lunedì 25 agosto 2008

Pechino 2008 - Il Pagellone dell'Italia

Abbiamo tirato un bilancio della spedizione azzurra a Pechino: 28 medaglie, meno di Atene 2004, con tante soddisfazioni ma anche molte delusioni. E voi cosa ne pesante? Esprimete il vostro giudizio, come sempre in modo civile


ATLETICA, 7: Schwazer la ciliegina sulla torta; Howe, Di Martino e Baldini le delusioni. Il marciatore altoatesino ci ha regalato una splendida medaglia d'oro, figlia di tanti sacrifici di questo 23enne carabiniere. Male gli altri tre atleti che erano partiti per Pechino con altre aspettative ma che, a causa anche di una condizione fisica non eccelsa, non hanno potuto esprimersi al meglio per puntare a un podio nettamente alla loro portata.

BEACH VOLLEY, 5: La coppia azzurra Amore-Lione, era partita con poche speranze, ma certamente non si è fatta notare tra i mostri sacri del beach volley internazionale. Un voto che rispecchia, purtroppo, la situazione di questo sport in Italia.

CALCIO, 3: le semifinali, e il podio, erano nettamente, anzi quasi obbligatoriamente, alla nostra portata. L'Italia, a differenza di Brasile e Argentina, non ha voluto portare fuori quota (e l'unico che avevamo si è fatto subito male), ma la squadra di Casiraghi aveva le qualità per arrivare tranquillamente tra le prime quattro. Invece è arrivata una cocentissima delusione col Belgio ai quarti: una lezione severa ma che potrebbe (speriamo?) convincere Federazione, e calciatori, ad allestire una squadra olimpica ancora più competitiva per puntare con decisione all'oro (Argentina docet).

CANOA 8: irresistibile, inarrivabile, eterna Idem che, a 44 anni e alla sua settima olimpiade, ha sfiorato un incredibile oro solo per 4 millesimi. Un battito di ciglia. Da applausi anche il bronzo di Facchin e Scaduto nel K2. Di più, sinceramente, non potevamo pretendere.

CANOTTAGGIO 5,5: un argento, vero, con i nostri ragazzi del quattro di coppia (Luca Agamennoni, Rossano Galtarossa, Simone Raineri e Simone Venier) che hanno però reso meno amara la spedizione. Unica gioia, e flop evitato, in uno sport dove l'Italia ha sempre fatto da padrona.

CICLISMO 6,5: un po' di amarezza per l'argento di Rebellin (battuto solo allo sprint) ma ancora di più per Paolo Bettini che non è riuscito a difendere l'oro di Atene. Bravissima, tra le donne, la Guderzo: inaspettato bronzo. Due soddisfazioni che hanno cancellato mesi di ombre e polemiche nel ciclismo italiano, travolto dai casi di doping di Riccò e Sella. Medaglie che, forse, hanno contribuito a riavvicinare un po' gli amanti della bici tricolore a questo sport.

CICLISMO SU PISTA, 4: male, un vero e proprio flop. Roberto Chiappa, impegnato nella prova di velocità, è stato eliminato agli ottavi di finale. Sconfitto dal francese Mickael Bourgain, il 35enne di Terni, alla sua quarta olimpiade, è andato ai ripescaggi dove ha gareggiato con il malese Mohd Azizulhasni Awang e con il tedesco Nimke Stefan, ma ha chiuso in ultima posizione ed è stato eliminato. L'azzurro é poi andato fuori anche nel keirin. Non è andata bene anche nell'Americana: la coppia Angelo Ciccone-Fabio Masotti ha ottenuto solo il 14° posto. Nelle gare femminili anche Vera Carrara si é piazzata 14a nella prova della corsa a punti.

GINNASTICA, 5: nell'ARTISTICA, male l'acciaccata Vanessa Ferrari, mentre Cassina ha ammesso di aver sbagliato durante la sua prova. Sinceramente ci si aspettava molto di più da questo sport anche se, come per la RITMICA, molto è stato condizionato dalle decisioni di una giuria del tutto impreparata e forse in mala fede (parole e opinioni non solo di chi scrive, ma anche degli addetti al lavoro). Peccato, perché le nostre ragazze della ritmica si erano guadagnate con impegno, sudore, classe, eleganza e tenacia un meritatissimo posto sul podio.

JUDO, 10: fantastica Giulia Quintavalle, protagonista un po' a sorpresa di un risultato storico per i nostri colori. Splendida medaglia d'oro nella categoria 57 kg, il primo assoluto per l'Italia nel judo femminile. Bravissima.

LOTTA, 10: muscoli azzurri che hanno fatto da padroni anche nella lotta greco-romana con il nostro 'Golia', Andrea Minguzzi capace di emulare le imprese di 'Pollicino' Maenza, e vincere un incredibile oro nella categoria 84 kg. Eccezionale.

NUOTO, 6,5: molte delusioni dagli uomini, dove Magnini e Rosolino hanno proprio fatto un buco nell'acqua. Splendide, invece, le ragazze con l'argento della Filippi e l'oro della Pellegrini (nei 200 sl) che, dopo la delusione sui 400, è riuscita a ritrovarsi dimostrando una grinta e una determinazione da vera campionessa. Un trionfo per se stessa, ma anche per noi.

PALLANUOTO, 4: che disastro. Nono posto per il Settebello, che vuol dire peggior piazzamento (oro olimpico a Barcellona 1992, Roma 1960 e Londra 1948 e bronzo ad Atlanta 1996) in quindici partecipazioni alle Olimpiadi. Ma se dagli uomini ci si poteva aspettare forse solo qualcosina di più, la vera delusione è arrivata dal Setterosa che doveva difendere l'oro di Atene e che, invece, si è arreso ai quarti di finale. Sesto posto per le azzurre, che sa tanto di fallimento.

PALLAVOLO, 5: minimo storico tra gli uomini, fuori dal podio dopo tre edizioni di fila. La prestazione della squadra di Anastasi è stata però condizionata dai molti infortuni, in primis quello del libero Corsano. Dalle ragazze, che hanno comunque perso contro le finaliste americane nei quarti di finale, ci si aspettava sicuramente qualcosa di più. Piccinini & Co. erano sicuramente partite per la Cina con l'intenzione di salire almeno sul podio.

SOLLEVAMENTO PESI, 5: molta delusione per la prestazione di Genny Pagliaro, da cui ci si aspettava molto, ma che invece è stata eliminata al primo turno. L'atleta di Rovereto ha soli 19 anni: per lei, dunque, anche tanta emozione che ha sicuramente condizionato la sua prova.

PUGILATO, 10 e LODE: un oro, un argento (agrodolce) e un bronzo. Era dal 1984 che l'Italia non vinceva tre medaglie nella stessa edizione. Per questo, è la boxe la Regina azzurra di queste Olimpiadi. Roberto Cammarelle, campione del mondo in carica dei supermassimi, ha demolito tutti i suoi avversari (eloquenti le due vittorie per ko in semifinale e finale): una vittoria netta per il campione di Cinisello Balsamo che ha regalato il 15esimo oro alla boxe azzurra nell'era moderna delle Olimpiadi. Un argento e tanta delusione per Clemente Russo che, nella finale dei pesi massimi, ha subito la rivincita del forte russo Chakhkeiv (sconfitto proprio dal 'Bisonte' azzurro nei Mondiali dello scorso anno). Eccezionale anche Vincenzo Picardi, splendido bronzo nei pesi mosca. Il piccolo guerriero di Casoria si è dovuto arrendere al forte tailandese Jonghjor ma ha portato a casa comunque una medaglia storica.

SCHERMA, 7,5: spedizione positiva ma che poteva regalarci qualche soddisfazione in più. Sorprendente Tagliariol e leggendaria Vezzali. L'atleta jesina, vincendo l'oro nel fioretto individuale, è arrivata alla sua terza vittoria olimpica consecutiva. Un'impresa che la colloca definitivamente nella storia di questo sport. Nella spada maschile, abbiamo scoperto un nuovo personaggio, Matteo Tagliariol che ha conquistato l'oro più insperato. Lo schermidore veneto, che ha vinto anche il bronzo nella prova a squadra nella spada, è stato protagonista anche di uno splendido gesto di fair play, accentuando il suo infortunio per regalare anche alla riserva Carozzo la medaglia. Un po' d'amaro in bocca, invece, nelle altre categorie: in primis nel fioretto femminile a squadre, con il 'dream team' azzurro che si è visto sfuggire la finale anche a causa di alcune decisioni della giuria. Bronzo, nel fioretto individuale, di Margherita Granbassi che nella finalina ha sconfitto una Giovanna Trillini uscita arrabbiatissima per le decisioni arbitrali nella semifinale contro l'avversaria coreana. Terza piazza anche per il fiorettista Raffaele Sanzo e per le squadre azzurre di sciabola e spada. Nella sciabola il bronzo consola un po', ma veramente poco, Aldo Montano, eliminato negli ottavi di finale del concorso individuale. La scherma, comunque, si è confermata il nostro miglior serbatoio di medaglie.

TAEKWONDO, 9: è sicuramente uno degli sport meno conosciuti in Italia, e dal quale non ci si aspettava molto, ma che a Pechino ci ha regalato un fantastico argento con Mauro Sarmiento (capace tra le altre cose di eliminare ai quarti il fortissimo, e due volte campione olimpico, Steven Lopez) e l'onorevole quarto posto di Veronica Calabrese.

TENNIS, 5: il quarto di finale raggiunto dalla coppia Pennetta-Schiavone è certamente un buon risultato, ma non basta. Tra gli uomini, da sottolineare la splendida partita di Starace che ha lottato quasi alla pari con Nadal. Punto. Ci si poteva attendere un piazzamento migliore nel tabellone femminile, vero, ma il tennis italiano non è sicuramente nella sua più aurea epoca, quindi era difficile sperare in qualcosa di più.

TIRO AL VOLO, 10: da applausi anche le prestazioni dei nostri 'cecchini'. Da urlo l'oro conquistato dalla dolcissima Chiara Cainero che, sotto il nubifragio cinese, ha sbaragliato la concorrenza delle sue avversarie. Gli argenti di Pellielo e D'Aniello, invece, hanno completato questa splendida spedizione che, c'è da ricordarlo, ha portato il miglior bottino della storia in questa specialità.

TIRO CON L'ARCO, 6: l'argento, dietro gli imbattibili coreani, della squadra a squadre è sicuramente uno splendido risultato. I Robin Hood azzurri, però, non sono riusciti a ripetersi nelle prove individuali, eliminati ai primi turni. Delusione soprattutto per Marco Galiazzo che non è riuscito a difende lo splendido oro conquistato ad Atene.

TUFFI, 6: politico. Tania Cagnotto, quinto posto per lei nei tre metri, sinceramente non poteva fare di più vista anche la bravura delle sue avversarie che, praticamente, non hanno sbagliato nulla. Per il resto potevamo solo sperare in qualche sorpresa che, purtroppo, non è arrivata.

VELA, 8: un argento e un bronzo, e pazienza se non è arrivato l'oro. Un risultato così positivo lo si era raggiunto solo nel 2000. E le medaglie potevano anche essere tre con il contestatissimo 49er, e il quarto posto dei fratelli Sibello.

E voi cosa ne pesante? Esprimete il vostro giudizio, come sempre in modo civile...!

Un grazie a tutti voi per averci fatto compagnia durante queste Olimpiadi da tutta la redazione di Plyost.

Nessun commento:

Image and video hosting by TinyPic