mercoledì 14 novembre 2012

Call of duty: Black Ops II - Problemi con la versione per Playstation 3

Molti utenti lamentano che il nuovo gioiello di Treyarch si blocchi sul sistema Playstation 3 costringendo gli utenti a spegnere la console in modo errato provocando il controllo del file system. Questo problema a lungo andare può danneggiare la Playstation 3 e addirittura alcuni utenti stanno chiedendo il rimborso per il videogioco. Questo è un problema che sta coinvolgendo l'intera utenza di playstation che dal 13 novembre ha iniziato a giocare a Black ops 2, infatti il problema è inesistente su XBOX 360. Si spera in un aggiornamento che risolva questo fastidioso e purtroppo anche pericoloso BUG il più in fretta possibile, anche perchè tra il 16 e il 18 novembre arriverà l'evento Double XP che permettera di guadagnare PE doppi nel gioco multiplayer.

lunedì 8 ottobre 2012

Siracusa: Sciopero della scuola il 12 ottobre, promosso da CGIL


Siracusa, 8 ottobre 2012 – La CGIL in questi anni ha denunciato i danni incalcolabili che il Ministro Gelmini, in tandem con Tremonti, stava procurando alla scuola italiana. La “riforma”, con i suoi 8 miliardi di tagli in tre anni, ha consegnato alle famiglie italiane una scuola più piccola, con:
meno docenti;
meno ore e insegnamenti (al sud il tempo pieno è un miraggio per tante famiglie), e molti percorsi di studio impoveriti anche nei loro aspetti più qualificanti, come i laboratori;
meno collaboratori scolastici (in molte scuola divise in più plessi, spesso non si dispone neanche di un collaboratore per sede);
meno assistenti amministrativi, con conseguenti ritardi nelle pratiche e difficoltà a garantire sportelli adeguatamente aperti al pubblico;
meno assistenti tecnici, con laboratori chiusi e non utilizzabili;
classi più affollate, dove la sicurezza non è garantita e la qualità dell’insegnamento è compromessa;
La CGIL si è battuta contro questo scempio, ha coinvolto nella sua battaglia tanti giovani e tante famiglie, è riuscita a contrastare e a far cambiare alcuni provvedimenti. Ma questo è il dato crudele e incontrovertibile da cui partire: la scuola pubblica ha bisogno di un’inversione di tendenza, di più investimenti, di organici che tengano conto delle reali esigenze delle scuole e non di astratti criteri finanziari.
Per questo non possiamo tollerare che i problemi così creati vengano scaricati sui lavoratori, alimentando assurde guerre tra gli ATA che in questi anni avevano garantito, con contratti a tempo determinato, e la speranza sia pure remota di una stabilizzazione, i servizi, e i cosiddetti CO.CO.CO, che nelle scuole lavorano anch’essi da anni, hanno acquisito professionalità, e hanno aspirato del tutto legittimamente a un lavoro a tempo indeterminato, a una prospettiva di vita non legata agli stanziamenti annuali.
Le cifre parlano: nella nostra Provincia abbiamo un significativo numero di CO.CO.CO., circa 150, che non rappresenterebbero una minaccia per nessuno se non fossero venuti meno, per effetto dei tagli, e per ultimo di improvvisate operazioni di dimensionamento e accorpamento delle istituzioni scolastiche, più di 700 posti di personale statale.
Mettere questi lavoratori gli uni contro gli altri sarà operazione che fa conquistare qualche facile quanto effimero consenso, ma non individua il vero obiettivo, che è quello di recuperare risorse per la scuola che le permettano di lavorare meglio e diano nel contempo risposte a tutti i lavoratori interessati.
La CGIL aspira a rappresentare tutto il mondo del lavoro e ad unificarlo, contro chi mira invece alla divisione, alla frantumazione, all’isolamento, alla guerra di tutti contro tutti, che ci rende solo più deboli, esposti al ricatto e alle promesse del demagogo di turno.
Intendiamo quindi promuovere una mobilitazione, a partire dallo sciopero della scuola del 12 Ottobre, che ponga al centro i veri problemi dell’istruzione e i diritti di quanti ci lavorano e vogliono garantire un servizio di qualità.

CGIL Siracusa

mercoledì 4 luglio 2012

Bean's Quest, il gioco su iPhone che si avvicina di più a Super Mario.

Oggi noi di Plyost Videogiochi vi segnaliamo un giochino MOLTO simile a Super Mario,anche se come Super Mario non c'è niente, ma ci accontentiamo. Il gioco in questione è Bean's Quest, supporta anche il Game center, ed è disponibile sull'App Store al prezzo di 1,59 €, ma non allarmatevi! Esiste anche una VERSIONE GRATUITA, ovvero Bean's Quest Lite, disponibile appunto gratuitamente sull'app store. A Questo punto.. BUON DIVERTIMENTO!




Bean's Quest è disponibile su: iPhone 3GS/4/4S, iPod 4g, iPad 2/New iPad

mercoledì 20 giugno 2012

Utimissime Notizie importanti di GTA V

# Il protagonista può nuotare,anche sott'accqua.
#I Fondali marini sono altamente dettagliati con 155 diverse specie di animali marini
# Molti palazzi saranno parzialmente distruttibili
# Potremmo variare la mappa a causa di esplosioni e incessanti sparatorie con la polizia
# Potremo pilotare aerei di linea come l'AT-400
# L'accartocciamento delle auto è il 30% più realistico di GTA IV, inoltre le barche abbastanza grandi,gli aerei e i camion a seguito di un esplosione si potranno anche spezzare in punti diversi.
# In caso di un eccessivo danneggiamento delle Barche, quest'ultime in un arco di tempo tra 15 minuti e 3 ore (nel gioco) potranno affondare e potremmo vedere nei 5 giorni (nel gioco) successivi il relitto sott'acqua. Mentre non potremo vedere relitti di aerei o auto (purtroppo).
# Nel corso del gioco le armi più appariscenti dovranno essere nascoste o il protagonista attirerà l'attenzione di chiunque dovesse vederlo, con immediato arrivo di polizia per un controllo.
# Ogni ufficio o abitazione presenterà svariate stanze, che potranno essere visitate e con le quali si potrà interagire attivamente.
# Sarà possibile vedere i passanti tossire, starnutire, fumare,leggere il giornale,riparare la propria auto,perfino interagire con il proprio Cane. (Ci saranno i cani)
# I Pedoni avranno un intelligenza artificiale elevatissima e capiranno se siete vittima di un inseguimento e tenteranno di fermarvi per consegnarvi alla polizia.
# La città ha molte strade di diverso tipo.
# Saranno introdotti gli ascensori,e in caso di inseguimento dalla polizia quest'ultimi possono essere bloccati dagli agenti e sarete automaticamente arrestati
# Si potrà entrare in quasi tutti gli edifici, e si potrà interagire con la maggior parte di questi (scale antincendio, tetti, quasi tutte le porte,ascensori,ecc).
# Si potrà andare dal tabaccaio ad acquistare sigarette e fumarle
# Mangiare troppo nei fast food avrà effetti sul corpo del protagonista,infatti quest'ultimo ingrasserà.
# Possiamo farci i muscoli in palestra o con degli stèroidi.
# Possiamo farci crescere la barba, o andare a tagliarla dal barbiere.
# Possiamo decidere di farci crescere i capelli, o tagliarli quando sono troppo lunghi
# Possiamo Fare numerosissimi tatuaggi e alcuni piercing
# Avremo un ampio vestiario ancora più vasto di quello presente nel mitico GTA San Andreas
# Confermato il paracadute
# Confermati 7 modelli di Carro armato
# Ci saranno innumerevoli pedoni, molti di più di quelli presenti in GTA IV
# Possiamo vedere gli infermieri controllare i pazienti in ospedale
# Possiamo entrare a visitare i carcerati,utile anche in alcune missioni.
# Confermata la presenza del computer con internet con tantissimi siti web.
# L'impressione della città che vive e respira è sorprendente.
# La densità della popolazione cambia in base al luogo/distretto in cui ti trovi.

martedì 29 maggio 2012

La canzone di "Titanic" ora anche per la chitarra di google

 Esattamente tra il 100esimo anniversario dell'affondamento del celebre translatantico pù famoso del mondo, il Titanic, e il Primo anniversario della ben nota chitarra di Google Dedicata a Les Paul, noi di Plyost ci siamo impegnati per pubblicare un pezzo della Canzone del film di Cameron "Titanic" del '97 suonabile con la chitarra di Big G. Ecco i "tasti" da premere per far uscire la famosa melodia:

K KK K JK K JK L P LL, K KK K JK K JK KL G P OIU KJHJ JHJ LP O

Ricordo che potete trovare la Chitarra di Google Qui:  Les Paul's 96th Birthday

giovedì 1 marzo 2012

E' Morto Germano Mosconi

Il mondo del giornalismo è in lutto. E' morto Germano Mosconi, ex caporedattore di Telenuovo ed direttore del Nuovo Veronese. Aveva 79 anni.

Nato a San Bonifacio, nel Veronese, Mosconi ha lavorato per anni nella redazione sportiva dell'Arena di Verona. Negli anni '80, è passato a Telenuovo occupandosi di sport negli anni d'oro dell'Hellas, dalla vittoria dello scudetto alla partecipazione alla Coppa dei Campioni.

Mosconi è diventato famoso in tutta Italia per i numerosi 'fuori onda' caricati su 'YouTube' nei quali si scagliava contro i collaboratori.

E' Morto Lucio Dalla, colpito da un infarto in Svizzera.

Avrebbe compiuto 69 anni il prossimo 4 marzo. Invece, Lucio Dalla è morto per un attacco cardiaco a Montreaux, in Svizzera, dove si trovava per una serie di concerti. Ieri sera a Montreaux, all'Auditorium Stravinsky, poi a Basilea, Lugano e Ginevra. Dalla, fine musicista di jazz, era uno dei più affermati cantautori italiani, con una carriera che sfiora i 50 anni di attività artistica. Aveva appena partecipato all'ultimo festival di Sanremo dirigendo l'orchestra per la canzone Nanì, cantata da Pierdavide Carone.

L'annuncio e il ricordo dei frati francescani

FOTO
La carriera di Dalla


Con Morandi e De Gregori, l'ultimo Dalla
VIDEO
Morto Lucio Dalla, l'esibizione a Sanremo 2012


L'anno che verrà

Lucio Dalla - Caruso
Vedi tutti »
Sono stati i frati della basilica di San Francesco d'Assisi i primi a dare la notizia della morte di Lucio Dalla. Su Twitter, alle 12.10, cioè ventitre minuti prima dei lanci d'agenzia, il profilo della rivista online San Francesco patrono d'Italia pubblicava la notizia, un servizio di cordoglio e anche l'ultimo racconto scritto da Dalla, con protagonista un francescano. E sono stati gli stessi francescani a informare, su Twitter, Lorenzo Jovanotti.

Questo il ricordo dei frati di Assisi: «È morto Lucio Dalla, dolore e sgomento della comunità francescana conventuale di Assisi per l'improvvisa scomparsa del Cantautore di Dio. I frati del sacro convento sono sicuri e certi che San Francesco lo accoglierà per portarlo alla presenza del Signore. Lucio Dalla è morto dopo aver fatto colazione. Un attacco cardiaco l'ha stroncato mentre si trovava in Svizzera per una serie di concerti».

La carriera e l'affetto degli amici

Musicista di formazione jazz e poi autore dei testi delle sue canzoni, in una fase matura, ha suonato da clarinettista e sassofonista, ma anche da tastierista. Artista prolifico, la sua produzione ha spaziato dal beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d'autore, arrivando a varcare i confini della lirica e della melodia italiana.

«Mi manca l'amico», non un amico. Gianni Morandi appare scosso mentre al Tg1 parla della scomparsa di Lucio Dalla. «Ci conoscevamo dal '63 e eravamo legati anche dal tifo per il Bologna oltre che dalla passione per la musica. Tanti anni di amicizia ci legano. Sentire che ci ha lasciato mi ha colpito, non riesco ancora a riprendermi. Mi manca l'amico». Morandi racconta che Lucio è stato «uno dei più grandi, autore, cantante, musicista, jazzista, un uomo che parlava a tanta gente e sapeva comunicare». Per il conduttore del Festival di Sanremo, che solo pochi giorni fa aveva avuto Dalla in gara all'Ariston con Pierdavide Carone con la toccante «Nanì» , Lucio «è stato un artista unico, a me mancherà come molto anche come grande amico».

Anche Ornella Vanoni, su Twitter, dopo la morte di Lucio Dalla, parla di «Una notizia come un fulmine, un vuoto al quale non riesco a credere, il cuore si rifiuta di soffrire per l'impossibile».

«Un musicista, un poeta, un cantautore bravissimo... Sono sicuro che sarà studiato a scuola». È invece il commento di Renzo Arbore alla morte di Lucio Dalla: «un artista che aveva una vena originale non mutuata da altri». Arbore, dai microfoni del Tgcom24, non nasconde il «profondo dolore» per la scomparsa e «i molti ricordi comuni».

«L'ho sentito ieri sera, è vivissimo». Roberto Serra, bolognese amico storico di Lucio Dalla e fotoreporter di professione, non voleva credere alle notizie che arrivano da Montreux. «Non è possibile, mi ha telefonato ieri sera, stava benissimo, ed era felice, tranquillo, divertito e in pace con se stesso». «Era contento per un'intervista che gli avevano fatto - ha cambiato verbo Serra quando è stato chiaro che l'amico era scomparso per un attacco cardiaco - e per il tour europeo che aveva appena cominciato. Diceva che era emozionante ritrovare i luoghi di un analogo tour di trent'anni fa e di trovare, pur nella diversità delle situazioni, la stessa positiva risposta di pubblico di allora. Era a Zurigo, Stava andando a Montreux, era felice». Il suo ultimo viaggio.

mercoledì 29 febbraio 2012

Google dedica un Doodle per il 220° anniversario della nascita di Gioacchino Rossini

Cliccando sul Doodle Google si ottengono i risultati della chiave di ricerca ‘Gioacchino Rossini’, mentre scorrendo il mouse si legge ‘220° anniversario della nascita di Gioacchino Rossini / Anno Bisestile’.
In occasione del 220° anniversario della nascita del compositore pesarese, Google dedica il suo doodle Google a Gioacchino Rossini. Gli studenti del Liceo Artistico Mengaroni hanno creato ed inviato il progetto a Google, Big G ha gradito a tal punto che ha deciso di mostrarlo al mondo per tutto il 29 febbraio. Una composizione semplice ed allegra, colori accesi ed allegria latente, così si presenta la creazione degli studenti pesaresi. Un indizio che serve a spiegare la presenza delle rane raffigurate nella composizione:
In inglese gli anni bisestili, infatti, vengono chiamati leap year, ma to leap significa anche saltare, proprio come fanno gli anfibi che nell’immagine sono chiamati a raffigurare il Barbiere di Siviglia (celebre opera di Rossini) e probabilmente i genitori del compositore, padre suonatore d’orchestra e madre cantante lirica. Anche nel 2004 e nel 2008 Google usò le rane per sottolineare la particolarità nel calcolo del tempo, il ’salto temporale’ al quale assistiamo negli anni bisestili.
Secondo alcuni, però, nell’immagine ci sarebbe un ulteriore sottotesto. Il richiamo, infatti, potrebbe essere rivolto al cartone animato del 1955, One Froggy Evening, scritto da Michael Maltese e diretto da Chuck Jones che, al suo interno, conteneva Largo Al Factotum, aria tra le più conosciute de Il Barbiere di Siviglia.

domenica 29 gennaio 2012

E' Morto l'Ex presidente della repubblica, Oscar Luigi Scalfaro

È morto l’ex presidente Oscar Luigi Scalfaro. Aveva 93 anni, è stato al Quirinale dal 1992 al 1999 e parlamentare per l’intera storia repubblicana Il presidente emerito della Repubblica, Oscar Luigi ScalfaroIl presidente emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro MILANO - Il presidente emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, è morto nella notte nella sua abitazione di Roma. Aveva 93 anni. La notizia del decesso è stata diffusa inizialmente via Twitter, alle 8.07, da Alberto Gambino, un giurista, che è stato anche collaboratore dell’ex capo di Stato: «Con un sorriso ci ha lasciato il presidente Scalfaro, grande uomo». I funerali avranno luogo in forma privata lunedì alle 14 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, nel cuore della Capitale. Per consentire a chiunque lo vorrà di portare un proprio saluto, sarà allestita una camera ardente nella chiesa di Sant’Egidio, sempre lunedì, dalle 10.30 alle 13.30. UNA VITA PER LE ISTITUZIONI - Nato a Novara il 9 settembre 1918, vedovo di Maria Inzitari dalla quale ha avuto una figlia, Marianna, si era laureato in Giurisprudenza nel 1941. E’ stato capo dello Stato dal 1992 al 1999 e prima della nomina al Quirinale è stato ininterrottamente deputato per l’intera storia repubblicana, a partire dal primo Parlamento eletto nel 1948 e, prima ancora, dall’assemblea Costituente del 1946. Più volte ministro, non è mai stato presidente del Consiglio: nell’aprile del 1987, dopo le dimissioni di Bettino Craxi, l’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga gli conferì l’incarico di formare il nuovo governo ma, constatata l’impossibilità di comporre un gabinetto di coalizione, Scalfaro rinunciò all’incarico dichiarandosi indisponibile a formare un governo monocolore democratico-cristiano. Così come era successo a due altri suoi predecessori, Pertini e De Nicola, ha ricoperto anche le altre due principali cariche dello Stato, ovvero la presidenza del Senato, seppure in via provvisoria all’inizio della XV legislatura, e quella della Camera. Sul banco principale di Montecitorio sedette dal 24 aprile 1992 al 25 maggio dello stesso anno, quando venne appunto eletto presidente della Repubblica. Nel ruolo di numero uno dell’Assemblea fu lui stesso a leggere ad alta voce lo spoglio delle schede della votazione delle Camere riunite in seduta comune che portò alla sua elezione al Quirinale. Oscar Luigi Scalfaro, le immagini Oscar Luigi Scalfaro, le immagini Oscar Luigi Scalfaro, le immagini Oscar Luigi Scalfaro, le immagini Oscar Luigi Scalfaro, le immagini Oscar Luigi Scalfaro, le immagini E UN GIORNO DISSE: «NON CI STO» - La sua presidenza è stata particolarmente significativa: eletto due giorni dopo la strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta. Nel corso del settennato dovette gestire il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica e la transizione dagli anni di Tangentopoli. Celebre la sua frase «non ci sto», pronunciata la sera del 3 novembre 1993 a reti unificate, per difendersi dalle accuse di avere gestito fondi neri ad uso personale nell’epoca in cui era stato ministro dell’Interno. In quell’occasione Scalfaro parlò di «gioco al massacro» e imputò l’esplosione dello scandalo Sisde ad un tentativo di infangare la presidenza della Repubblica come ritorsione della vecchia classe politica che le inchieste di «Mani Pulite» avevano decimato. Quando disse: «Io non ci sto» «ESEMPIO DI INTEGRITA’» - Immediato il cordoglio espresso dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla diffusione della notizia del decesso. «È con profonda commozione che rendo omaggio alla figura di Oscar Luigi Scalfaro nel momento della sua scomparsa, ricordando tutto quel che egli ha dato al servizio del paese, e l’amicizia limpida e affettuosa che mi ha donato - ha detto in una nota il capo dello Stato -. È stato un protagonista della vita politica democratica nei decenni dell’Italia repubblicana, esempio di coerenza ideale e di integrità morale. Si è identificato con il Parlamento - ha aggiunto Napolitano, che in mattinata ha reso visita alla salma -, cui ha dedicato con passione la più gran parte del suo impegno. Da uomo di governo, ha lasciato l’impronta più forte nella funzione da lui sentitissima di ministro dell’Interno. Da Presidente della Repubblica, ha fronteggiato con fermezza e linearità periodi tra i più difficili della nostra storia. Da uomo di fede, da antifascista e da costruttore dello Stato democratico, ha espresso al livello più alto la tradizione dell’impegno politico dei cattolici italiani». «Si è battuto convintamente per tutta la vita per l’affermazione degli ideali in cui credeva e per una Italia sempre più forte, democratica e unita» ha detto invece il presidente della Camera, Gianfranco Fini. «Si è sempre impegnato a rafforzare la Repubblica fondata sulla Carta Costituzionale di cui fu costantemente strenuo difensore - ha aggiunto Fini -, nella convinzione che essa dovesse rappresentare in ogni circostanza la stella fissa su cui orientare l’azione nella contingenza delle scelte politiche». E il presidente del Senato, Renato Schifani: «Ha incarnato e presenta ai cittadini di oggi e di domani un’immagine della Repubblica cui tutti teniamo gelosamente: una Repubblica baluardo dei diritti dell’uomo e della pace, impegnata nel promuovere il protagonismo responsabile delle parti sociali, sollecita nel richiamare ciascuno all’adempimento dei propri doveri di solidarietà». ] È morto l'ex presidente Oscar Luigi Scalfaro
Aveva 93 anni, è stato al Quirinale dal 1992 al 1999 e parlamentare per l'intera storia repubblicana

Il presidente emerito della Repubblica, Oscar Luigi ScalfaroIl presidente emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro
MILANO - Il presidente emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, è morto nella notte nella sua abitazione di Roma. Aveva 93 anni. La notizia del decesso è stata diffusa inizialmente via Twitter, alle 8.07, da Alberto Gambino, un giurista, che è stato anche collaboratore dell'ex capo di Stato: «Con un sorriso ci ha lasciato il presidente Scalfaro, grande uomo». I funerali avranno luogo in forma privata lunedì alle 14 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, nel cuore della Capitale. Per consentire a chiunque lo vorrà di portare un proprio saluto, sarà allestita una camera ardente nella chiesa di Sant'Egidio, sempre lunedì, dalle 10.30 alle 13.30.

UNA VITA PER LE ISTITUZIONI - Nato a Novara il 9 settembre 1918, vedovo di Maria Inzitari dalla quale ha avuto una figlia, Marianna, si era laureato in Giurisprudenza nel 1941. E' stato capo dello Stato dal 1992 al 1999 e prima della nomina al Quirinale è stato ininterrottamente deputato per l'intera storia repubblicana, a partire dal primo Parlamento eletto nel 1948 e, prima ancora, dall'assemblea Costituente del 1946. Più volte ministro, non è mai stato presidente del Consiglio: nell’aprile del 1987, dopo le dimissioni di Bettino Craxi, l'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga gli conferì l’incarico di formare il nuovo governo ma, constatata l’impossibilità di comporre un gabinetto di coalizione, Scalfaro rinunciò all’incarico dichiarandosi indisponibile a formare un governo monocolore democratico-cristiano. Così come era successo a due altri suoi predecessori, Pertini e De Nicola, ha ricoperto anche le altre due principali cariche dello Stato, ovvero la presidenza del Senato, seppure in via provvisoria all'inizio della XV legislatura, e quella della Camera. Sul banco principale di Montecitorio sedette dal 24 aprile 1992 al 25 maggio dello stesso anno, quando venne appunto eletto presidente della Repubblica. Nel ruolo di numero uno dell'Assemblea fu lui stesso a leggere ad alta voce lo spoglio delle schede della votazione delle Camere riunite in seduta comune che portò alla sua elezione al Quirinale.

Oscar Luigi Scalfaro, le immagini Oscar Luigi Scalfaro, le immagini Oscar Luigi Scalfaro, le immagini Oscar Luigi Scalfaro, le immagini Oscar Luigi Scalfaro, le immagini Oscar Luigi Scalfaro, le immagini

E UN GIORNO DISSE: «NON CI STO» - La sua presidenza è stata particolarmente significativa: eletto due giorni dopo la strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta. Nel corso del settennato dovette gestire il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica e la transizione dagli anni di Tangentopoli. Celebre la sua frase «non ci sto», pronunciata la sera del 3 novembre 1993 a reti unificate, per difendersi dalle accuse di avere gestito fondi neri ad uso personale nell'epoca in cui era stato ministro dell'Interno. In quell'occasione Scalfaro parlò di «gioco al massacro» e imputò l'esplosione dello scandalo Sisde ad un tentativo di infangare la presidenza della Repubblica come ritorsione della vecchia classe politica che le inchieste di «Mani Pulite» avevano decimato.

Quando disse: «Io non ci sto»

«ESEMPIO DI INTEGRITA'» - Immediato il cordoglio espresso dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla diffusione della notizia del decesso. «È con profonda commozione che rendo omaggio alla figura di Oscar Luigi Scalfaro nel momento della sua scomparsa, ricordando tutto quel che egli ha dato al servizio del paese, e l'amicizia limpida e affettuosa che mi ha donato - ha detto in una nota il capo dello Stato -. È stato un protagonista della vita politica democratica nei decenni dell'Italia repubblicana, esempio di coerenza ideale e di integrità morale. Si è identificato con il Parlamento - ha aggiunto Napolitano, che in mattinata ha reso visita alla salma -, cui ha dedicato con passione la più gran parte del suo impegno. Da uomo di governo, ha lasciato l'impronta più forte nella funzione da lui sentitissima di ministro dell'Interno. Da Presidente della Repubblica, ha fronteggiato con fermezza e linearità periodi tra i più difficili della nostra storia. Da uomo di fede, da antifascista e da costruttore dello Stato democratico, ha espresso al livello più alto la tradizione dell'impegno politico dei cattolici italiani».
«Si è battuto convintamente per tutta la vita per l'affermazione degli ideali in cui credeva e per una Italia sempre più forte, democratica e unita» ha detto invece il presidente della Camera, Gianfranco Fini. «Si è sempre impegnato a rafforzare la Repubblica fondata sulla Carta Costituzionale di cui fu costantemente strenuo difensore - ha aggiunto Fini -, nella convinzione che essa dovesse rappresentare in ogni circostanza la stella fissa su cui orientare l'azione nella contingenza delle scelte politiche». E il presidente del Senato, Renato Schifani: «Ha incarnato e presenta ai cittadini di oggi e di domani un'immagine della Repubblica cui tutti teniamo gelosamente: una Repubblica baluardo dei diritti dell'uomo e della pace, impegnata nel promuovere il protagonismo responsabile delle parti sociali, sollecita nel richiamare ciascuno all'adempimento dei propri doveri di solidarietà».
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