giovedì 9 aprile 2009

Sisma, 279 morti. Napolitano: nessuno è senza colpa

Nuove forti scosse si sono registrate ancora nella notte all'Aquila e provincia, a tre giorni dal sisma che ha provocato 279 morti in Abruzzo, dove oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha invitato tutti a farsi "un esame di coscienza" per quanto è accaduto.

"Nessuno è senza colpa. Molti sono stati coinvolti nella costruzione dei palazzi crollati", ha detto il capo dello Stato, dopo essersi recato a Onna e San Demetrio, due delle località più duramente colpite dal terremoto.

"Deve esserci un esame di coscienza senza discriminanti né coloriture politiche, non per battersi il petto ma per capire cosa è indispensabile e urgente fare per evitare che questi fatti si ripetano. E perché si possa fare prevenzione, non con fantasiose profezie o impossibili previsioni, ma apprestando mezzi indispensabili perché case ed edifici resistano", ha aggiunto, sottolineando poi l'urgenza di avere nuove norme di edilizia anti-sismica.

Parlando dei soccorsi, Napolitano ha aggiunto che "il Paese può essere soddisfatto e inorgoglito", assicurando il proprio impegno per la ricostruzione. "Non vi dimenticheremo mai", ha precisato parlando idealmente ai circa 17.000 sfollati.

Intanto, il governo ha varato oggi un'ordinanza che sospende il pagamento di rate fiscali, bollette e mutui nelle zone terremotate, mentre un decreto legge con gli stanziamenti economici sarà approvato probabilmente dopo la pausa pasquale, secondo quanto riferito dal premier Silvio Berlusconi, che ha annunciato nuovi fondi a disposizione.

"Abbiamo autorizzato il ministero dell'Economia a una variazione di bilancio per mettere a disposizione ulteriori 70 milioni, che sommati ai primi 30 portano il totale a 100 milioni", ha detto Berlusconi.

Continua anche l'impegno contro lo sciacallaggio: dopo che ieri è stata annunciata l'idea di farne un reato punibile con pene molto severe, oggi il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha annunciato che saranno inviati altri 700 militari per presidiare il territorio.

LA TERRA CONTINUA A TREMARE

Tutta la zona colpita dal terremoto intanto continua a tremare con scosse anche molto forti, che si sono susseguite ancora nella notte: quella di maggiore intensità è stata registrata alle 2:52, con magnitudo 5.1, di poco inferiore a quella che nella notte tra domenica e lunedì ha provocato numerosissimi crolli e 279 morti, di cui 20 bambini.

Il presidente del Consiglio nazionale ricerche (Cnr) Luciano Maiani ha spiegato che gli esperti stanno lavorando per "monitorare i movimenti della terra, al fine di individuare le zona più instabili" e per sorvegliare "la stabilità degli edifici".

"Siamo al lavoro prevedendo interventi che dureranno diversi anni", ha sottolineato, aggiungendo che un osservatorio da satellite consente il monitoraggio con "una particolare attenzione verso il patrimonio culturale, storico e archeologico, che giocherà un ruolo importante nella ricostruzione".

Maiani ha aggiunto che "dalla prossima settimana inizierà l'attività di verifica degli edifici, a partire da quelli pubblici, in particolar modo dalle scuole".

l sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha invece esortato l'Unione europea a rendersi conto di quali siano le condizioni in cui versano le zone colpite, sottolineando di aver parlato con il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti per cercare di far rientrare tutta la zona nel cosiddetto "obiettivo uno", che riguarda le aree disagiate, e attivare processi di defiscalizzazione "per offrire a questo territorio la possibilità di una ripresa accelerata e poter essere competitivi anche durante la fase di ricostruzione".

"Molto di questo dipenderà dall'Europa", ha sottolineato il sindaco, aggiungendo che "sarebbe utile che qualche commissario europeo prendesse atto della situazione facendo visita questo territorio".

SOCCORRITORI ANCORA AL LAVORO

I soccorritori continuano a scavare tra la macerie, da dove stamani hanno estratto nuovi cadaveri sepolti in vari edifici tra cui la Casa dello studente, una delle strutture più gravemente danneggiate.

L'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari, che domani alle 11 celebrerà i funerali di Stato insieme al cardinale Tarcisio Bertone, ha riferito a Reuters di aver ricevuto una telefonata dal Papa che ha ribadito la sua volontà di andare in visita nelle zona terremotate.

"Ieri mi ha chiamato il Santo Padre, che mi ha espresso personalmente vicinanza e solidarietà", ha detto il prelato. "Mi ha incaricato di portare oggi il suo saluto e di esprimere la sua vicinanza alla popolazione. Mi ha rassicurato dicendomi che presto sarà qui con noi per una visita".

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