giovedì 8 dicembre 2011
Ritrovata la Salma di Mike Bongiorno
Nonostate questo, la certezza che il corpo sia proprio quello di Bongiorno si avrà soltanto dopo gli esami della Scientifica. Il figlio Niccolò, che tempo fa si era rivolto persino alla trasmissione Chi l'ha visto?, ha detto che se così fosse, "sarebbe bellissimo. Spero sia vero". Gli fa eco il fratello Michele: "Adesso stiamo decisamente meglio, siamo felicissimi che sia stato ritrovato il corpo, anche perchè è sempre stata l’unica cosa che ci interessava davvero". Nei mesi scorsi sono giunte varie segnalazioni. Due persone sono state persino arrestate per essersi spacciate per i ladri della bara e aver chiesto un cospicuo riscatto alla famiglia.
La salma era in una zona del parco sud del paesino, in una stradina a traffico limitato dove, oltre ai pochi residenti, passano solo ciclisti. Il sindaco di Vittuone, Enzo Tenti, descrive la zona come "molto tranquilla, una zona dove ci sono poche cascine e la gente ci va solo per fare una passeggiata o per correre". Secondo Tenti è alquanto difficile che il feretro si trovasse lì da tempo: "Penso che lo avrebbero notato, i passanti avrebbero visto se ci fosse stata una bara".
La notizia ha rallegrato anche uno degli ultimi partner di Bongiorno, Rosario Fiorello che su Twitter ha scritto: "Evviva! Mike è stato trovato. L'ho appena saputo. Bellissimo regalo di Natale alla sua famiglia e a quanti gli hanno voluto bene!". E ha aggiunto: "Un fortissimo abbraccio aDaniela Nicolo',Michele, Leolino!! #allegriaaaaaa"
mercoledì 16 novembre 2011
Le prime verità scientifiche di ciò che accadrà nel 2012.
Pare che il fenomeno legato al 2012 sia del tutto naturale per la nostra Terra e che, stando al computo del tempo del calendario Maya basato sulla "precessione degli equinozi", si manifesti con regolarità ogni 12.960 anni (a seconda dell'attendibilità delle fonti questa cifra risulta diversa, anche se poi tutte le interpretazioni sono concordi riguardo alla data del 2012, inizio dell'era dell'Acquario). E anche se a tutto oggi ci viene taciuto, sembrerebbe noto anche alla scienza ufficiale che sfrutterebbe, tra i numerosi metodi di datazione, proprio l’inversione magnetica terrestre.
La Terra avrebbe iniziato la sua fase di rallentamento già intorno agli anni ’60 del novecento (primi rilevamenti effettuati), un rallentamento iniziale di portata sicuramente infinitesimale, ma che comunque è stato taciuto. Questa lenta frenata avrebbe un andamento esponenziale e non lineare, perciò si avrebbe una fase iniziale del rallentamento quasi "nulla" ed una finale molto accentuata. In pratica, se disegnassimo su un piano cartesiano gli anni sull’asse x e la velocità di rotazione sull’asse y, otterremmo una linea appena inclinata che va dall’anno 1960 fino al 2002 circa, cioè pari ad un lievissimo rallentamento, mentre dal 2003 al 2012 vedremmo la linea incurvarsi velocemente fino a orientarsi verticalmente, cioè fino alla totale fermata. Questo giustificherebbe l’ignoranza di quasi tutta l’umanità in proposito. Per chi non è munito dei giusti mezzi di misurazione, un minuto in più o in meno nell’arco di un anno fa poca differenza. Nell’epoca attuale, però, ci troviamo a perdere ormai alcuni minuti ogni anno, ovvero i giorni si stanno allungando, ma la disattenzione umana unita al sofisticato sistema di occultazione, ne rendono difficile il rilevamento. Abbiamo provato a misurare con metodo empirico, non avendone altri a disposizione, il rallentamento della rotazione terrestre. Dal luglio dell’anno 2004 al luglio dell’anno 2005, secondo le nostre osservazioni, la Terra ha rallentato di circa 3 minuti. E dal luglio dell’anno 2005 al luglio dell’anno 2006 di circa 5 minuti.
Si prevede che le conseguenze più importanti nei due/tre anni che precederanno e seguiranno l’anno 2012, saranno soprattutto di carattere meteorologico e sismico. Per via dell’anomalo riscaldamento e raffreddamento della crosta terrestre, dovuto ai giorni e alle notti più lunghe, il clima subirà un temporaneo stravolgimento a causa del quale potremo avere piogge e venti di grande entità (cosa che in piccola parte si sta già verificando). I mari e gli oceani potrebbero straripare dai loro attuali confini in conseguenza alla repentina frenata della rotazione e all’assestamento della crosta terrestre, cosa quest'ultima che darà origine inoltre a eventi tellurici di grandi proporzioni. Per il genere umano sarà un duro colpo, ma come è già avvenuto a cadenze regolari nelle epoche del passato, gran parte dell’umanità sopravvivrà."
domenica 2 ottobre 2011
Juventus - Milan 2/10/11 Streaming SENZA BLOCCARSI
venerdì 30 settembre 2011
Anticipazioni Quarta puntata di Sangue Caldo
Alla fine della terza puntata di Sangue Caldo, abbiamo infatti assistito alla tragica morte di Claudia (Karin Giegerich): la donna aveva scoperto la profonda infatuazione del marito, il commissario Mauro Malaspina (Vincent Spano), nei confronti di Antonia (Manuela Arcuri). Al culmine della frustrazione, Claudia ha affrontato il coniuge e nella colluttazione che ne è seguita la donna è precipitata dalle scale: Malaspina l’ha lasciata cadere e Claudia è morta.
Antonia è distrutta dal dolore per la perdita di quella che considerava come una seconda madre e decide di restare al fianco del commissario per aiutarlo a superare il lutto. Nel frattempo, però, la ragazza frequenta sempre più spesso l’avvocato Manuele (Giulio Berruti): il giovane sta seguendo il suo caso e i due si scoprono innamorati. Il loro avvicinamento scatenerà la gelosia di Malaspina, sempre più ossessionato da Antonia.
Intanto, anche Enea (Francesco Testi) e Matilde (Debora Antonaci) saranno travolti dalla passione, mentre Sergio (Raniero Monaco di Lapio) finirà in ospedale a causa di un’infezione al braccio.
In tutto questo, Gianni Fontana (Bruno Eyron) evaderà dal carcere e cercherà di chiudere i conti con il passato.
Ci aspetta una puntata ricca di avvenimenti, non perdetela: appuntamento stasera alle 21.10, su Canale 5.
venerdì 9 settembre 2011
Stasera Quarto Grado sfida Sangue Caldo
La serata tv del 9 settembre 2011 ci propone come appuntamento più atteso la prima puntata di Sangue Caldo con Gabriel Garko, Manuela Arcuri e Asia Argento su Canale 5. Ma su Rete 4 inizia anche Quarto grado condotta da Salvo Sottile e che si occuperà in primo piano di Sarah Scazzi e del processo del caso di Avetrana. Rai 1 punta su una replica di prima qualità, Pretty woman con Julia Roberts è sempre seguitissima nonostante i 21 anni d’età. Mentre su Rai 3 ci sarà il bellissimo film di Bellocchio dal titolo Vincere che racconta la storia di Ida Dalser.Secondo le pagine facebook di "Salvo Sottile" e "Sangue Caldo" Ci possiamo aspettare share altissimi per entrambi i programmi,domani mattina potremo annunciare il vincitore.
Vediamo nel dettaglio cosa ci offre la serata tv.
RAI 1 – Pretty Woman: è un film cult del 1990 con Richard Gere, Julia Roberts, Ralph Bellamy, Jason Alexander, Laura San Giacomo, Hector Elizondo, Alex Hyde-White, Amy Yasbeck. La trama è nota a tutti: un ricco uomo solitario ha un incontro con una escort e finisce di innamorarsi della sua bellezza e simpatia fino a farla diventare la donna della sua vita.
RAI 2 – Ncis: Los Angeles: torna l’appuntamento con la squadra anticrimine di Rai 2 con sede a Los Angeles. Questo telefilm ha come protagonisti gli agenti della “Naval Criminal Investigative Service” della Marina degli Stati uniti.Nella puntata di stasera andranno in onda gli episodi “La teoria della cospirazione”, “Fratellanze” e “Stella d’argento”.
RAI 3 – Vincere: è un film biografico del 2009 di Marco Bellocchio con Giovanna Mezzogiorno, Filippo Timi, Fausto Russo Alesi, Pier Giorgio Bellocchio, Michela Cescon, Corrado Invernizzi, Paolo Pierobon, Corinne Castelli, Fabrizio Costella, Bruno Cariello, Francesca Picozza, Simona Nobili. Si racconta la storia di Ida Dalser e della sua relazione con Benito Mussolini che la fece internare in un manicomio.
mercoledì 7 settembre 2011
Morte le gemelline siamesi, Lucia e Rebecca non ce l'hanno fatta.
sabato 27 agosto 2011
Caccia a Gheddafi: Forse si nasconde in Algeria
Testimoni hanno riferito di un convoglio di auto blindate che ha passato il confine, ma Algeri smentisce categoricamente. Continuano i bombardamenti su Sirte, scontri sporadici nella capitale. In un magazzino scoperti 53 cadaveri. Giallo sui contractor italiani prigionieri, presto torneranno a casa
Ribelli in piazza dei Martiri (ex piazza Verde) a Tripoli
La smentita di Algeri, altre piste: Tripoli o Niger. La pista algerina era stata definita subito "poco probabile se non impossibile" da fonti del governo algerino. Poi, qualche ora più tardi, la secca smentita. Secondo il quotidiano arabo El-Shuruk, che ha intervistato una ex guardia del corpo del raìs, Gheddafi potrebbe invece trovarsi o ancora a Tripoli o in viaggio verso il Niger, dove avrebbe dei familiari in grado di offrirgli protezione.
Di fatto il governo di Algeri non ha riconosciuto il Consiglio nazionale di transizione né ha mai chiesto che Gheddafi lasciasse il potere, osservando una "stretta neutralità e rifiutando qualsiasi ingerenza negli affari interni" del Paese vicino, come ribadito ieri dal ministro degli Esteri algerino Amar Belani.
Nuovi bombardamenti su Sirte. La Nato invece sembra scommettere su Sirte, città natale del raìs. Nelle ultime 24 ore le forze aeree dell'Alleanza atlantica hanno colpito diversi obiettivi nella zona: un mezzo corazzato, dieci veicoli armati e quattro postazioni militari; alcune incursioni sono state effettuate anche nella zona di Tripoli, dove sono stati distrutti un arsenale e una postazione lanciamissili. Continuano intanto i negoziati fra i ribelli e le forze lealiste per una resa pacifica della città di Sirte, ha reso noto il Cnt, mentre proseguono gli scontri a Ras Lanuf.
Cnt: E' emergenza umanitaria. Il Cnt ha lanciato un allarme per l'emergenza umanitaria nella capitale. Il presidente del Consiglio nazionale di transizione, Mustafà Abdel Jalil, si è rivolto alle organizzazioni internazionali chiedendo che mandino farmaci e beni di prima necessità. "Facciamo appello a tutte le organizzazioni umanitarie e diciamo che Tripoli ha bisogno di medicine, beni di primo soccorso e materiale chirurgico", ha affermato ammettendo che nella capitale scarseggiano anche i beni alimentari di prima necessità. In città funzionano a singhiozzo anche acqua e luce a causa di continue interruzioni, dovute, secondo Jalil, ai "sabotaggi delle forze di Gheddafi".
Sul fronte degli approvvigionamenti di combustibile, si prevede che lunedì riprenda a funzionare la raffineria di Az-Zawiyah. Un'altra buona notizia arriva da Londra: il governo britannico ha sbloccato 3,4 milioni di euro di aiuti, fondi consegnati al Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) che ne deciderà la distribuzione sulla base del fabbisogno giornaliero ma che si concentreranno almeno in un primo momento su Tripoli.
Questa mattina la capitale libica appariva piuttosto calma dopo i combattimenti notturni, nei quali gli insorti hanno guadagnato terreno. Le forze fedeli a Muammar Gheddafi sembrano aver adottato una tattica "mordi e fuggi", colpendo i ribelli qua e là per mentenere alta la tensione. Sacche di resistenza dei lealisti sono state segnalate soprattutto nei quartiere di Abu Salim e Salaheddin. Anche l'aeroporto, in mano ai ribelli, viene sporadicamente preso di mira dai ribelli con armi leggere e pesanti.
Strage nel magazzino, scoperti 53 corpi. Continuano, intanto, ad emergere raccapriccianti prove di regolamenti di conti e violenze. In un magazzino di Tripoli sono stati trovati 53 corpi. Secondo alcuni testimoni, sentiti da Sky News, 150 persone sarebbero state uccise nel magazzino il 23 e 24 agosto, quando le forze ribelli stavano combattendo per prendere il controllo di Tripoli. Un abitante del posto ha detto a Sky che le vittime erano per lo più civili e che sono state uccise dalle forze di Gheddafi.
Ban Ki-Moon: Ora ristabilire l'ordine. In Libia ora è "necessario mettere fine al conflitto e ristabilire ordine e stabilità", ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, secondo il quale la comunità internazionale dovrebbe ora inviare una forza di polizia, tenendo presente che la Libia "è sommersa di armi leggere". Parlando al Palazzo di Vetro, il segretario dell'Onu ha sottolineato che nell'immediato c'è bisogno "di assistenza umanitaria urgente, in particolare nel campo dell'assistenza sanitaria e dei servizi pubblici basilari, fra cui la distribuzione dell'acqua, la sua depurazione e l'istruzione".
I tre contractor presto in Italia. Molte ombre rimangono sulla vicenda tre contractor italiani, detenuti per un mese a Tripoli e liberati dai ribelli. Antonio Cataldo 1, Luca Boero 2 e Vittorio Carella faranno ritorno in Italia quanto prima, ha detto il console a Bengasi Guido de Sanctis. Ma su di loro trapela poco: "Ulteriori chiarimenti sulla nostra storia li daremo quando saremo rientrati in Italia, perché qui in Libia non ci sentiamo sicuri", ha detto Luca Boero alCorriere tv. "L'unica cosa che possiamo dire", ha spiegato, "è che siamo stati presi in Tunisia, dove avevamo un incontro vicino a Bengarden, e poi consegnati alle forze regolari del vecchio governo di Gheddafi".
Boero, 42 anni di Genova, Cataldo, 27 anni, di Chiusano di San Domenico (Avellino), e Vittorio Carella, 42 anni, di Peschiera Borromeo, sono stati catturati un mese fa dalle milizie fedeli al regime di Gheddafi e rinchiusi in un carcere della capitale. Il 21 agosto scorso sono stati liberati dagli insorti libici.
sabato 23 luglio 2011
Amy Winehouse is dead - Amy Winehouse è stata trovata morta
giovedì 14 luglio 2011
Eruzione solare nel 2013
Secondo gli scienziati nel 2013 il Sole raggiungerà il picco del suo ciclo di attività lungo circa 11 anni. Cosa dobbiamo aspettarci per quei giorni? Probabilmente niente di buono: il rischio è quello di un'eruzione solare particolarmente violenta, che potrebbe mettere a rischio gli impianti e le linee di trasmissione elettrica del pianeta.
E non sarebbe la prima volta: è già successo nel 1859 quando l'attività del Sole ha avuto un picco così intenso da mandare a fuoco i telegrafi degli operatori postali americani.
Il responsabile è il plasma eruttato da Sole: una massa enorme, quantificabile in decine di miliardi di tonnellate, di particelle elettricamente cariche che nel giro di 18 ore investono il nostro pianeta.
Gli effetti? Se non ci fosse alcun tipo di protezione sarebbero da film di fantascienza: trasformatori saltati, linee elettriche KO, trasmissioni dati fuori servizio, con tutte le prevedibili conseguenze.
John Kappenman, un ingegniere elettrico esperto in protezione del grid dagli eventi spaziali, in un'intervista al magazine "Popular Science" traccia un quadro apocalittico e forse un po'esagerato. Kappermann teme sopratutto per i sistemi di raffreddamento delle centrali nucleari: senza corrente elettrica, le pompe diesel avrebbero solo qualche settimana di autonomia, poi il rischio di fusione dei noccioli e il disastro nucleare potrebbero diventare più che un'ipotesi.
La prevenzione di questi fenomeni, comunque la si consideri, è costosa: i sistemi di allerta consentirebbero agli operatori di staccare le linee elettriche, con tutte le conseguenze del caso, qualche ora prima dell'arrivo della nube elettrica. Ma lasciare al buio un intero paese o un continente non è certo un'operazione semplice e a buon mercato.
Molti enti americani tra cui il Department of Homeland Security, stanno finanziando diverse ricerche per lo sviluppo di sistemi di emergenza: qualcuno esiste, ma non è mai stato sperimentato in reali situazioni di pericolo.
"Le probabilità di una tempesta solare così intesa sono uguali a quelle di un'inondazione che sommerga il paese (quindi piuttosto basse, ndr)", spiegano gli esperti, "e così come si costruiscono dighe per contenerne gli effetti, occorre costruire adeguati sistemi per la protezione del grid"
giovedì 7 luglio 2011
Varietà di pesce rosso
La seguente tabella illustra le principali caratteristiche delle varietà più conosciute.
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martedì 5 luglio 2011
Annuncio: Cercasi cucciolo di Chiwawa
sabato 25 giugno 2011
La vicenda sulla presunta morte di Ringo Starr

Morto il Tenente Colombo: Peter Falk se ne andato all'età di 83 anni
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Niente Paura, non sarà un estate bollente.
"Le incursioni estive di tale anticiclone - continua il meteorologo - sono senza dubbio favorite dal crescente surriscaldamento del pianeta ma il 'global warming' non può essere l'unica causa altrimenti tutte le nostre recenti estati sarebbero dovute essere simili al 1998 o al 2003". "In effetti, oltre al global warming, vi sono altri fattori che possono favorire o impedire l'arrivo sull'Italia delle 'bolle calde' nord africane: la presenza del Nino, l'anomalo surriscaldamento delle acque del Pacifico equatoriale, un vento che si ripete ogni 5-6 anni; la presenza di venti orientali nella stratosfera equatoriale, un evento noto come QBO (Quasi Biennal Oscillation) e che si ripete all'incirca, appunto, ogni 2 anni; l'anomalo surriscaldamento delle acque superficiali del Nord Atlantico, un fenomeno noto come AMO ( Atlantic Multidecadal Oscillation) e che inverte segno ogni 25-40 anni; l'attività del sole che raggiunge un valore massimo ogni 11 anni circa".
"Nelle estati 1998 e 2003, per una serie di fortuite coincidenze, si verificarono i massimi eventi di Nino dell'ultimo secolo (nel 1998 per intensità e nel 2003 per durata), inoltre i venti equatoriali stratosferici furono orientali con massima intensità proprio in estate, per di più l'AMO raggiunse il massimo surriscaldamento degli ultimi 50 anni e, dulcis in fundo, il sole, nel 2003, fu prossimo alla sua massima attività". "Ma quest'anno, global warming a parte, tutto congiura contro l'incursione sulla penisola del rovente anticiclone nordafricano - spiega ancora Giuliacci, rassicurante - il Nino sarà ancora assente (lo è dal 2003); i venti stratosferici equatoriali sono e resteranno occidentali; l'AMO dopo 20 anni di forte surriscaldamento del Nord Atlantico, è entrata, da marzo di questo anno, in una fase di raffreddamento; il sole è ancora nella sua attività minima. Insomma vi sono tutte le premesse perché l'estate 2011 sia normale ove per 'normale', si badi bene, si intende che comunque non mancheranno le solite 3-4 forti ondate di caldo, con durata complessiva intorno 25-35 giorni e con temperature massime di 34-38 gradi". "Intanto per questo fine settimana l'anticiclone nord africano farà un'altra visitina alla penisola, dopo quella di maggio, portando un'altra breve e moderata ondata di caldo su tutta l'Italia".
venerdì 24 giugno 2011
Per ricordare Zazù

Caso Rea: Salvatore Parolisi in attesa dell'interrogtorio
Adesso, invece, per Parolisi, che è assistito dai legali Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, il compito si fa più arduo: nella nuova posizione di indiziato numero uno, anche perché unico a comparire nel registro degli indagati, il marito della vittima dovrà, ancor più di quanto fatto in passato, cercare di chiarire tutte le lacune della versione dei fatti sostenuta negli ultimi due mesi.
Colle San Marco - A partire dall'origine della tragedia. Il presunto uxoricida denunciò il 18 aprile scorso l'avvenuta scomparsa di Melania dichiarando che la donna si era allontanata da Colle San Marco, paesino in provincia di Ascoli Piceno dove i due si erano trovati per passare qualche ora tra i boschi. Nel corso delle settimane, e in conseguenza all'ascolto di numerosi testimoni, non esiste alcun elemento che possa provare la veridicità del racconto fatto da Parolisi.
Come se non bastasse, un'analisi delle celle telefoniche a cui i cellulari dei coniugi sarebbero stati agganciati avrebbe confermato l'impossibilità che, nell'orario indicato dal caporalmaggiore, i due si trovassero a Colle.
Vite parallele - Ad alimentare i sospetti sul marito ci sono state anche le diverse bugie raccontate nel corso di questi due mesi, la maggior parte delle quali inerente al passato recente vissuto dalla coppia: gli investigatori hanno scoperto che Parolisi conduceva una doppia vita. Oltre a quella di marito e padre intransigente, l'istruttore del 235° Rav Piceno si incontrava con diverse soldatesse. L'ambiente militare e le potenziali gelosie nate dalla scoperta dei rapporti extraconiugali dell'uomo potrebbero essere state all'origine della tragedia.
Scossa di terremoto nel Messinese, nessun danno
martedì 21 giugno 2011
Vicende Giudiziarie Di Lele Mora
Vicende giudiziarie
Evasione fiscale
Nel 2000 Mora venne condannato dal fisco per evasione fiscale di 5 miliardi di lire. Nel febbraio del 2008 venne nuovamente condannato per evasione fiscale per 5,6 milioni di euro. Lele Mora e Mirko Mora (rappresentante legale della LM Managements e figlio di Lele) tra il 2003 e il 2004 hanno scaricato come spese legate alle loro attività spese che l'agenzia delle entrate ha ritenuto personali o comunque non legate alla loro attività commerciale. Tra queste spese si annoverano regali ad amici e collaboratori, viaggi pagati a persone non legate alla loro società, affitti di residenze in Sardegna e cene personali. Scaricando queste spese la società poteva dichiarare guadagni quasi inesistenti e quindi pagare meno tasse. Lo stesso Lele Mora e suo figlio Mirko Mora dichiaravano stipendi annuali inferiori ai 10 000 euro pur vivendo in una casa con un affitto di 220 000 euro annui.[4]
La società di Mora fece ricorso e nel febbraio 2008 venne condannato dal primo grado di giudizio al pagamento di quanto richiesto dal fisco e delle spese processuali per 30 000 euro,[5] poi lo stesso Lele Mora all'ANSA ha rilasciato questa dichiarazione: "In relazione alle notizie diffuse in modo fuorviante dalle maggiori emittenti televisive e pubblicate da alcune testate giornalistiche italiane si vuole sottolineare che io stesso ho ricevuto la notizia del rigetto del ricorso, da parte della 5ª Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Bergamo, solo poche ore prima che queste fossero divulgate. Tengo a precisare che la giustizia tributaria prevede tre gradi di giudizio. I miei commercialisti stanno già predisponendo il ricorso in Commissione Regionale. Sono certo che la Commissione Tributaria Regionale sarà più attenta al giudizio in merito al ricorso che ci apprestiamo a presentare. Inoltre spero che tengano conto del tipo di attività svolta dalla LM Management S.r.l., cosa non fatta né dall’Ente accertatore, né dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bergamo. Infine voglio chiarire che la deduzione di costi, che per il tipo di attività svolta sono a nostro giudizio inerenti e pertanto deducibili, non è sintomo di evasione come reso pubblico dai mass media".
Il Tribunale di Milano emette sentenza di fallimento a suo carico in data 11 aprile 2011.
Spaccio
Nel 1989 viene arrestato a Verona per presunto spaccio di droga e messo in custodia cautelare in carcere[6], poi è scagionato. Il 30 Marzo 1990 il Tribunale penale di Verona lo condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione per detenzione di non modiche sostanze stupefacenti[7], pena poi ridotta in appello a un anno e sei mesi[senza fonte].
Vallettopoli
Il 12 marzo 2007 gli viene notificato, dal pm di Potenza Henry John Woodcock, il divieto d'espatrio in base a intercettazioni telefoniche nell'ambito della indagine definita dalla stampa come "Vallettopoli", divieto poi revocato l'11 maggio 2007.[8] Nel febbraio del 2008 Lele Mora è stato prosciolto dalle accuse riguardanti l'indagine "Vallettopoli" e nello specifico le presunte estorsioni effettuate dal fotografo Fabrizio Corona. Il pm ha chiesto l'archiviazione per l'agente dei vip[9].
Favoreggiamento alla prostituzione
Nell'ottobre 2010, insieme a Emilio Fede, Mora è coinvolto nello scandalo relativo alla ragazza marocchina minorenne "Ruby". Pare che siano stati proprio i due a presentare la giovane al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nel gennaio 2011 è indagato dalla Procura della Repubblica per favoreggiamento alla prostituzione, insieme a Silvio Berlusconi, Emilio Fede e Nicole Minetti sul "caso Ruby".
Bancarotta fraudolenta
Il 20 giugno 2011 Mora è stato arrestato "stante le descritte professionalità criminali e capacità economica di origine illecita 'doppiate' dall'attività di drenaggio di denaro anche successiva alla dichiarazione di fallimento" delle sue società
FONTE: WIKIPEDIA