Tra infortuni e dubbi tattici, Carlo Ancelotti è alle prese con diversi rebus a sei giorni dalla sfida con la Juventus, che potrebbe essere decisiva per indicare la vera antagonista ai nerazzurri nella corsa allo scudetto.
Innanzitutto, il tecnico rossonero spera che lo staff medico rimetta in sesto un centrocampo che al momento vede il solo Flamini a disposizione. L'infermeria di Milanello è infatti affollata quasi come lo spogliatoio. Ambrosini, Seedorf e Pirlo hanno dovuto saltare la gara con il Catania che, oltre a tre punti importanti, ha lasciato in eredità un Emerson acciaccato e la pesantissima ammonizione che costerà a Gattuso la squalifica per la trasferta di Torino. Senza di lui, il Milan perde una dose fondamentale di sostanza, come dimostra il fatto che alle sue quattro assenze sono coincise le altrettante sconfitte stagionali. Anche per questo sarà importante recuperare almeno Pirlo e Seedorf, reduci rispettivamente da un colpo alla tibia e da problemi muscolari alla coscia destra.
Posto che Nesta, Borriello e Bonera (piccola ernia inguinale, domani decide se operarsi) si rivedranno solo nel 2009, e Ambrosini difficilmente smaltirà lo stiramento al polpaccio sinistro, c'è invece ottimismo per altri due convalescenti: Pippo Inzaghi, domenica in panchina dopo una settimana a letto con la febbre, farà di tutto per essere in campo dall'inizio contro la Juve; e lo stesso discorso vale per Ronaldinho, già visto a Milanello per verificare i progressi dopo il risentimento muscolare all'adduttore destro che si è procurato venerdì.
E' sicuramente una buona notizia per Ancelotti, anche se non è passato inosservato il fatto che, senza l'ex fantasista del Barcellona, con il Catania Kakà sia finalmente riuscito a essere determinante nascondendo le pecche di una squadra poco concreta: un po' come aveva detto lui stesso nel suo sfogo di venerdì scorso.
Nel dopo gara, sia il tecnico sia il numero 22 rossonero hanno assicurato che non c'è alcun problema di convivenza, ma è evidente che Kakà preferisca giocare sulla stessa linea del Gaucho e non dietro, dove è costretto a correre molto di più riducendo il suo impatto offensivo. Ancelotti, insomma, ha il suo daffare cercando la soluzione ai suoi rebus, mentre il giovane Pato sogna. "Adesso speriamo di andare lontani in coppa Uefa e tornare in Champions League - ha dichiarato -. Il mio obiettivo è vincere con questa maglia quanti più trofei possibili in Italia e a livello internazionale
lunedì 8 dicembre 2008
Serie A: Lazio-Inter 0-3
Troppo forte l'Inter per la Lazio, che perde 0-3 l'anticipo serale del 15/ turno di serie A.
Gol di Samuel e Ibra, autorete di Diakite'.I nerazzurri vanno in gol dopo meno di due minuti grazie all'argentino che insacca un cross di Muntari. La reazione dei laziali e' debole, e il raddoppio arriva in chiusura di primo tempo, quando Diakite' mette nella propria porta un passaggio a centro area di Maicon. Nella ripresa ancora dominio Inter, Ibra fissa il risultato sullo 0-3 dopo 10 minuti.
Gol di Samuel e Ibra, autorete di Diakite'.I nerazzurri vanno in gol dopo meno di due minuti grazie all'argentino che insacca un cross di Muntari. La reazione dei laziali e' debole, e il raddoppio arriva in chiusura di primo tempo, quando Diakite' mette nella propria porta un passaggio a centro area di Maicon. Nella ripresa ancora dominio Inter, Ibra fissa il risultato sullo 0-3 dopo 10 minuti.
giovedì 4 dicembre 2008
Addio Sandro Curzi, storico direttore Tg3

E' morto a Roma dopo una lunga malattia Sandro Curzi. Aveva 78 anni, essendo nato a Roma il 4 marzo 1930. Militante del Partito Comunista, poi Rifondazione Comunista con Fausto Bertinotti, Curzi è stato storico direttore del Tg3 alla fine degli anni '80, poi direttore del quotidiano di Rifondazione Comunista ''Liberazione". Attualmente era consigliere d'amministrazione della Rai.
Alessandro Curzi detto Sandro era dal 2005 consigliere Rai, di cui per tre mesi - in attesa della nomina del presidente da parte della Commissione di Vigilanza - e' stato anche presidente, in quanto consigliere anziano. Curzi aveva diretto dal 1987 al 1993 il Tg3.
INDEPENDENT SPIRIT AWARDS, GOMORRA CANDIDATO
In attesa dell'annuncio delle nomination agli Oscar, Gomorra di Matteo Garrone conquista la candidatura tra i migliori film stranieri agli Independent Spirit Awards, il premio più importante del cinema indipendente americano. La pellicola di Garrone se la vedrà con i francesi La classe di Laurent Cantet e Cous Cous di Abdellatif Kechiche, Hunger (Gran Bretagna/Irlanda) di Steve McQueen, e Stellet Licht del messicano Carlos Reygadas. Nelle altre categorie del riconoscimento, che verrà assegnato il 21 febbraio a Santa Monica, spiccano con sei nomination, tra cui quelle per il miglior film e la regia, Rachel Getting Married di Jonathan Demme, Ballast di Lance Hammer e Frozen River di Courtney Hunt. La cinquina del miglior film è completata da Wendy and Lucy di Kelly Reichardt e il vincitore del Leone d'oro a Venezia The Wrestler di Darren Aronofsky. Tra i registi invece sono in gara anche Ramin Bahrani (Chop Shop) e Tom McCarthy (L'ospite inatteso). Per il premio al miglior attore sono candidati Javier Bardem (Vicky Cristina Barcelona), Richard Jenkins, (L'ospite inatteso), Sean Penn (Milk), Jeremy Renner (The Hurt Locker) e Mickey Rourke (The Wrestler). La shortlist per la migliore attrice comprende: Summer Bishil (Towelhead), Anne Hathaway (Rachel Getting Married), Melissa Leo (Frozen River), Tarra Riggs (Ballast) e Michelle Williams, (Wendy and Lucy). Ottimo risultato infine per Vicky Cristina Barcelona, che oltre alla nomination di Bardem, conquista anche quella a Woody Allen per la sceneggiatura e a Penelupe Cruz fra le attrici non protagoniste.
KIDMAN E JACKMAN 'AMANTI' PER 'AUSTRALIA'
Nicole Kidman e Hugh Jackman sbarcano a Roma insieme al regista Baz Luhrmann per presentare 'Australia', film epico che si ispira a capolavori come 'Via col vento' e 'Lawrence d'Arabia' e che li vede perdutamente amanti negli anni Quaranta nel continente dei canguri. Ma è solo fiction, l'attrice australiana arriva nella Capitale con aereo privato da Madrid con tanto di marito, il cantautore country neozelandese Keith Urban, e figlia di cinque mesi (Sunday Rose).
Lo stesso per il suo conterraneo Jackman che sarà in Italia con moglie (l'attrice Debora-Lee Furness conosciuta nel set di Corelli) e i due figli adottati Oscar Maxilmillian Jackman, nel 2000, e Ava Eliot Jackman, nel 2005. 'Australia' diretta da Baz Luhrmann (che sarà nelle sale italiane il 16 gennaio distribuito dalla Fox) è tuttora il film più costoso (130 milioni di dollari) mai prodotto nella terra dei canguri dove tenta di eguagliare il cosiddetto effetto 'Mr. Crocodile Dundee' che negli anni Ottanta portò migliaia di visitatori internazionali. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, Australia narra con spirito da feuilleton e nel segno "preparate i fazzoletti" per il finale, la storia di Lady Sarah Ashley un'aristocratica inglese (Kidman) che negli anni Quaranta arriva in Australia per scoprire che il marito proprietario terriero è stato ucciso. Toccherà così a lei salvare lo sconfinato allevamento di bovini nell'entroterra che ha inaspettatamente ereditato. Ovvero oltre duemila capi di bestiame che la costringono ad assoldare un drover, un cow-boy australiano (Jackman), anche lui vedovo, che si rivelerà rude, taciturno, ma anche terribilmente appassionato.
Quarto film del 46/enne Luhrmann, regista di 'Ballroom' e 'Moulin Rouge' (con protagonista la Kidman), il regista, noto per il suo perfezionismo, sembra abbia messo in cantiere tre diversi finali, e, stando alle voci, il primo finale prescelto sarebbe stato cassato dagli spettatori-campione perché troppo triste. Ha detto del film il regista Luhrmann in una recente intervista: "sicuramente i film che più hanno influenzato il mio sguardo in Australia sono i Kolossal come Via col vento o Lawrence d'Arabia. Con questo film sono voluto entrare in contatto visivo con la bellezza potente del paesaggio magnifico delle mia terra, tra canguri, ragni, formiche giganti e serpenti. Va detto che nel girare Australia abbiamo avuto ogni tipo di problema come la febbre equina che ha colpito i nostri cavalli e poi ancora tempeste di sabbia e diluvi torrenziali dove non pioveva da anni". Comunque per lui non c'é stata nessuna maledizione:"il film lo abbiamo alla fine portato avanti lo stesso. Non abbiamo avuto solo cattivo tempo, ma anche cielo stellato e soprattutto la possibilità di uscire dalla nostra quotidianità. Una cosa che gli aborigeni chiamano in modo del tutto particolare con il termine 'walkabout' ovvero girovagare in giro per il mondo alla ricerca di se stessi".
Lo stesso per il suo conterraneo Jackman che sarà in Italia con moglie (l'attrice Debora-Lee Furness conosciuta nel set di Corelli) e i due figli adottati Oscar Maxilmillian Jackman, nel 2000, e Ava Eliot Jackman, nel 2005. 'Australia' diretta da Baz Luhrmann (che sarà nelle sale italiane il 16 gennaio distribuito dalla Fox) è tuttora il film più costoso (130 milioni di dollari) mai prodotto nella terra dei canguri dove tenta di eguagliare il cosiddetto effetto 'Mr. Crocodile Dundee' che negli anni Ottanta portò migliaia di visitatori internazionali. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, Australia narra con spirito da feuilleton e nel segno "preparate i fazzoletti" per il finale, la storia di Lady Sarah Ashley un'aristocratica inglese (Kidman) che negli anni Quaranta arriva in Australia per scoprire che il marito proprietario terriero è stato ucciso. Toccherà così a lei salvare lo sconfinato allevamento di bovini nell'entroterra che ha inaspettatamente ereditato. Ovvero oltre duemila capi di bestiame che la costringono ad assoldare un drover, un cow-boy australiano (Jackman), anche lui vedovo, che si rivelerà rude, taciturno, ma anche terribilmente appassionato.
Quarto film del 46/enne Luhrmann, regista di 'Ballroom' e 'Moulin Rouge' (con protagonista la Kidman), il regista, noto per il suo perfezionismo, sembra abbia messo in cantiere tre diversi finali, e, stando alle voci, il primo finale prescelto sarebbe stato cassato dagli spettatori-campione perché troppo triste. Ha detto del film il regista Luhrmann in una recente intervista: "sicuramente i film che più hanno influenzato il mio sguardo in Australia sono i Kolossal come Via col vento o Lawrence d'Arabia. Con questo film sono voluto entrare in contatto visivo con la bellezza potente del paesaggio magnifico delle mia terra, tra canguri, ragni, formiche giganti e serpenti. Va detto che nel girare Australia abbiamo avuto ogni tipo di problema come la febbre equina che ha colpito i nostri cavalli e poi ancora tempeste di sabbia e diluvi torrenziali dove non pioveva da anni". Comunque per lui non c'é stata nessuna maledizione:"il film lo abbiamo alla fine portato avanti lo stesso. Non abbiamo avuto solo cattivo tempo, ma anche cielo stellato e soprattutto la possibilità di uscire dalla nostra quotidianità. Una cosa che gli aborigeni chiamano in modo del tutto particolare con il termine 'walkabout' ovvero girovagare in giro per il mondo alla ricerca di se stessi".
REATO CONTRO LA TRATTA DEI CUCCIOLI, AL VIA LA TASK-FORCE
Il traffico illegale degli animali da compagnia diventa reato. "Pensiamo, con i ministri Alfano e Sacconi - ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini - di inserire un reato specifico contro il traffico di animali da compagnia. Un segnale forte contro queste mascalzonate". L'Italia dice stop alla tratta dei cuccioli dai paesi dell' Est, un business da 300 milioni di euro l'anno, e questo è uno dei punti del piano d'azione. Frattini fa appello ai Paesi di origine per una collaborazione più stretta e ha scritto alla Commissaria Ue alla salute per standard e regole.
Azioni che fanno parte di una più larga alleanza con il ministero del Welfare, stretta oggi alla Farnesina alla presenza del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. Sul fronte salute Martini ha annunciato il via "a una task-force di esperti del ministero del Welfare che lavorerà intensamente in sinergia e in raccordo con la Farnesina".
"Questo traffico - ha detto Martini - è divenuto una piaga che mette a repentaglio la salute pubblica esponendola ai rischi collegati sulla mancata profilassi degli animali e alle condizioni igienico sanitarie in cui sono mantenuti". Ecco quindi che si pensa a un reato ad hoc che, secondo una bozza, prevede la confisca degli animali e reclusione fino a tre anni con l'aggravante se il traffico avviene senza vaccinazioni o da zone infette o con vincoli sanitari. Ma il lavoro è anche oltre frontiera.
"Chiedo una collaborazione più stretta con i Paesi di origine perché intensifichino i controlli da parte delle autorità veterinarie e doganali", ha detto Frattini parlando del suo come di un "appello convinto" e sottolineando gli ottimi rapporto che l'Italia ha con questi Governi. "Assieme al sottosegretario alla Salute, Francesca Martini - ha detto Frattini - intendo sensibilizzare l'intervento delle Autorità dei Paesi più interessati: Ungheria (Paese già richiamato dalla Commissione Ue nell'ottobre 2007 su richieste del nostro Paese), Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia e Bulgaria, in ambito comunitario, così come di Estonia, Lettonia, Lituania, Russia, Bielorussia, Ucraina in ambito extracomunitario".
Frattini ha inoltre annunciato di aver chiesto alla Commissaria europea alla Salute, Androulla Vassiliou "regole di controllo più strette" mentre in ambito nazionale ha "avviato le procedure per ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione degli animali da compagnia, firmata dal nostro Paese nel 1987, ma, dopo 21 anni, non ancora recepita". E con il Natale alle porte, Farnesina e Welfare lanciano un messaggio agli italiani: "Solo cuccioli di sicura provenienza". Intanto i numeri dei traffici e delle illegalità mostrano la drammaticità del fenomeno:
- ISPEZIONI DEI NAS: su 1.189 ispezioni fatte su esercizi di vendita, allevamenti, strutture di addestramento, attività di dog-sitter, servizi di toelettatura, ambulatori privati e canili sanitari, ha riferito Martini, sono state accertate 639 violazioni di cui 102 a carattere penale e 532 a carattere amministrativo;
- PREZZI DEL MERCATO ILLEGALE: secondo la Lega Antivisezione (Lav), che ha avviato una campagna di adozione, i cuccioli dell'Est acquistati a circa 60 euro sono venduti a prezzi fino a venti volte superiori una volta trasformata la loro origine da Est Europa a italiana. I traffici di cani riguardano in particolare le razze Schitzu, West Highland, Carlini e Beagle;
- RISCHI DELLA TRATTA: assenza di vaccinazioni, certificazioni e identificazioni; assenza del passaporto europeo; cuccioli strappati alle madri troppo presto; trasporti in spazi angusti. La documentazione che viaggia con gli animali è considerata corretta solo nel 2% dei casi.
Azioni che fanno parte di una più larga alleanza con il ministero del Welfare, stretta oggi alla Farnesina alla presenza del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. Sul fronte salute Martini ha annunciato il via "a una task-force di esperti del ministero del Welfare che lavorerà intensamente in sinergia e in raccordo con la Farnesina".
"Questo traffico - ha detto Martini - è divenuto una piaga che mette a repentaglio la salute pubblica esponendola ai rischi collegati sulla mancata profilassi degli animali e alle condizioni igienico sanitarie in cui sono mantenuti". Ecco quindi che si pensa a un reato ad hoc che, secondo una bozza, prevede la confisca degli animali e reclusione fino a tre anni con l'aggravante se il traffico avviene senza vaccinazioni o da zone infette o con vincoli sanitari. Ma il lavoro è anche oltre frontiera.
"Chiedo una collaborazione più stretta con i Paesi di origine perché intensifichino i controlli da parte delle autorità veterinarie e doganali", ha detto Frattini parlando del suo come di un "appello convinto" e sottolineando gli ottimi rapporto che l'Italia ha con questi Governi. "Assieme al sottosegretario alla Salute, Francesca Martini - ha detto Frattini - intendo sensibilizzare l'intervento delle Autorità dei Paesi più interessati: Ungheria (Paese già richiamato dalla Commissione Ue nell'ottobre 2007 su richieste del nostro Paese), Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia e Bulgaria, in ambito comunitario, così come di Estonia, Lettonia, Lituania, Russia, Bielorussia, Ucraina in ambito extracomunitario".
Frattini ha inoltre annunciato di aver chiesto alla Commissaria europea alla Salute, Androulla Vassiliou "regole di controllo più strette" mentre in ambito nazionale ha "avviato le procedure per ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione degli animali da compagnia, firmata dal nostro Paese nel 1987, ma, dopo 21 anni, non ancora recepita". E con il Natale alle porte, Farnesina e Welfare lanciano un messaggio agli italiani: "Solo cuccioli di sicura provenienza". Intanto i numeri dei traffici e delle illegalità mostrano la drammaticità del fenomeno:
- ISPEZIONI DEI NAS: su 1.189 ispezioni fatte su esercizi di vendita, allevamenti, strutture di addestramento, attività di dog-sitter, servizi di toelettatura, ambulatori privati e canili sanitari, ha riferito Martini, sono state accertate 639 violazioni di cui 102 a carattere penale e 532 a carattere amministrativo;
- PREZZI DEL MERCATO ILLEGALE: secondo la Lega Antivisezione (Lav), che ha avviato una campagna di adozione, i cuccioli dell'Est acquistati a circa 60 euro sono venduti a prezzi fino a venti volte superiori una volta trasformata la loro origine da Est Europa a italiana. I traffici di cani riguardano in particolare le razze Schitzu, West Highland, Carlini e Beagle;
- RISCHI DELLA TRATTA: assenza di vaccinazioni, certificazioni e identificazioni; assenza del passaporto europeo; cuccioli strappati alle madri troppo presto; trasporti in spazi angusti. La documentazione che viaggia con gli animali è considerata corretta solo nel 2% dei casi.
STAMINALI: NUOVE LINEE GUIDA RICERCA, TRA FIRME 4 ITALIANI
Arrivano le nuove linee guida internazionali per la ricerca sulle cellule staminali e tra le firme ci sono anche quelle di quattro italiani. Le linee guida sono emanate dalla Società Internazionale per la Ricerca sulle Cellule Staminali (Isscr) e sono firmate da più di trenta ricercatori dei più prestigiosi centri di ricerca del mondo.
"La regolamentazione è necessaria", rileva la società, riferendosi a studi che rischiano di sollevare 'un clamore esagerato'' e di "omettere rischi". "Sono linee guida importanti perché le regole che i Paesi occidentali si impongono in questo tipo di ricerche non sempre sono osservate in Paesi emergenti, come Cina, India o Corea", ha detto il direttore del Centro di Medicina rigenerativa dell' università di Modena e Reggio Emilia, Michele De Luca, uno degli autori italiani delle linee guida con Elena Cattaneo, dell'università di Milano, Giulio Cossu, del Dipartimento per le biotecnologie (Dibit) del San Raffaele di Milano, e Marina Cavazzana Calvo, dell'università di Parigi.
"L'altro obiettivo delle linee guida - ha aggiunto De Luca - è fare chiarezza nella grande confusione che si sta facendo sulle potenzialità terapeutiche delle staminali adulte e di quelle embrionali".
"La regolamentazione è necessaria", rileva la società, riferendosi a studi che rischiano di sollevare 'un clamore esagerato'' e di "omettere rischi". "Sono linee guida importanti perché le regole che i Paesi occidentali si impongono in questo tipo di ricerche non sempre sono osservate in Paesi emergenti, come Cina, India o Corea", ha detto il direttore del Centro di Medicina rigenerativa dell' università di Modena e Reggio Emilia, Michele De Luca, uno degli autori italiani delle linee guida con Elena Cattaneo, dell'università di Milano, Giulio Cossu, del Dipartimento per le biotecnologie (Dibit) del San Raffaele di Milano, e Marina Cavazzana Calvo, dell'università di Parigi.
"L'altro obiettivo delle linee guida - ha aggiunto De Luca - è fare chiarezza nella grande confusione che si sta facendo sulle potenzialità terapeutiche delle staminali adulte e di quelle embrionali".
A PISA PRONTI CON ROBOT ANCHE PER IL TRAPIANTO DI FEGATO
"Siamo pronti al trapianto di fegato con il robot sin da oggi". Ad affermarlo è il professor Ugo Boggi, capo dell'equipe chirurgica dell'ospedale Cisanello di Pisa che ha prelevato e trapiantato, primo in Italia e secondo in Europa, un rene con tecnica robotica non invasiva. Boggi ha parlato in occasione della conferenza stampa organizzata oggi per il trapianto renale, effettuato con successo lo scorso novembre con il robot Da Vinci, uno strumento tecnologico di derivazione militare, progettato e costruito negli Stati Uniti in grado di operare a distanza in situazioni belliche. Il rene è stato prelevato da una donna di 55 anni per essere trapiantato al figlio venticinquenne, dializzato cronico.
"Questa tecnologia apre straordinari scenari - spiega Boggi - perché si presta a più utilizzi e non è difficile immaginare che si possa in un futuro molto prossimo utilizzare il robot a distanza, per alcuni interventi, con il chirurgo lontano dal paziente anche per chilometri". Secondo Boggi il Da Vinci deve essere pensato come un cellulare col quale una volta si telefonava e basta mentre ora invece è multimediale e multifunzione.
I vantaggi dell'utilizzo del robot nel trapianto di rene, spiega Boggi, sono tre, e cioé la visione tridimensionale in alta definizione, la stabilità assoluta della visione, l'utilizzo di strumenti che si articolano in modo simile al polso. "Inoltre - aggiunge - si consente al chirurgo di operare seduto invece che costringerlo a stare in piedi per più di tre ore". La tecnica di trapianto renale classico la laparoscopia, costringeva inoltre il chirurgo ad assumere posizioni posturali "goffe"e molto stancanti. "Un altro sicuro vantaggio - conclude - è la ridottissima perdita di sangue".
Il robot Da Vinci è stato acquistato dall'Azienda ospedaliero universitaria di Pisa al costo di 1.800.000 euro. I benefici anche di tipo economico, si spiega, sono notevoli in quanto è accertato il minor tempo di degenza di donatore e di trapiantato. Lo strumento laparaoscopico inoltre è monouso mentre gli strumenti montati dal Da Vinci sono utilizzabili 20 volte. Il professor Boggi è stato il primo in Italia, l'anno scorso, ad aver eseguito un trapianto di rene incrociato tra tre coppie non compatibili. Ha 43 anni ed è il più anziano della sua equipe chirurgica: il più giovane ha 32 anni. Boggi racconta di aver rifiutato l'incarico di direttore di un centro trapianti negli Stati Uniti. "Qui a Pisa - dice - ho trovato un ambiente stimolante che mi lascia lavorare e che mi valorizza. Sono un prodotto made in Italy non esportabile".
"Questa tecnologia apre straordinari scenari - spiega Boggi - perché si presta a più utilizzi e non è difficile immaginare che si possa in un futuro molto prossimo utilizzare il robot a distanza, per alcuni interventi, con il chirurgo lontano dal paziente anche per chilometri". Secondo Boggi il Da Vinci deve essere pensato come un cellulare col quale una volta si telefonava e basta mentre ora invece è multimediale e multifunzione.
I vantaggi dell'utilizzo del robot nel trapianto di rene, spiega Boggi, sono tre, e cioé la visione tridimensionale in alta definizione, la stabilità assoluta della visione, l'utilizzo di strumenti che si articolano in modo simile al polso. "Inoltre - aggiunge - si consente al chirurgo di operare seduto invece che costringerlo a stare in piedi per più di tre ore". La tecnica di trapianto renale classico la laparoscopia, costringeva inoltre il chirurgo ad assumere posizioni posturali "goffe"e molto stancanti. "Un altro sicuro vantaggio - conclude - è la ridottissima perdita di sangue".
Il robot Da Vinci è stato acquistato dall'Azienda ospedaliero universitaria di Pisa al costo di 1.800.000 euro. I benefici anche di tipo economico, si spiega, sono notevoli in quanto è accertato il minor tempo di degenza di donatore e di trapiantato. Lo strumento laparaoscopico inoltre è monouso mentre gli strumenti montati dal Da Vinci sono utilizzabili 20 volte. Il professor Boggi è stato il primo in Italia, l'anno scorso, ad aver eseguito un trapianto di rene incrociato tra tre coppie non compatibili. Ha 43 anni ed è il più anziano della sua equipe chirurgica: il più giovane ha 32 anni. Boggi racconta di aver rifiutato l'incarico di direttore di un centro trapianti negli Stati Uniti. "Qui a Pisa - dice - ho trovato un ambiente stimolante che mi lascia lavorare e che mi valorizza. Sono un prodotto made in Italy non esportabile".
DA CRUISE A WINSLET, 4 FILM SU NAZISMO-OLOCAUSTO
Dopo rinvii, polemiche e incidenti sul set, Tom Cruise sta per arrivare nei cinema nei panni del colonnello tedesco Claus von Stauffenberg, in Operazione Valkiria, il nuovo film di Bryan Singer (X-Man, I soliti sospetti) che sarà nelle sale americane a Natale e in Italia il 27 febbraio (01 Distribution).
La pellicola è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale e racconta la storia del complotto di un gruppo di generali dell'esercito tedesco che nel luglio del 1944 tentò di assassinare Adolf Hitler. Il nazismo e l'Olocausto sono i temi centrali anche di altre tre pellicole tratte da opere letterarie, due delle quali ora nelle sale americane: Il ragazzo con il pigiama a righe e Adam Resurrected. Il primo, tratto da un romanzo di John Boyne, racconta la storia di una difficile amicizia tra il figlio di un ufficiale nazista, e un ragazzo ebreo internato. Uscirà il 19 dicembre in Italia, distribuito da Buena Vista. Adam Resurrected é diretto da Paul Schrader e ha come protagonista Jeff Goldblum nei panni dell'ebreo Adam Stein, un ex-artista di circo riuscito a sopravvivere alla prigionia diventando il 'cane da compagnia' del comandante del campo, intepretato da Willem Dafoe.
Il film, una coproduzione tra Usa, Germania e Israele, che ha avuto buone critiche dal festival di Toronto, è tratto dall'omonimo romanzo di Yoram Kaniuk del '68, riadattato per il cinema da Noah Stollman, lo stesso sceneggiatore di Qualcuno con cui correre da David Grossman. Il quarto film sara' nelle sale americane a gennaio (ma debutterà in edizione limitata a Los Angeles e New York per partecipare alla corsa degli Oscar). Si intitola The Reader, l'ha girato il regista di Billy Elliot, Stephen Daldry e vede protagonista Kate Winslet nei panni di una ex aguzzina del regime nazista che deve affrontare il processo per i crimini commessi. Tratto da A voce alta, un romanzo di Bernhard Schlink, in cui lo scrittore tedesco racconta la storia di Michael Berg (Ralph Fiennes), ossessionato da una donna più grande di lui e con un terribile passato. "E' orribile quello che sto dicendo, ma un qualche modo ho capito quella donna".
Ha raccontato l'attrice inglese che per questo film potrebbe ottenere la sesta nomination all'Oscar (oltre che per Revolutionary Road con Leonardo DiCaprio). Se non altro per la travagliata c'é attesa per Operazione Valkiria. Il film, girato a Berlino, avrebbe dovuto uscire la scorsa estate ma a causa di contrattempi e di un grave incidente, ha subito vari rinvii e solo ora è finalmente pronto per il grande schermo. Operazione Valkiria inizia con il ferimento in battaglia di von Stauffenberg, il suo ritorno in Germania e la tormentata e difficile organizzazione del complotto. Per raccontare la storia, Cruise (che è anche il produttore esecutivo) e Singer hanno riunito un cast internazionale: l'inglese Bill Nighy, Kenneth Branagh, David Bamber (che interpreta Adolf Hitler), David Schofield e Philipp von Schulthess, nipote di von Stauffenberg. Prodotto dalla United Artist, l'etichetta cinematografica che Cruise ha fondato insieme all'amica e collega Paula Wagner, il film ha anche scatenato numerose polemiche, legate soprattutto alla devozione dell'attore americano a Scientology, la confessione religiosa fondata dallo scrittore di fantascienza Ron Hubbard e non ben vista in Germania. In un primo tempo Il Ministero dell'Economia e delle Finanze aveva anche negato ai produttori di effettuare le riprese a Bendlerblock, il luogo in cui Stauffenberg e i suoi compagni organizzarono il complotto.
Ufficialmente il governo tedesco aveva spiegato che, vista l'importanza storica e culturale del sito, l'allestimento di un set cinematografico rischiava di essere inapropriato, ma in molti hanno parlato in realtà di un'avversione nei confronti di Scientology e del timore di un implicito riconoscimento della chiesa di Tom Cruise, considerata una setta in Germania. Alla fine, comunque, le riprese sono state effettuate a Bendlerblock e sia Singer che Cruise, hanno sempre negato di aver incontrato difficoltà: "La Germania è stata ospitale con noi", ha raccontato l'attore di 46 anni.
La pellicola è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale e racconta la storia del complotto di un gruppo di generali dell'esercito tedesco che nel luglio del 1944 tentò di assassinare Adolf Hitler. Il nazismo e l'Olocausto sono i temi centrali anche di altre tre pellicole tratte da opere letterarie, due delle quali ora nelle sale americane: Il ragazzo con il pigiama a righe e Adam Resurrected. Il primo, tratto da un romanzo di John Boyne, racconta la storia di una difficile amicizia tra il figlio di un ufficiale nazista, e un ragazzo ebreo internato. Uscirà il 19 dicembre in Italia, distribuito da Buena Vista. Adam Resurrected é diretto da Paul Schrader e ha come protagonista Jeff Goldblum nei panni dell'ebreo Adam Stein, un ex-artista di circo riuscito a sopravvivere alla prigionia diventando il 'cane da compagnia' del comandante del campo, intepretato da Willem Dafoe.
Il film, una coproduzione tra Usa, Germania e Israele, che ha avuto buone critiche dal festival di Toronto, è tratto dall'omonimo romanzo di Yoram Kaniuk del '68, riadattato per il cinema da Noah Stollman, lo stesso sceneggiatore di Qualcuno con cui correre da David Grossman. Il quarto film sara' nelle sale americane a gennaio (ma debutterà in edizione limitata a Los Angeles e New York per partecipare alla corsa degli Oscar). Si intitola The Reader, l'ha girato il regista di Billy Elliot, Stephen Daldry e vede protagonista Kate Winslet nei panni di una ex aguzzina del regime nazista che deve affrontare il processo per i crimini commessi. Tratto da A voce alta, un romanzo di Bernhard Schlink, in cui lo scrittore tedesco racconta la storia di Michael Berg (Ralph Fiennes), ossessionato da una donna più grande di lui e con un terribile passato. "E' orribile quello che sto dicendo, ma un qualche modo ho capito quella donna".
Ha raccontato l'attrice inglese che per questo film potrebbe ottenere la sesta nomination all'Oscar (oltre che per Revolutionary Road con Leonardo DiCaprio). Se non altro per la travagliata c'é attesa per Operazione Valkiria. Il film, girato a Berlino, avrebbe dovuto uscire la scorsa estate ma a causa di contrattempi e di un grave incidente, ha subito vari rinvii e solo ora è finalmente pronto per il grande schermo. Operazione Valkiria inizia con il ferimento in battaglia di von Stauffenberg, il suo ritorno in Germania e la tormentata e difficile organizzazione del complotto. Per raccontare la storia, Cruise (che è anche il produttore esecutivo) e Singer hanno riunito un cast internazionale: l'inglese Bill Nighy, Kenneth Branagh, David Bamber (che interpreta Adolf Hitler), David Schofield e Philipp von Schulthess, nipote di von Stauffenberg. Prodotto dalla United Artist, l'etichetta cinematografica che Cruise ha fondato insieme all'amica e collega Paula Wagner, il film ha anche scatenato numerose polemiche, legate soprattutto alla devozione dell'attore americano a Scientology, la confessione religiosa fondata dallo scrittore di fantascienza Ron Hubbard e non ben vista in Germania. In un primo tempo Il Ministero dell'Economia e delle Finanze aveva anche negato ai produttori di effettuare le riprese a Bendlerblock, il luogo in cui Stauffenberg e i suoi compagni organizzarono il complotto.
Ufficialmente il governo tedesco aveva spiegato che, vista l'importanza storica e culturale del sito, l'allestimento di un set cinematografico rischiava di essere inapropriato, ma in molti hanno parlato in realtà di un'avversione nei confronti di Scientology e del timore di un implicito riconoscimento della chiesa di Tom Cruise, considerata una setta in Germania. Alla fine, comunque, le riprese sono state effettuate a Bendlerblock e sia Singer che Cruise, hanno sempre negato di aver incontrato difficoltà: "La Germania è stata ospitale con noi", ha raccontato l'attore di 46 anni.
ITALIANI SI SENTONO BENE MA FANNO POCO SPORT E IL 31%FUMA
Gli italiani si sentono bene, nonostante alcuni 'talloni d'Achillé negli stili di vita: poco sport, chili di troppo e, per oltre 1 su 3, un intramontabile fascino delle 'bionde'. E' l'istantanea che emerge dal Rapporto Passi su salute e prevenzione del ministero del Welfare. E se l'invito è a migliorare abitudini e comportamenti, avverte il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, è pur vero che gli stili di vita degli italiani non sono peggiori di quelli in altri paesi Ue, come dimostra il dato relativo alla più lunga aspettativa di vita nel nostro paese.
- PASSI: Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) è un sistema di sorveglianza promosso dal ministero del Welfare e portato avanti dalle regioni con il coordinamento del Centro di epidemiologia dell'Istituto superiore di sanità (Cnesps). Passi effettua una raccolta continua dei dati sui principali fattori di rischio per la salute.
L'indagine è condotta dalle aziende sanitarie con interviste telefoniche. Dal 2007, la rilevazione è partita in 149 aziende sanitarie di 20 Regioni coinvolgendo 21.498 persone tra 18 e 69 anni.
- ITALIANI SI SENTONO IN FORMA: Il 65% degli intervistate dice di ritenere buono o molto buono il proprio stato di salute. Hanno una percezione meno positiva i soggetti con livello di istruzione basso e difficoltà economiche.
- MA POCO SPORT: sedentario il 28% del campione e solo il 33% dichiara di aderire alle raccomandazioni sull'attività fisica.
- RESISTONO LE 'BIONDE': Il 31% degli intervistati si dichiara fumatore. L'84% degli intervistati riferisce che il divieto di fumare nei locali pubblici viene rispettato quasi sempre.
- CHILI DI TROPPO: Il 43% degli intervistati ha un peso eccessivo, mentre i veri e propri obesi sono l'11% della popolazione. Il consumo di frutta e verdura risulta abbastanza diffuso, anche se solo il 10% aderisce alle raccomandazioni internazionali, consumandone cinque volte al giorno.
- ALCOL A RISCHIO PER IL 16%: Il 61% della popolazione dice di aver consumato almeno un'unità di bevanda alcolica nell'ultimo mese e il 16% ha abitudini di consumo d'alcol a rischio, cioé beve prevalentemente fuori pasto o smodatamente.
- SICUREZZA IN STRADA: L'uso dei dispositivi di sicurezza non è ancora del tutto soddisfacente. Mentre l'82% degli intervistati dichiara di usare la cintura di sicurezza nei posti anteriori, solo il 19% la utilizza sui sedili posteriori. Il 13% dichiara, inoltre, di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol e il 10% di essere stato trasportato da un conducente che aveva bevuto.
- IN POCHI SI VACCINANO CONTRO INFLUENZA: Solo il 28% delle persone con almeno una condizione a rischio per le complicanze dell'influenza (malattie respiratorie croniche, diabete, tumori), dichiara di essersi vaccinato nella stagione 2006-2007.
- ALLERTA ROSOLIA: Per eliminare la rosolia congenita è necessario che il numero di donne suscettibili alla rosolia sia inferiore al 5%. La percentuale di donne suscettibili o con stato immunitario sconosciuto è invece risultata pari al 45%.
- RISCHIO CARDIOVASCOLARE: Al 17% degli intervistati non è mai stata misurata la pressione. Il 22% dichiara invece di essere iperteso e, tra questi, il 71% è trattato con farmaci.
- SOTTOVALUTATI I RISCHI IN CASA: Nonostante la frequenza degli infortuni, la percezione del rischio in ambito domestico non è elevata: il 91% degli intervistati ritiene questo rischio basso.
- 1 SU 10 DEPRESSO: Il 9% del campione riferisce di aver avuto di recente sintomi di depressione. Tra questi, il 47% non ha chiesto aiuto, mentre il 40% si è rivolto a un medico.
- PIU' PREVENZIONE: L'83% delle donne ha effettuato almeno un Pap test nella vita, ma solo il 73% l'ha eseguito negli ultimi 3 anni come raccomandato. Quanto allo screening del tumore della mammella, l'84% delle donne ha fatto almeno una mammografia ma solo il 68% negli ultimi 2 anni
- PASSI: Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) è un sistema di sorveglianza promosso dal ministero del Welfare e portato avanti dalle regioni con il coordinamento del Centro di epidemiologia dell'Istituto superiore di sanità (Cnesps). Passi effettua una raccolta continua dei dati sui principali fattori di rischio per la salute.
L'indagine è condotta dalle aziende sanitarie con interviste telefoniche. Dal 2007, la rilevazione è partita in 149 aziende sanitarie di 20 Regioni coinvolgendo 21.498 persone tra 18 e 69 anni.
- ITALIANI SI SENTONO IN FORMA: Il 65% degli intervistate dice di ritenere buono o molto buono il proprio stato di salute. Hanno una percezione meno positiva i soggetti con livello di istruzione basso e difficoltà economiche.
- MA POCO SPORT: sedentario il 28% del campione e solo il 33% dichiara di aderire alle raccomandazioni sull'attività fisica.
- RESISTONO LE 'BIONDE': Il 31% degli intervistati si dichiara fumatore. L'84% degli intervistati riferisce che il divieto di fumare nei locali pubblici viene rispettato quasi sempre.
- CHILI DI TROPPO: Il 43% degli intervistati ha un peso eccessivo, mentre i veri e propri obesi sono l'11% della popolazione. Il consumo di frutta e verdura risulta abbastanza diffuso, anche se solo il 10% aderisce alle raccomandazioni internazionali, consumandone cinque volte al giorno.
- ALCOL A RISCHIO PER IL 16%: Il 61% della popolazione dice di aver consumato almeno un'unità di bevanda alcolica nell'ultimo mese e il 16% ha abitudini di consumo d'alcol a rischio, cioé beve prevalentemente fuori pasto o smodatamente.
- SICUREZZA IN STRADA: L'uso dei dispositivi di sicurezza non è ancora del tutto soddisfacente. Mentre l'82% degli intervistati dichiara di usare la cintura di sicurezza nei posti anteriori, solo il 19% la utilizza sui sedili posteriori. Il 13% dichiara, inoltre, di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol e il 10% di essere stato trasportato da un conducente che aveva bevuto.
- IN POCHI SI VACCINANO CONTRO INFLUENZA: Solo il 28% delle persone con almeno una condizione a rischio per le complicanze dell'influenza (malattie respiratorie croniche, diabete, tumori), dichiara di essersi vaccinato nella stagione 2006-2007.
- ALLERTA ROSOLIA: Per eliminare la rosolia congenita è necessario che il numero di donne suscettibili alla rosolia sia inferiore al 5%. La percentuale di donne suscettibili o con stato immunitario sconosciuto è invece risultata pari al 45%.
- RISCHIO CARDIOVASCOLARE: Al 17% degli intervistati non è mai stata misurata la pressione. Il 22% dichiara invece di essere iperteso e, tra questi, il 71% è trattato con farmaci.
- SOTTOVALUTATI I RISCHI IN CASA: Nonostante la frequenza degli infortuni, la percezione del rischio in ambito domestico non è elevata: il 91% degli intervistati ritiene questo rischio basso.
- 1 SU 10 DEPRESSO: Il 9% del campione riferisce di aver avuto di recente sintomi di depressione. Tra questi, il 47% non ha chiesto aiuto, mentre il 40% si è rivolto a un medico.
- PIU' PREVENZIONE: L'83% delle donne ha effettuato almeno un Pap test nella vita, ma solo il 73% l'ha eseguito negli ultimi 3 anni come raccomandato. Quanto allo screening del tumore della mammella, l'84% delle donne ha fatto almeno una mammografia ma solo il 68% negli ultimi 2 anni
DONNA UCCISA A COLTELLATE, ARRESTATO IL MARITO
E' stato arrestato dai carabinieri, con l'accusa di omicidio volontario, Antonio Solforino, di 40 anni, accusato dell'assassinio della moglie, Ada Solforino, di 30 anni, uccisa stamattina a Rossano.
L'arresto dell'uomo e' stato deciso dalla Procura della Repubblica di Rossano a conclusione degli accertamenti svolti per tutta la mattinata sull'assassinio di Ada Solforino, uccisa con una coltellata sferratale al torace. Ada Solforino e' stata uccisa dal marito, secondo quanto riferito dagli investigatori, nel corso di una lite scoppiata per futili motivi.
Antonio Solforino e' accusato anche di tentato omicidio poiche' avrebbe tentato di colpire con lo stesso coltello che aveva utilizzato per uccidere la moglie anche un parente che era intervenuto in difesa della donna. Nell'abitazione in cui e' avvenuto l'omicidio erano anche presenti i tre figli della coppia, tutti bambini, che stavano dormendo. L'arresto di Solforino e' stato eseguito dai carabinieri e dal commissariato di polizia di Rossano. Dalle indagini e' emerso che Solforino e la moglie avevano frequenti liti anche per motivi economici. Antonio Solforino, infatti, e' nullafacente, mentre la moglie faceva la casalinga. Gli investigatori hanno riferito, inoltre, che l'auto sulla quale e' stato trovato il cadavere di Ada Solforino non era guidata dal marito ma da un parente della donna che la stava portando in ospedale. Il conducente si e' fermato davanti all'officina di gommista, dove poi e' stata trovata la vettura, perche' ha incrociato un'ambulanza del 118, il cui personale non ha potuto fare nulla perche' la donna era gia' morta.
L'arresto dell'uomo e' stato deciso dalla Procura della Repubblica di Rossano a conclusione degli accertamenti svolti per tutta la mattinata sull'assassinio di Ada Solforino, uccisa con una coltellata sferratale al torace. Ada Solforino e' stata uccisa dal marito, secondo quanto riferito dagli investigatori, nel corso di una lite scoppiata per futili motivi.
Antonio Solforino e' accusato anche di tentato omicidio poiche' avrebbe tentato di colpire con lo stesso coltello che aveva utilizzato per uccidere la moglie anche un parente che era intervenuto in difesa della donna. Nell'abitazione in cui e' avvenuto l'omicidio erano anche presenti i tre figli della coppia, tutti bambini, che stavano dormendo. L'arresto di Solforino e' stato eseguito dai carabinieri e dal commissariato di polizia di Rossano. Dalle indagini e' emerso che Solforino e la moglie avevano frequenti liti anche per motivi economici. Antonio Solforino, infatti, e' nullafacente, mentre la moglie faceva la casalinga. Gli investigatori hanno riferito, inoltre, che l'auto sulla quale e' stato trovato il cadavere di Ada Solforino non era guidata dal marito ma da un parente della donna che la stava portando in ospedale. Il conducente si e' fermato davanti all'officina di gommista, dove poi e' stata trovata la vettura, perche' ha incrociato un'ambulanza del 118, il cui personale non ha potuto fare nulla perche' la donna era gia' morta.
POLANSKI CHIEDE CANCELLAZIONE ACCUSE SESSO CON MINORE
Il regista francese Roman Polanski, 75 anni, ha chiesto al tribunale di Los Angeles la cancellazione dell'accusa di aver avuto una relazione sessuale con una ragazza di 13 anni. Accusa che lo aveva fatto fuggire dagli Stati Uniti nel 1978 prima che fosse emessa una sentenza. Lo si apprende da fonte giudiziaria. Secondo gli avvocati di Polanski, le accuse contro il regista devono cadere perche' non e' stata applicata una procedura penale equa ed imparziale. L'azione penale contro Polanski a Los Angeles non e' mai stata annullata e da allora il regista non e' piu' tornato negli Stati Uniti, neanche per ricevere il premio Oscar nel 2003 per il film ''Il pianista''.
mercoledì 3 dicembre 2008
MADONNA IN ARGENTINA
La presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner ha ricevuto alla Casa Rosada l'ex ostaggio delle Farc, Ingrid Betancourt, incontro al quale si e' poi unita per qualche minuto anche Madonna, che ha in programma un concerto a Buenos Aires.
Cristina ha ricevuto in serata la Betancourt, giunta ieri nella capitale argentina, una delle tappe che l'ex candidata presidenziale franco-colombiana sta compiendo in diverse capitali latinoamericane, nell'ambito dei suoi sforzi per giungere al rilascio di tutti i sequestrati in mano alla guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc).
I media di Buenos Aires hanno gia' diffuso una fotografia nella quale le tre donne si salutano alla Casa Rosada, sede della presidenza argentina. Fonti del governo hanno reso noto che dopo il colloquio con la Betancourt, la presidente ha ricevuto la diva del pop Usa.
L'ultima volta che Madonna era stata alla Casa Rosada era stato nel 1996, quando in uno dei balconi della sede della presidenza filmo' alcune scene per il film Evita, della quale era protagonista insieme ad Antonio Banderas.
Cristina ha ricevuto in serata la Betancourt, giunta ieri nella capitale argentina, una delle tappe che l'ex candidata presidenziale franco-colombiana sta compiendo in diverse capitali latinoamericane, nell'ambito dei suoi sforzi per giungere al rilascio di tutti i sequestrati in mano alla guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc).
I media di Buenos Aires hanno gia' diffuso una fotografia nella quale le tre donne si salutano alla Casa Rosada, sede della presidenza argentina. Fonti del governo hanno reso noto che dopo il colloquio con la Betancourt, la presidente ha ricevuto la diva del pop Usa.
L'ultima volta che Madonna era stata alla Casa Rosada era stato nel 1996, quando in uno dei balconi della sede della presidenza filmo' alcune scene per il film Evita, della quale era protagonista insieme ad Antonio Banderas.
I Video di Plyost Sulla serie di Grand Theft Auto
Su Youtube Plyost sta creando molti video sulla serie Grand Theft Auto , Dal 5 dicembre 2008 anche su Grand Theft Auti IV, al momento solo su:
Gta Liberty City Stories
Gta Vice City Stories
Gta San Andreas ( Molti video su questo videogioco)
Gta Vice City.
Il Canale Youtube Dove potrete Trovarli è janduiabest97
Mi raccomando , Visitate Il Canale, e non perdetevi i Video Della Plyost Videogiochi ( Dalla plyost corporation. )
Per entrare nel canale cliccate QUI oppure
Janduiabest97
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venerdì 28 novembre 2008
GTA IV: The Lost And Damnded

Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned, primo episodio di GTA IV scaricabile esclusivamente sul servizio LIVE di Xbox 360 dal 17 febbraio 2009, sarà disponibile al prezzo di 19,99 $ (circa 15,51 €). A rivelarlo è il sito di GameStop.com in seguito all'aggiornamento della pagina dedicata al prodotto.
Acquistando il contenuto episodico da GameStop si riceverà un pacchetto con un poster a due lati e una token card per il Marketplace di Xbox LIVE. La token card conterrà un codice unico per scaricare The Lost and Damned dal Marketplace.
Il prezzo di 19,99 $ indica anche che TLAD verrà venduto per 1.600 Microsoft Points su Xbox LIVE.
Per chi si è perso le ultime news, ricordiamo che Grand Theft Auto: The Lost and Damned avrà come protagonista Johnny Klebitz, un membro della gang di motociclisti The Lost OMG, e una nuova storia che si svilupperà e si intreccierà con gli eventi della trama originale di GTA IV. Questo episodio, oltre alle nuove missioni, includerà anche nuovi personaggi, veicoli, armi, modalità multiplayer e brani musicali extra.
Per poter giocare a The Lost and Damned sarà necessario avere il gioco originale di GTA IV per Xbox 360 e un abbonamento su Xbox LIVE.
Brutte notizie invece per i fan di GTA residenti in India. A causa dell'attacco terroristico nella città di Mumbai, il rilascio di GTA IV per PC nel paese indiano è stato rimandato ad una data indefinita.
Ricordo che GTA IV per PC sarà disponibile martedì prossimo in America e mercoledì in tutta Europa.
SERIE A: ROSETTI ARBITRA INTER-NAPOLI
Sarà Roberto Rosetti ad arbitrare Inter-Napoli, gara clou della 14/a giornata del campionato di calcio di serie A, in programma domenica.
Il Milan, impegnato a Palermo nel posticipo, sarà diretto da Gianluca Rocchi, mentre a dirigere la Juventus, che domani ospita la Reggina, sarà Antonio Damato.
L'altro anticipo di domani, Catania-Lecce, verrà diretto da Paolo Dondarini, infine l'arbitro di Roma-Fiorentina sarà Paolo Tagliavento.
Il Milan, impegnato a Palermo nel posticipo, sarà diretto da Gianluca Rocchi, mentre a dirigere la Juventus, che domani ospita la Reggina, sarà Antonio Damato.
L'altro anticipo di domani, Catania-Lecce, verrà diretto da Paolo Dondarini, infine l'arbitro di Roma-Fiorentina sarà Paolo Tagliavento.
MUMBAI: LIBERI GLI ITALIANI. BLITZ AL CENTRO EBRAICO
Le forze speciali indiane sono entrate in azione per avere ragione degli ultimi focolai di resistenza dei terroristi che da quasi due giorni stanno seminando il terrore a Mumbai. Hanno fatto irruzione al centro ebraico della Nariman House e sono ancora impegnate contro un ultimo gruppo di irriducibili, forse ancora con ostaggi, all'hotel Taj Mahal.
E' tornata finalmente la calma, invece, all'Oberoi/Trident. La situazione e' ancora confusa circa lo stato delle operazioni di 'bonifica' dei luoghi assaliti dai terroristi. Le notizie piu' drammatiche vengono nelle ultime ore dal Centro ebraico. Secondo fonti israeliane all'interno dell'edificio sono stati trovati i corpi senza vita di cinque degli ostaggi, il cui numero peraltro non e'ancora del tutto chiaro. Tra le vittime ci sono il rabbino e la moglie
Uccisi anche due o tre terroristi. All'hotel Taj Mahal si continua a sparare sebbene sembri che vi sia rimasto solo un terrorista o al massimo due. Sul piano politico alle accuse - di connivenza se non di complicita' - rivolte dagli indiani al Pakistan, Islamabad risponde per bocca del ministro degli esteri, Shah Mehmoud Qureshi. La lotta contro il terrorismo ci unisce, ha detto, specificando di volere cooperare a tutti i livelli con New Delhi e di volere incontrare al piu' presto il premier indiano.
Poco prima il governo indiano aveva chiesto e ottenuto che il capo dei servizi segreti pachistani si rechi a New Delhi per incontrare i vertici della sicurezza e dividere con loro ogni informazione legata agli attacchi terroristici di Mumbai. Mentre il numero complessivo dei morti dovrebbe aggirasi intorno a 150, lentamente si allunga la fila delle vittime occidentali. Oltre all'Italiano, originario di Livorno, Antonio De Lorenzo, nelle ultime ore e' stata segnalata la morte di due francesi e due americani, che si aggiungono a quattro tedeschi, un canadese, un giapponese e un britannico.
Quanto agli ostaggi italiani che si trovavano all'Oberoi/Trident, sono stati liberati all'alba di oggi insieme con altre circa 150 persone nell'operazione lanciata dalle forze di sicurezza indiane. All'Oberoi/Trident, dove tutto e' ''sotto controllo'', sono stati trovati 24 cadaveri, mentre alcuni terroristi sono stati arrestati. Ora sono sotto interrogatorio.
MUMBAI: PARLA UN OSTAGGIO, ANCHE GLI ITALIANI NEL MIRINO
''Volevano uccidere americani, inglesi e italiani. Ci siamo salvati restando chiusi per quasi due giorni in uno sgabuzzino''. Patrizio Amore, l'ultimo ostaggio italiano ed essere liberato dalle forze speciali indiane, insieme alla sua compagna Carmela Zappala', racconta all'ANSA come e' sfuggito all'assalto dei terroristi nel ristorante dell'hotel Oberoi. 'Il loro obiettivo erano gli occidentali, ma cercavano in particolare americani, inglesi e italiani''.
E' tornata finalmente la calma, invece, all'Oberoi/Trident. La situazione e' ancora confusa circa lo stato delle operazioni di 'bonifica' dei luoghi assaliti dai terroristi. Le notizie piu' drammatiche vengono nelle ultime ore dal Centro ebraico. Secondo fonti israeliane all'interno dell'edificio sono stati trovati i corpi senza vita di cinque degli ostaggi, il cui numero peraltro non e'ancora del tutto chiaro. Tra le vittime ci sono il rabbino e la moglie
Uccisi anche due o tre terroristi. All'hotel Taj Mahal si continua a sparare sebbene sembri che vi sia rimasto solo un terrorista o al massimo due. Sul piano politico alle accuse - di connivenza se non di complicita' - rivolte dagli indiani al Pakistan, Islamabad risponde per bocca del ministro degli esteri, Shah Mehmoud Qureshi. La lotta contro il terrorismo ci unisce, ha detto, specificando di volere cooperare a tutti i livelli con New Delhi e di volere incontrare al piu' presto il premier indiano.
Poco prima il governo indiano aveva chiesto e ottenuto che il capo dei servizi segreti pachistani si rechi a New Delhi per incontrare i vertici della sicurezza e dividere con loro ogni informazione legata agli attacchi terroristici di Mumbai. Mentre il numero complessivo dei morti dovrebbe aggirasi intorno a 150, lentamente si allunga la fila delle vittime occidentali. Oltre all'Italiano, originario di Livorno, Antonio De Lorenzo, nelle ultime ore e' stata segnalata la morte di due francesi e due americani, che si aggiungono a quattro tedeschi, un canadese, un giapponese e un britannico.
Quanto agli ostaggi italiani che si trovavano all'Oberoi/Trident, sono stati liberati all'alba di oggi insieme con altre circa 150 persone nell'operazione lanciata dalle forze di sicurezza indiane. All'Oberoi/Trident, dove tutto e' ''sotto controllo'', sono stati trovati 24 cadaveri, mentre alcuni terroristi sono stati arrestati. Ora sono sotto interrogatorio.
MUMBAI: PARLA UN OSTAGGIO, ANCHE GLI ITALIANI NEL MIRINO
''Volevano uccidere americani, inglesi e italiani. Ci siamo salvati restando chiusi per quasi due giorni in uno sgabuzzino''. Patrizio Amore, l'ultimo ostaggio italiano ed essere liberato dalle forze speciali indiane, insieme alla sua compagna Carmela Zappala', racconta all'ANSA come e' sfuggito all'assalto dei terroristi nel ristorante dell'hotel Oberoi. 'Il loro obiettivo erano gli occidentali, ma cercavano in particolare americani, inglesi e italiani''.
giovedì 27 novembre 2008
Erba, carcere a vita a Rosa e Olindo Romano
«In nome del popolo italiano questa Corte riconosce Romano Olindo e Bazzi Rosa... Angela Maria colpevoli dei reati loro ascritti e li condanna alla pena dell’ergastolo con 3 anni di isolamento diurno». Sono le 17 e 58 minuti e in aula cade il silenzio. Poi l’applauso, timido e liberatorio. Dopo 7 ore di camera di consiglio si conclude così il processo di primo grado per la strage di Erba. Per il presidente della Corte Alessandro Bianchi e per i giurati di Como il pm Massimo Astori ha ragione: Olindo e Rosa sono gli autori della mattanza che la sera dell’11 dicembre 2006 ha brutalmente spento quattro vite e segnato, inesorabilmente, quella di Mario Frigerio, il supertestimone creduto morto e resuscitato dopo 4 giorni in coma. I suoi figli Elena e Andrea sono lì, si abbracciano. Frigerio ha perso la moglie, Valeria Cherubini. Lui non c’è, ha preferito aspettare a casa la sentenza. «L’ha saputo, ha pianto», dice il suo avvocato Manuel Gabrielli.
Non ci sono neanche i due imputati, che avevano «annusato» aria di ergastolo sin dal mattino. Azouz Marzouk ha in mano due rose bianche, per sua moglie Raffaella Castagna e per il piccolo Youssef, reciso con un colpo di coltello alla gola a 30 mesi di vita appena. Pochi metri dietro c’è Carlo Castagna con i due figli. Singhiozza per Raffaella, la figlia con la quale non aveva rapporti da tre anni dopo la relazione con Azouz. E per la moglie Paola Galli, unico anello tra quei due mondi ormai distanti per sempre. Le cifre del risarcimento (60mila euro per Azouz, 500mila per la famiglia Frigerio) vengono snocciolate via via.
Pochi istanti dopo, fuori dall’aula, la solita ressa di microfoni e telecamente. Castagna ha ancora gli occhi lucidi: «La parola ergastolo mi angoscia - commenta - ma giustizia è fatta. Non abbiamo mai cercato vendetta. Ora spero che si pentano». Giustizia sì, «ma la pace è ancora lontana», sussurra poco lontano Andrea Frigerio. «Ora i miei cari potranno riposare in pace», dirà Azouz al suo avvocato e amico Roberto Tropenscovino. Solo il pm Astori sorride, prima di salire in ascensore: «Era l’unica sentenza possibile». Poco lontano, in un bar, le facce buie dei legali di Olindo e Rosa. «In appello la sentenza sarà capovolta - dice Enzo Pacia - ma in primo grado l’ergastolo era un copione già scritto. A Como, lo sapevo, non poteva che finire così - aggiunge - i miei assistiti sono stati dipinti come dei mostri e mostri dovevano essere». Dalle vetrine si scorge il presidente Bianchi, stretto nel suo cappotto nero. La gente che si trova nel piazzale esterno lo riempie di «grazie» e «complimenti».
Non ci sono neanche i due imputati, che avevano «annusato» aria di ergastolo sin dal mattino. Azouz Marzouk ha in mano due rose bianche, per sua moglie Raffaella Castagna e per il piccolo Youssef, reciso con un colpo di coltello alla gola a 30 mesi di vita appena. Pochi metri dietro c’è Carlo Castagna con i due figli. Singhiozza per Raffaella, la figlia con la quale non aveva rapporti da tre anni dopo la relazione con Azouz. E per la moglie Paola Galli, unico anello tra quei due mondi ormai distanti per sempre. Le cifre del risarcimento (60mila euro per Azouz, 500mila per la famiglia Frigerio) vengono snocciolate via via.
Pochi istanti dopo, fuori dall’aula, la solita ressa di microfoni e telecamente. Castagna ha ancora gli occhi lucidi: «La parola ergastolo mi angoscia - commenta - ma giustizia è fatta. Non abbiamo mai cercato vendetta. Ora spero che si pentano». Giustizia sì, «ma la pace è ancora lontana», sussurra poco lontano Andrea Frigerio. «Ora i miei cari potranno riposare in pace», dirà Azouz al suo avvocato e amico Roberto Tropenscovino. Solo il pm Astori sorride, prima di salire in ascensore: «Era l’unica sentenza possibile». Poco lontano, in un bar, le facce buie dei legali di Olindo e Rosa. «In appello la sentenza sarà capovolta - dice Enzo Pacia - ma in primo grado l’ergastolo era un copione già scritto. A Como, lo sapevo, non poteva che finire così - aggiunge - i miei assistiti sono stati dipinti come dei mostri e mostri dovevano essere». Dalle vetrine si scorge il presidente Bianchi, stretto nel suo cappotto nero. La gente che si trova nel piazzale esterno lo riempie di «grazie» e «complimenti».
mercoledì 26 novembre 2008
GTA IV: Il serial-killer di Liberty City
Il mistero del Serial Killer in GTA IV
In una delle prime notizie pubblicate sul quotidiano online Liberty Tree negli Internet Point del gioc (www.libertytreeonline.com), verrà comunicata la presenza di un serial killer a Liberty City, con una vena sarcastica e paradossale nei confronti dei mass-media che speculano su fatti come questi. Non è il nostro protagonista Niko Bellic, ma uno spietato assassino che decapita le sue vittime, seguendo sempre lo stesso copione. La polizia indagherà sul suo conto, mentre la sua fama dilagherà a Liberty City.
Di seguito potete trovare tutti gli articoli pubblicati sul quotidiano e in fondo, la soluzione del caso.
Serial Killer a LC
In città c'è più bisogno di panico.
E' una realtà che nessuno vuole affrontare. E' un incubo. La polizia ha ammesso la sua crescente preoccupazione per le analogie riscontrate in una serie di casi di omicidio degli ultimi anni. Il timore è che si possa trattare di un serial killer, proprio qui a Liberty City. Il killer, a cui deve essere ancora dato un soprannome, pare preferire i fanatici del fitness, visto che le tre vittime sinora accertate erano podisti. Sono stati tutti decapitati dopo essere usciti per una corsa la sera tardi. Pare proprio che avremo materiale da notizia per delle ore. Potremo esplorare le ramificazioni di questo terrificante caso in ogni macabro dettaglio mentre cerchereo di capire esattamente chi sarà l'attore protagonista nel film. Nel frattempo la polizia raccomanda caldamente di pagare più tasse e fa pressioni per un aumento dei benefici e dello stipendio base.
E' passato molto tempo da quando la città ha avuto un vero serial killer e pensiamo che la situazione possa solo peggiorare, prima di migliorare. Il capo della squadra detective, Jon Atkinson, ha detto: "Se questo tizio si rivela un vero serial killer, il mio nome finirà un sacco di volte sui giornali, quindi devo assicurarmi di non dire o fare qualcosa di stupido. Raccomandiamo caldamente ai cittadini di non uscire e nel caso lo facciano, di rimanere in luoghi pubblici affollati e di portare sempre con sè un cellulare o un poliziotto. La cosa più importante, però, è che la gente non si faccia prendere dal panico più del necessario". Vi terremo informati.
Killer senza nome
Non c'è niente che possa fermare il "Signor Nessuno"?
Il serial killer, a cui la nostra polizia e i nostri media senza immaginazione non riescono a dare un nome, ha colpito ancora. Questa volta è toccato ad un podista di Alderney, il cui corpo decapitato è stato trovato tra alcuni cespugli, vicino al fiume. L'assassino ha crudelmente mutilato il corpo (corpo di cui ha anche approfittato) e la polizia non ha ancora identificato la vittima. I cittadini della zona sono nel panico: una robusta signora del posto, Sionhan Phillips, ci ha detto: "Dicono che correre per staccare dal tran tran giornaliero faccia bene: beh, a quest'uomo non ha fatto bene per niente: altroché staccare! Vai a farti una corsa e un maniaco ti stacca la testa!". I più sono preoccupati per l'incapacità della nostra polizia di dare un nome al killer. Sicuramente un uomo che decapita per divertimento è in grado di ispirare qualche soprannome divertente, no?
La polizia ammette di essere frustrata da tale fallimento e incolpa il cambiamento demografico a partire dal 1977. Un poliziotto, che preferisce rimanere anonimo, ha dato la colpa alla "cultura dell'uguaglianza: il fatto è che i non bianchi non sono divertenti. Ai vecchi tempi facevamo battute razziste e ci divertivamo un mondo: ora la gente se la prende un sacco per l'uguaglianza razziale e questo è il risultato: l'anarchia per le nostre strade". Qualunque sia la causa, l'incapacità di dare un soprannome al serial killer probabilmente danneggerà il futuro sfruttamento per i diritti cinematografici e gli accordi per i libri. Il detective Jon Atkinson ci ha chiesto che lo citassimo in questo articolo, e l'abbiamo appena fatto.
Questa volta le gambe e non la testa!
Seguiranno dita, ginocchia e dita dei piedi?
Il serial killer di Liberty City ha colpito ancora. Ieri è stato trovato il corpo di un uomo a cui erano stati amputati gambe e genitali. Questa volta, però, a differenza delle altre vittime, la testa è rimasta al suo posto. La vittima è un maschio bianco. La polizia non ne ha ancora comunicato le generalità.
Il cambiamento di abitudini rende ancora più difficile il già pesante compito di assegnare un nome al serial killer. La polizia è stupita davanti a questa pericolosa svolta negli eventi, mentre la città vive nel terrore. Un residente di Dukes afferma: "Cosa ci fa capire, della polizia, il fatto che non sappiamo nemmeno dare un nome ad un serial killer? Cosa penserà di noi ora il Midwest? E' patetico. Dovrebbero decapitare il capo della polizia, altro che le povere vittime".
Il serial killer lascia un appunto ma niente indizi
La polizia rimane confusa
La polizia è confusa e il killer senza soprannome colpisce ancora. Proprio così: è stato trovato un altro corpo, questa volta assieme ad un appunto scritto a mano. La città è nel panico, ma la polizia non ha ancora indizi o piste da seguire per scoprire chi decapita podisti e pedoni e lascia i loro corpi nei cespugli di tutta la città.
Questa volta è toccato ad un giovane insegnante di danza di Broker a venire decapitato, ma la polizia non riesce ancora a trovare uno schema o a fare progressi nel caso. Il detective Jon Atkinson, che segue il caso, ha detto: "Ad essere sinceri, è colpa degli scarsi finanziamenti: a meno che la polizia non ottenga straordinari meglio pagati e pensioni migliori, non c'è modo di prendere questo tizio. Ma voglio che tutti sappiano che scriverò un libro su questo caso e chiunque cerchi di battermi sul tempo verrà portato in tribunale se citerà il mio nome. E' una tagredia". Alla domanda su come risolverebbe l'attuale crisi riguardante il soprannome dell'assassino ha risposto: "E' orribile. Questa gente è morta invano e la mia campagna marketing va a rotoli".
Il serial killer colpisce ancora
I poliziotti ancora confusi sul da farsi
Il serial killer che sta decapitando podisti e altra gente abbastanza stupida da uscire da sola di sera ha colpito ancora. Questa volta è la solita storia: è stata trovata una giovane vittima in una sacca. Senza testa. E i poliziotti si grattano la propria, chiedendosi come chiamarlo. Il detective Jon Atkinson, che lavora al caso sin dall'inizio, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "E' una grande tragedia. La gente si concentra sulle cose sbagliate. Fino a quando il pubblico non si renderà conto di ciò che conta veramente, non avremo la possibilità di catturare questo tizio. Devo sapere, dalla gente: vogliono che il film sia serio, o che abbia una vena comica? Dovrei avere una storia d'amore? E il mio partner? Sarà più anziano e saggio ma vicino alla pensione, un uomo che muore nella penultima scena? Oppure un giovane teppista, che ha bisogno di un tizio più anziano e spiritoso che gli mostri come vanno le cose? Sto facendo un pò di fatica con la prima stesura della sceneggiatura, e la gente dovrà avere pazienza".
Caso risolto
Il famoso serial killer di Liberty City verrà incontrato da Niko durante il corso del gioco, come personaggio casuale. Il suo nome è Eddie Low. Il primo incontro con Eddie Low sarà disponibile dopo la missione "Actions Speak Louder Than Words" per conto di Gerry McReary presso il concessionario AutoEroticar. Solitamente lo si potrà trovare nelle ore notturne, dalle 10 di sera alle 4 di mattina.
Vi chiederà di accompagnarlo presso il porto, dove scaricherà il suo "pesante" borsone in mare. vi chiederà quindi di accompagnarlo a Westminster. La sacca conteneva le teste dei suoi amici, come si potrà leggere sul sito libertytreeonline.com in uno degli Internet Point del gioco. Eddie è difatti il famoso "killer" di cui si parla in alcune news dei notiziari online del gioco come il Liberty Tree.
Il secondo incontro avverrà a Berchem, nuovamente durante le ore notturne. Dopo un breve dialogo, cercherà di uccidervi: massacratelo per completare la missione.
In una delle prime notizie pubblicate sul quotidiano online Liberty Tree negli Internet Point del gioc (www.libertytreeonline.com), verrà comunicata la presenza di un serial killer a Liberty City, con una vena sarcastica e paradossale nei confronti dei mass-media che speculano su fatti come questi. Non è il nostro protagonista Niko Bellic, ma uno spietato assassino che decapita le sue vittime, seguendo sempre lo stesso copione. La polizia indagherà sul suo conto, mentre la sua fama dilagherà a Liberty City.
Di seguito potete trovare tutti gli articoli pubblicati sul quotidiano e in fondo, la soluzione del caso.
Serial Killer a LC
In città c'è più bisogno di panico.
E' una realtà che nessuno vuole affrontare. E' un incubo. La polizia ha ammesso la sua crescente preoccupazione per le analogie riscontrate in una serie di casi di omicidio degli ultimi anni. Il timore è che si possa trattare di un serial killer, proprio qui a Liberty City. Il killer, a cui deve essere ancora dato un soprannome, pare preferire i fanatici del fitness, visto che le tre vittime sinora accertate erano podisti. Sono stati tutti decapitati dopo essere usciti per una corsa la sera tardi. Pare proprio che avremo materiale da notizia per delle ore. Potremo esplorare le ramificazioni di questo terrificante caso in ogni macabro dettaglio mentre cerchereo di capire esattamente chi sarà l'attore protagonista nel film. Nel frattempo la polizia raccomanda caldamente di pagare più tasse e fa pressioni per un aumento dei benefici e dello stipendio base.
E' passato molto tempo da quando la città ha avuto un vero serial killer e pensiamo che la situazione possa solo peggiorare, prima di migliorare. Il capo della squadra detective, Jon Atkinson, ha detto: "Se questo tizio si rivela un vero serial killer, il mio nome finirà un sacco di volte sui giornali, quindi devo assicurarmi di non dire o fare qualcosa di stupido. Raccomandiamo caldamente ai cittadini di non uscire e nel caso lo facciano, di rimanere in luoghi pubblici affollati e di portare sempre con sè un cellulare o un poliziotto. La cosa più importante, però, è che la gente non si faccia prendere dal panico più del necessario". Vi terremo informati.
Killer senza nome
Non c'è niente che possa fermare il "Signor Nessuno"?
Il serial killer, a cui la nostra polizia e i nostri media senza immaginazione non riescono a dare un nome, ha colpito ancora. Questa volta è toccato ad un podista di Alderney, il cui corpo decapitato è stato trovato tra alcuni cespugli, vicino al fiume. L'assassino ha crudelmente mutilato il corpo (corpo di cui ha anche approfittato) e la polizia non ha ancora identificato la vittima. I cittadini della zona sono nel panico: una robusta signora del posto, Sionhan Phillips, ci ha detto: "Dicono che correre per staccare dal tran tran giornaliero faccia bene: beh, a quest'uomo non ha fatto bene per niente: altroché staccare! Vai a farti una corsa e un maniaco ti stacca la testa!". I più sono preoccupati per l'incapacità della nostra polizia di dare un nome al killer. Sicuramente un uomo che decapita per divertimento è in grado di ispirare qualche soprannome divertente, no?
La polizia ammette di essere frustrata da tale fallimento e incolpa il cambiamento demografico a partire dal 1977. Un poliziotto, che preferisce rimanere anonimo, ha dato la colpa alla "cultura dell'uguaglianza: il fatto è che i non bianchi non sono divertenti. Ai vecchi tempi facevamo battute razziste e ci divertivamo un mondo: ora la gente se la prende un sacco per l'uguaglianza razziale e questo è il risultato: l'anarchia per le nostre strade". Qualunque sia la causa, l'incapacità di dare un soprannome al serial killer probabilmente danneggerà il futuro sfruttamento per i diritti cinematografici e gli accordi per i libri. Il detective Jon Atkinson ci ha chiesto che lo citassimo in questo articolo, e l'abbiamo appena fatto.
Questa volta le gambe e non la testa!
Seguiranno dita, ginocchia e dita dei piedi?
Il serial killer di Liberty City ha colpito ancora. Ieri è stato trovato il corpo di un uomo a cui erano stati amputati gambe e genitali. Questa volta, però, a differenza delle altre vittime, la testa è rimasta al suo posto. La vittima è un maschio bianco. La polizia non ne ha ancora comunicato le generalità.
Il cambiamento di abitudini rende ancora più difficile il già pesante compito di assegnare un nome al serial killer. La polizia è stupita davanti a questa pericolosa svolta negli eventi, mentre la città vive nel terrore. Un residente di Dukes afferma: "Cosa ci fa capire, della polizia, il fatto che non sappiamo nemmeno dare un nome ad un serial killer? Cosa penserà di noi ora il Midwest? E' patetico. Dovrebbero decapitare il capo della polizia, altro che le povere vittime".
Il serial killer lascia un appunto ma niente indizi
La polizia rimane confusa
La polizia è confusa e il killer senza soprannome colpisce ancora. Proprio così: è stato trovato un altro corpo, questa volta assieme ad un appunto scritto a mano. La città è nel panico, ma la polizia non ha ancora indizi o piste da seguire per scoprire chi decapita podisti e pedoni e lascia i loro corpi nei cespugli di tutta la città.
Questa volta è toccato ad un giovane insegnante di danza di Broker a venire decapitato, ma la polizia non riesce ancora a trovare uno schema o a fare progressi nel caso. Il detective Jon Atkinson, che segue il caso, ha detto: "Ad essere sinceri, è colpa degli scarsi finanziamenti: a meno che la polizia non ottenga straordinari meglio pagati e pensioni migliori, non c'è modo di prendere questo tizio. Ma voglio che tutti sappiano che scriverò un libro su questo caso e chiunque cerchi di battermi sul tempo verrà portato in tribunale se citerà il mio nome. E' una tagredia". Alla domanda su come risolverebbe l'attuale crisi riguardante il soprannome dell'assassino ha risposto: "E' orribile. Questa gente è morta invano e la mia campagna marketing va a rotoli".
Il serial killer colpisce ancora
I poliziotti ancora confusi sul da farsi
Il serial killer che sta decapitando podisti e altra gente abbastanza stupida da uscire da sola di sera ha colpito ancora. Questa volta è la solita storia: è stata trovata una giovane vittima in una sacca. Senza testa. E i poliziotti si grattano la propria, chiedendosi come chiamarlo. Il detective Jon Atkinson, che lavora al caso sin dall'inizio, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "E' una grande tragedia. La gente si concentra sulle cose sbagliate. Fino a quando il pubblico non si renderà conto di ciò che conta veramente, non avremo la possibilità di catturare questo tizio. Devo sapere, dalla gente: vogliono che il film sia serio, o che abbia una vena comica? Dovrei avere una storia d'amore? E il mio partner? Sarà più anziano e saggio ma vicino alla pensione, un uomo che muore nella penultima scena? Oppure un giovane teppista, che ha bisogno di un tizio più anziano e spiritoso che gli mostri come vanno le cose? Sto facendo un pò di fatica con la prima stesura della sceneggiatura, e la gente dovrà avere pazienza".
Caso risolto
Il famoso serial killer di Liberty City verrà incontrato da Niko durante il corso del gioco, come personaggio casuale. Il suo nome è Eddie Low. Il primo incontro con Eddie Low sarà disponibile dopo la missione "Actions Speak Louder Than Words" per conto di Gerry McReary presso il concessionario AutoEroticar. Solitamente lo si potrà trovare nelle ore notturne, dalle 10 di sera alle 4 di mattina.
Vi chiederà di accompagnarlo presso il porto, dove scaricherà il suo "pesante" borsone in mare. vi chiederà quindi di accompagnarlo a Westminster. La sacca conteneva le teste dei suoi amici, come si potrà leggere sul sito libertytreeonline.com in uno degli Internet Point del gioco. Eddie è difatti il famoso "killer" di cui si parla in alcune news dei notiziari online del gioco come il Liberty Tree.
Il secondo incontro avverrà a Berchem, nuovamente durante le ore notturne. Dopo un breve dialogo, cercherà di uccidervi: massacratelo per completare la missione.
mercoledì 19 novembre 2008
GIUSTIZIA:ALFANO, NO AMNISTIE MA STOP BENEFICI GRATIS
"Si rassegni chi immagina che cui saranno trappole su indulti o amnistie. La posizione del governo é chiara: non ne faremo". Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, interpellato dall'ANSA, spiega che il ddl sulla certezza dell'applicazione della pena non era all'ordine del giorno del Cdm di oggi e che comunque il principale punto del provvedimento è dire "basta alla sospensione condizionale della pena gratis: chi ha fatto un danno alla società dovrà ripararlo lavorando obbligatoriamente, altrimenti niente condizionale e si fa il carcere per cui si è stati condannati" Sulla messa alla prova degli indagati, che è "un istituto completamente distinto" il ministro preannuncia "approfondimenti ", tenendo conto anche delle perplessità avanzate da Lega e An.
La messa alla prova - fa notare Alfano - è un istituto previsto da "un'ampia dottrina giuridica, dai lavori delle commissioni Nordio e Pisapia, e anche dal ddl sull'accelerazione del processo presentato da Mastella nella scorsa legislatura". Del ddl - aggiunge - "non si è discusso durante il consiglio dei ministri di questa mattina. D'altronde non era neanche all'ordine del giorno". Il guardasigilli, tuttavia, ipotizza che possa essere preso in esame nel Cdm di venerdì o in quello della prossima settimana. Alla domanda se del provvedimento fossero a conoscenza Lega e An, risponde: "Con Maroni mi sono sentito anche ieri e l'altroieri. E il ministro dell'Interno, così come anche La Russa, è favorevole alla sospensione condizionale gratis della pena (viene infatti introdotto l'obbligo dei lavori di pubblica utilità, ndr). Sulla messa alla prova faremo degli approfondimenti rispetto alla proposta circolata (estinzione del reato dopo lavori di pubblica utilità per chi è accusato di reati punibili fino a quattro anni di carcere, ndr). La messa alla prova non è l'elemento centrale del provvedimento. E infatti - aggiunge il Guardasigilli - è cosa completamente distinta dalla questione principale e che abbiamo ritenuto potesse incontrare un ampio favore. Approfondiremo e capiremo se questo favore c'é e in che termini. Consiglierei agli esponenti dell'opposizione di dare un'occhiata ai propri ddl prima di parlare, altrimenti rischiano una brutta sorpresa".
DDL MESSA IN PROVA; LA RUSSA, TUTTO DA ESAMINARE
"No, è ancora una proposta tutta da esaminare": così il ministro della Difesa Ignazio La Russa, lasciando Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, replica ai cronisti che gli chiedono se durante la riunione sia stata valutato e approvato il disegno di legge sulla cosiddetta 'messa in prova'.
La messa alla prova - fa notare Alfano - è un istituto previsto da "un'ampia dottrina giuridica, dai lavori delle commissioni Nordio e Pisapia, e anche dal ddl sull'accelerazione del processo presentato da Mastella nella scorsa legislatura". Del ddl - aggiunge - "non si è discusso durante il consiglio dei ministri di questa mattina. D'altronde non era neanche all'ordine del giorno". Il guardasigilli, tuttavia, ipotizza che possa essere preso in esame nel Cdm di venerdì o in quello della prossima settimana. Alla domanda se del provvedimento fossero a conoscenza Lega e An, risponde: "Con Maroni mi sono sentito anche ieri e l'altroieri. E il ministro dell'Interno, così come anche La Russa, è favorevole alla sospensione condizionale gratis della pena (viene infatti introdotto l'obbligo dei lavori di pubblica utilità, ndr). Sulla messa alla prova faremo degli approfondimenti rispetto alla proposta circolata (estinzione del reato dopo lavori di pubblica utilità per chi è accusato di reati punibili fino a quattro anni di carcere, ndr).
La messa alla prova non è l'elemento centrale del provvedimento. E infatti - aggiunge il Guardasigilli - è cosa completamente distinta dalla questione principale e che abbiamo ritenuto potesse incontrare un ampio favore. Approfondiremo e capiremo se questo favore c'é e in che termini. Consiglierei agli esponenti dell'opposizione di dare un'occhiata ai propri ddl prima di parlare, altrimenti rischiano una brutta sorpresa".
SI' TRATTATO ITALIA-LIBIA,RIMBORSO A ESULI - "Abbiamo approvato il trattato Italia-Libia ed ho ottenuto assicurazioni da parte del governo a rimborsare gli esuli italiani". Lo afferma il ministro della Difesa Ignazio La Russa, conversando con i cronisti all'ingresso da palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri.
La messa alla prova - fa notare Alfano - è un istituto previsto da "un'ampia dottrina giuridica, dai lavori delle commissioni Nordio e Pisapia, e anche dal ddl sull'accelerazione del processo presentato da Mastella nella scorsa legislatura". Del ddl - aggiunge - "non si è discusso durante il consiglio dei ministri di questa mattina. D'altronde non era neanche all'ordine del giorno". Il guardasigilli, tuttavia, ipotizza che possa essere preso in esame nel Cdm di venerdì o in quello della prossima settimana. Alla domanda se del provvedimento fossero a conoscenza Lega e An, risponde: "Con Maroni mi sono sentito anche ieri e l'altroieri. E il ministro dell'Interno, così come anche La Russa, è favorevole alla sospensione condizionale gratis della pena (viene infatti introdotto l'obbligo dei lavori di pubblica utilità, ndr). Sulla messa alla prova faremo degli approfondimenti rispetto alla proposta circolata (estinzione del reato dopo lavori di pubblica utilità per chi è accusato di reati punibili fino a quattro anni di carcere, ndr). La messa alla prova non è l'elemento centrale del provvedimento. E infatti - aggiunge il Guardasigilli - è cosa completamente distinta dalla questione principale e che abbiamo ritenuto potesse incontrare un ampio favore. Approfondiremo e capiremo se questo favore c'é e in che termini. Consiglierei agli esponenti dell'opposizione di dare un'occhiata ai propri ddl prima di parlare, altrimenti rischiano una brutta sorpresa".
DDL MESSA IN PROVA; LA RUSSA, TUTTO DA ESAMINARE
"No, è ancora una proposta tutta da esaminare": così il ministro della Difesa Ignazio La Russa, lasciando Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, replica ai cronisti che gli chiedono se durante la riunione sia stata valutato e approvato il disegno di legge sulla cosiddetta 'messa in prova'.
La messa alla prova - fa notare Alfano - è un istituto previsto da "un'ampia dottrina giuridica, dai lavori delle commissioni Nordio e Pisapia, e anche dal ddl sull'accelerazione del processo presentato da Mastella nella scorsa legislatura". Del ddl - aggiunge - "non si è discusso durante il consiglio dei ministri di questa mattina. D'altronde non era neanche all'ordine del giorno". Il guardasigilli, tuttavia, ipotizza che possa essere preso in esame nel Cdm di venerdì o in quello della prossima settimana. Alla domanda se del provvedimento fossero a conoscenza Lega e An, risponde: "Con Maroni mi sono sentito anche ieri e l'altroieri. E il ministro dell'Interno, così come anche La Russa, è favorevole alla sospensione condizionale gratis della pena (viene infatti introdotto l'obbligo dei lavori di pubblica utilità, ndr). Sulla messa alla prova faremo degli approfondimenti rispetto alla proposta circolata (estinzione del reato dopo lavori di pubblica utilità per chi è accusato di reati punibili fino a quattro anni di carcere, ndr).
La messa alla prova non è l'elemento centrale del provvedimento. E infatti - aggiunge il Guardasigilli - è cosa completamente distinta dalla questione principale e che abbiamo ritenuto potesse incontrare un ampio favore. Approfondiremo e capiremo se questo favore c'é e in che termini. Consiglierei agli esponenti dell'opposizione di dare un'occhiata ai propri ddl prima di parlare, altrimenti rischiano una brutta sorpresa".
SI' TRATTATO ITALIA-LIBIA,RIMBORSO A ESULI - "Abbiamo approvato il trattato Italia-Libia ed ho ottenuto assicurazioni da parte del governo a rimborsare gli esuli italiani". Lo afferma il ministro della Difesa Ignazio La Russa, conversando con i cronisti all'ingresso da palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri.
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Notizie ed eventi,
Politica e governo
UOMO UCCISO IN AGGUATO NEL REGGINO, GRAVE FIGLIO DI 14 ANNI
Sono giudicate gravissime le condizioni di Francesco Melara, il ragazzo di 14 anni ferito a Palmi nell'agguato in cui è stato ucciso il padre Salvatore. Il ragazzo è ricoverato nel reparto di rianimazione degli Ospedali riuniti di Reggio Calabria. Francesco Melara è stato raggiunto dai colpi di pistola alla nuca ed ha due proiettili ritenuti nel cranio. I sanitari del reparto di neurochirurgia, che lo hanno sottoposto ad una Tac, stanno valutando se ci sono le condizioni per sottoporlo ad intervento chirurgico.
Il padre del ragazzo, Salvatore Melara, 38 anni, morto nell'agguato sulla strada provinciale che collega Palmi e Gioia Tauro, aveva precedenti penali. Melara era alla guida di una Smart ed aveva a fianco il figlio Francesco, che stava accompagnando a scuola a Polistena. Secondo una prima ricostruzione fatta dalla Polizia, che sta svolgendo le indagini, la Smart è stata affiancata da una vettura con due persone a bordo una delle quali ha sparato con una pistola a tamburo contro Salvatore Melara, che è morto all'istante. Due colpi hanno raggiunto alla testa Francesco Melara, le condizioni del quale sono molto gravi.
POLIZIA VALUTA MOVENTE MAFIOSO
i sta valutando anche il movente mafioso nelle indagini sull'omicidio di Salvatore Melara, l'uomo ucciso nell'agguato a Palmi in cui è stato ferito in modo grave anche il figlio di 14 anni della vittima. Lo ha riferito la polizia di Stato, che sta approfondendo la personalità ed il giro di frequentazioni di Salvatore Melara. Secondo quanto detto dagli investigatori, Melara sarebbe stato vicino, in particolare, alla cosca Parrello-Condello, contrapposta per anni al gruppo Gallico in una faida che ha fatto decine di vittime.
VITTIMA NEL 2002 SPARO' A CARABINIERE
Melara aveva precedenti per rapina e reati contro la persona. Il 13 giugno del 2002 ferì con un colpo di pistola ad una gamba un carabiniere che avrebbe dovuto notificargli un ordine di carcerazione. Salvatore Melara nell'agosto scorso era uscito dal carcere dopo avere scontato una condanna a quattro anni di reclusione ed aveva iniziato a lavorare per un'azienda edile dell'area industriale di Gioia Tauro. L'uomo era considerato un esponente non di primo piano della criminalità della Piana di Gioia Tauro nell'ambito della quale, comunque, sarebbe maturata la vendetta per la quale stamattina l'uomo è stato ucciso.
FRATELLO VITTIMA UCCISO NEL 1991
Un fratello di Salvatore Melara, ucciso stamattina a Palmi, fu assassinato nel 1991 nella stessa cittadina del Reggino. Giuseppe Melara fu ucciso da persone mai identificate ed il suo cadavere, trovato in avanzato stato di decomposizione, lasciato in un uliveto a Palmi. Un omicidio che sarebbe stato deciso per punire Giuseppe Melara per una serie di furti compiuti a Palmi. Un'attività quella di Melara che avrebbe dato fastidio ad esponenti influenti della criminalità organizzata della Piana di Gioia tauro, che per tale motivo avrebbero deciso di eliminarlo.
Il padre del ragazzo, Salvatore Melara, 38 anni, morto nell'agguato sulla strada provinciale che collega Palmi e Gioia Tauro, aveva precedenti penali. Melara era alla guida di una Smart ed aveva a fianco il figlio Francesco, che stava accompagnando a scuola a Polistena. Secondo una prima ricostruzione fatta dalla Polizia, che sta svolgendo le indagini, la Smart è stata affiancata da una vettura con due persone a bordo una delle quali ha sparato con una pistola a tamburo contro Salvatore Melara, che è morto all'istante. Due colpi hanno raggiunto alla testa Francesco Melara, le condizioni del quale sono molto gravi.
POLIZIA VALUTA MOVENTE MAFIOSO
i sta valutando anche il movente mafioso nelle indagini sull'omicidio di Salvatore Melara, l'uomo ucciso nell'agguato a Palmi in cui è stato ferito in modo grave anche il figlio di 14 anni della vittima. Lo ha riferito la polizia di Stato, che sta approfondendo la personalità ed il giro di frequentazioni di Salvatore Melara. Secondo quanto detto dagli investigatori, Melara sarebbe stato vicino, in particolare, alla cosca Parrello-Condello, contrapposta per anni al gruppo Gallico in una faida che ha fatto decine di vittime.
VITTIMA NEL 2002 SPARO' A CARABINIERE
Melara aveva precedenti per rapina e reati contro la persona. Il 13 giugno del 2002 ferì con un colpo di pistola ad una gamba un carabiniere che avrebbe dovuto notificargli un ordine di carcerazione. Salvatore Melara nell'agosto scorso era uscito dal carcere dopo avere scontato una condanna a quattro anni di reclusione ed aveva iniziato a lavorare per un'azienda edile dell'area industriale di Gioia Tauro. L'uomo era considerato un esponente non di primo piano della criminalità della Piana di Gioia Tauro nell'ambito della quale, comunque, sarebbe maturata la vendetta per la quale stamattina l'uomo è stato ucciso.
FRATELLO VITTIMA UCCISO NEL 1991
Un fratello di Salvatore Melara, ucciso stamattina a Palmi, fu assassinato nel 1991 nella stessa cittadina del Reggino. Giuseppe Melara fu ucciso da persone mai identificate ed il suo cadavere, trovato in avanzato stato di decomposizione, lasciato in un uliveto a Palmi. Un omicidio che sarebbe stato deciso per punire Giuseppe Melara per una serie di furti compiuti a Palmi. Un'attività quella di Melara che avrebbe dato fastidio ad esponenti influenti della criminalità organizzata della Piana di Gioia tauro, che per tale motivo avrebbero deciso di eliminarlo.
martedì 11 novembre 2008
BOMBA ATOMICA USA DISPERSA NEL '68 IN GROENLANDIA
Gli Stati Uniti nel 1968 hanno perso una bomba atomica sotto il ghiaccio del nord della Groenlandia, a seguito di un incidente a un bombardiere B-52.
Lo ha rivelato la Bbc, sulla base di documenti declassificati grazie alla legge americana sulla liberta' di informazione, il Freedom of Information Act. Il 21 gennaio del 1968, un B-52 si schiantò sul ghiaccio a pochi chilometri dalla base militare di Thule, sulla costa nord-occidentale della Groenlandia (territorio danese), la base più settentrionale delle forze armate americane, centro nevralgico del sistema di radar che proteggevano il paese durante la guerra fredda. A bordo del bombardiere c'erano quattro bombe atomiche.
Tre vennero recuperate, una non venne mai trovata, nonostante le ricerche anche sottomarine. L'incidente fu tenuto segreto per 40 anni. Secondo la Bbc, gli americani ritengono che la radioattività si sia dissolta nella massa d'acqua e che non ci sia più pericolo.
Lo ha rivelato la Bbc, sulla base di documenti declassificati grazie alla legge americana sulla liberta' di informazione, il Freedom of Information Act. Il 21 gennaio del 1968, un B-52 si schiantò sul ghiaccio a pochi chilometri dalla base militare di Thule, sulla costa nord-occidentale della Groenlandia (territorio danese), la base più settentrionale delle forze armate americane, centro nevralgico del sistema di radar che proteggevano il paese durante la guerra fredda. A bordo del bombardiere c'erano quattro bombe atomiche.
Tre vennero recuperate, una non venne mai trovata, nonostante le ricerche anche sottomarine. L'incidente fu tenuto segreto per 40 anni. Secondo la Bbc, gli americani ritengono che la radioattività si sia dissolta nella massa d'acqua e che non ci sia più pericolo.
DANNO FUOCO AD UN BARBONE CHE DORMIVA
Non è in pericolo di vita l'uomo dato alle fiamme intorno alla mezzanotte e mezza a Rimini. E' il responso dei medici dell'ospedale di Padova che lo hanno preso in cura a causa delle gravi ustioni di secondo e terzo grado su buona parte del corpo, nonostante la prognosi sia tenuta riservata. E' quanto ha comunicato la squadra mobile della questura di Rimini che sta indagando sull'episodio.
L'uomo è stato soccorso dal 118 intorno all'una di questa notte dopo l'allarme di una ragazza che passava in via Flaminia e ha notato l'uomo avvolto dalle fiamme. Il senzatetto è arrivato vigile in ospedale e ha detto di chiamarsi Andrea Rizzo, 46 anni, di Taranto. Ha detto anche, nonostante fosse sotto choc, di essersi svegliato per il grande calore che lo avvolgeva e però di non aver notato nessuno nelle vicinanze. Accanto alla panchina sulla quale dormiva è stata rinvenuta dai vigili del fuoco una bottiglia vuota ma che odorava di liquido infiammabile con il quale probabilmente è stato dato fuoco all'uomo. Rizzo, sempre che vengano confermate le sue generalità, è un senzatetto conosciuto dalle associazioni di volontariato che operano a Rimini, in particolare dalla Capanna di Betlemme che spesso ha avuto contatti con lui.
L'uomo comunque si rifiutava di andare a dormire da loro nonostante i volontari percorrano tutte le notti la città alla ricerca di senzatetto a cui dare un riparo. Un gruppo di uomini della Capanna è partito per Padova, dove si è recata anche una squadra della polizia scientifica di Rimini per rilevare le impronti digitali dell'uomo e per verificare la sua identità.
L'uomo è stato soccorso dal 118 intorno all'una di questa notte dopo l'allarme di una ragazza che passava in via Flaminia e ha notato l'uomo avvolto dalle fiamme. Il senzatetto è arrivato vigile in ospedale e ha detto di chiamarsi Andrea Rizzo, 46 anni, di Taranto. Ha detto anche, nonostante fosse sotto choc, di essersi svegliato per il grande calore che lo avvolgeva e però di non aver notato nessuno nelle vicinanze. Accanto alla panchina sulla quale dormiva è stata rinvenuta dai vigili del fuoco una bottiglia vuota ma che odorava di liquido infiammabile con il quale probabilmente è stato dato fuoco all'uomo. Rizzo, sempre che vengano confermate le sue generalità, è un senzatetto conosciuto dalle associazioni di volontariato che operano a Rimini, in particolare dalla Capanna di Betlemme che spesso ha avuto contatti con lui.
L'uomo comunque si rifiutava di andare a dormire da loro nonostante i volontari percorrano tutte le notti la città alla ricerca di senzatetto a cui dare un riparo. Un gruppo di uomini della Capanna è partito per Padova, dove si è recata anche una squadra della polizia scientifica di Rimini per rilevare le impronti digitali dell'uomo e per verificare la sua identità.
giovedì 6 novembre 2008
Tv: Adoro Lavorare col Pancione
''Sto vivendo una gravidanza splendida: ho molta energia, faccio sport e non smetterei mai di lavorare, anche con il pancione. Il termine si avvicina, aspettiamo la bimba per i primi giorni di marzo. Non abbiamo ancora deciso il nome, ma iniziera' con la M: adoro che il nome e il cognome abbiano le stesse iniziali, quindi sara' M, come Martins, il cognome straniero del papa'''. Antonella Clerici si racconta cosi' ai microfoni dell'Alfonso Signorini Show (in onda dal lunedi' al venerdi' dalle 9.00 alle 10.00 su Radio Monte Carlo).
''In questo momento cosi' speciale -aggiunge la conduttrice- e' ancora piu' importante essere diventata la nuova madrina dell'AIRC. E' un grande onore e una grande responsabilita': ricevo il testimone da Sandra Mondaini, madrina da trent'anni e testimonianza diretta che il cancro si puo' sconfiggere''.
Quanto alla tv di questo periodo, la Clerici dice: ''Oggi e' cambiato il modo di fare televisione: si investe solo sul fisico e mai sulla testa. Cosi' si fa successo in fretta: e' facile arrivare, ma difficile durare, perche' manca la preparazione. La TV e' piena di belle ragazze tutte uguali, che diventano ricche velocemente e raramente usano il cervello''.
''In questo momento cosi' speciale -aggiunge la conduttrice- e' ancora piu' importante essere diventata la nuova madrina dell'AIRC. E' un grande onore e una grande responsabilita': ricevo il testimone da Sandra Mondaini, madrina da trent'anni e testimonianza diretta che il cancro si puo' sconfiggere''.
Quanto alla tv di questo periodo, la Clerici dice: ''Oggi e' cambiato il modo di fare televisione: si investe solo sul fisico e mai sulla testa. Cosi' si fa successo in fretta: e' facile arrivare, ma difficile durare, perche' manca la preparazione. La TV e' piena di belle ragazze tutte uguali, che diventano ricche velocemente e raramente usano il cervello''.
''OBAMA BELLO E ABBRONZATO''. POLEMICHE SU BERLUSCONI
La nuova battuta di Berlusconi, questa volta a riguardo del presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama, definito da Mosca "bello, giovane e abbronzato", ha provocato un'ennesimo scontro politico in Italia. L'opposizione, con in testa Walter Veltroni, ha invitato il presidente del Consiglio a chiedere scusa a Obama, ma governo e maggioranza hanno respinto le accuse, replicando con epiteti poco anglosassoni, come "imbecilli" o "tromboni". A Mosca per incontrare il presidente Medvedev, Berlusconi ha fatto dichiarazioni impegnative per la politica estera italiana, affermando che l'Italia e la Russia sono "concordi nelle valutazioni" dei problemi internazionali, a partire dalla crisi nel Caucaso e nella Georgia. Ma tutto ciò è stato spazzato via dal dibattito politico dalle successive parole del premier su quello che sarà il nuovo inquilino della Casa Bianca: "Obama ha tutto, è giovane, è bello e anche abbronzato".
Queste parole sono immediatamente rimbalzate da Mosca a Roma (e in mezzo mondo attraverso il web) e nell'aula della Camera Pierluigi Castagnetti ha espresso "indignazione", mentre Fabio Evangelisti (Idv) ha auspicato un "richiamo istituzionale" nei riguardi del presidente del Consiglio. E' seguita una bordata di dichiarazioni contro le parole "infelici e grevi" (Massimo Donadi di Idv) del premier, che è stato invitato da Dario Franceschini a chiedere scusa. "Berlusconi regala all'Italia l'ennesima figuraccia", ha detto Sandra Zampa, che fu collaboratrice di Romano Prodi a Palazzo Chigi. Il professor Jean Leonard Touadi, parlamentare di origini congolesi del Pd, ha definito "imbarazzanti" le espressioni del Cavaliere. Veltroni ha stigmatizzato le dichiarazioni del Cavaliere, che "colpiscono gravemente l'immagine e la dignità del nostro Paese sulla scena internazionale e rischiano di provocare una incrinatura nei rapporti di amicizia" con gli Usa. Di qui l'auspicio che ad Obama "vengano al più presto rivolte scuse ufficiali".
Secca la replica di Paolo Bonaiuti, che ha parlato di "colpo di trombone" di Veltroni e "dell'esercito dei moralisti della sinistra", capace solo di "cavalcare ogni frase di Berlusconi". Incredulo, invece, Berlusconi per le critiche a quella che ha definito una "carineria" verso Obama. E visto che gli esponenti dell'opposizione non l'hanno capito, il premier ha attaccato: "Se scendono in campo gli imbecilli, siamo fregati...". Il che non ha certo chetato le acque. Il vice capogruppo del Pdl al Senato Francesco Casoli ha rincarato la dose: "La madre degli imbecilli della sinistra è sempre incinta"; e il suo collega Lucio Malan ha attaccato "i bigotti del politicamente corretto". "Imbecille - ha risposto Evangelisti di Idv - è chi non capisce la gravità delle proprie affermazioni e, inconsapevole del proprio ruolo, parla del presidente degli Stati Uniti come fosse un ragazzino venuto a giocare nel Milan".
Il pomeriggio è trascorso con il fuoco incrociato delle artiglierie che si sono scambiate accuse, a partire dal Pd che ha invitato il sottosegretario Bonaiuti a guardare i siti internet dell'informazione internazionale per capire la gravità della battuta del premier. Il ministro Gianfranco Rotondi ha cercato di smussare i toni spiegando che la battuta sull'abbronzatura non è indice di razzismo, anzi: "C'é una teoria psicologica per cui il fondamento del razzismo è l'invidia dei bianchi per un colore più gradevole". Sconsolata Anna Finocchiaro: "Pretendere che Berlusconi chieda scusa per le parole usate nei confronti di Obama è tempo perso". "Non si rende conto di quello che dice", chiosa Castagnetti.
Queste parole sono immediatamente rimbalzate da Mosca a Roma (e in mezzo mondo attraverso il web) e nell'aula della Camera Pierluigi Castagnetti ha espresso "indignazione", mentre Fabio Evangelisti (Idv) ha auspicato un "richiamo istituzionale" nei riguardi del presidente del Consiglio. E' seguita una bordata di dichiarazioni contro le parole "infelici e grevi" (Massimo Donadi di Idv) del premier, che è stato invitato da Dario Franceschini a chiedere scusa. "Berlusconi regala all'Italia l'ennesima figuraccia", ha detto Sandra Zampa, che fu collaboratrice di Romano Prodi a Palazzo Chigi. Il professor Jean Leonard Touadi, parlamentare di origini congolesi del Pd, ha definito "imbarazzanti" le espressioni del Cavaliere. Veltroni ha stigmatizzato le dichiarazioni del Cavaliere, che "colpiscono gravemente l'immagine e la dignità del nostro Paese sulla scena internazionale e rischiano di provocare una incrinatura nei rapporti di amicizia" con gli Usa. Di qui l'auspicio che ad Obama "vengano al più presto rivolte scuse ufficiali".
Secca la replica di Paolo Bonaiuti, che ha parlato di "colpo di trombone" di Veltroni e "dell'esercito dei moralisti della sinistra", capace solo di "cavalcare ogni frase di Berlusconi". Incredulo, invece, Berlusconi per le critiche a quella che ha definito una "carineria" verso Obama. E visto che gli esponenti dell'opposizione non l'hanno capito, il premier ha attaccato: "Se scendono in campo gli imbecilli, siamo fregati...". Il che non ha certo chetato le acque. Il vice capogruppo del Pdl al Senato Francesco Casoli ha rincarato la dose: "La madre degli imbecilli della sinistra è sempre incinta"; e il suo collega Lucio Malan ha attaccato "i bigotti del politicamente corretto". "Imbecille - ha risposto Evangelisti di Idv - è chi non capisce la gravità delle proprie affermazioni e, inconsapevole del proprio ruolo, parla del presidente degli Stati Uniti come fosse un ragazzino venuto a giocare nel Milan".
Il pomeriggio è trascorso con il fuoco incrociato delle artiglierie che si sono scambiate accuse, a partire dal Pd che ha invitato il sottosegretario Bonaiuti a guardare i siti internet dell'informazione internazionale per capire la gravità della battuta del premier. Il ministro Gianfranco Rotondi ha cercato di smussare i toni spiegando che la battuta sull'abbronzatura non è indice di razzismo, anzi: "C'é una teoria psicologica per cui il fondamento del razzismo è l'invidia dei bianchi per un colore più gradevole". Sconsolata Anna Finocchiaro: "Pretendere che Berlusconi chieda scusa per le parole usate nei confronti di Obama è tempo perso". "Non si rende conto di quello che dice", chiosa Castagnetti.
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EUROPA BRUCIA IN UN GIORNO 300 MILIARDI DI EURO
In una sola seduta di crolli le Borse europee hanno mandato in fumo quasi 300 miliardi di euro. E' quanto emerge sulla base del controvalore dell'indice paneuropeo Dj Stoxx dei 600 titoli a maggior capitalizzazione, sceso oggi del 5,55%.
FMI: SITUAZIONE ECONOMIA PEGGIORA, SERVE AZIONE GLOBALE
''Le prospettive per la crescita mondiale sono deteriorate nell'ultimo mese. Serve un'azione globale per supportare i mercati finanziari e servono stimoli fiscali e monetari per aiutare a contenere il calo della crescita mondiale''. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale in un aggiornamento straordinario del World Economic Outlook diffuso oggi. Secondo il Fmi, ''la crisi finanziaria resta virulenta''.
Rivista al ribasso la crescita mondiale: nel 2008 la crescita sara' pari al 3,7% mentre nel 2009 si attestera' al 2,2%, in ribasso quindi rispettivamente dello 0,2% e dello 0,8% rispetto alle previsioni di ottobre.
Si aggrava l'impatto della crisi economica globale e il Fondo taglia le stime di crescita italiane sia per il 2008 sia per il 2009. Il Fmi prevede per l'Italia una contrazione dell'economia dello 0,2% quest'anno e dello 0,6% del 2009, che erano rispettivamente -0,1% e -0,2%.
Tagliate le stime di crescita di Eurolandia: nel 2008 l'area euro registrera' un pil in crescita dell'1,2% (-0,1% rispetto alla stima di ottobre), mentre nel 2009 l'economia si contrarra' dello 0,5% (-0,7%).
Il Fondo rivede al ribasso anche la crescita degli Usa sotto l'impatto della crisi finanziaria. Nel 2008 l'economia statunitense si espandera' dell'1,4% (-0,1% rispetto alla stima di ottobre), mentre nel 2009 l'economia si contrarra' dello 0,7% (-0,8% rispetto a stima ottobre).
BCE: TRICHET, NON ESCLUDO NUOVI TAGLI TASSI
Le prospettive stabilita' prezzi sono migliorate ulteriormente e le aspettative inflazionistiche continueranno a scendere. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet.
Il consiglio direttivo della Bce oggi ha anche discusso un taglio dei tassi da tre quarti di punto, decidendo poi per mezzo putno percentuale.
''Non escludo che potremo tagliare di nuovo i tassi'' ha detto il presidente della Bce.
TASSI: LA BCE TAGLIA MEZZO PUNTO A 3,25%
La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di mezzo punto, portandoli al 3,25%, al minimo dall'ottobre 2006. Lo ha deciso oggi il Consiglio direttivo dell'istituto centrale a Francoforte. La decisione era ampiamente attesa dal mercato. Il tasso sui depositi scende quindi al 2,75% e quello marginale al 3,75%.
BANCA SVIZZERA TAGLIA MEZZO PUNTO TASSO RIFERIMENTO
La Banca nazionale svizzera ha annunciato oggi a Zurigo una riduzione di 50 punti del margine di fluttuazione del Libor a tre mesi, il tasso di riferimento, che passa a 1,5%-2,5%. Le prospettive congiunturali internazionali si sono deteriorate piu' del previsto e questo si ripercuotera' sulla crescita in Svizzera nel corso dei prossimi trimestri, afferma la Banca centrale elvetica. Quest'ultima potrebbe anche diventare negativa nel 2009, aggiunge.
ALLARME UTILI IN ASIA,SPROFONDA TOYOTA (-10%) A TOKYO La chiusura pesante della borsa Usa ha scatenato una nuova ondata di vendite in Asia, con Tokyo in calo del 6,53% dopo il rialzo di pari intensità della vigilia, quando i riflettori erano ancora puntati sul voto americano. Tra gli investitori è scattato infatti l'allarme sui risultati aziendali, dopo che il colosso automobilistico Toyota ha annunciato le previsioni più nere da 18 anni a questa parte per il risultato di fine anno, che sarà più che dimezzato rispetto alle previsioni, scendendo da 1.250 a 550 miliardi di yen.
Risultato: il secondo costruttore mondiale di auto ha lasciato sul campo il 10,35%, mentre hanno sofferto ancora di più su titoli come Isuzu (-20,69%), maglia nera del listino nipponico, e Suzuki (-10,92%), per restare in campo motoristico. Le vendite hanno poi colpito gli altri grandi esportatori del Sol Levante, da Canon (-12,59%) a Olympus (-11,81%), da Sanyo (-11,3%) a Sony (-11,05%), frenati dal vento di recessione negli Usa, principale mercato di riferimento. Forti realizzi anche a Hong Kong, a seduta ancora aperta, dove Cathay Pacific lascia sul campo il 16,12% e Bank of China il 9,36%, mentre a Seul hanno segnato il passo il colosso finanziario Woori (-14,88%), i cantieri navali Daewoo Shipbuilding (-14,77%) e gli automobilistici Kia (-11,86%) e Hyundai (-10,58%). Sotto pressione a Sidney Australia & New Zealand Banking Group (-10,79%), Rio Tinto (-8,73%) e Bhp Billiton (-7,59%), in luce invece Mirvac (+31%), che ha chiuso con successo il proprio aumento di capitale da 282 milioni di dollari.
FMI: SITUAZIONE ECONOMIA PEGGIORA, SERVE AZIONE GLOBALE
''Le prospettive per la crescita mondiale sono deteriorate nell'ultimo mese. Serve un'azione globale per supportare i mercati finanziari e servono stimoli fiscali e monetari per aiutare a contenere il calo della crescita mondiale''. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale in un aggiornamento straordinario del World Economic Outlook diffuso oggi. Secondo il Fmi, ''la crisi finanziaria resta virulenta''.
Rivista al ribasso la crescita mondiale: nel 2008 la crescita sara' pari al 3,7% mentre nel 2009 si attestera' al 2,2%, in ribasso quindi rispettivamente dello 0,2% e dello 0,8% rispetto alle previsioni di ottobre.
Si aggrava l'impatto della crisi economica globale e il Fondo taglia le stime di crescita italiane sia per il 2008 sia per il 2009. Il Fmi prevede per l'Italia una contrazione dell'economia dello 0,2% quest'anno e dello 0,6% del 2009, che erano rispettivamente -0,1% e -0,2%.
Tagliate le stime di crescita di Eurolandia: nel 2008 l'area euro registrera' un pil in crescita dell'1,2% (-0,1% rispetto alla stima di ottobre), mentre nel 2009 l'economia si contrarra' dello 0,5% (-0,7%).
Il Fondo rivede al ribasso anche la crescita degli Usa sotto l'impatto della crisi finanziaria. Nel 2008 l'economia statunitense si espandera' dell'1,4% (-0,1% rispetto alla stima di ottobre), mentre nel 2009 l'economia si contrarra' dello 0,7% (-0,8% rispetto a stima ottobre).
BCE: TRICHET, NON ESCLUDO NUOVI TAGLI TASSI
Le prospettive stabilita' prezzi sono migliorate ulteriormente e le aspettative inflazionistiche continueranno a scendere. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet.
Il consiglio direttivo della Bce oggi ha anche discusso un taglio dei tassi da tre quarti di punto, decidendo poi per mezzo putno percentuale.
''Non escludo che potremo tagliare di nuovo i tassi'' ha detto il presidente della Bce.
TASSI: LA BCE TAGLIA MEZZO PUNTO A 3,25%
La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di mezzo punto, portandoli al 3,25%, al minimo dall'ottobre 2006. Lo ha deciso oggi il Consiglio direttivo dell'istituto centrale a Francoforte. La decisione era ampiamente attesa dal mercato. Il tasso sui depositi scende quindi al 2,75% e quello marginale al 3,75%.
BANCA SVIZZERA TAGLIA MEZZO PUNTO TASSO RIFERIMENTO
La Banca nazionale svizzera ha annunciato oggi a Zurigo una riduzione di 50 punti del margine di fluttuazione del Libor a tre mesi, il tasso di riferimento, che passa a 1,5%-2,5%. Le prospettive congiunturali internazionali si sono deteriorate piu' del previsto e questo si ripercuotera' sulla crescita in Svizzera nel corso dei prossimi trimestri, afferma la Banca centrale elvetica. Quest'ultima potrebbe anche diventare negativa nel 2009, aggiunge.
ALLARME UTILI IN ASIA,SPROFONDA TOYOTA (-10%) A TOKYO La chiusura pesante della borsa Usa ha scatenato una nuova ondata di vendite in Asia, con Tokyo in calo del 6,53% dopo il rialzo di pari intensità della vigilia, quando i riflettori erano ancora puntati sul voto americano. Tra gli investitori è scattato infatti l'allarme sui risultati aziendali, dopo che il colosso automobilistico Toyota ha annunciato le previsioni più nere da 18 anni a questa parte per il risultato di fine anno, che sarà più che dimezzato rispetto alle previsioni, scendendo da 1.250 a 550 miliardi di yen.
Risultato: il secondo costruttore mondiale di auto ha lasciato sul campo il 10,35%, mentre hanno sofferto ancora di più su titoli come Isuzu (-20,69%), maglia nera del listino nipponico, e Suzuki (-10,92%), per restare in campo motoristico. Le vendite hanno poi colpito gli altri grandi esportatori del Sol Levante, da Canon (-12,59%) a Olympus (-11,81%), da Sanyo (-11,3%) a Sony (-11,05%), frenati dal vento di recessione negli Usa, principale mercato di riferimento. Forti realizzi anche a Hong Kong, a seduta ancora aperta, dove Cathay Pacific lascia sul campo il 16,12% e Bank of China il 9,36%, mentre a Seul hanno segnato il passo il colosso finanziario Woori (-14,88%), i cantieri navali Daewoo Shipbuilding (-14,77%) e gli automobilistici Kia (-11,86%) e Hyundai (-10,58%). Sotto pressione a Sidney Australia & New Zealand Banking Group (-10,79%), Rio Tinto (-8,73%) e Bhp Billiton (-7,59%), in luce invece Mirvac (+31%), che ha chiuso con successo il proprio aumento di capitale da 282 milioni di dollari.
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OBAMA AL LAVORO PER NOMINE DELLA SQUADRA DEI SOGNI
Meno 75 giorni all'insediamento e la squadra della transizione di Barack Obama è al lavoro per scegliere i ministri della amministrazione che accompagnerà nel suo lavoro il presidente: ci sono i nomi veri, ma c'é anche un 'dream team' su cui si sbizzarrisce la fantasia.
Cosa succederebbe ad esempio se Obama mettesse in squadra gli avversari sconfitti? Hillary Clinton alla Sanità: è sempre stato il pallino della ex First Lady che andò a cozzare contro l'ostilità del Congresso nel primo mandato del marito Bill e adesso potrebbe meritarsi una doppia rivincita, magari affiancata da Elizabeth Edwards, la moglie tradita dell'ex avversario John Edwards che gira l'America facendo campagna per la lotta contro il cancro. E perché anche non John McCain al Consiglio per la Sicurezza Nazionale: l'ex candidato repubblicano prigioniero di guerra in Vietnam ha il pallino della difesa e ha rinfacciato spesso all'ex rivale durante la campagna elettorale di essere, almeno su questo fronte, più inesperto. L'elezione di Obama ha dato all'America una sferzata di ottimismo e lo stesso presidente eletto nel discorso della vittoria ha descritto l'America come la terra in cui "nessun sogno è impossibile".
Ed ecco che dunque è legittimo dar spazio all'immaginazione e pescare, per il 'dream team' di Obama, tra i "best e brightest", i maggiori talenti che gli Stati Uniti hanno da offrire: Warren Buffett al Tesoro, il generale David Petraeus al Pentagono, e perché non Bill Clinton al Dipartimento di Stato, dopo tutto non c'é presidente o capo di governo con cui l'ex Commander in Chief non abbia continuato a tenere rapporti con la sua fondazione internazionale, la Clinton Global Initiative? Sempre nell'ordine della squadra dei sogni è la presenza di un Arnold Schwarzenegger, il governatore verde della California, all'ambiente e di Magic Johnson, l'ex campione di basket malato di Aids al ministero delle aree urbane. E perché non dare qualcosa anche a Oprah Winfrey, la regina dei talk show che ha appoggiato Obama fin dalla prima ora. Le è stato chiesto ieri se avrebbe accettato un posto di ambasciatore, e lei ha detto sì. Purché, dicono i maligni, non sia in Sudafrica, il paese dove anni fa la conduttrice televisiva impiantò una scuola per sole ragazze che finì in uno scandalo quando alcune delle allieve vennero molestate dalle bidelle.
Cosa succederebbe ad esempio se Obama mettesse in squadra gli avversari sconfitti? Hillary Clinton alla Sanità: è sempre stato il pallino della ex First Lady che andò a cozzare contro l'ostilità del Congresso nel primo mandato del marito Bill e adesso potrebbe meritarsi una doppia rivincita, magari affiancata da Elizabeth Edwards, la moglie tradita dell'ex avversario John Edwards che gira l'America facendo campagna per la lotta contro il cancro. E perché anche non John McCain al Consiglio per la Sicurezza Nazionale: l'ex candidato repubblicano prigioniero di guerra in Vietnam ha il pallino della difesa e ha rinfacciato spesso all'ex rivale durante la campagna elettorale di essere, almeno su questo fronte, più inesperto. L'elezione di Obama ha dato all'America una sferzata di ottimismo e lo stesso presidente eletto nel discorso della vittoria ha descritto l'America come la terra in cui "nessun sogno è impossibile".
Ed ecco che dunque è legittimo dar spazio all'immaginazione e pescare, per il 'dream team' di Obama, tra i "best e brightest", i maggiori talenti che gli Stati Uniti hanno da offrire: Warren Buffett al Tesoro, il generale David Petraeus al Pentagono, e perché non Bill Clinton al Dipartimento di Stato, dopo tutto non c'é presidente o capo di governo con cui l'ex Commander in Chief non abbia continuato a tenere rapporti con la sua fondazione internazionale, la Clinton Global Initiative? Sempre nell'ordine della squadra dei sogni è la presenza di un Arnold Schwarzenegger, il governatore verde della California, all'ambiente e di Magic Johnson, l'ex campione di basket malato di Aids al ministero delle aree urbane. E perché non dare qualcosa anche a Oprah Winfrey, la regina dei talk show che ha appoggiato Obama fin dalla prima ora. Le è stato chiesto ieri se avrebbe accettato un posto di ambasciatore, e lei ha detto sì. Purché, dicono i maligni, non sia in Sudafrica, il paese dove anni fa la conduttrice televisiva impiantò una scuola per sole ragazze che finì in uno scandalo quando alcune delle allieve vennero molestate dalle bidelle.
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martedì 4 novembre 2008
Speciale Elezioni USA 2008: OBAMA: OGGI PROVA CHE NULLA IN AMERICA E' IMPOSSIBILE

In America "nulla è impossibile" e chi ancora non è convinto, non ha che da guardare al nuovo presidente eletto degli Stati Uniti. Barack Obama ha debuttato così a Chicago, con un discorso della vittoria impregnato di 'sogno americano' e riferimenti alle divisioni che hanno segnato la storia degli Usa, e annunciando che il cambiamento "é arrivato". 'Yes we can', lo slogan che per quasi due anni ha accompagnato la sua campagna elettorale, è diventato anche l'inno con cui Obama ha celebrato quella che definito, rivolto alle decine di migliaia di sostenitori, "la vostra vittoria". "Siamo e saremo gli Stati Uniti d'America - ha detto Obama, citando Abramo Lincoln per respingere l'idea di un Paese diviso - e abbiamo dimostrato al mondo intero che non siamo semplicemente una collezione di individui di tutti i tipi".
Una folla multirazziale ed entusiasta ha accolto Obama, sventolando bandiere a stelle e strisce, in un grande parco di Chicago, assediato all'esterno da un'altra folla che non è potuta entrare nello spazio da 70.000 posti preparato per l'evento. Accolto sulle note di 'Sweet Home Chicago', Obama ha debuttato ringraziando la città che lo ha adottato dagli anni Ottanta e si è poi lanciato in un primo discorso da presidente eletto che ha ricalcato i temi della sua campagna elettorale: la necessità di portare "il cambiamento" in America, la promessa di rispondere alla speranza di chi si sente abbandonato o ai margini della società, l'avvertimento "ai nostri nemici nel mondo" che l'America è forte, unita e pronta a rispondere a qualsiasi minaccia. L'onore delle armi è andato a John McCain e Sarah Palin, che Obama ha ringraziato e a cui ha chiesto, in una conversazione telefonica con il senatore dell'Arizona, di aiutarlo a guidare il Paese. Il vice Joe Biden, la moglie Michelle e le due famiglie hanno raggiunto alla fine Obama sul palco e il presidente eletto ha chiuso ricordando alle figlie Sasha e Malia che si sono "meritate il cucciolo" che aveva promesso loro all'inizio di un'estenuante campagna che ha coinvolto tutta la famiglia per quasi due anni.
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BARACK OBAMA 44° PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI
di Giampiero Gramaglia
ROMA - Barack Obama e' divenuto questa notte il 44.o presidente degli Stati Uniti, e' il primo nero a conquistare la Casa Bianca: un risultato storico. L'affluenza record ha allungato le code ai seggi nell'Unione e ha reso piu' lento lo spoglio dei suffragi, ritardando l'annuncio della vittoria del candidato democratico.
La certezza, non matematica, ma politica, e' stata acquisita quando il candidato democratico s'e' aggiudicato l'Ohio, uno Stato chiave, lo Stato che tutti i candidati repubblicani divenuti presidenti hanno vinto.
L'America e' andata al voto nel pieno d'una crisi finanziaria che le toglie fiducia e che deve ancora fare sentire l'impatto sull'economia reale, mentre le difficolta' militari e politiche in Iraq e in Afghanistan incrinano le certezze e le sicurezze della Super-Potenza unica. In un momento difficile, con un esercizio di democrazia che la conferma fucina di coraggio per l'Occidente, l'America ha scelto e ha scelto il cambiamento: un presidente giovane, nero e relativamente inesperto, ma che e' un simbolo di speranza e che impersona il sogno americano. All'Est e al Sud, Obama s'e' imposto in alcuni Stati Chiave di questa competizione: ha fatto suo il New England, ed era scontato, i Grandi Laghi, ma soprattutto ha confermato il potere democratico in Pennsylvania e ha strappato ai repubblicani l'Ohio e lo Iowa, oltre ad altri Stati contesi.
I risultati dell'Ohio e dello Iowa sono stati il segnale della disfatta per il candidato repubblicano John McCain, arrivato all'Election Day in forte ritardo in tutti i sondaggi. E che neppure i suoi sostenitori ci credessero lo diceva la differenza di immagini tra l'attesa della festa per Obama a Chicago, dove c'erano decine di migliaia di persone entusiaste, e l'attesa a Phoenix, dove i sostenitori di McCain erano pochi e disorientati.
Per McCain, non e' stato un tracollo. Per Obama, non e' stata una vera e propria valanga, specie in termini di voto popolare - ma il computo esatto dei suffragi non e' ancora definitivo -. Ma dalle urne esce un'America nuova, che Barack Obama dovra' guidare dal 20 gennaio, quando s'insediera', fuori dalla crisi, ridandole fiducia in se stessa e restituendole la simpatia del Mondo.
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VOTO CALIFORNIA DA' CERTEZZA VITTORIA A OBAMA
NEW YORK - Il candidato democratico alla Casa Bianca, Barack Obama, ha vinto le elezioni presidenziali in California (55 voti), diventando matematicamente presidente degli Usa con 275 voti elettorali.
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CHAMPIONS: LA ROMA RISORGE, SOFFRE L'INTER
Dall'inferno in paradiso in 90'. La Roma, spinta da un Vucinic funambolico, da' tre calci alla crisi infliggendo un pesante ko ai vicecampioni d'Europa del Chelsea. Di fronte a Capello e al presidente Uefa Platini, venuto a fare una verifica in vista della finale Champions di maggio, la Roma vince 3-1 e offre una notte magica ai suoi ritrovati tifosi. La bella addormentata si risveglia dopo mesi di torpore cacciando gli incubi di un inizio di stagione terrificante. Cinque sconfitte di fila, Spalletti in bilico dopo tre anni di gloria, giocatori contestati, sull'orlo di una crisi di nervi: il gruppo giallorosso, di nuovo unito e concentrato, da' una virata e riprende la rotta. Ce ne vorra' di tempo per fare una stima dei danni da terremoto subiti finora, ma almeno in Champions l'obiettivo qualificazione e' a portata di mano. Dipendera' dall'impegno in casa, il 26 novembre, con il Bordeaux che, come la Roma, si e' risvegliato in casa del Cluj.
Ora, a partire da domani, Spalletti e la sua band torneranno a pensare al campionato e alla trasferta di sabato a Bologna, dove troveranno Sinisa Mihajlovic, appena insediato. Ma lo scatto di reni c'e' stato, la squadra si e' ricompattata e l'abbraccio con l'allenatore sul 3-0 testimonia che a Trigoria sta tornando l'armonia. L'interrogativo ora e': ma che fine avevano fatto? Toccherebbe a Totti riprendere in mano la squadra e il capitano sbuffa, si impegna, smista, soffre, da' l'esempio. Ma per ritrovare le sue magie bisognera' aspettare. In compenso ci pensa Mirko Vucinic a fare la differenza con giocate e gol d'autore, riprendendo il filo dello scorso anno. E a dare sostanza ci pensa un centrocampo di qualita' e quantita', con Pizarro e De Rossi splendidi, un Brighi sgobbone e un modulo trasformato, almeno per il momento, in un piu' utile 4-4-2. . Meno felice Perrotta, mentre in difesa Doni torna a chiudere bene e Panucci segna e difende come ai bei tempi. Difficile tracciare i confini tra meriti giallorossi e demeriti Blues. Il Chelsea sembra squadra di modesta levatura con tanti protagonisti spremuti, Deco e Anelka evanescenti, Lampard presente sui tiri da fuori, deludente in difesa. Perfino Mikel, all'andata il migliore, latita. Ma la squadra inglese veniva da una lunga striscia positiva e non aveva mai preso tanti gol. Una lezione di umilta' per Scolari e company che servira'. Ancora temporali su Roma, ma stavolta le precauzioni sono maggiori e il fondo campo regge. Poco prima dell'inizio Giove Pluvio concede una pausa e la Roma, che sente caldo l'incitamento del suo pubblico, scende in campo con Francesco Totti e Vucinic, mentre Scolari lascia in panchina il convalescente Drogba. A fare le spese del maltempo sono i tifosi del Chelsea, i cui charter vengono dirottati a Pescara.
La Curva Sud concede una doverosa tregua europea e si schiera compatta con la squadra. Anche se il Chelsea e' in formazione un po' rabberciata, i Blues non ci pensano due volte a tirare da lontano appena possibile. E cosi' al 9' Deco costringe Doni in angolo. Risponde un po' balbettante la Roma: Totti a Vucinic, girata di poco alta. Al 21' Lampard bombarda da fuori e Doni si allunga in angolo, Anche al 29' il portiere rimedia in angolo. Poi la svolta al 34': Totti viene steso a centrocampo e Pizarro apre lungo sulla sinistra a Cicinho, che scende e crossa. La difesa dei blues e' stranamente immobile, forse pensando al fuorigioco, e per Panucci e' un gioco da ragazzi appoggiare comodamente in rete. L'Olimpico esplode e la Roma sembra un po' sbloccarsi. Al 39' c'e' un contrasto sospetto di Joe Cole ai danni di Pizarro, la Roma chiede il rigore ma Medina Cantalejo fa proseguire. Poi un'azione in contropiede al 45' di Vucinic, che conclude con un tiro che non impensierisce Cech. Scolari, vista la mala parata, cerca di correre ai ripari e fa entrare Belletti e soprattutto Drogba, ai box dal primo ottobre. Ma la Roma torna in campo con la giusta concentrazione e al 3' raddoppia. Brighi in contropiede si destreggia bene e lascia a Vucinic, che con un tiro potente e ad effetto trova l'angolino. La Roma si elettrizza e puo' gestire con ritrovata energia. E in contropiede da' il colpo di grazia agli evanescenti avversari. Al 12' Vucinic si invola sul terreno pesante, lo bracca Mikel ma il montenegrino lo lascia surplace, si presenta in area, con Totti solo dall'altra parte, e stende ancora una volta Cech. E' l'apoteosi: Vucinic sommerso da tutta la squadra, e al mucchio si aggiunge anche Spalletti. Poi esce Totti, che raccoglie una valanga di applausi e subentra Baptista mentre il Chelsea fa entrare Kalou. Ma al 30' gli inglesi provano a rientrare in partita: tiro da fuori di Deco respinto da Doni, ci sono tre giocatori davanti alla porta, forse tenuti in gioco da Mexes; Terry e' lesto a mettere dentro tra le proteste inutili dei romanisti. Poi al 31' Baptista calcia alto da buona posizione. A questo punto la Roma controlla, gestisce ma in contropiede potrebbe ancora pungere. La curva sud, comunque, si accontenta e alla fine abbraccia idealmente i giocatori che allontanano i fantasmi. Ma la rincorsa non sara' facile.
NICOSIA - L'Inter che non ti aspetti contro l'Anorthosis che era lecito aspettarsi. Lo squadrone dei tanti campioni si fa rimontare due volte e addirittura si fa mettere sotto (momentaneamente) dai piccoli ma sempre piu' sorprendenti ciprioti, per giunta penalizzati da importanti assenze. Finisce 3-3, con l'orgoglio cipriota di aver segnato tre reti alla grande Inter e con la delusione dei nerazzurri, che rinviano a prossima data - sperabilmente per loro - questa sempre piu' sofferta qualificazione agli Ottavi di Champions. Potevano conquistarla oggi, hanno perduto l'occasione confermandosi (loro e il loro tecnico) sempre piu' indecifrabili e discontinui. E domenica, prova di fuoco contro l'Udinese, dopo questa gara combattuta oltre ogni previsione.
Mourinho attua un significativo rimescolamento di carte rispetto a Reggio Calabria. Lascia fuori Cordoba e, accanto a Burdisso, inserisce Materazzi al centro della difesa, schierando Zanetti terzino sinistro. Almeno formalmente, dispone un centrocampo a quattro con Quaresma e Mancini esterni, mentre a dare spessore al centro tornano Cambiasso e Stankovic. Davanti, come sempre, c'e' Ibrahimovic, che fa coppia col 'premiato' Balotelli. Sull'altro fronte, Ketsbaia affida la chiave del suo 4-1-4-1 a Dobrasinovic regista, al posto dell'infortunato Dellas, e all'ala sinistra Taher sostituisce l'altro infortunato Savio. Il gioco nerazzurro parte solido e tranquillo, i ciprioti appaiono poco consistenti, ma in avanti c'e' anche un po' troppa confusione nei movimenti e negli appoggi. E in difesa si avvertono presto segni di disattenzione: al 12', dopo un passaggio sbagliato di Burdisso, Julio Cesar salva la porta in uscita disperata su Taher. A sistemare le cose, provvisoriamente, ci pensa Ibra con un tremendo calcio di punizione, che consente a Balotelli di segnare in tap-in. Da quel momento, per un quarto d'ora l'Inter e' padrona della situazione (splendida percussione con gol mancato da Stankovic), finche' al 31' Burdisso inganna con un incredibile retropassaggio Julio Cesar (vittima o complice?) e consente all'Anorthosis di pareggiare con Bardon. Dall'1-1 in poi la partita diventa folle, con Ibra che si vede respingere un tiro gol al volo, Balotelli che ne manca un altro, e Materazzi che al 45' festeggia il suo rientro segnando di testa su calcio d'angolo. Ma i ciprioti riacciuffano subito il pari, su corner, grazie a un altro pasticciaccio della difesa nerazzurra che da' la possibilita' a Panagi (appena entrato al posto dell'acciacciato Paolo Costa) di andare in gol di testa. Avvio di ripresa choc per l'Inter. L'Anorthosis e' sempre piu' su di giri, gioca e preme, e al 4' l'Inter paga un altro errore - ma forse in questo caso piu' un colpo di sfortuna - di Nicolas Burdisso, nel confronto col quale esce vincente Frousos, che mette in rete la palla del 3-2 per i ciprioti. L'Inter e' sotto, lo stadio impazzisce. E allora Mourinho rivoluziona la squadra: fuori Burdisso, Stankovic e Mancini, dentro Maxwell, Vieira e Cruz, mentre Balotelli si piazza largo sulla sinistra. Ketsbaia risponde rafforzando la difesa. Ma per l'Inter, stordita e incapace di costruire, e' ancora sofferenza: corrono e attaccano i ciprioti, e due volte Julio Cesar salva la porta, su Laban e Costantinou. Finalmente nell'ultimo quarto d'ora i nerazzurri ritrovano orgoglio e determinazione. Il portiere Beqaj compie almeno due miracoli, ma non su Cruz, che riagguanta il pareggio e salva l'onore dell'Inter, mentre Ibra sbaglia sotto porta il possibile e l'impossibile. E poi ci sarebbe anche un altro gol di Cambiasso, ma secondo l'arbitro la palla non supera del tutto la linea di porta e cosi' finisce 3-3.
Ora, a partire da domani, Spalletti e la sua band torneranno a pensare al campionato e alla trasferta di sabato a Bologna, dove troveranno Sinisa Mihajlovic, appena insediato. Ma lo scatto di reni c'e' stato, la squadra si e' ricompattata e l'abbraccio con l'allenatore sul 3-0 testimonia che a Trigoria sta tornando l'armonia. L'interrogativo ora e': ma che fine avevano fatto? Toccherebbe a Totti riprendere in mano la squadra e il capitano sbuffa, si impegna, smista, soffre, da' l'esempio. Ma per ritrovare le sue magie bisognera' aspettare. In compenso ci pensa Mirko Vucinic a fare la differenza con giocate e gol d'autore, riprendendo il filo dello scorso anno. E a dare sostanza ci pensa un centrocampo di qualita' e quantita', con Pizarro e De Rossi splendidi, un Brighi sgobbone e un modulo trasformato, almeno per il momento, in un piu' utile 4-4-2. . Meno felice Perrotta, mentre in difesa Doni torna a chiudere bene e Panucci segna e difende come ai bei tempi. Difficile tracciare i confini tra meriti giallorossi e demeriti Blues. Il Chelsea sembra squadra di modesta levatura con tanti protagonisti spremuti, Deco e Anelka evanescenti, Lampard presente sui tiri da fuori, deludente in difesa. Perfino Mikel, all'andata il migliore, latita. Ma la squadra inglese veniva da una lunga striscia positiva e non aveva mai preso tanti gol. Una lezione di umilta' per Scolari e company che servira'. Ancora temporali su Roma, ma stavolta le precauzioni sono maggiori e il fondo campo regge. Poco prima dell'inizio Giove Pluvio concede una pausa e la Roma, che sente caldo l'incitamento del suo pubblico, scende in campo con Francesco Totti e Vucinic, mentre Scolari lascia in panchina il convalescente Drogba. A fare le spese del maltempo sono i tifosi del Chelsea, i cui charter vengono dirottati a Pescara.
La Curva Sud concede una doverosa tregua europea e si schiera compatta con la squadra. Anche se il Chelsea e' in formazione un po' rabberciata, i Blues non ci pensano due volte a tirare da lontano appena possibile. E cosi' al 9' Deco costringe Doni in angolo. Risponde un po' balbettante la Roma: Totti a Vucinic, girata di poco alta. Al 21' Lampard bombarda da fuori e Doni si allunga in angolo, Anche al 29' il portiere rimedia in angolo. Poi la svolta al 34': Totti viene steso a centrocampo e Pizarro apre lungo sulla sinistra a Cicinho, che scende e crossa. La difesa dei blues e' stranamente immobile, forse pensando al fuorigioco, e per Panucci e' un gioco da ragazzi appoggiare comodamente in rete. L'Olimpico esplode e la Roma sembra un po' sbloccarsi. Al 39' c'e' un contrasto sospetto di Joe Cole ai danni di Pizarro, la Roma chiede il rigore ma Medina Cantalejo fa proseguire. Poi un'azione in contropiede al 45' di Vucinic, che conclude con un tiro che non impensierisce Cech. Scolari, vista la mala parata, cerca di correre ai ripari e fa entrare Belletti e soprattutto Drogba, ai box dal primo ottobre. Ma la Roma torna in campo con la giusta concentrazione e al 3' raddoppia. Brighi in contropiede si destreggia bene e lascia a Vucinic, che con un tiro potente e ad effetto trova l'angolino. La Roma si elettrizza e puo' gestire con ritrovata energia. E in contropiede da' il colpo di grazia agli evanescenti avversari. Al 12' Vucinic si invola sul terreno pesante, lo bracca Mikel ma il montenegrino lo lascia surplace, si presenta in area, con Totti solo dall'altra parte, e stende ancora una volta Cech. E' l'apoteosi: Vucinic sommerso da tutta la squadra, e al mucchio si aggiunge anche Spalletti. Poi esce Totti, che raccoglie una valanga di applausi e subentra Baptista mentre il Chelsea fa entrare Kalou. Ma al 30' gli inglesi provano a rientrare in partita: tiro da fuori di Deco respinto da Doni, ci sono tre giocatori davanti alla porta, forse tenuti in gioco da Mexes; Terry e' lesto a mettere dentro tra le proteste inutili dei romanisti. Poi al 31' Baptista calcia alto da buona posizione. A questo punto la Roma controlla, gestisce ma in contropiede potrebbe ancora pungere. La curva sud, comunque, si accontenta e alla fine abbraccia idealmente i giocatori che allontanano i fantasmi. Ma la rincorsa non sara' facile.
NICOSIA - L'Inter che non ti aspetti contro l'Anorthosis che era lecito aspettarsi. Lo squadrone dei tanti campioni si fa rimontare due volte e addirittura si fa mettere sotto (momentaneamente) dai piccoli ma sempre piu' sorprendenti ciprioti, per giunta penalizzati da importanti assenze. Finisce 3-3, con l'orgoglio cipriota di aver segnato tre reti alla grande Inter e con la delusione dei nerazzurri, che rinviano a prossima data - sperabilmente per loro - questa sempre piu' sofferta qualificazione agli Ottavi di Champions. Potevano conquistarla oggi, hanno perduto l'occasione confermandosi (loro e il loro tecnico) sempre piu' indecifrabili e discontinui. E domenica, prova di fuoco contro l'Udinese, dopo questa gara combattuta oltre ogni previsione.
Mourinho attua un significativo rimescolamento di carte rispetto a Reggio Calabria. Lascia fuori Cordoba e, accanto a Burdisso, inserisce Materazzi al centro della difesa, schierando Zanetti terzino sinistro. Almeno formalmente, dispone un centrocampo a quattro con Quaresma e Mancini esterni, mentre a dare spessore al centro tornano Cambiasso e Stankovic. Davanti, come sempre, c'e' Ibrahimovic, che fa coppia col 'premiato' Balotelli. Sull'altro fronte, Ketsbaia affida la chiave del suo 4-1-4-1 a Dobrasinovic regista, al posto dell'infortunato Dellas, e all'ala sinistra Taher sostituisce l'altro infortunato Savio. Il gioco nerazzurro parte solido e tranquillo, i ciprioti appaiono poco consistenti, ma in avanti c'e' anche un po' troppa confusione nei movimenti e negli appoggi. E in difesa si avvertono presto segni di disattenzione: al 12', dopo un passaggio sbagliato di Burdisso, Julio Cesar salva la porta in uscita disperata su Taher. A sistemare le cose, provvisoriamente, ci pensa Ibra con un tremendo calcio di punizione, che consente a Balotelli di segnare in tap-in. Da quel momento, per un quarto d'ora l'Inter e' padrona della situazione (splendida percussione con gol mancato da Stankovic), finche' al 31' Burdisso inganna con un incredibile retropassaggio Julio Cesar (vittima o complice?) e consente all'Anorthosis di pareggiare con Bardon. Dall'1-1 in poi la partita diventa folle, con Ibra che si vede respingere un tiro gol al volo, Balotelli che ne manca un altro, e Materazzi che al 45' festeggia il suo rientro segnando di testa su calcio d'angolo. Ma i ciprioti riacciuffano subito il pari, su corner, grazie a un altro pasticciaccio della difesa nerazzurra che da' la possibilita' a Panagi (appena entrato al posto dell'acciacciato Paolo Costa) di andare in gol di testa. Avvio di ripresa choc per l'Inter. L'Anorthosis e' sempre piu' su di giri, gioca e preme, e al 4' l'Inter paga un altro errore - ma forse in questo caso piu' un colpo di sfortuna - di Nicolas Burdisso, nel confronto col quale esce vincente Frousos, che mette in rete la palla del 3-2 per i ciprioti. L'Inter e' sotto, lo stadio impazzisce. E allora Mourinho rivoluziona la squadra: fuori Burdisso, Stankovic e Mancini, dentro Maxwell, Vieira e Cruz, mentre Balotelli si piazza largo sulla sinistra. Ketsbaia risponde rafforzando la difesa. Ma per l'Inter, stordita e incapace di costruire, e' ancora sofferenza: corrono e attaccano i ciprioti, e due volte Julio Cesar salva la porta, su Laban e Costantinou. Finalmente nell'ultimo quarto d'ora i nerazzurri ritrovano orgoglio e determinazione. Il portiere Beqaj compie almeno due miracoli, ma non su Cruz, che riagguanta il pareggio e salva l'onore dell'Inter, mentre Ibra sbaglia sotto porta il possibile e l'impossibile. E poi ci sarebbe anche un altro gol di Cambiasso, ma secondo l'arbitro la palla non supera del tutto la linea di porta e cosi' finisce 3-3.
GERMANIA, PULLMAN IN FIAMME SU AUTOSTRADA: 20 MORTI
Almeno 20 persone hanno perso la vita ieri sera quando un pullman con a bordo pensionati tedeschi ha preso fuoco su un'autostrada vicino a Hannover, nella Germania settentrionale, sembra a causa di un passeggero imprudente che ha acceso una sigaretta in bagno.
Solo 12 passeggeri sono riusciti a salvarsi, lasciando il mezzo prima che venisse avvolto dalle fiamme, secondo quanto ha reso noto la polizia tedesca. Tre di loro sono stati ricoverati in ospedale con gravi ustioni, mentre gli altri hanno riportato ferite meno gravi o sono sotto choc, riferisce l'edizione on line del quotidiano locale Hannoversche Allgemeine Zeitung (Haz).
"Sembra che un passeggero abbia acceso una sigaretta durante una sosta e non l'abbia spenta bene. Poco dopo, dal bagno ha cominciato ad uscire del fumo e, quando i passeggeri hanno aperto la porta, fiamme si sono sprigionate nell'abitacolo del pullman. In pochi secondi, il mezzo è andato a fuoco". Il conducente ha subito fermato il pullman sulla corsia d'emergenza, ma, per gran parte dei passeggeri, pensionati di Hannover di ritorno dalla regione occidentale della Ruhr, non c'é stato nulla da fare.
Solo 12 passeggeri sono riusciti a salvarsi, lasciando il mezzo prima che venisse avvolto dalle fiamme, secondo quanto ha reso noto la polizia tedesca. Tre di loro sono stati ricoverati in ospedale con gravi ustioni, mentre gli altri hanno riportato ferite meno gravi o sono sotto choc, riferisce l'edizione on line del quotidiano locale Hannoversche Allgemeine Zeitung (Haz).
"Sembra che un passeggero abbia acceso una sigaretta durante una sosta e non l'abbia spenta bene. Poco dopo, dal bagno ha cominciato ad uscire del fumo e, quando i passeggeri hanno aperto la porta, fiamme si sono sprigionate nell'abitacolo del pullman. In pochi secondi, il mezzo è andato a fuoco". Il conducente ha subito fermato il pullman sulla corsia d'emergenza, ma, per gran parte dei passeggeri, pensionati di Hannover di ritorno dalla regione occidentale della Ruhr, non c'é stato nulla da fare.
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MESSICO, MINISTRO MORTO IN INCIDENTE AEREO
Il ministro dell'Interno messicano, Juan Camilo Mourino, è tra le vittime dell'aereo precipitato ieri sera a Città del Messico. Lo comunicano fonti ufficiali. Nello schianto ha perso la vita anche José Luis Santiago Vasconcelos, ex viceprocuratore generale della Repubblica e uno degli artefici della lotta al narcotraffico attuata dal Governo negli ultimi mesi.
L'aereo, un Lear Jet 45 del ministero dell'Interno, ritornava da una visita istituzionale nello stato centrale di San Luis Potosì. E' ancora incerto il numero delle vittime.
Il piccolo aereo, con otto persone a bordo, si è schiantato ieri sera su un viale di Città del Messico. Secondo fonti di polizia, tutte le persone a bordo sono rimaste uccise. Cadendo al suolo l'aereo, che proveniva da San Luis Potosì, si è incendiato ed ha causato il ferimento grave di almeno 40 persone, l'evacuazione di 1.200 persone dagli edifici circostanti e la distruzione di 30 automobili.
L'aereo, un Lear Jet 45 del ministero dell'Interno, ritornava da una visita istituzionale nello stato centrale di San Luis Potosì. E' ancora incerto il numero delle vittime.
Il piccolo aereo, con otto persone a bordo, si è schiantato ieri sera su un viale di Città del Messico. Secondo fonti di polizia, tutte le persone a bordo sono rimaste uccise. Cadendo al suolo l'aereo, che proveniva da San Luis Potosì, si è incendiato ed ha causato il ferimento grave di almeno 40 persone, l'evacuazione di 1.200 persone dagli edifici circostanti e la distruzione di 30 automobili.
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Serie A - Lavezzi nuovo Re di Napoli

Il talento argentino ha intenzione di rimanere a Napoli
El pocho, questo il suo soprannome vista la sua scarsa altezza, sta deliziando la platea con colpi mirabolanti effettuati a velocità supersonica e per questo è tenuto d'occhio da molte società importanti. Gustavo Grezzi, componente dello staff argentino che cura gli interessi del giocatore del Napoli ha però fermamente affermato che l'attaccante non ha intenzione di lasciare Napoli: "I tifosi del Napoli non devono preoccuparsi per Lavezzi. Sono stato a Milano con lui in questi giorni, l'ho visto convinto di restare a Napoli, non ha idee diverse, non ha intenzione di andare via".
La casualità ha voluto che il numero 7 argentino fosse acquistato il 5 luglio 2007, esattamente 23 anni dopo l'acquisto del giocatore che segnò la storia del calcio e del Napoli, Diego Armando Maradona, attuale ct della nazionale albiceleste e al quale Ghezzi manda una frecciata: "Sinceramente ci aspettiamo la convocazione di Lavezzi nella nazionale argentina. Lui ha fatto molto bene in questo periodo e Maradona dovrebbe tenerne conto". Il piccolo fulmine partenopeo ha come più grande desiderio la convocazione con la sua nazionale ma dovrà fare i conti con una concorrenza agguerrita. Certo che l'insediamento dell'ex Pibe De Oro potrebbe facilitargli la corsa, almeno per riconoscenza dato che el Pocho si è anche tatuato sul corpo il suo idolo, Maradona, mentre palleggia con la testa. Il futuro gioca a favore dell'attaccante partenopeo il quale può essere considerato uno dei giocatori più desiderati a soli 23 anni.
E a pensare che il Genoa se l'è visto scappare dalle mani per via di un illecito sportivo. Infatti la società ligure lo aveva ingaggiato nel 2004 per poi lasciarlo in prestito al San Lorenzo. La stagione successiva, 2005-2006, vedeva il Genoa riconquistare la Serie A, dunque era l'occasione giusta per richiamare Ezequeil e farlo esordire nella massima serie ma la squadra rossoblù fu retrocessa in C1 e Lavezzi tornò al San Lorenzo definitivamente prima di sbarcare nuovamente in Italia ma con la maglia del Napoli. Il destino lo ha condotto nella terra in cui aleggiava ancora il fantasma di Diego ma ora lentamente i tifosi azzurri hanno imparato a conoscere un nuovo idolo, Ezequeil. Si dice che il dolore per la fine di un grande amore si esaurisca con l'inizio di uno nuovo e per Napoli sembra essere andata proprio così.
Elezioni americane: le reti tv italiane pronte all'evento
Mentre il mondo attende con ansia chi sarà proclamato nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America, le reti televisive si preparano tutte a trasmettere in diretta la 'notte dell'elezione', quella del 4 Novembre.
Anche in Italia, sono molte le emittenti che si occuperanno dell'evento: partiamo da RaiUno, che con Bruno Vespa affronterà la notte elettorale con uno speciale di 'Porta a porta', in onda dalle 23.45. Ospiti in studio Gianni Riotta, Ignazio La Russa, Maurizio Sacconi, Enzo Scotti, Giovanna Melandri; in collegamento ci saranno poi Paolo Mieli, Ferruccio De Bortoli e Vittorio Feltri.
Su RaiDue, il giorno 5 Novembre, saranno allestiti molti collegamenti da New York e da Chicago nell'ambito dei telegiornali. Il 6 Novembre, sarà invece Michele Santoro con 'Annozero' ad occuparsi delle elezioni americane. Su Raitre, infine, andrà in onda con Antonio Di Bella il Tg3 Linea Notte da New York il 3, il 4 e poi il 5 con Maurizio Mannoni da Roma. Come ospiti interverranno Vittorio Zucconi da Washington, Alexander Stille e Antonio Monda da New York, Federico Rampini da San Francisco.
Molto grande lo spazio dedicato alle elezioni americane anche da parte di Mediaset. Martedi' 4 novembre, su Canale 5 ci sarà uno speciale di 'Matrix', in collaborazione con il Tg5, dalle 23.30 alle 6 del mattino successivo. Il Tg4 dedicherà invece lo spazio delle 24.30 tutto alle elezioni americane. Sempre il Tg4, dedicherà al voto americano tre edizioni, una straordinaria alle 8, poi quella dalle 13.30 alle 14.00 e infine quella delle 18.55). E' previsto per Giovedi' 6 Novembre lo speciale di 'Studio Aperto' in seconda serata.
Per quanto riguarda La7, Martedi' 4 ci sarà un'edizione speciale di un'ora di 'Otto e mezzo', alle 20.30. Dalle 24.00 ci sarà una maratona dedicata alle elezioni dal titolo 'And the winner is...', con ospiti in studio e molti collegamenti. Il giorno mercoledi' 5 novembre, dalle 5.00, ci saranno collegamenti con la Cnn e alle 6.30, andrà in onda uno speciale condotto dal direttore del tg Antonello Piroso.
Intensa anche la programmazione di SKY TG 24, che vedrà una diretta di oltre 24 ore, con la conduzione del direttore Emilio Carelli, dalle 22.30 del giorno 4 Novembre alle 24.00 del giorno 5. Ci saranno molti ospiti italiani e internazionali, come Beppe Severgnini, Carlo Rossella, Vittorio Zucconi, Giampiero Gramaglia e Dennis Redmont. Non mancheranno poi collegamenti con i quartier generali di Obama e di McCain e con il Kenya, luogo natale di Barack Obama.
CONTINUATE AD ASCOLTARE LE ULTIME NEWS SU '' CHI SARA IL NUOVO PRESIDENTE AMERICANO '' SULLA PLYOST TV
Anche in Italia, sono molte le emittenti che si occuperanno dell'evento: partiamo da RaiUno, che con Bruno Vespa affronterà la notte elettorale con uno speciale di 'Porta a porta', in onda dalle 23.45. Ospiti in studio Gianni Riotta, Ignazio La Russa, Maurizio Sacconi, Enzo Scotti, Giovanna Melandri; in collegamento ci saranno poi Paolo Mieli, Ferruccio De Bortoli e Vittorio Feltri.
Su RaiDue, il giorno 5 Novembre, saranno allestiti molti collegamenti da New York e da Chicago nell'ambito dei telegiornali. Il 6 Novembre, sarà invece Michele Santoro con 'Annozero' ad occuparsi delle elezioni americane. Su Raitre, infine, andrà in onda con Antonio Di Bella il Tg3 Linea Notte da New York il 3, il 4 e poi il 5 con Maurizio Mannoni da Roma. Come ospiti interverranno Vittorio Zucconi da Washington, Alexander Stille e Antonio Monda da New York, Federico Rampini da San Francisco.
Molto grande lo spazio dedicato alle elezioni americane anche da parte di Mediaset. Martedi' 4 novembre, su Canale 5 ci sarà uno speciale di 'Matrix', in collaborazione con il Tg5, dalle 23.30 alle 6 del mattino successivo. Il Tg4 dedicherà invece lo spazio delle 24.30 tutto alle elezioni americane. Sempre il Tg4, dedicherà al voto americano tre edizioni, una straordinaria alle 8, poi quella dalle 13.30 alle 14.00 e infine quella delle 18.55). E' previsto per Giovedi' 6 Novembre lo speciale di 'Studio Aperto' in seconda serata.
Per quanto riguarda La7, Martedi' 4 ci sarà un'edizione speciale di un'ora di 'Otto e mezzo', alle 20.30. Dalle 24.00 ci sarà una maratona dedicata alle elezioni dal titolo 'And the winner is...', con ospiti in studio e molti collegamenti. Il giorno mercoledi' 5 novembre, dalle 5.00, ci saranno collegamenti con la Cnn e alle 6.30, andrà in onda uno speciale condotto dal direttore del tg Antonello Piroso.
Intensa anche la programmazione di SKY TG 24, che vedrà una diretta di oltre 24 ore, con la conduzione del direttore Emilio Carelli, dalle 22.30 del giorno 4 Novembre alle 24.00 del giorno 5. Ci saranno molti ospiti italiani e internazionali, come Beppe Severgnini, Carlo Rossella, Vittorio Zucconi, Giampiero Gramaglia e Dennis Redmont. Non mancheranno poi collegamenti con i quartier generali di Obama e di McCain e con il Kenya, luogo natale di Barack Obama.
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Tv: Raidue , 'l'Isola Dei Famosi' Resta Al Lunedi'
"Le prossime puntate dell'Isola dei Famosi andranno in onda ancora di lunedi', contrariamente a quanto preannunciato. Lo hanno deciso i 4 milioni 988 mila telespettatori che, in una serata caratterizzata da una forte e completa programmazione sulle tutte le reti, hanno premiato la trasmissione giunta quest'anno alla sua sesta edizione con uno share del 21.07". Lo comunica l'ufficio Stampa Rai.
"Un risultato -prosegue l'ufficio stampa Rai- che ha consentito a 'L'Isola dei Famosi', condotta con grande professionalita', passione e partecipazione da Simona Ventura, di battere nettamente il programma concorrente anche nel periodo di sovrapposizione oraria. La puntata di ieri ha raggiunto punte del 43.25 di share. Nel periodo di sovrapposizione il reality show di Raidue e' risultato vincente con il 19.41 contro il 18.73 di 'Zelig'".
"Un risultato -prosegue l'ufficio stampa Rai- che ha consentito a 'L'Isola dei Famosi', condotta con grande professionalita', passione e partecipazione da Simona Ventura, di battere nettamente il programma concorrente anche nel periodo di sovrapposizione oraria. La puntata di ieri ha raggiunto punte del 43.25 di share. Nel periodo di sovrapposizione il reality show di Raidue e' risultato vincente con il 19.41 contro il 18.73 di 'Zelig'".
ALITALIA: SACCONI, CHI RIFIUTA ASSUNZIONE PERDE LA CIG
Chi rifiuta un lavoro equipollente perde il diritto agli ammortizzatori sociali": lo ha ribadito il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, durante una audizione su Alitalia davanti alle commissioni parlamentari. "Non è una opinione, né una minaccia, né un ricatto. E' la legge che così è stata voluta anche da governi diversi".
"Il negoziato è terminato, non ci sarà alcuna nuova convocazione", ha detto il ministro delle infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, rispondendo così alla richiesta delle cinque sigle sindacali del 'fronte del no' che hanno chiesto di incontrare di nuovo il governo e Cai sulla vertenza Alitalia. Intervenendo a "Viva voce" su Radio 24, il ministro ha spiegato che "la riapertura della trattativa vorrebbe dire la fine di Alitalia".
"Se fossimo in uno Stato di diritto, il ministro Matteoli dovrebbe rispondere a un giudice delle sue parole quando afferma che chi non firma il contratto non avrà la Cassa integrazione", replica il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. "In quelle parole - sostiene Di Pietro - ci sono gli estremi di un ricatto politico, con i lavoratori messi in una posizione per la quale se non si fanno tagliare un braccio tagliano loro la testa".
CAI NON CONVOCHERA' GLI AUTONOMI La Cai non convochera' i sindacati autonomi di Alitalia che hanno chiesto un nuovo incontro con i vertici della compagnia. Lo ha sottolineato il presidente, Roberto Colaninno, nel corso della missione di sistema italiana in Vietnam. ''No, no, no. Non c'e' nessuna convocazione: il problema e' finito, chiuso'', ha detto rispondendo alle domande dei cronisti.
Le assunzioni di Cai saranno aperte a tutti, compresi i piloti di altre compagnie, ad esempio della Ryanair. Colaninno ha spiegato che la chiamata sara' individuale: ''Manderemo una lettera e diremo ad esempio: 'cara signorina, vuole fare l'assistente di volo sulla tratta Milano-Boston?'. Se dice di si', va all'ufficio del personale, accetta e firma''. Alla domanda se la chiamata sara' quindi diretta, il numero uno della Cai ha risposto: ''La chiami come vuole, sara' diretta o indiretta. Magari ci sara' qualcuno che non e' di Alitalia e fa la sua domanda. Noi per esempio, potremo assumere anche i piloti di Ryanair''. Anche se la compagnia low cost ha dichiarato di essere interessata proprio ai piloti Alitalia: ''Appunto - ha puntualizzato Colaninno - Vediamo chi fa le condizioni migliori''.
''Col mese di novembre faremo la scelta'' sul partner straniero. Lo ha detto il presidente di Cai, Roberto Colaninno, aggiungendo che entro Natale si volera' con la nuova Alitalia. "Sia Air France che Lufthansa hanno delle caratteristiche estremamente interessanti, faremo delle valutazioni e insieme all'assemblea o al cda decideremo penso entro novembre''. Colaninno ha quindi assicurato di non aver ricevuto in merito nessuna pressione politica.
"Il negoziato è terminato, non ci sarà alcuna nuova convocazione", ha detto il ministro delle infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, rispondendo così alla richiesta delle cinque sigle sindacali del 'fronte del no' che hanno chiesto di incontrare di nuovo il governo e Cai sulla vertenza Alitalia. Intervenendo a "Viva voce" su Radio 24, il ministro ha spiegato che "la riapertura della trattativa vorrebbe dire la fine di Alitalia".
"Se fossimo in uno Stato di diritto, il ministro Matteoli dovrebbe rispondere a un giudice delle sue parole quando afferma che chi non firma il contratto non avrà la Cassa integrazione", replica il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. "In quelle parole - sostiene Di Pietro - ci sono gli estremi di un ricatto politico, con i lavoratori messi in una posizione per la quale se non si fanno tagliare un braccio tagliano loro la testa".
CAI NON CONVOCHERA' GLI AUTONOMI La Cai non convochera' i sindacati autonomi di Alitalia che hanno chiesto un nuovo incontro con i vertici della compagnia. Lo ha sottolineato il presidente, Roberto Colaninno, nel corso della missione di sistema italiana in Vietnam. ''No, no, no. Non c'e' nessuna convocazione: il problema e' finito, chiuso'', ha detto rispondendo alle domande dei cronisti.
Le assunzioni di Cai saranno aperte a tutti, compresi i piloti di altre compagnie, ad esempio della Ryanair. Colaninno ha spiegato che la chiamata sara' individuale: ''Manderemo una lettera e diremo ad esempio: 'cara signorina, vuole fare l'assistente di volo sulla tratta Milano-Boston?'. Se dice di si', va all'ufficio del personale, accetta e firma''. Alla domanda se la chiamata sara' quindi diretta, il numero uno della Cai ha risposto: ''La chiami come vuole, sara' diretta o indiretta. Magari ci sara' qualcuno che non e' di Alitalia e fa la sua domanda. Noi per esempio, potremo assumere anche i piloti di Ryanair''. Anche se la compagnia low cost ha dichiarato di essere interessata proprio ai piloti Alitalia: ''Appunto - ha puntualizzato Colaninno - Vediamo chi fa le condizioni migliori''.
''Col mese di novembre faremo la scelta'' sul partner straniero. Lo ha detto il presidente di Cai, Roberto Colaninno, aggiungendo che entro Natale si volera' con la nuova Alitalia. "Sia Air France che Lufthansa hanno delle caratteristiche estremamente interessanti, faremo delle valutazioni e insieme all'assemblea o al cda decideremo penso entro novembre''. Colaninno ha quindi assicurato di non aver ricevuto in merito nessuna pressione politica.
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AMERICA IN CODA PER SCEGLIERE IL NUOVO PRESIDENTE
L'America sceglie il suo 44/mo presidente. Lunghe file ai seggi e alcuni intoppi hanno caratterizzato l'avvio delle operazioni di voto in alcuni stati: in Virginia, a Richmond, oltre 700 macchine elettorali si sono rotte costringendo al ritorno alla scheda su carta.
Guasti a macchia di leopardo hanno messo alla prova la pazienza degli elettori anche in varie città della Costa Est e del Midwest. A Filadelfia in Pennsylvania, Cleveland e Columbus in Ohio, secondo quanto ha riferito il gruppo di monitoraggio Election Protection Commission, le macchine si sono inceppate.
L'organizzazione che raccoglie una decina di gruppi per il diritto al voto ha raccolto circa undicimila denunce di problemi e ha anche segnalato il fatto che alcuni seggi della Virginia hanno aperto in ritardo. In Virginia la Cnn ha segnalato guasti a Richmond e a Fairfax, alle porte di Washington: in alcuni seggi si è tornati alla carta. "Quel che vediamo stamattina lo avevamo pronosticato da mesi. I problemi fanno sì che la gente viene respinta ai seggi o è costrettaa stare in fila per ore", ha dichiarato JOnah Goldman, direttore della National Campaign for Fair Elections. Problemi ulteriori sono attesoi con l'apertura dei seggi all'Ovest. A Denver in Colorado dove nelle elezioni di metà mandato del 2006 ci furono code chilometriche per la prima volta in decenni oggi si vota su carta.
A Norfolk in Virginia, gli elettori si sono messi pazientemente in fila sotto la pioggia fin dalle 4:30 nonostante che i seggi fossero ancora chiusi. E' una scena destinata a ripetersi ovunque negli Usa nella giornata del voto. In Virginia, uno degli stati barometro del risultato, i seggi chiudono alle 19, l'una di notte in Italia.
Barack Obama e la moglie Michelle hanno votato alle 7:40 locali, sette ore più tardi in Italia, in una scuola elementare di Chicago. Gli Obama erano accompagnati al seggio vicino alla loro casa di Hyde Park dalle figlie Sasha e Malia. Il candidato democratico è poi partito per l'Indiana per l'ultimo appuntamento della campagna elettorale. Il repubblicano John McCain ha votato a Phoenix in Arizona con la moglie Cindy prima di partire per gli ultimi due comizi di un viaggio elettorale "indimenticabile". Dopo aver votato McCain è tornato a far campagna a Great Junction in Colorado e a Albuquerque in New Mexico prima di tornare al Biltmore Hotel di Phoenix per la notte dei risultati.
Ha votato anche il numero due democratico Joe Biden con la moglie Jill e la madre Catherine in un seggio di Wilmington nel Delaware. Biden fa oggi campagna in Virginia prima di andare a Chicago per aspettare i risultati del voto. "Domani spero, prego e credo di svegliarmi vice-presidente eletto degli Stati Uniti", ha detto la numero due repubblicana Sarah Palin dopo avere votato, in jeans e giubbotto col cappuccio, in un seggio elettorale nella cittadina di Wasilla, in Alaska. La governatrice dell'Alaska, accompagnata dal marito Todd, è rimasta pochi secondi dietro la tendina, a strisce verticali bianche e rosse, che garantiva privacy agli elettori al momento del voto. All'uscita dal seggio la Palin ha risposto a numerose domande dei giornalisti trasformando di fatto in una conferenza stampa l'occasione. "Sono ottimista e fiduciosa sul risultato di questa elezione", ha detto la Palin, "Sono onorata per il ruolo che ho potuto giocare e per questo ringrazio anche Dio". La Palin si sposterà oggi in Arizona per aspettare col senatore John McCain i risultati del voto.
Hillary e Bill Clinton hanno votato oggi vicino casa, in un seggio di Chappaqua, alle porte di New York. La ex First Lady rivale di Barack Obama alle primarie e il marito ex presidente hanno votato verso le 9:15 ora locale.
Barack Obama si e' aggiudicato la corsa elettorale anche a Hart's Location, il secondo dei due piccoli villaggi del New Hampshire insieme a Dixville Notch dove tradizionalmente si vota alla mezzanotte locale e dove i risultati si conoscono subito dopo. A Hart's Location, tradizionalmente in quota repubblicana, il candidato democratico ha ottenuto 17 voti contro i 10 del rivale repubblicano John McCain. A Dixville Notch, anch'esso solitamente a prevalenza repubblicana, Obama ha invece avuto 15 voti contro i 6 di McCain. E' la prima volta che qui vince un candidato democratico dal 1968.
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Guasti a macchia di leopardo hanno messo alla prova la pazienza degli elettori anche in varie città della Costa Est e del Midwest. A Filadelfia in Pennsylvania, Cleveland e Columbus in Ohio, secondo quanto ha riferito il gruppo di monitoraggio Election Protection Commission, le macchine si sono inceppate.
L'organizzazione che raccoglie una decina di gruppi per il diritto al voto ha raccolto circa undicimila denunce di problemi e ha anche segnalato il fatto che alcuni seggi della Virginia hanno aperto in ritardo. In Virginia la Cnn ha segnalato guasti a Richmond e a Fairfax, alle porte di Washington: in alcuni seggi si è tornati alla carta. "Quel che vediamo stamattina lo avevamo pronosticato da mesi. I problemi fanno sì che la gente viene respinta ai seggi o è costrettaa stare in fila per ore", ha dichiarato JOnah Goldman, direttore della National Campaign for Fair Elections. Problemi ulteriori sono attesoi con l'apertura dei seggi all'Ovest. A Denver in Colorado dove nelle elezioni di metà mandato del 2006 ci furono code chilometriche per la prima volta in decenni oggi si vota su carta.
A Norfolk in Virginia, gli elettori si sono messi pazientemente in fila sotto la pioggia fin dalle 4:30 nonostante che i seggi fossero ancora chiusi. E' una scena destinata a ripetersi ovunque negli Usa nella giornata del voto. In Virginia, uno degli stati barometro del risultato, i seggi chiudono alle 19, l'una di notte in Italia.
Barack Obama e la moglie Michelle hanno votato alle 7:40 locali, sette ore più tardi in Italia, in una scuola elementare di Chicago. Gli Obama erano accompagnati al seggio vicino alla loro casa di Hyde Park dalle figlie Sasha e Malia. Il candidato democratico è poi partito per l'Indiana per l'ultimo appuntamento della campagna elettorale. Il repubblicano John McCain ha votato a Phoenix in Arizona con la moglie Cindy prima di partire per gli ultimi due comizi di un viaggio elettorale "indimenticabile". Dopo aver votato McCain è tornato a far campagna a Great Junction in Colorado e a Albuquerque in New Mexico prima di tornare al Biltmore Hotel di Phoenix per la notte dei risultati.
Ha votato anche il numero due democratico Joe Biden con la moglie Jill e la madre Catherine in un seggio di Wilmington nel Delaware. Biden fa oggi campagna in Virginia prima di andare a Chicago per aspettare i risultati del voto. "Domani spero, prego e credo di svegliarmi vice-presidente eletto degli Stati Uniti", ha detto la numero due repubblicana Sarah Palin dopo avere votato, in jeans e giubbotto col cappuccio, in un seggio elettorale nella cittadina di Wasilla, in Alaska. La governatrice dell'Alaska, accompagnata dal marito Todd, è rimasta pochi secondi dietro la tendina, a strisce verticali bianche e rosse, che garantiva privacy agli elettori al momento del voto. All'uscita dal seggio la Palin ha risposto a numerose domande dei giornalisti trasformando di fatto in una conferenza stampa l'occasione. "Sono ottimista e fiduciosa sul risultato di questa elezione", ha detto la Palin, "Sono onorata per il ruolo che ho potuto giocare e per questo ringrazio anche Dio". La Palin si sposterà oggi in Arizona per aspettare col senatore John McCain i risultati del voto.
Hillary e Bill Clinton hanno votato oggi vicino casa, in un seggio di Chappaqua, alle porte di New York. La ex First Lady rivale di Barack Obama alle primarie e il marito ex presidente hanno votato verso le 9:15 ora locale.
Barack Obama si e' aggiudicato la corsa elettorale anche a Hart's Location, il secondo dei due piccoli villaggi del New Hampshire insieme a Dixville Notch dove tradizionalmente si vota alla mezzanotte locale e dove i risultati si conoscono subito dopo. A Hart's Location, tradizionalmente in quota repubblicana, il candidato democratico ha ottenuto 17 voti contro i 10 del rivale repubblicano John McCain. A Dixville Notch, anch'esso solitamente a prevalenza repubblicana, Obama ha invece avuto 15 voti contro i 6 di McCain. E' la prima volta che qui vince un candidato democratico dal 1968.
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IL Grande '' G.T.A. : IV "

Niko Bellic, Il Giocatore di GTA IV.
Cosa significa oggi il sogno americano?
Per Niko Bellic, appena sbarcato dall'Europa, è la speranza di poter sfuggire al suo passato.
Per suo cugino, Roman, è la speranza che insieme possano trovare fortuna a Liberty City. Prossima fermata: terra delle opportunità.
Mentre sprofondano in un mare di debiti e vengono trascinati nel mondo criminale da una serie di sociopatici, ladri e da avvocati senza scrupoli, scoprono che la realtà è molto diversa dal sogno in una città che ha fatto dei soldi e dello status sociale i propri idoli: un paradiso per quelli che li hanno e un incubo per chi non li ha.
Sviluppato da Rockstar North, Grand Theft Auto IV, disponibile per Xbox360® e PLAYSTATION®3, ha segnato il più grande debutto nella storia dell'intrattenimento interattivo ed è subito diventato un nuovo standard nell'industria dei videogiochi, con critiche che lo acclamano come un capolavoro della tecnologia.
GTA IV : Il videogioco dell'anno.
Parliamo un pò del gioco platinum dell'anno 2008: Grand Theft Auto IV ( GTA IV )
Grand Theft Auto IV (GTA IV) è l'undicesima versione del videogioco della serie Grand Theft Auto è stato rilasciato per Playstation 3 e Xbox 360 da parte della Rockstar il 29 aprile 2008 , E Per PC il 29 Novembre 2008.
Durante la conferenza stampa Microsoft tenuta all'E³ il 9 maggio 2006 è stato annunciato che Grand Theft Auto IV sarà disponibile in esclusiva anche per la Xbox 360 con l'aggiunta di contenuti speciali scaricabili attraverso Xbox Live. La presenza di due episodi extra per la piattaforma Microsoft è stata successivamente confermata dalla stessa Rockstar. E cosi fù.
Dopo la conferenza stampa, la società Take Two Interactive, proprietaria della Rockstar Games, ha diffuso un comunicato in cui afferma che Grand Theft Auto IV sarà rilasciato in contemporanea sia per Playstation 3 che per la Xbox 360.Infatti e stato rilasciato in tutte le due console il 29 aprile.
Secondo GTA IV ha come motore grafico RAGE (Rockstar Advanced Game Engine, gia utilizzato nel gioco Table Tennis) in sostituzione dell'attuale Renderware.
Sul sito della Rockstar Games sono disponibili due trailer e una serie di immagini.
Il 17 dicembre e il 21 dicembre 2003, Take Two Interactive ha registrato il marchio GTA: Bogota e GTA: Tokyo. Qualcuno pensa che un segno per il nome del prossimo GTA, sebbene sia possibile che siano riservati per GTA: San Andreas. Anche se tali nomi non saranno utilizzati come titoli del nuovo videogame è sempre possibile che una delle due città o entrambe non siano le ambientazioni per GTA IV. Alcuni fan della serie hanno però fatto notare che sin da Grand Theft Auto: London, 1969, non è stata utilizzata nessuna città (o nome di una città) nel gioco e che Rockstar North continuerà probabilmente con questa tradizione, sebbene le città di Liberty City, Vice City, Los Santos, San Fierro e Las Venturas siano basate rispettivamente su New York City, Miami, Los Angeles, San Francisco e Las Vegas.
Il 2 Giugno 2005, ha iniziato a circolare uno screenshot del gioco che è stato poi dichiarato "fake" (falso). Successivamente è stato rilasciato un altro screenshot da un ex-dipendente della Rockstar, causando ulteriori speculazioni. Rockstar ha poi affermato che l'immagine era un altro falso.
È possibile che GTA 4 sarà un MMOG per via delle posizioni sul networking programming che sono state dichiarate sul sito della rockstar.
Rockstar North ha annunciato che Grand Theft Auto IV, ( fu previsto inizialmente per il 19 ottobre 2007 ), verrà rimandato al secondo trimestre dell'anno fiscale della compagnia. I motivi di questo ritardo, sarebbero legati alla necessità di avere più tempo a disposizione, per ultimare alcuni aspetti relativi allo sviluppo del titolo.
In GTA IV il giocatore avrà la facoltà di essere artefice del proprio destino, di modificare gli eventi e di scegliere come portare avanti la propria vita all'interno del gioco. A differenza dei precedenti capitoli dove la maggior parte degli ordini arrivava telefonicamente, in questo capitolo potremo organizzare noi come meglio crediamo le nostre missioni. Come in passato cambiano i nomi dei quartieri come Broker per Brooklyn, Dukes per Queens ecc. Houser ha confermato che le versioni per Playstation 3 e Xbox 360 sono identiche e non ci sono schermate di caricamento dopo essere entrati nel mondo di GTA IV e sembra che nella versione della console di Microsoft abbia dei contenuti esclusivi da scaricare nel Marketplace di Xbox Live, ancora non è stata confermata l'ipotesi di inserire contenuti extra nel Blu-ray della versione Playstation 3.
Niko potrà attivare più di una missione alla volta e per gestirle userà il suo cellulare.
Durante le missioni, sarà possibile "cambiare lavoro" in base alle esigenze.
Niko potrà pagare un tassista il doppio della tariffa per accelerare notevolmente l'andatura del veicolo.
La versione Xbox 360 del titolo è completa all'80%.
E' possibile vedere i passanti tossire, starnutire, fumare. E' quasi impossibile vedere lo stesso veicolo o passante in una determinata zona.
Nel corso del gioco le armi più appariscenti dovranno essere nascoste o Niko attirerà l'attenzione di chiunque dovesse vederlo.
Ogni ufficio o abitazione presenta svariate stanze, che possono essere visitate e con le quali si potrà interagire attivamente.
I passanti si comportano
in maniera decisamente realistica. Tra chi fuma in un bar, legge un giornale o semplicemente passeggia, ognuno ha il suo "da fare" come in una normale città del mondo reale.
All'interno di un Taxi ci sarà una visuale in prima persona che ci permetterà di vedere la strada direttamente dall'interno del veicolo.
Nella versione della Xbox 360 con il tasto A arriveremo subito a destinazione. Con il tasto X inciteremo l'autista ad andare più velocemente, mentre con il tasto Y scenderemo dal veicolo.
C'è un calendario che mostra i singoli giorni della settimana.
Le coperture di cui potrà fare uso Niko durante le sparatorie sono completamente distruttibili in tempo reale.
Dopo le pesanti critiche da parte degli utenti PS3 a causa del fatto che il titolo è stato abbassato di livello qualitativo per poterlo inserire nel supporto DVD-DL usato da Xbox 360, Rockstar ha deciso di farsi perdonare annunciando L.A. Noire, un gioco molto in stile Grand Theft Auto ma ambientato nei tardi anni 40 (quindi si avvicina più a Il Padrino). Il gioco sarà ovviamente esclusiva PS3 e sfrutterà a pieno la potenza del Cell e del supporto Blue-Ray.
Grand Theft Auto IV (GTA IV) è l'undicesima versione del videogioco della serie Grand Theft Auto è stato rilasciato per Playstation 3 e Xbox 360 da parte della Rockstar il 29 aprile 2008 , E Per PC il 29 Novembre 2008.
Durante la conferenza stampa Microsoft tenuta all'E³ il 9 maggio 2006 è stato annunciato che Grand Theft Auto IV sarà disponibile in esclusiva anche per la Xbox 360 con l'aggiunta di contenuti speciali scaricabili attraverso Xbox Live. La presenza di due episodi extra per la piattaforma Microsoft è stata successivamente confermata dalla stessa Rockstar. E cosi fù.
Dopo la conferenza stampa, la società Take Two Interactive, proprietaria della Rockstar Games, ha diffuso un comunicato in cui afferma che Grand Theft Auto IV sarà rilasciato in contemporanea sia per Playstation 3 che per la Xbox 360.Infatti e stato rilasciato in tutte le due console il 29 aprile.
Secondo GTA IV ha come motore grafico RAGE (Rockstar Advanced Game Engine, gia utilizzato nel gioco Table Tennis) in sostituzione dell'attuale Renderware.
Sul sito della Rockstar Games sono disponibili due trailer e una serie di immagini.
Il 17 dicembre e il 21 dicembre 2003, Take Two Interactive ha registrato il marchio GTA: Bogota e GTA: Tokyo. Qualcuno pensa che un segno per il nome del prossimo GTA, sebbene sia possibile che siano riservati per GTA: San Andreas. Anche se tali nomi non saranno utilizzati come titoli del nuovo videogame è sempre possibile che una delle due città o entrambe non siano le ambientazioni per GTA IV. Alcuni fan della serie hanno però fatto notare che sin da Grand Theft Auto: London, 1969, non è stata utilizzata nessuna città (o nome di una città) nel gioco e che Rockstar North continuerà probabilmente con questa tradizione, sebbene le città di Liberty City, Vice City, Los Santos, San Fierro e Las Venturas siano basate rispettivamente su New York City, Miami, Los Angeles, San Francisco e Las Vegas.
Il 2 Giugno 2005, ha iniziato a circolare uno screenshot del gioco che è stato poi dichiarato "fake" (falso). Successivamente è stato rilasciato un altro screenshot da un ex-dipendente della Rockstar, causando ulteriori speculazioni. Rockstar ha poi affermato che l'immagine era un altro falso.
È possibile che GTA 4 sarà un MMOG per via delle posizioni sul networking programming che sono state dichiarate sul sito della rockstar.
Rockstar North ha annunciato che Grand Theft Auto IV, ( fu previsto inizialmente per il 19 ottobre 2007 ), verrà rimandato al secondo trimestre dell'anno fiscale della compagnia. I motivi di questo ritardo, sarebbero legati alla necessità di avere più tempo a disposizione, per ultimare alcuni aspetti relativi allo sviluppo del titolo.
In GTA IV il giocatore avrà la facoltà di essere artefice del proprio destino, di modificare gli eventi e di scegliere come portare avanti la propria vita all'interno del gioco. A differenza dei precedenti capitoli dove la maggior parte degli ordini arrivava telefonicamente, in questo capitolo potremo organizzare noi come meglio crediamo le nostre missioni. Come in passato cambiano i nomi dei quartieri come Broker per Brooklyn, Dukes per Queens ecc. Houser ha confermato che le versioni per Playstation 3 e Xbox 360 sono identiche e non ci sono schermate di caricamento dopo essere entrati nel mondo di GTA IV e sembra che nella versione della console di Microsoft abbia dei contenuti esclusivi da scaricare nel Marketplace di Xbox Live, ancora non è stata confermata l'ipotesi di inserire contenuti extra nel Blu-ray della versione Playstation 3.
Niko potrà attivare più di una missione alla volta e per gestirle userà il suo cellulare.
Durante le missioni, sarà possibile "cambiare lavoro" in base alle esigenze.
Niko potrà pagare un tassista il doppio della tariffa per accelerare notevolmente l'andatura del veicolo.
La versione Xbox 360 del titolo è completa all'80%.
E' possibile vedere i passanti tossire, starnutire, fumare. E' quasi impossibile vedere lo stesso veicolo o passante in una determinata zona.
Nel corso del gioco le armi più appariscenti dovranno essere nascoste o Niko attirerà l'attenzione di chiunque dovesse vederlo.
Ogni ufficio o abitazione presenta svariate stanze, che possono essere visitate e con le quali si potrà interagire attivamente.
I passanti si comportano
in maniera decisamente realistica. Tra chi fuma in un bar, legge un giornale o semplicemente passeggia, ognuno ha il suo "da fare" come in una normale città del mondo reale.
All'interno di un Taxi ci sarà una visuale in prima persona che ci permetterà di vedere la strada direttamente dall'interno del veicolo.
Nella versione della Xbox 360 con il tasto A arriveremo subito a destinazione. Con il tasto X inciteremo l'autista ad andare più velocemente, mentre con il tasto Y scenderemo dal veicolo.
C'è un calendario che mostra i singoli giorni della settimana.
Le coperture di cui potrà fare uso Niko durante le sparatorie sono completamente distruttibili in tempo reale.
Dopo le pesanti critiche da parte degli utenti PS3 a causa del fatto che il titolo è stato abbassato di livello qualitativo per poterlo inserire nel supporto DVD-DL usato da Xbox 360, Rockstar ha deciso di farsi perdonare annunciando L.A. Noire, un gioco molto in stile Grand Theft Auto ma ambientato nei tardi anni 40 (quindi si avvicina più a Il Padrino). Il gioco sarà ovviamente esclusiva PS3 e sfrutterà a pieno la potenza del Cell e del supporto Blue-Ray.
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