba, ai box dal primo ottobre. Ma la Roma torna in campo con la giusta concentrazione e al 3' raddoppia. Brighi in contropiede si destreggia bene e lascia a Vucinic, che con un tiro potente e ad effetto trova l'angolino. La Roma si elettrizza e puo' gestire con ritrovata energia. E in contropiede da' il colpo di grazia agli evanescenti avversari. Al 12' Vucinic si invola sul terreno pesante, lo bracca Mikel ma il montenegrino lo lascia surplace, si presenta in area, con Totti solo dall'altra parte, e stende ancora una volta Cech. E' l'apoteosi: Vucinic sommerso da tutta la squadra, e al mucchio si aggiunge anche Spalletti. Poi esce Totti, che raccoglie una valanga di applausi e subentra Baptista mentre il Chelsea fa entrare Kalou. Ma al 30' gli inglesi provano a rientrare in partita: tiro da fuori di Deco respinto da Doni, ci sono tre giocatori davanti alla porta, forse tenuti in gioco da Mexes; Terry e' lesto a mettere dentro tra le proteste inutili dei romanisti. Poi al 31' Baptista calcia alto da buona posizione. A questo punto la Roma controlla, gestisce ma in contropiede potrebbe ancora pungere. La curva sud, comunque, si accontenta e alla fine abbraccia idealmente i giocatori che allontanano i fantasmi. Ma la rincorsa non sara' facile.

NICOSIA - L'Inter che non ti aspetti contro l'Anorthosis che era lecito aspettarsi. Lo squadrone dei tanti campioni si fa rimontare due volte e addirittura si fa mettere sotto (momentaneamente) dai piccoli ma sempre piu' sorprendenti ciprioti, per giunta penalizzati da importanti assenze. Finisce 3-3, con l'orgoglio cipriota di aver segnato tre reti alla grande Inter e con la delusione dei nerazzurri, che rinviano a prossima data - sperabilmente per loro - questa sempre piu' sofferta qualificazione agli Ottavi di Champions. Potevano conquistarla oggi, hanno perduto l'occasione confermandosi (loro e il loro tecnico) sempre piu' indecifrabili e discontinui. E domenica, prova di fuoco contro l'Udinese, dopo questa gara combattuta oltre ogni previsione.
Mourinho attua un significativo rimescolamento di carte rispetto a Reggio Calabria. Lascia fuori Cordoba e, accanto a Burdisso, inserisce Materazzi al centro della difesa, schierando Zanetti terzino sinistro. Almeno formalmente, dispone un centrocampo a quattro con Quaresma e Mancini esterni, mentre a dare spessore al centro tornano Cambiasso e Stankovic. Davanti, come sempre, c'e' Ibrahimovic, che fa coppia col 'premiato' Balotelli. Sull'altro fronte, Ketsbaia affida la chiave del suo 4-1-4-1 a Dobrasinovic regista, al posto dell'infortunato Dellas, e all'ala sinistra Taher sostituisce l'altro infortunato Savio. Il gioco nerazzurro parte solido e tranquillo, i ciprioti appaiono poco consistenti, ma in avanti c'e' anche un po' troppa confusione nei movimenti e negli appoggi. E in difesa si avvertono presto segni di disattenzione: al 12', dopo un passaggio sbagliato di Burdisso, Julio Cesar salva la porta in uscita disperata su Taher. A sistemare le cose, provvisoriamente, ci pensa Ibra con un tremendo calcio di punizione, che consente a Balotelli di segnare in tap-in. Da quel momento, per un quarto d'ora l'Inter e' padrona della situazione (splendida percussione con gol mancato da Stankovic), finche' al 31' Burdisso inganna con un incredibile retropassaggio Julio Cesar (vittima o complice?) e consente all'Anorthosis di pareggiare con Bardon. Dall'1-1 in poi la partita diventa folle, con Ibra che si vede respingere un tiro gol al volo, Balotelli che ne manca un altro, e Materazzi che al 45' festeggia il suo rientro segnando di testa su calcio d'angolo. Ma i ciprioti riacciuffano subito il pari, su corner, grazie a un altro pasticciaccio della difesa nerazzurra che da' la possibilita' a Panagi (appena entrato al posto dell'acciacciato Paolo Costa) di andare in gol di testa. Avvio di ripresa choc per l'Inter. L'Anorthosis e' sempre piu' su di giri, gioca e preme, e al 4' l'Inter paga un altro errore - ma forse in questo caso piu' un colpo di sfortuna - di Nicolas Burdisso, nel confronto col quale esce vincente Frousos, che mette in rete la palla del 3-2 per i ciprioti. L'Inter e' sotto, lo stadio impazzisce. E allora Mourinho rivoluziona la squadra: fuori Burdisso, Stankovic e Mancini, dentro Maxwell, Vieira e Cruz, mentre Balotelli si piazza largo sulla sinistra. Ketsbaia risponde rafforzando la difesa. Ma per l'Inter, stordita e incapace di costruire, e' ancora sofferenza: corrono e attaccano i ciprioti, e due volte Julio Cesar salva la porta, su Laban e Costantinou. Finalmente nell'ultimo quarto d'ora i nerazzurri ritrovano orgoglio e determinazione. Il portiere Beqaj compie almeno due miracoli, ma non su Cruz, che riagguanta il pareggio e salva l'onore dell'Inter, mentre Ibra sbaglia sotto porta il possibile e l'impossibile. E poi ci sarebbe anche un altro gol di Cambiasso, ma secondo l'arbitro la palla non supera del tutto la linea di porta e cosi' finisce 3-3.

GERMANIA, PULLMAN IN FIAMME SU AUTOSTRADA: 20 MORTI

Almeno 20 persone hanno perso la vita ieri sera quando un pullman con a bordo pensionati tedeschi ha preso fuoco su un'autostrada vicino a Hannover, nella Germania settentrionale, sembra a causa di un passeggero imprudente che ha acceso una sigaretta in bagno.

Solo 12 passeggeri sono riusciti a salvarsi, lasciando il mezzo prima che venisse avvolto dalle fiamme, secondo quanto ha reso noto la polizia tedesca. Tre di loro sono stati ricoverati in ospedale con gravi ustioni, mentre gli altri hanno riportato ferite meno gravi o sono sotto choc, riferisce l'edizione on line del quotidiano locale Hannoversche Allgemeine Zeitung (Haz).

"Sembra che un passeggero abbia acceso una sigaretta durante una sosta e non l'abbia spenta bene. Poco dopo, dal bagno ha cominciato ad uscire del fumo e, quando i passeggeri hanno aperto la porta, fiamme si sono sprigionate nell'abitacolo del pullman. In pochi secondi, il mezzo è andato a fuoco". Il conducente ha subito fermato il pullman sulla corsia d'emergenza, ma, per gran parte dei passeggeri, pensionati di Hannover di ritorno dalla regione occidentale della Ruhr, non c'é stato nulla da fare.

MESSICO, MINISTRO MORTO IN INCIDENTE AEREO

Il ministro dell'Interno messicano, Juan Camilo Mourino, è tra le vittime dell'aereo precipitato ieri sera a Città del Messico. Lo comunicano fonti ufficiali. Nello schianto ha perso la vita anche José Luis Santiago Vasconcelos, ex viceprocuratore generale della Repubblica e uno degli artefici della lotta al narcotraffico attuata dal Governo negli ultimi mesi.

L'aereo, un Lear Jet 45 del ministero dell'Interno, ritornava da una visita istituzionale nello stato centrale di San Luis Potosì. E' ancora incerto il numero delle vittime.

Il piccolo aereo, con otto persone a bordo, si è schiantato ieri sera su un viale di Città del Messico. Secondo fonti di polizia, tutte le persone a bordo sono rimaste uccise. Cadendo al suolo l'aereo, che proveniva da San Luis Potosì, si è incendiato ed ha causato il ferimento grave di almeno 40 persone, l'evacuazione di 1.200 persone dagli edifici circostanti e la distruzione di 30 automobili.

Serie A - Lavezzi nuovo Re di Napoli




Il talento argentino ha intenzione di rimanere a Napoli

El pocho, questo il suo soprannome vista la sua scarsa altezza, sta deliziando la platea con colpi mirabolanti effettuati a velocità supersonica e per questo è tenuto d'occhio da molte società importanti. Gustavo Grezzi, componente dello staff argentino che cura gli interessi del giocatore del Napoli ha però fermamente affermato che l'attaccante non ha intenzione di lasciare Napoli: "I tifosi del Napoli non devono preoccuparsi per Lavezzi. Sono stato a Milano con lui in questi giorni, l'ho visto convinto di restare a Napoli, non ha idee diverse, non ha intenzione di andare via".

La casualità ha voluto che il numero 7 argentino fosse acquistato il 5 luglio 2007, esattamente 23 anni dopo l'acquisto del giocatore che segnò la storia del calcio e del Napoli, Diego Armando Maradona, attuale ct della nazionale albiceleste e al quale Ghezzi manda una frecciata: "Sinceramente ci aspettiamo la convocazione di Lavezzi nella nazionale argentina. Lui ha fatto molto bene in questo periodo e Maradona dovrebbe tenerne conto". Il piccolo fulmine partenopeo ha come più grande desiderio la convocazione con la sua nazionale ma dovrà fare i conti con una concorrenza agguerrita. Certo che l'insediamento dell'ex Pibe De Oro potrebbe facilitargli la corsa, almeno per riconoscenza dato che el Pocho si è anche tatuato sul corpo il suo idolo, Maradona, mentre palleggia con la testa. Il futuro gioca a favore dell'attaccante partenopeo il quale può essere considerato uno dei giocatori più desiderati a soli 23 anni.

E a pensare che il Genoa se l'è visto scappare dalle mani per via di un illecito sportivo. Infatti la società ligure lo aveva ingaggiato nel 2004 per poi lasciarlo in prestito al San Lorenzo. La stagione successiva, 2005-2006, vedeva il Genoa riconquistare la Serie A, dunque era l'occasione giusta per richiamare Ezequeil e farlo esordire nella massima serie ma la squadra rossoblù fu retrocessa in C1 e Lavezzi tornò al San Lorenzo definitivamente prima di sbarcare nuovamente in Italia ma con la maglia del Napoli. Il destino lo ha condotto nella terra in cui aleggiava ancora il fantasma di Diego ma ora lentamente i tifosi azzurri hanno imparato a conoscere un nuovo idolo, Ezequeil. Si dice che il dolore per la fine di un grande amore si esaurisca con l'inizio di uno nuovo e per Napoli sembra essere andata proprio così.

Elezioni americane: le reti tv italiane pronte all'evento

Mentre il mondo attende con ansia chi sarà proclamato nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America, le reti televisive si preparano tutte a trasmettere in diretta la 'notte dell'elezione', quella del 4 Novembre.

Anche in Italia, sono molte le emittenti che si occuperanno dell'evento: partiamo da RaiUno, che con Bruno Vespa affronterà la notte elettorale con uno speciale di 'Porta a porta', in onda dalle 23.45. Ospiti in studio Gianni Riotta, Ignazio La Russa, Maurizio Sacconi, Enzo Scotti, Giovanna Melandri; in collegamento ci saranno poi Paolo Mieli, Ferruccio De Bortoli e Vittorio Feltri.

Su RaiDue, il giorno 5 Novembre, saranno allestiti molti collegamenti da New York e da Chicago nell'ambito dei telegiornali. Il 6 Novembre, sarà invece Michele Santoro con 'Annozero' ad occuparsi delle elezioni americane. Su Raitre, infine, andrà in onda con Antonio Di Bella il Tg3 Linea Notte da New York il 3, il 4 e poi il 5 con Maurizio Mannoni da Roma. Come ospiti interverranno Vittorio Zucconi da Washington, Alexander Stille e Antonio Monda da New York, Federico Rampini da San Francisco.

Molto grande lo spazio dedicato alle elezioni americane anche da parte di Mediaset. Martedi' 4 novembre, su Canale 5 ci sarà uno speciale di 'Matrix', in collaborazione con il Tg5, dalle 23.30 alle 6 del mattino successivo. Il Tg4 dedicherà invece lo spazio delle 24.30 tutto alle elezioni americane. Sempre il Tg4, dedicherà al voto americano tre edizioni, una straordinaria alle 8, poi quella dalle 13.30 alle 14.00 e infine quella delle 18.55). E' previsto per Giovedi' 6 Novembre lo speciale di 'Studio Aperto' in seconda serata.

Per quanto riguarda La7, Martedi' 4 ci sarà un'edizione speciale di un'ora di 'Otto e mezzo', alle 20.30. Dalle 24.00 ci sarà una maratona dedicata alle elezioni dal titolo 'And the winner is...', con ospiti in studio e molti collegamenti. Il giorno mercoledi' 5 novembre, dalle 5.00, ci saranno collegamenti con la Cnn e alle 6.30, andrà in onda uno speciale condotto dal direttore del tg Antonello Piroso.

Intensa anche la programmazione di SKY TG 24, che vedrà una diretta di oltre 24 ore, con la conduzione del direttore Emilio Carelli, dalle 22.30 del giorno 4 Novembre alle 24.00 del giorno 5. Ci saranno molti ospiti italiani e internazionali, come Beppe Severgnini, Carlo Rossella, Vittorio Zucconi, Giampiero Gramaglia e Dennis Redmont. Non mancheranno poi collegamenti con i quartier generali di Obama e di McCain e con il Kenya, luogo natale di Barack Obama.

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Tv: Raidue , 'l'Isola Dei Famosi' Resta Al Lunedi'

"Le prossime puntate dell'Isola dei Famosi andranno in onda ancora di lunedi', contrariamente a quanto preannunciato. Lo hanno deciso i 4 milioni 988 mila telespettatori che, in una serata caratterizzata da una forte e completa programmazione sulle tutte le reti, hanno premiato la trasmissione giunta quest'anno alla sua sesta edizione con uno share del 21.07". Lo comunica l'ufficio Stampa Rai.

"Un risultato -prosegue l'ufficio stampa Rai- che ha consentito a 'L'Isola dei Famosi', condotta con grande professionalita', passione e partecipazione da Simona Ventura, di battere nettamente il programma concorrente anche nel periodo di sovrapposizione oraria. La puntata di ieri ha raggiunto punte del 43.25 di share. Nel periodo di sovrapposizione il reality show di Raidue e' risultato vincente con il 19.41 contro il 18.73 di 'Zelig'".

ALITALIA: SACCONI, CHI RIFIUTA ASSUNZIONE PERDE LA CIG

Chi rifiuta un lavoro equipollente perde il diritto agli ammortizzatori sociali": lo ha ribadito il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, durante una audizione su Alitalia davanti alle commissioni parlamentari. "Non è una opinione, né una minaccia, né un ricatto. E' la legge che così è stata voluta anche da governi diversi".

"Il negoziato è terminato, non ci sarà alcuna nuova convocazione", ha detto il ministro delle infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, rispondendo così alla richiesta delle cinque sigle sindacali del 'fronte del no' che hanno chiesto di incontrare di nuovo il governo e Cai sulla vertenza Alitalia. Intervenendo a "Viva voce" su Radio 24, il ministro ha spiegato che "la riapertura della trattativa vorrebbe dire la fine di Alitalia".

"Se fossimo in uno Stato di diritto, il ministro Matteoli dovrebbe rispondere a un giudice delle sue parole quando afferma che chi non firma il contratto non avrà la Cassa integrazione", replica il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. "In quelle parole - sostiene Di Pietro - ci sono gli estremi di un ricatto politico, con i lavoratori messi in una posizione per la quale se non si fanno tagliare un braccio tagliano loro la testa".

CAI NON CONVOCHERA' GLI AUTONOMI La Cai non convochera' i sindacati autonomi di Alitalia che hanno chiesto un nuovo incontro con i vertici della compagnia. Lo ha sottolineato il presidente, Roberto Colaninno, nel corso della missione di sistema italiana in Vietnam. ''No, no, no. Non c'e' nessuna convocazione: il problema e' finito, chiuso'', ha detto rispondendo alle domande dei cronisti.

Le assunzioni di Cai saranno aperte a tutti, compresi i piloti di altre compagnie, ad esempio della Ryanair. Colaninno ha spiegato che la chiamata sara' individuale: ''Manderemo una lettera e diremo ad esempio: 'cara signorina, vuole fare l'assistente di volo sulla tratta Milano-Boston?'. Se dice di si', va all'ufficio del personale, accetta e firma''. Alla domanda se la chiamata sara' quindi diretta, il numero uno della Cai ha risposto: ''La chiami come vuole, sara' diretta o indiretta. Magari ci sara' qualcuno che non e' di Alitalia e fa la sua domanda. Noi per esempio, potremo assumere anche i piloti di Ryanair''. Anche se la compagnia low cost ha dichiarato di essere interessata proprio ai piloti Alitalia: ''Appunto - ha puntualizzato Colaninno - Vediamo chi fa le condizioni migliori''.

''Col mese di novembre faremo la scelta'' sul partner straniero. Lo ha detto il presidente di Cai, Roberto Colaninno, aggiungendo che entro Natale si volera' con la nuova Alitalia. "Sia Air France che Lufthansa hanno delle caratteristiche estremamente interessanti, faremo delle valutazioni e insieme all'assemblea o al cda decideremo penso entro novembre''. Colaninno ha quindi assicurato di non aver ricevuto in merito nessuna pressione politica.

AMERICA IN CODA PER SCEGLIERE IL NUOVO PRESIDENTE

L'America sceglie il suo 44/mo presidente. Lunghe file ai seggi e alcuni intoppi hanno caratterizzato l'avvio delle operazioni di voto in alcuni stati: in Virginia, a Richmond, oltre 700 macchine elettorali si sono rotte costringendo al ritorno alla scheda su carta.

Guasti a macchia di leopardo hanno messo alla prova la pazienza degli elettori anche in varie città della Costa Est e del Midwest. A Filadelfia in Pennsylvania, Cleveland e Columbus in Ohio, secondo quanto ha riferito il gruppo di monitoraggio Election Protection Commission, le macchine si sono inceppate.

L'organizzazione che raccoglie una decina di gruppi per il diritto al voto ha raccolto circa undicimila denunce di problemi e ha anche segnalato il fatto che alcuni seggi della Virginia hanno aperto in ritardo. In Virginia la Cnn ha segnalato guasti a Richmond e a Fairfax, alle porte di Washington: in alcuni seggi si è tornati alla carta. "Quel che vediamo stamattina lo avevamo pronosticato da mesi. I problemi fanno sì che la gente viene respinta ai seggi o è costrettaa stare in fila per ore", ha dichiarato JOnah Goldman, direttore della National Campaign for Fair Elections. Problemi ulteriori sono attesoi con l'apertura dei seggi all'Ovest. A Denver in Colorado dove nelle elezioni di metà mandato del 2006 ci furono code chilometriche per la prima volta in decenni oggi si vota su carta.

A Norfolk in Virginia, gli elettori si sono messi pazientemente in fila sotto la pioggia fin dalle 4:30 nonostante che i seggi fossero ancora chiusi. E' una scena destinata a ripetersi ovunque negli Usa nella giornata del voto. In Virginia, uno degli stati barometro del risultato, i seggi chiudono alle 19, l'una di notte in Italia.

Barack Obama e la moglie Michelle hanno votato alle 7:40 locali, sette ore più tardi in Italia, in una scuola elementare di Chicago. Gli Obama erano accompagnati al seggio vicino alla loro casa di Hyde Park dalle figlie Sasha e Malia. Il candidato democratico è poi partito per l'Indiana per l'ultimo appuntamento della campagna elettorale. Il repubblicano John McCain ha votato a Phoenix in Arizona con la moglie Cindy prima di partire per gli ultimi due comizi di un viaggio elettorale "indimenticabile". Dopo aver votato McCain è tornato a far campagna a Great Junction in Colorado e a Albuquerque in New Mexico prima di tornare al Biltmore Hotel di Phoenix per la notte dei risultati.

Ha votato anche il numero due democratico Joe Biden con la moglie Jill e la madre Catherine in un seggio di Wilmington nel Delaware. Biden fa oggi campagna in Virginia prima di andare a Chicago per aspettare i risultati del voto. "Domani spero, prego e credo di svegliarmi vice-presidente eletto degli Stati Uniti", ha detto la numero due repubblicana Sarah Palin dopo avere votato, in jeans e giubbotto col cappuccio, in un seggio elettorale nella cittadina di Wasilla, in Alaska. La governatrice dell'Alaska, accompagnata dal marito Todd, è rimasta pochi secondi dietro la tendina, a strisce verticali bianche e rosse, che garantiva privacy agli elettori al momento del voto. All'uscita dal seggio la Palin ha risposto a numerose domande dei giornalisti trasformando di fatto in una conferenza stampa l'occasione. "Sono ottimista e fiduciosa sul risultato di questa elezione", ha detto la Palin, "Sono onorata per il ruolo che ho potuto giocare e per questo ringrazio anche Dio". La Palin si sposterà oggi in Arizona per aspettare col senatore John McCain i risultati del voto.

Hillary e Bill Clinton hanno votato oggi vicino casa, in un seggio di Chappaqua, alle porte di New York. La ex First Lady rivale di Barack Obama alle primarie e il marito ex presidente hanno votato verso le 9:15 ora locale.

Barack Obama si e' aggiudicato la corsa elettorale anche a Hart's Location, il secondo dei due piccoli villaggi del New Hampshire insieme a Dixville Notch dove tradizionalmente si vota alla mezzanotte locale e dove i risultati si conoscono subito dopo. A Hart's Location, tradizionalmente in quota repubblicana, il candidato democratico ha ottenuto 17 voti contro i 10 del rivale repubblicano John McCain. A Dixville Notch, anch'esso solitamente a prevalenza repubblicana, Obama ha invece avuto 15 voti contro i 6 di McCain. E' la prima volta che qui vince un candidato democratico dal 1968.


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IL Grande '' G.T.A. : IV "






Niko Bellic, Il Giocatore di GTA IV.

Cosa significa oggi il sogno americano?

Per Niko Bellic, appena sbarcato dall'Europa, è la speranza di poter sfuggire al suo passato.

Per suo cugino, Roman, è la speranza che insieme possano trovare fortuna a Liberty City. Prossima fermata: terra delle opportunità.

Mentre sprofondano in un mare di debiti e vengono trascinati nel mondo criminale da una serie di sociopatici, ladri e da avvocati senza scrupoli, scoprono che la realtà è molto diversa dal sogno in una città che ha fatto dei soldi e dello status sociale i propri idoli: un paradiso per quelli che li hanno e un incubo per chi non li ha.

Sviluppato da Rockstar North, Grand Theft Auto IV, disponibile per Xbox360® e PLAYSTATION®3, ha segnato il più grande debutto nella storia dell'intrattenimento interattivo ed è subito diventato un nuovo standard nell'industria dei videogiochi, con critiche che lo acclamano come un capolavoro della tecnologia.

GTA IV : Il videogioco dell'anno.

Parliamo un pò del gioco platinum dell'anno 2008: Grand Theft Auto IV ( GTA IV )

Grand Theft Auto IV (GTA IV) è l'undicesima versione del videogioco della serie Grand Theft Auto è stato rilasciato per Playstation 3 e Xbox 360 da parte della Rockstar il 29 aprile 2008 , E Per PC il 29 Novembre 2008.

Durante la conferenza stampa Microsoft tenuta all'E³ il 9 maggio 2006 è stato annunciato che Grand Theft Auto IV sarà disponibile in esclusiva anche per la Xbox 360 con l'aggiunta di contenuti speciali scaricabili attraverso Xbox Live. La presenza di due episodi extra per la piattaforma Microsoft è stata successivamente confermata dalla stessa Rockstar. E cosi fù.

Dopo la conferenza stampa, la società Take Two Interactive, proprietaria della Rockstar Games, ha diffuso un comunicato in cui afferma che Grand Theft Auto IV sarà rilasciato in contemporanea sia per Playstation 3 che per la Xbox 360.Infatti e stato rilasciato in tutte le due console il 29 aprile.

Secondo GTA IV ha come motore grafico RAGE (Rockstar Advanced Game Engine, gia utilizzato nel gioco Table Tennis) in sostituzione dell'attuale Renderware.

Sul sito della Rockstar Games sono disponibili due trailer e una serie di immagini.


Il 17 dicembre e il 21 dicembre 2003, Take Two Interactive ha registrato il marchio GTA: Bogota e GTA: Tokyo. Qualcuno pensa che un segno per il nome del prossimo GTA, sebbene sia possibile che siano riservati per GTA: San Andreas. Anche se tali nomi non saranno utilizzati come titoli del nuovo videogame è sempre possibile che una delle due città o entrambe non siano le ambientazioni per GTA IV. Alcuni fan della serie hanno però fatto notare che sin da Grand Theft Auto: London, 1969, non è stata utilizzata nessuna città (o nome di una città) nel gioco e che Rockstar North continuerà probabilmente con questa tradizione, sebbene le città di Liberty City, Vice City, Los Santos, San Fierro e Las Venturas siano basate rispettivamente su New York City, Miami, Los Angeles, San Francisco e Las Vegas.
Il 2 Giugno 2005, ha iniziato a circolare uno screenshot del gioco che è stato poi dichiarato "fake" (falso). Successivamente è stato rilasciato un altro screenshot da un ex-dipendente della Rockstar, causando ulteriori speculazioni. Rockstar ha poi affermato che l'immagine era un altro falso.
È possibile che GTA 4 sarà un MMOG per via delle posizioni sul networking programming che sono state dichiarate sul sito della rockstar.

Rockstar North ha annunciato che Grand Theft Auto IV, ( fu previsto inizialmente per il 19 ottobre 2007 ), verrà rimandato al secondo trimestre dell'anno fiscale della compagnia. I motivi di questo ritardo, sarebbero legati alla necessità di avere più tempo a disposizione, per ultimare alcuni aspetti relativi allo sviluppo del titolo.
In GTA IV il giocatore avrà la facoltà di essere artefice del proprio destino, di modificare gli eventi e di scegliere come portare avanti la propria vita all'interno del gioco. A differenza dei precedenti capitoli dove la maggior parte degli ordini arrivava telefonicamente, in questo capitolo potremo organizzare noi come meglio crediamo le nostre missioni. Come in passato cambiano i nomi dei quartieri come Broker per Brooklyn, Dukes per Queens ecc. Houser ha confermato che le versioni per Playstation 3 e Xbox 360 sono identiche e non ci sono schermate di caricamento dopo essere entrati nel mondo di GTA IV e sembra che nella versione della console di Microsoft abbia dei contenuti esclusivi da scaricare nel Marketplace di Xbox Live, ancora non è stata confermata l'ipotesi di inserire contenuti extra nel Blu-ray della versione Playstation 3.
Niko potrà attivare più di una missione alla volta e per gestirle userà il suo cellulare.
Durante le missioni, sarà possibile "cambiare lavoro" in base alle esigenze.
Niko potrà pagare un tassista il doppio della tariffa per accelerare notevolmente l'andatura del veicolo.
La versione Xbox 360 del titolo è completa all'80%.
E' possibile vedere i passanti tossire, starnutire, fumare. E' quasi impossibile vedere lo stesso veicolo o passante in una determinata zona.
Nel corso del gioco le armi più appariscenti dovranno essere nascoste o Niko attirerà l'attenzione di chiunque dovesse vederlo.
Ogni ufficio o abitazione presenta svariate stanze, che possono essere visitate e con le quali si potrà interagire attivamente.
I passanti si comportano
in maniera decisamente realistica. Tra chi fuma in un bar, legge un giornale o semplicemente passeggia, ognuno ha il suo "da fare" come in una normale città del mondo reale.
All'interno di un Taxi ci sarà una visuale in prima persona che ci permetterà di vedere la strada direttamente dall'interno del veicolo.
Nella versione della Xbox 360 con il tasto A arriveremo subito a destinazione. Con il tasto X inciteremo l'autista ad andare più velocemente, mentre con il tasto Y scenderemo dal veicolo.
C'è un calendario che mostra i singoli giorni della settimana.
Le coperture di cui potrà fare uso Niko durante le sparatorie sono completamente distruttibili in tempo reale.
Dopo le pesanti critiche da parte degli utenti PS3 a causa del fatto che il titolo è stato abbassato di livello qualitativo per poterlo inserire nel supporto DVD-DL usato da Xbox 360, Rockstar ha deciso di farsi perdonare annunciando L.A. Noire, un gioco molto in stile Grand Theft Auto ma ambientato nei tardi anni 40 (quindi si avvicina più a Il Padrino). Il gioco sarà ovviamente esclusiva PS3 e sfrutterà a pieno la potenza del Cell e del supporto Blue-Ray.

Serie A - Di Carlo "Questa squadra ha qualità"

Il nuovo tecnico del Chievo è convinto di poter salvare la squadra, dopo un avvio di stagione difficoltoso che ha costretto la società di Luca Campedelli a esonerare Giuseppe Iachini, il traghettatore dell'undici gialloblù in serie A nella scorsa stagione

Sono trascorse poche ore dall'annuncio dell'esonero di Giuseppe Iachini e dal reclutamento di Domenico Di Carlo, ma a Verona non hanno voluto perdere tempo e il nuovo tecnico del Chievo è già stato presentato.

E, nonostante gli scarsi risultati ottenuti dal Chievo fino a ora, il nuovo occupante della panchina gialloblù ha voluto menzionare il suo predecessore: "Prima di tutto vorrei ringraziare Giuseppe Iachini, che è un amico, per il lavoro svolto fino a questo momento. Sono certo che grazie a lui la squadra abbia raggiunto un'impostazione e un'organizzazione solide".

L'occasione per rilanciarsi, evidentemente, era nell'aria e Di Carlo racconta il percorso che l'ha portato ad accasarsi a Verona: "Quest'estate, per scelta, non ho accettato offerte in serie B e ho aspettato un'opportunità nella massima serie. Il Chievo mi ha chiamato: ringrazio il Presidente, il Direttore e tutta la Società per avermi scelto, ne sono onorato. Parto già con la convinzione di riuscire a raggiungere l'obiettivo prefissato. Sono sicuro che sarà una sfida impegnativa Il Chievo dovrà guadagnarsi tutto sul campo, ma le qualità per farlo questa squadra le ha".

Il nuovo allenatore clivense non ha intenzione di mettere fretta al gruppo di cui ha appena preso il timone, ma vuole fare le cose con calma e per gradi: "Di tempo ce n'è, ci sono ancora ventotto gare per raggiungere i fatidici quaranta punti circa che rappresentano la quota salvezza. Ovvio che ci sarà qualcosina da cambiare e inizieremo già da oggi a rimboccarci le maniche per far punti da subito, anche se è vero che i prossimi impegni sono molto insidiosi. Personalmente credo nelle imprese, dobbiamo solo riuscire a trasformare tutte queste difficoltà in stimoli a far bene".

La società, nel fare spazio a Mimmo Di Carlo, ha comunque congedato con eleganza Iachini per bocca del presidente Luca Campedelli: "Ringrazio mister Iachini e il suo staff per quanto fatto la scorsa stagione, raggiungendo un obiettivo difficile come quello della promozione. Purtroppo, quest'anno non è stato possibile continuare il questo rapporto. A nome della società do quindi il benvenuto a mister Di Carlo, con cui è stato raggiunto un accordo per quest'anno con l'opzione per il prossimo. Sono convinto che con noi potrà fare bene".

Bettini cade, 6 giorni addio

Dopo averci al mattino, rilasciato un'intervista esclusiva, nel primo pomeriggio, nel corso della 6 Giorni di Milano, brutta caduta per Bettini, la cui avventura a Milano pare finita


Cominciamo dalla brutta e stretta attualità. Caduto nel corso della sessione pomeridiana della 1a giornata di gara alla 6 Giorni di Milano, Paolo Bettini ha violentemente picchiato la testa a terra. Subito immobilizzato con un collare, il livornese è stato portato in ospedale per accertamenti. L'incidente non è grave: lo stesso Bettini ha tranquillizzato i giornalisti che sono andati a trovarlo in ospedale: sono state escluse fratture e si tratta, quindi, soltanto di una forte contusione. Della dinamica della caduta non ricorda nulla e sarà tenuto in osservazione sicuramente per tutta la notte. Probabilmente sarà dimesso domani mattina e dunque termina qui la sua 6 Giorni. Che perde così il suo protagonista più atteso.

Nella mattinata, un sorridente Bettini aveva invece atteso Eurosport nella zeriba per fare due chiacchiere, di ciclismo ma non solo. Maglia verde con sponsor Regione Lombardia, animo davvero sereno, e davvero nessun rimorso: "Sono sereno, è vero che sembra che io abbia un'altra faccia. Perché sono cambiate le mie giornate. A casa sto ancora poco, perché ho mille cose da fare. Finalmente però ho il tempo per fare cose che mi sono sempre piaciute ma che prima, causa mancanza di tempo, mi erano negate".

Proviamo a scavare un po' indietro. Gli chiediamo se la decisione del ritiro sia davvero maturata sabato 27 settembre, a 2 giorni dalla corsa iridata. Quel sabato, con quell'annuncio frettoloso in conferenza stampa, Paolo sorprese un po' tutti. "Decisi tutto, ma proprio tutto, solo sabato 27, dopo pranzo - spiega - Ci stavo pensando da tempo, poi quel giorno mi sono deciso. Ho chiamato mia moglie, le ho detto di saltare in macchina a venire verso Varese, che avrei annunciato il mio addio al ciclismo. Poi la conferenza stampa, e in 15 minuti abbiamo sistemato tutto e ci siamo tolti il pensiero".

Il futuro di Paolo Bettini. Gli è stato proposto di seguire e commentare sulla moto in corsa il Giro d'Italia: "Vero, mi è arrivata questa possibilità. Ci sto pensando. Da una parte è un'esperienza affascinante, già solo perché qualcosa di nuovo per me. Un'esperienza da fare, da un altro lato mi preoccupano i 20 giorni di fila seduto su una moto. Non ci sono abituato".

Sicuramente, Paolo Bettini non si occuperà di sindacato corridori. Pare gli avessero proposto di capeggiarlo. La risposta di Paolino è tanto chiara quanto sincera. "Assolutamente no. Non ci penso proprio a rappresentare il gruppo, visto che si tratta di un gruppo che, ancora, non vuol saperne di remare tutto dalla stessa parte. Lavorare per il sindacato è una cosa che davvero non mi tocca".

Un Bettini, schietto come è da sempre, che non se la sente di professare ottimismo sul futuro del ciclismo. "Come si fa per recuperare il terreno perduto? - chiede - Bisognerebbe cambiare registro, o meglio i corridori dovrebbero cambiare registro, pensare un po' meno all'ossessione del risultato e un po' di più a cercare di divertirsi, quando si allenano e quando sono in gara. Correre con grinta, entusiasmo, ma senza ossessioni. Non so quando ci arriveremo, la cosa più triste secondo me è accorgersi, perché è così, che il 90% degli scandali doping hanno nel corridore il vero colpevole. Io in un gruppo così non mi ci riconoscerei proprio. Non importa, ormai penso ad altro".

Adesso, l'obbligo diventa pensare ad un pronto e completo recupero.

Champions League - Cannavaro: "La Decima, poi Napoli"

Il capitano della nazionale azzurra si prepara a ricevere la Juve al Bernabeu, in uno dei confronti più ricchi di pathos in questi gironi di Champions. Le Merengues hanno bisogno di 3 punti, ma Ranieri a questo punto sogna il primato nel girone


L'ultimo pareggio in campionato sul campo dell'Almeria ha lasciato Fabio Cannavaro con l'amaro in bocca e con tanta voglia di riscatto, soprattutto in Champions League e soprattutto contro la Juventus, visto che il suo Real Madrid deve riscattare la sconfitta 2-1 di 15 giorni fa a Torino.

"Dobbiamo assolutamente vincere, al 100% - ha detto il capitano della Nazionale - ma non sarà una partita facile perché loro arrivano qui con grande entusiasmo. La Champions è il mio sogno: è l'unico trofeo che mi manca". E anche la dirigenza del Real ormai sembra puntare dritto verso il traguardo europeo: dopo due titoli nazionali consecutivi, infatti, l'obiettivo in casa madridista non può che essere 'La Decima', visto che la coppa dalle grandi orecchie manca nella bacheca blanca dal 2002.

Cannavaro, poi, parla anche di Raul, capitano e simbolo del Real, trovando interessanti termini di paragone con il collega bianconero Del Piero. "E' un esempio per tutti e non capisco le critiche nei suoi confronti, come non capivo quelle rivolte ad Alex. Gli dicevano di ritirarsi perché era vecchio, ma le partite decisive le risolveva sempre lui".

La Juve è il passato di Cannavaro, il Napoli il suo futuro. "Sono molto felice a Madrid - continua il difensore - ma tutti sanno che sono napoletano e voglio concludere la mia carriera nel Napoli. Tuttavia voglio ancora giocare ai massimi livelli, quindi al momento giusto parlerò con il club e decideremo insieme la soluzione migliore". Traducendo: Cannavaro rimarrà per un altro anno al Real (magari per chiudere con la finale di Champions 2010 al Bernabeu...) e poi tornerà al San Paolo, in un Napoli che si prepara a sognare.

Champions League - Inter: tre punti per gli ottavi

Con l'Anorthosis, l'Inter cerca la vittoria per strappare la matematica qualificazione agli ottavi di Champions League

L'Inter è volata a Cipro per sfidare l'Anorthosis di Famagosta nella 4a giornata del gruppo B di Champions League. Un match importante per i nerazzurri che, in caso di vittoria, potrebbero festeggiare la qualificazione agli ottavi di finale con due turni d'anticipo. Un motivo in più per vincere sarebbe quello che, con il pass degli ottavi già in tasca, la squadra di Mourinho potrebbe dedicarsi da qui a febbraio esclusivamente al campionato.

"Sappiamo che con una vittoria saremo qualificati. Questo è il nostro primo obiettivo nel girone. La Champions è una competizione molto rischiosa, bisogna stare attenti a non commettere passi falsi e a non complicarsi la vita, ma sappiamo cosa dobbiamo fare. Il nostro obiettivo è il primo posto -ha spiegato il tecnico portoghese - L'avversario è tosto, già nella gara d'andata si è preparato molto bene e ha saputo metterci in difficoltà, quindi non ci aspettiamo una gara facile. Davanti ai suoi tifosi, l'Anorthosis ha sempre vinto, ha battuto avversari forti e quindi proverà a creare problemi anche a noi. Ma noi abbiamo l'obiettivo della vittoria e scendiamo in campo sempre per vincere".

Per quanto riguarda la formazione, Mourinho non si è sbilanciato più di tanto anche se ha lasciato qualche indicazione: "Non riesco a capire per quale motivo tutti si preoccupano di Zlatan. Ibrahimovic è un giocatore che sta bene fisicamente e psicologicamente e che sta giocando splendidamente bene per la squadra. Un giocatore che, ha giocato in maniera perfetta una gara nella quale è stato protagonista in tutte le azioni. Sono sicuro che se un giorno dovessi metterlo in panchina tutti i critici sarebbero pronti a contestare la mia scelta. Io non scelgo in base e quello che dicono i critici e se un giocatore sta bene come Zlatan in questo periodo, gioca, anche perchè le casualità di un infortunio sono pari a quelle che possono succedere ad una persona che uscendo da questo stadio mette un piede sotto una macchina". Quindi, Ibrahimovic ancora una volta titolare. Al fianco dello svedese dovrebbero giocare Quaresma e Balotelli, ma Mourinho potrebbe anche cambiare idea dopo la rifinitura di martedì mattina.

Per la sfida con l'Anorthosis, il tecnico di Setubal ha rintegrato Cruz mentre ha lasciato ancora una volta a casa Adriano. "Cruz è qui con noi, è tra i convocati e domani verrà in panchina. Per la squadra e per me è importante avere un giocatore della sua esperienza e con le sue capacità, a disposizione - ha spiegato lo Special One - Io credo, che se Adriano lo vorrà, troverà ancora spazio con noi, come lo ha trovato prima quando ha fatto molto bene. Non è con noi in questa occasione, ma mancano altre due partite in Champions e sono convinto che se vorrà, Adriano sarà con noi". Dunque, Cruz perdonato, Adriano quasi.

Infine, il tecnico nerazzurro, è tornato a parlare del match vinto al fotofinish con la Reggina: "Lo so che per molti avrei dovuto inserire dei difensori già dopo il 2-0 di Vieira, ma questo non è il mio calcio e, come ho detto tante volte, l'Italia non mi cambierà. Quindi ho preferito giocare con un modulo molto offensivo e alla fine se abbiamo vinto la partita, il motivo è stato proprio questo, quello di aver sempre cercato il successo anche dopo il loro 2-2. La cultura italiana del pragmatismo non mi cambierà e cercherò di portare a casa il risultato e, l'ho fatto altre volte in carriera solo se sarò costretto a difenderlo negli ultimi minuti, non all'inizio delle partite".

Dall'altra parte, ci sono da registrare le defezioni di Dellas e Savio: due assenze pesanti per l'Anorthosis che, però, in casa ha già battuto il Panathinaikos.

CICLISMO: 6 GIORNI; BETTINI CADE E BATTE TESTA, RICOVERATO

Il ciclista Paolo Bettini, impegnato nella 'Sei giorni' a Milano in corso nel velodromo costruito all'interno del salone Eicma, ha subito una brutta caduta che ha coinvolto anche Roberts e Popovych. I tre sono stati costretti a interrompere la gara e sono ricoverati all'Ospedale Sacco di Milano per accertamenti.

Le loro condizioni dovrebbero essere rese note in serata. Ad aver riportato le conseguenze maggiori sembra essere proprio Bettini, che ha battuto la testa contro il muro di protezione.

A Bettini è stato immobilizzato il tratto cervicale della colonna vertebrale con un collare, ma comunque - spiega chi gli era vicino nei momenti successivi all'incidente - egli era cosciente quando ha lasciato la Fiera per essere trasportato in ospedale.

MALTEMPO A ROMA: MUORE TREDICENNE COLPITO DA ALBERO

Un ragazzino di 13 anni e' morto a Roma dopo essere stato colpito da un albero caduto a causa del maltempo. Il fatto e' avvenuto nella zona periferica al Tuscolano. Il ragazzino e' arrivato all'ospedale Vannini in codice rosso dove poi e' deceduto.

NUOVA ONDATA DI MALTEMPO IN SARDEGNA
Pioggia intensa e forte vento durante la notte su tutta la Sardegna centro meridionale. Nel Campidano e' straripato il Riu Mannu bloccando la statale 131. Altri torrenti sono in piena e alcune persone sono state soccorse mentre venivano trascinate dalle acque. Colpiti anche alcuni paesi del nuorese. Allagamenti e smottamenti a Brescia, nella Franciacorta e sul lago di Garda.

SI AGGRAVA STATO ALLERTA IN LIGURIA
E' passato dal primo al secondo grado lo stato di allerta per il maltempo in Liguria dichiarato fino alle ore 13 di domani, mercoledi', dalla Protezione Civile della Regione. L'aggravamento dello stato di allerta riguarda i comuni di prima e seconda categoria (quelli con maggiori criticita' territoriali) delle province di Imperia, Savona e Genova. Su tutta la Liguria piove insistentemente dalla notte scorsa (dalla mezzanotte sono caduti dai 15 ai 25 millimetri di pioggia) ma la previsione e' di un peggioramento fino a domattina. Lo stato di saturazione dei versanti ha quindi indotto la Protezione Civile regionale a dichiarare lo stato di elevata criticita' con l'invito ai Comuni a monitorare le aree a rischio di frane, anche attivando presidi territoriali. I venti sono previsti forti (50-60 chilometri orari) in prevalenza da est, sud-est con locali raffiche di burrasca forte (80-90 chilometri orari) soprattutto al largo e sui rilievi.

ALLAGAMENTI E SMOTTAMENTI NEL BRESCIANO
Una violenta ondata di maltempo si e' abbattuta nella serata di ieri su varie zone della provincia di Brescia. La pioggia ha provocato allagamenti a Brescia, ma anche nella zona della Franciacorta e del lago di Garda. Si sono inoltre registrati degli smottamenti. Tra le zone interessate la Valsabbia, con del terriccio che ha invaso la statale 237 nel comune di Barghe.

TRENTINO: ALLERTA PER PROSSIME 18-24 ORE
In previsione delle intense piogge che interesseranno il Trentino nelle prossime 18-24 ore la Protezione civile trentina ha dichiarato lo stato di allerta ordinaria, il primo livello nella scala di allarme, su tutto il territorio provinciale. L'avviso meteo emesso alle 09.45 di stamani annuncia infatti un intenso flusso meridionale, molto umido e instabile, con precipitazioni diffuse e persistenti, localmente molto abbondanti (fino ad oltre 110 millimetri), anche a carattere temporalesco, con possibili raffiche di vento superiori a 15 metri al secondo in prossimita' dei temporali. La fase piu' intensa e' attesa tra la serata e la notte di oggi, martedi' 4 novembre. Le zone interessate comprendono l'intero territorio provinciale, ma in particolar modo i settori meridionali. Nelle scorse 24 ore sono caduti mediamente 30 millimetri di pioggia, con punte superiori ai 50 millimetri. Il limite della neve, attualmente oltre i 2.300 metri circa, tendera' ad abbassarsi fino a 1.800 metri circa durante le fasi piu' intense. ''Il consiglio per tutti e' quello di prestare un supplemento di attenzione negli spostamenti - ha spiegato Claudio Bortolotti, dirigente generale della Protezione civile trentina - per via del fondo bagnato e reso in molti punti sdrucciolevole a causa delle foglie bagnate, e di evitare di avvicinarsi troppo ai corsi d'acqua''.

PIEMONTE; ALLERTA NEL NORD, FIUMI IN PIENA
Allerta maltempo nel nord del Piemonte dove i corsi d'acqua sono ormai prossimi al livello di attenzione, specialmente nei settori alpini e prealpini. ''Nelle prossime 24 ore - avverte l'Arpa (agenzia regionale di protezione ambientale) - la situazione meteorologica potra' determinare condizioni di criticita' sulla regione, anche in relazione al quadro delle precipitazioni pregresse''. Da venerdi', a intervalli, sta piovendo sul Piemonte e oggi la perturbazione e' particolarmente intensa. Il maltempo dovrebbe aggravarsi nelle prossime ore con piogge molte forti. Le precipitazioni saranno particolarmente intense nei bacini dell'Ossola, del Sesia, del Biellese, del Canavese, delle valli di Lanzo e delle zone appenniniche. Il livello dei corsi d'acqua si avvicinera' al livello di attenzione anche nei tratti di pianura; sui versanti di montagne e colline sono possibili frane. La quota delle nevicate, oggi a 1.900 metri, dovrebbe abbassarsi domani a 1.700 metri. Domani ricorre il 14/o anniversario della disastrosa alluvione che nel '94 sconvolse il Piemonte causando 64 vittime.
La posizione del Pd contro l'omofobia é "chiarissima". Il "parere personale" espresso in proposito da Paola Binetti nell'intervista di venerdì al 'Corriere della Sera' è "sbagliato". Ma "in un grande partito come il Pd non possono esistere 'reati d'opinione o processi per idee che vengano espresse".

Lo afferma in una dichiarazione il segretario del Pd Walter Veltroni, che intende chiudere così da parte sua la polemica, che considera esagerata, scoppiata intorno alle parole della deputata teodem che ha accostato omosessualità e pedofilia.

"Le posizioni del Partito democratico su temi di grande importanza, come l'uguaglianza dei diritti e la lotta ad ogni fenomeno discriminatorio come l'omofobia - afferma Veltroni - sono chiarissime. A sancirle è la nostra carta dei valori e io stesso ho avuto recentemente occasione di ribadirle intervenendo al Circo Massimo davanti ad un mare di persone".

"E' chiaro, quindi - aggiunge il segretario del Pd - che singole voci che assumono posizioni diverse da queste non rappresentano l'opinione del partito ma esprimono un parere personale. Un parere, nel caso della recente intervista dell'onorevole Paola Binetti, sbagliato. Ma al tempo stesso credo che in un grande partito come il nostro non possano esistere 'reati d'opinione o processi per idee che vengono espresse".

"Mi stupisce - conclude Veltroni - che su queste dichiarazioni si sia creato una così grande polemica quando era chiara la natura personale delle opinioni espresse e la posizione complessiva del partito".

CAI: PROBLEMA CHIUSO, A NATALE SI VOLA

La Cai non convochera' i sindacati autonomi di Alitalia che hanno chiesto un nuovo incontro con i vertici della compagnia. Lo ha sottolineato il presidente, Roberto Colaninno, nel corso della missione di sistema italiana in Vietnam. ''No, no, no. Non c'e' nessuna convocazione: il problema e' finito, chiuso'', ha detto rispondendo alle domande dei cronisti.

Le assunzioni di Cai saranno aperte a tutti, compresi i piloti di altre compagnie, ad esempio della Ryanair. Colaninno ha spiegato che la chiamata sara' individuale: ''Manderemo una lettera e diremo ad esempio: 'cara signorina, vuole fare l'assistente di volo sulla tratta Milano-Boston?'. Se dice di si', va all'ufficio del personale, accetta e firma''. Alla domanda se la chiamata sara' quindi diretta, il numero uno della Cai ha risposto: ''La chiami come vuole, sara' diretta o indiretta. Magari ci sara' qualcuno che non e' di Alitalia e fa la sua domanda. Noi per esempio, potremo assumere anche i piloti di Ryanair''. Anche se la compagnia low cost ha dichiarato di essere interessata proprio ai piloti Alitalia: ''Appunto - ha puntualizzato Colaninno - Vediamo chi fa le condizioni migliori''.

''Col mese di novembre faremo la scelta'' sul partner straniero. Lo ha detto il presidente di Cai, Roberto Colaninno, aggiungendo che entro Natale si volera' con la nuova Alitalia. "Sia Air France che Lufthansa hanno delle caratteristiche estremamente interessanti, faremo delle valutazioni e insieme all'assemblea o al cda decideremo penso entro novembre''. Colaninno ha quindi assicurato di non aver ricevuto in merito nessuna pressione politica.


MATTEOLI, NIENTE SCIOPERI, PREVALGA BUON SENSO
I piloti Alitalia che non sottoscriveranno il contratto non accederanno alla cassa integrazione.

''Ieri c'e' stata un'assemblea molto combattuta, ma nessuno ha proclamato uno sciopero: spero che il buon senso prevalga almeno su questo aspetto''. Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Oggi il commissario straordinario Augusto Fantozzi ''incontrera' la Cai'' per stabilire le prossime tappe del percorso, ''non ce la fa piu' a reggere, rischiamo di arrivare con gli aerei fermi''. ''Di trattative - ha proseguito - non ce ne sono piu', sono terminate da qualche giorno: sono state lunghe ed estenuanti, ma ora la Cai e' intenzionata a partire''.

Cai in un anno puo' essere in condizioni di riassumere


DI PIETRO, FERMIAMO AEREI, NON E' COSA DI FAMIGLIA
"Bisogna reagire fermando gli aerei", dice Di Pietro. "Colaninno deve capire che qualche decina di migliaia di persone non sono una cosa usa e getta e che Alitalia è un servizio di trasporto che interessa al Paese e non un affare di famiglia". Quanto all'ipotesi di Matteoli che non ci sia la cassa integrazione per i dipendenti che rifiutassero di sottoscrivere il contratto Cai, Di Pietro sostiene che "in un stato di diritto, Matteoli dovrebbe finire direttamente davanti al tribunale dei ministri per estorsione aggravata nei confronti dei lavoratori. Mettergli un messaggio di questo genere è come dirgli o lasci che ti tagli un braccio, o ti taglio la testa. Questo non è da stato liberale e democratico"


SCAJOLA, NON C'E' PIU' SPAZIO PER MEDIAZIONE
"Tutto ciò che era trattativa, consultazione, opera di mediazione è stato fatto. Ora qualsiasi cosa si facesse anche solo per ritoccare una virgola potrebbe compromettere in via definitiva la nuova Alitalia". Così il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola. "E' arrivata un'offerta vincolante al commissario Fantozzi da parte di Cai. Banca Leonardo sta predisponendo le carte per una valutazione di congruità. Non sono arrivate altre offerte, anzi più volte - ha detto il ministro a margine della missione di sistema in Vietnam - questa vertenza è stata recuperata per i capelli, l'ultima volta pochi giorni fa. Le risorse sono in via di esaurimento".


IL FRONTE DEL 'NO'
ROMA - Il fronte del 'no' di piloti e assistenti di volo ma anche del personale di terra di Alitalia é pronto con una risposta decisa e ferma pur di cancellare l'accordo con Cai, siglato venerdì scorso a palazzo Chigi da Filt, Fit, Uilt e Uglt. Per evitare iniziative dure, Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl aspettano una riconvocazione da parte di Cai e Governo. Il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ha intanto avviato l'esame dell'offerta di Cai per l'acquisizione della parte buona della compagnia.

Offerta vincolante e irrevocabile fino al 30 novembre che prevede, tra l'altro, l'assunzione degli obblighi derivanti dal Programma Millemiglia e Alicorporate. La risposta potrebbe arrivare in settimana: il corrispettivo dovuto e le modalità e i termini di pagamento saranno comunicati - ha fatto sapere Fantozzi - dopo che il perito indipendente nominato dal Ministero dello Sviluppo economico (Banca Leonardo) avrà trasmesso la perizia.

L'offerta presentata da Cai, rende noto ancora Fantozzi, sarà oggetto di una istruttoria, anche con l'ausilio dell'advisor finanziario della procedura, e sarà sottoposta alle Autorità competenti. Focus, intanto, questa settimana, sulle possibili sinergie fra la Nuova Alitalia e British Airways, dopo l'analisi fatta da tecnici di Cai, Alitalia e AirOne con Lufthansa la settimana scorsa e con Air France-Klm in quella precedente. L'esito della scelta del partner straniero è atteso per la metà di novembre. Assemblea rovente, ("lunga, tesa e complicata" è stata definita dal segretario nazionale dell'Sdl Andrea Cavola), di oltre un migliaio di lavoratori di Alitalia e AirOne a Fiumicino, a cui i rappresentanti delle cinque sigle hanno spiegato le ragioni del no alla firma all'accordo del 31 ottobre su contratti e criteri di selezione proposti da Cai.

Il fronte ha rischiato di rompersi dopo le contestazioni con fischi e urla contro il presidente dell'Anpav, Massimo Muccioli, che ha lasciato l'assemblea affermando che "é stato organizzato in maniera scientifica un agguato nei confronti del sottoscritto e nei confronti della mia sigla", che conta 580 iscritti fra gli assistenti di volo. "Questa assemblea non è espressione reale della totalità della categoria o del pensiero dei lavoratori, ma è una espressione pilotata".

Una versione ridimensionata da Cavola che ha definito "dissenso" quello che si è levato dalla mensa di Fiumicino e che ha espresso a Muccioli la solidarietà delle altre sigle presenti. Al presidente dell'Anpav è arrivata solidarietà anche dai sindacati confederali e dall'Ugl. La mozione dell'assemblea prevede anche che siano messe in campo tutte le azioni utili per "il ripristino di corrette relazioni industriali e sindacali con chi rappresenta realmente i voleri dei lavoratori di Alitalia appartenenti alle tre categorie: terra, assistenti di volo e piloti". Inoltre, è stato dato mandato alle organizzazioni sindacali e alle associazioni professionali "di trattare con Cai e il governo per l'ottenimento della massima tutela occupazionale, anche mediante il ricorso ad un esteso part-time".

Viene infine "rifiutata ogni forma di stesura dei contratti collettivi di lavoro unilaterale e non condivisa", e, allo stesso tempo, si indica la necessità di "indire frequenti assemblee per aggiornare i lavoratori sulla situazione e per prendere le decisioni conseguenti". L'assemblea dei lavoratori di Alitalia e AirOne chiede anche che la Filt Cgil ritiri la firma al 'lodo Letta' viste le dichiarazioni più volte rilasciate dall leader della confederazione Guglielmo Epifani sul concetto di democrazia e di rappresentanza sindacale.
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