ROMA - "Fino al giorno di Pasqua continuerà incessante l'azione di ricerca di superstiti sotto le macerie, poi si procederà alla messa in sicurezza degli edifici e inizierà il lavoro di ricostruzione che non sarà né facile né breve". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della visita al centro operativo dei vigili del fuoco che coordina gli interventi anche per il terremoto in Abruzzo.
MARONI: VIGILI FUOCO MIRACOLOSI, PROPORRO' MEDAGLIA
"I vigili del fuoco stanno intervenendo sui luoghi colpiti dal terremoto con una competenza ed umanità che non hanno eguali al mondo. Quando l'emergenza sarà finita proporrò al presidente della Repubblica di assegnare un riconoscimento al corpo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della visita al Centro operativo nazionale dei vigili del fuoco. "Ministri e altre autorità - ha rivelato Maroni - mi hanno telefonato per sottolineare il lavoro straordinario dei vigili del fuoco, che hanno salvato tante vite umane (300 solo nell'immediatezza del sisma) e la loro azione continuerà finché avremo la certezza che sotto le macerie non ci sia qualcuno, vivo o morto, da recuperare". Il loro lavoro, ha aggiunto, "é miracoloso, con una dedizione che va al di là del dovere professionale. I vigili del fuoco sono il cuore, i muscoli, il cervello del sistema di protezione civile, che senza di loro non sarebbe in grado di operare con l'efficienza con cui opera". Il capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, Francesco Paolo Tronca, ha fatto sapere che sono 2.436 gli uomini e 1.019 i mezzi del corpo in azione in Abruzzo.
MARONI: POTENZIATA AZIONE ANTI-SCIACALLI
"E' stata potenziata l'azione delle forze dell'ordine contro gli sciacalli, per garantire ai cittadini che hanno perso tutto di riposare senza l'angoscia supplementare che qualcuno possa entrare in casa e portar via le poche cose rimaste". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della visita al Centro operativo nazionale dei vigili del fuoco.
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INSTALLATE NUOVE STAZIONI SISMICHE LUNGO FAGLIA
I sismologi dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sono al lavoro in queste ore per installare una rete di stazioni di rilevamento lungo la faglia che ha scatenato il devastante terremoto dell'Aquilano. "Oggi prevediamo di installare una decina di stazioni, dopo le dieci installate ieri, per seguire l'andamento delle repliche e la loro distribuzione nel tempo e nello spazio", spiega il sismologo Claudio Chiarabba, dell'Ingv.
"Nei prossimi giorni - prosegue - ne installeremo altre, potremmo arrivare a 30-40 e altre decine per alcuni esperimenti di dettaglio". A questi strumenti potranno aggiungersi quelli dei sismologi che stanno arrivando in Italia dall'estero (soprattutto Francia e Germania) per studiare l'evento. "Le stazioni - dice ancora Chiarabba - vengono installate con una geometria tale da campionare tutta la faglia e seguirne così l'evoluzione con un grande dettaglio". Resteranno lì fino alla fine delle sequenze sismiche (ancora un mese, forse un mese e mezzo). In generale, osserva, non è facile definire la geometria di una faglia, ma è importante farlo perché le sue caratteristiche, confrontate con quelle raccolte in altri terremoti, permettono di individuare elementi che in futuro potrebbero essere utili per fare previsioni.
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