venerdì 22 agosto 2008

Sole, solari e salute della pelle

Abbronzatura: d'obbligo le creme solari?

Con l'estate torna la voglia di abbronzarsi e con essa il monito degli esperti che invitano a proteggersi dal sole in maniera adeguata. E, a giudicare da quanto gli italiani spendono per i prodotti solari, sembrerebbe che questa regola sia entrata definitivamente negli usi e costumi nazionali. In effetti sono assolutamente indispensabili - e con fattore di protezione adeguatamente alto - per i fototipi chiari, in particolare all’inizio dell’estate, ma rappresentano una sana abitudine anche per i tipi meno nordici nonostante questi non rischino allo stesso modo di scottarsi.

Secondo gli studi epidemiologici, infatti, la probabilità di ammalarsi di alcuni tumori della pelle è in relazione al numero e all’intensità delle ustioni da esposizione di cui si è stati vittime nel corso della vita. Tuttavia, va ricordato, l’eccesso di radiazione solare è coinvolto non solo nell’insorgenza di neoplasie, ma anche nei processi di invecchiamento della pelle, nella formazione di macchie, nella rottura di piccoli vasi: anche queste sono ottime ragioni per evitare di esporsi agli ultravioletti senza filtri di protezione. Le applicazioni dovrebbero essere ognuna di almeno 25 grammi di prodotto (due milligrammi ogni centimetro quadrato di pelle, più o meno) andrebbero ripetute ogni tre ore circa, dopo ogni immersione o doccia, e anche in seguito a grandi sudate. Sarà bene ricordare che circa il 60 per cento delle radiazioni ultraviolette ci raggiunge all’ombra, quindi anche sotto un ombrellone vanno prese le precauzioni necessarie.

Come scegliere un prodotto solare sicuro?

Scaffali pieni di solari, tutti più o meno simili, tutti a promettere le stesse cose: protezione, pelle giovane e idratata. Le etichette riportate sulle creme solari in commercio riportano le normative sui cosmetici e contengono per legge ogni informazione utile, che tuttavia bisogna saper leggere. Un buon prodotto solare deve avere sia un fattore di protezione contro i raggi ultravioletti B sia contro gli UVA (i responsabili di allergie, invecchiamento cutaneo e comparsa di macchie sulla pelle).

La presenza di questi filtri deve essere indicata dalle sigle, chiaramente visibili sulla confezione, SPF (Sun Protecting Factor) per la protezione dagli UVB e PPD (Persistent Pigment Darking) per gli UVA. I fattori di protezione per i due tipi di filtro sono differenti: per una buona qualità del PPD è necessario che il suo valore sia pari a un terzo rispetto al valore del SPF. In ogni caso gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità affermano che un buon filtro solare dovrebbe avere un fattore di SPF di almeno 15, dovrebbe essere fotostabile, e resistente all’acqua.

I filtri solari bastano per proteggersi dal sole?

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, la IARC, ha dichiarato l’utilità dei filtri nella prevenzione delle scottature e di alcuni tumori della pelle, soprattutto i carcinomi squamo-cellulari. Tuttavia, questi prodotti dovrebbero essere considerati solo una parte della protezione. Chi ha pelle e occhi chiari e capelli biondi o rossi, affermano i dermatologi, dovrebbe proteggersi adottando precauzioni aggiuntive:

indossare abiti che coprano adeguatamente braccia e gambe e coprirsi con un cappello;
stare all’ombra quando è possibile;
evitare di fare attività sportiva per tempi prolungati sotto il sole.
I bambini fino a tre anni non dovrebbero mai essere esposti al sole diretto. Secondo alcuni dermatologi - infatti - i filtri, soprattutto quelli contenenti sostanze di cui non siano ancora note la tossicità a breve e a lungo termine, non andrebbero mai applicati sui bambini piccoli.

A cos'altro bisogna fare attenzione?

L’esposizione ai raggi ultravioletti e ai viola-blu può essere nociva anche per gli occhi, che quindi andrebbero protetti con lenti adeguate. Indossare un paio di occhiali da sole al mare o in alta montagna dovrebbe dunque rappresentare una regola, dettata però dal buon senso più che dalla moda stagionale. A questo proposito vale la pena ricordare che:

le lenti di colore marrone sono le migliori per la protezione dai raggi solari;
le lenti polarizzanti sono capaci di filtrare anche i riflessi;
nel settore ottico esistono quattro categorie di filtro solare, contraddistinte dai numeri da zero a quattro, e le ultime due categorie (filtro scuro e filtro molto scuro) sono indicate rispettivamente per l’esposizione in pieno sole e per le forti illuminazioni, quindi per l’alta montagna e le superfici riverberanti.
Gli occhiali da sole, inoltre, devono presentare la marcatura CE (Comunità Europea) e devono sempre essere accompagnati da note informative su cui sia chiaramente leggibile la categoria del filtro

Per approfondire leggi l'ABC dell'abbronzatura

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