mercoledì 8 aprile 2009

Terremoto: notti sul divano con valigia pronta, a Roma e' panico da scosse

A Roma la terra continua a tremare, e ormai fra molti abitanti della Capitale dilaga il 'panico da terremoto'. "Sempre più spesso sento i racconti di tanti romani, soprattutto giovani donne con bambini piccoli, che vivono con ansia questa situazione, di giorno ma soprattutto di notte". Lo spiega all'ADNKRONOS SALUTE la psicoterapeuta Paola Vinciguerra, presidente dell'Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), che già dopo il sisma che ha colpito L'Aquila prevedeva un'epidemia di attacchi di panico.





"Il risultato - racconta - è che oggi tantissime mamme sono incollate alla tv sempre accesa, per seguire l'evolversi della situazione in Abruzzo. Ma il peggio arriva di notte: molte dormono sul divano in soggiorno, con una valigia e le scarpe accanto, al posto del pigiamo indossano la tuta da ginnastica, per essere pronte a prendere i bambini e scappare via in caso di allarme. Chi vive solo, poi, spesso va a dormire in casa di amici". Sono in particolar modo le persone di 35-45 anni a incappare più spesso nel panico da terremoto, insieme agli anziani.

"Una situazione favorita dal fatto che la terra continua a tremare. E dunque siamo sottoposti a un allarme reiterato: non si fa in tempo a rassicurarsi che torna una nuova scossa. Lo sciame sismico - prosegue la psicoterapeuta - ci provoca una sensazione continua di minaccia", anticamera degli attacchi di panico. Tutte conseguenze della paura di morire, e del fatto di avere la responsabilità dei figli spesso piccoli, o di genitori anziani.

"Così molte donne romane, scioccate anche dalle immagini delle mamme abruzzesi che hanno perso tutto, hanno attivato "un meccanismo di controllo per cercare di tranquillizzarsi. L'idea - spiega la Vinciguerra - è che, se un evento drammatico non si può evitare, almeno si cerca di controllarlo, dormendo sul divano con una borsa pronta e i bimbi a portata di mano".

E i mariti? "In camera da letto, perché sono adulti e non hanno necessità di essere protetti o salvati", dice la psicoterapeuta. Quella di dormire sul divano è una soluzione magari non ideale per la schiena, "ma dà l'idea di controllare in qualche modo gli eventi, di essere preparati al peggio, e così permette di abbassare l'ansia". Poi ci sono le persone bloccate dalla paura, che restano paralizzate a ogni scossa e non hanno la forza di fare nulla. "Se avete avuto un attacco di panico, vi siete sentiti bloccati con la sensazione di morire, anche con sudore freddo e palpitazioni dopo aver sentito la casa ballare violentemente sotto i vostri piedi, avete vissuto un'esperienza traumatica molto forte che lascia strascichi e che va affrontata - avverte l'esperta - altrimenti si può strutturare uno stato ansioso con conseguenti attacchi di panico".

Secondo la psicoterapeuta, direttore dell'Uiap (Unità italiana attacchi di panico) presso la clinica Paideia di Roma, "bisogna intervenire prima che avvenga l'interiorizzazione del trauma". L'esperta ricorda che l'Eurodap offre gratuitamente ai romani l'instant therapy: tre incontri gratuiti con gli specialisti per insegnare tecniche di gestione dell'ansia, e l'impostazione a un pensiero positivo. L'appuntamento con lo psicologo potrà essere prenotato chiamando l'Eurodap al numero 328-6174367, o tramite e-mail all'indirizzo info@eurodap.it.

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