giovedì 11 febbraio 2010

Morto lo stilista Alexander McQueen, forse è suicidi

Lo stilista Alexander McQueen, trovato morto impiccato oggi nella sua casa a Londra, era nato nella capitale inglese e aveva 40 anni. Aveva lavorato per Romeo Gigli e per Gucci e di recente le sue creazioni erano divenute le preferite di icone pop come Lady GaGa.

Figlio di un tassista dell'East End londinese, McQueen aveva lasciato la scuola all'età di 16 anni per entrare subito nel mondo della moda. Dopo aver lavorato per Savile Row, per Gieves & Hawkes e per celebri costumisti teatrali come Angels e Bermans, a 20 anni McQueen si era trasferito a Milano per lavorare per Romeo Gigli. Nel 1992 era tornato a Londra per completare la propria formazione presso la prestigiosa Saint Martin's School of Art. Ma la star della new generation di designer britannici raggiunse la notorietà nel 1996, quando diventa giovanissimo il direttore creativo di Givenchy al posto di John Galliano, con cui, fra alti e bassi, era rimasto fino al 2001.

Anno in cui aveva lasciato la maison e aveva fatto conoscere il proprio nome nella scena dell'alta moda con sfilate trasgressive al punto di essere definito l'hooligan della moda. Nel 1999, a Londra, realizzò una sfilata provocatoria in cui comparivano la modella Aimee Mullins, con le gambe amputate, che a grandi passi attraversò la passerella su protesi in legno finemente intagliato, e dei robot per la verniciatura delle auto che spruzzavano su abiti di cotone bianco.

Dal 2001 lo stilista era entrato a far parte del gruppo fiorentino Gucci, ed aveva espanso la propria produzione aprendo nuove boutique a Londra, Milano e New York e lanciando sul mercato il profumo Kingdom. Nel 2003 ha collaborato con la Puma per la realizzazione di una linea di scarpe da ginnastica. Negli ultimi tempi lo stile di McQueen esprimeva un bisogno costante di accentuare l'aspetto cupo della libertà, il suo lato gotico.

Nessun commento:

Image and video hosting by TinyPic