Il Tribunale del Riesame di Taranto ha accolto i ricorsi dei legali di Carmine Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri, accusato dell’omicidio di Sarah Scazzi. I due erano stati accusati di concorso in soppressione di cadavere aiutando Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi, a trasportare e nascondere il corpo senza vita di quest’ultima.
Il loro arresto era avvenuto dopo intercettazioni telefoniche ed ambientali. Cosimo Cosma sarebbe stato visto in atteggiamento sospetto insieme allo zio, Michele Misseri, vicino al garage di via Deledda ad Avetrana, nei giorni della scomparsa di Sarah. I due sono stati visti confabulare silenziosamente per poi allontanarsi non appena notavano sguardi indiscreti. Carmine Misseri, invece, si trovava al lavoro con il fratello, il giorno della scomparsa. Lo stesso giorno, Michele telefonò al fratello raccomandandolo che, se lo avessero cercato la moglie o la figlia, lui avrebbe dovuto dire che lui era andato in campagna, perché erano “scappati i cavalli”.
Il tribunale di riesame di Taranto ha quindi dato il via libera alla scarcerazione di Carmine Misseri e Cosimo Cosma, tratti in custodia cautelare il 23 febbraio scorso, per mancanza di indizi che si possano considerare gravi. I due restano comunque indagati.
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