martedì 21 ottobre 2008

INDIA, PARTITA PRIMA MISSIONE SPAZIALE VERSO LUNA

E' partita la prima missione spaziale indiana verso la Luna, Chandrayaan-1 (veicolo lunare), senza equipaggio a bordo. Il missile è decollato all'alba (ora locale) dal centro spaziale di Sriharikota, nel sud-est del paese.

Chandrayaan-1 é una sonda a forma di cubo. Salvo problemi, raggiungerà l'orbita lunare e vi rimarrà per due anni, raccogliendo informazioni sulla presenza di acqua e metalli preziosi. Un veicolo si distaccherà dalla sonda ed atterrerà sulla Luna per raccogliere e analizzare il terreno. L'obiettivo principale della missione è cercare l'Elio-3, sostanza rarissima sulla terra, ma che si ritiene presente in abbondanza sul satellite. L'Elio-3 dovrebbe essere il combustibile delle future centrali nucleari a fusione.

PULLMAN DI TIFOSI JUVENTINI FUORI STRADA: 2 MORTI, MOLTI FERITI

Erano diretti allo stadio Olimpico di Torino per assistere a Juventus-Real Madrid, la "partita dell'anno", ma la loro corsa si è fermata contro un muro a Etroubles, in Valle d'Aosta, pochi chilometri dopo il confine tra Italia e Svizzera. Un pullman di tifosi juventini, tra cui molti immigrati che vivono e lavorano in territorio elvetico, si è schiantato nel primo pomeriggio di oggi nel borgo della località valdostana: il bilancio è di due morti e 26 feriti.

L'autista, una delle vittime, un pensionato ottantunenne, ha perso il controllo del mezzo nei pressi di una curva a gomito ed é finito contro una casa. L'alta velocità e una guida poco accorta, ma forse anche un guasto meccanico, su un mezzo che aveva già percorso ben 830mila chilometri, pare siano le cause dell'incidente, che è avvenuto al termine di un tratto di circa 10 chilometri che scende dal traforo del Gran San Bernardo verso Aosta, sulla statale 27. "Già dalle prime curve in discesa - ha raccontato un giovane supporter bianconero di Neuchatel che era sul pullman - ci siamo accorti che l'autista viaggiava troppo veloce e che non aveva dimestichezza con le curve. Ho avuto subito la sensazione che non fosse preparato per guidare un pullman e qualcuno sul bus gli aveva persino detto di fare attenzione. Poi c'é stato lo schianto". L'incidente è avvenuto alle 15.45. Sul posto, in pochi minuti, sono arrivati carabinieri, polizia, vigili del fuoco, ambulanze del 118 e l'elicottero della Protezione civile. Tra i primi a prestare i soccorsi è stato il farmacista di Etroubles, Federico Mion: "Ho sentito un gran boato - ha raccontato - e immediatamente sono uscito dalla farmacia. Mi sono trovato di fronte sei o sette persone riverse per terra, che erano state sbalzate anche per 10 metri fuori dal pullman. Ho cercato di fermare le emorragie più importanti utilizzando il materiale della farmacia. Tra i feriti ho notato alcune fratture esposte e fratture multiple". Alla fine il bilancio è di due morti di nazionalità svizzera - Claude Crottaz, di 81 anni, autista, e Jean Luc Pointet, 53 anni, tifoso bianconero che viaggiava con il figlio rimasto ferito - e di 26 feriti, due dei quali sono stati sottoposti a intervento chirurgico. Nessuno - secondo fonti sanitarie - dovrebbe essere in pericolo di vita. Sul posto è arrivato anche il pm Pasquale Longarini, che si occupa delle indagini. Per il colonnello Guido Di Vita, comandante dei carabinieri della Valle d'Aosta, la causa dell'incidente potrebbe essere "la rottura dei freni". Sull'asfalto, infatti, è rimasta solo una striscia di circa 20 metri come se i freni avessero funzionato solo parzialmente. Ma tra gli abitanti del borgo è subito serpeggiato il malumore per un incidente annunciato, su un'arteria internazionale, giudicata troppo a rischio, in quanto entra nel cuore del paese: "E' da 20 anni che sollecitiamo la costruzione della variante proprio perché quel tratto di strada è particolarmente pericoloso", afferma il sindaco di Etroubles, Massimo Tamone, ricordando almeno due incidenti che a inizio agli anni '80 sono costati la vita a piu' persone e causato numerosi feriti anche gravi. "L'incidente di oggi ripropone - aggiunge Tamone - l'urgenza di costruire la variante che consente di aggirare il paese".

SCUOLA: SI ALZA LIVELLO DI PROTESTA, ATENEI IN RIVOLTA

La miccia l'ha accesa il Governo - prima con i tagli della Finanziaria poi con il decreto che ripristina il maestro unico alle elementari - e ora il mondo dell'istruzione è una polveriera pronta ad esplodere. Partita in sordina, la protesta - alimentata anche dalla rigidità della maggioranza su alcune questioni e da incursioni a gamba tesa come quella della Lega che ha proposto classi "a parte" per gli studenti immigrati - sta dilagando, dalle elementari alle università. E oggi il livello del contrasto si è alzato: a Milano, in uno scontro tra studenti e forze dell'ordine ci sono scappati feriti e contusi. Insomma, dalle scaramucce si rischia di passare al conflitto vero. Una gatta da pelare non da poco per il ministro Mariastella Gelmini che sapeva, sì, di occupare una poltrona scomoda, ma forse non si aspettava che le sue "riforme" avrebbero sollevato un polverone simile. Forse per questo ora, dopo aver parlato fino a ieri di "frange minoritarie" di contestatori, torna sui suoi passi. In un'intervista a un settimanale assicura che le ragioni della protesta le interessano: "So fare autocritica, mi va bene il confronto anche quando è aspro. Sono una donna determinata, non una panzer ottusa". Oggi a dare man forte al ministro Gelmini è sceso di nuovo in campo il Premier, Silvio Berlusconi, puntando l'indice sulla disinformazione - "é una cosa inaccettabile che si strumentalizzino anche i bambini e che su molti mezzi di informazione si dicano tante falsità, come quelle sul tempo pieno" - e sottolineando come "i problemi si risolvono solo in un modo, nel nostro modo, lavorando tutte le ore, tutti i giorni, tute le settimane. Non è andando in piazza per manifestare contro non si sa che cosa o contro le riforme per ammodernare il Paese che si risolvono i problemi".

La situazione è critica e una delegazione di studenti, incontrando stamani a "La Sapienza" di Roma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha consegnato una lettera in cui chiede al Capo dello Stato di "prendere posizione, affinché il carattere pubblico della formazione non venga definitivamente dismesso". Il presidente, pur assicurando che l'università "é una priorità del Paese", ha ribadito che la sua funzione "non è politica", promettendo di rispondere ai ragazzi, secondo quanto riferito dal rettore Frati, "con la sua responsabilità morale, nei modi consentiti". Intanto, però, la protesta continua: un centinaio di studenti ha fatto irruzione nel rettorato dell'università di Bologna e poi ha occupato simbolicamente il primo binario della stazione; oltre 40 mila persone hanno sfilato a Firenze ("la ricerca si fa non si distrugge", "Gelmini sei, sei, sei rimandata"); lezioni a singhiozzo in molte scuole superiori e occupazioni in altre a Trieste; occupati anche molti istituti superiori della Capitale dove da oggi fino a giovedì gli insegnanti del I circolo didattico Pietro Maffi simuleranno il modello Gelmini: maestri unici nelle classi con orario ridotto (8.30-12.30); autogestioni e manifestazione a Napoli e, nel pomeriggio, assemblea permanente nella facoltà di Lettere e Filosofia della Federico II con all'ordine del giorno il blocco della didattica. Se non bastasse il "no" della piazza, contro le politiche scolastiche del Governo si sono scagliati oggi anche il presidente della regione Piemonte, Mercedes Bresso, e il settimanale "Famiglia Cristiana". La prima facendo notare al ministro Gelmini che dal prossimo anno la materia dell'istruzione passa alle Regioni e dunque "il piano brutale di tagli che vanno fino al 2011 andavano concordati con i soggetti interessati". Il secondo attaccando la proposta delle classi-ponte per i bambini immigrati: "la mozione della Lega fa scivolare pericolosamente la scuola verso la segregazione e la discriminazione" scrive il settimanale, per il quale "la fantasia padana non ha più limiti, né pudore".

CHAMPIONS, UNA BELLA JUVE SCACCIA LA CRISI, CROLLA LA FIORENTINA

Dal terrore al trionfo. In una notte magica, la Juve dei cerotti e del morale sotto terra compie il miracolo: batte il presuntuoso Real Madrid, lo scavalca in classifica, balzando addirittura al comando del girone H di Champions League e soprattutto da' un calcio grande alla crisi. Ancora una volta e' stato Alessandro Del Piero il grande risolutore, con un altro gol da cineteca, ma sarebbe inesatto dire che questa e' stata la sua vittoria: lo e' stata anche per Claudio Ranieri, che non ha sbagliato nulla e, per una volta, si puo' scomodare il luogo comune del ''successo di gruppo''. Infatti applicazione, determinazione, umilta' e lucidita' hanno fatto la differenza contro un avversario piu' forte ma lento, compassato, presuntuoso e prevedibile, un marchio che si porta addosso soprattutto Bernd Schuster.
I bianconeri hanno sbloccato subito e poi controllato un avversario inguardabile per tutto il tempo. Nella ripresa, Amauri ha bissato Del Piero in apertura e allora finalmente Schuster si e' accorto che occorreva cambiare qualcosa: fuori l'impalpabile Higuain e dentro Robben, che e' diventato l'uomo chiave per i suoi. La Juve ha cominciato a soffrire di brutto e in venti minuti ha provato tre brividi, due fiondate di Sneijder dalla media distanza, che Manninger ha respinto, un colpo di testa pericoloso di Van Der Vaart e un palo colto sempre da Snejder a portiere battuto. E' arrivato l'inevitabile gol spagnolo, complice un errato piazzamento di Chiellini su Van Nistelrooy, ma il Real e' durato venti minuti e non ha saputo fare altro che insistere sui cross da una parte e dall'altra, in modo troppo prevedibile. La Juve e' finita sulle ginocchia, dopo avere saggiamente amministrato, con qualche pizzico di affanno, ma i tifosi l'hanno letteralmente osannata per una prova di carattere straordinaria. Il messaggio e' chiaro: ci siamo ancora.
E imprevedibilmente si aprono prospettive impensabili alla vigilia: il temutissimo Zenit e' praticamente tagliato fuori e i bianconeri hanno la possibilita' di passare il girone anche solo battendo in casa il Borisov. Per il campionato sara' un'altra storia, perche' il dispendio di energie e' stato notevole. Una parola a parte merita Del Piero. Il valore del suo gol, ancora una volta, e' stato inestimabile, non solo per la fattura straordinaria (ha calciato da circa 25 metri, con un tempismo straordinario), ma perche' e' stato come una scossa elettrica sul morale della squadra. E Amauri ha replicato da campione, ormai indiscutibile, dopo essersi sacrificato in un lavoro massacrante di sponda. Vittoria che assume contorni ancora piu' significativi se si pensa che in porta non c'era Buffon e in mezzo al campo, solo due giocatori a disposizione, di cui uno, Marchisio, si e' infortunato, ironia di una sorte gia' bislacca, scontrandosi con Sissoko. Ma non basta: il convalescente Legrottaglie ha retto solo un tempo e Ranieri ha dovuto ricorrere a un altro convalescente, Mellberg. La serie di guai fisici bianconeri e' ormai da Guinness dei primati e si presta a troppe ironie e interpretazioni. Senza Camoranesi ne' uno straccio di riserva esperta in panchina, quindi, ci voleva davvero una grande freddezza e forza d'animo per battere il Real, anche se quello attuale e' la pallida fotocopia dei tempi belli. E questa sera si parla solo della notte magica in cui la Juve si e' ritrovata, non c'e' posto per le critiche. Fabio Cannavaro non poteva immaginare serata piu' triste per lui, fischiato per novanta minuti e sconfitto da una Juve con mezza squadra.


MONACO- Due svarioni difensivi di Vargas e la Fiorentina subisce la forza del Bayern e compromette il suo cammino in Champions League. Peccato, perche' a tratti i viola hanno tenuto testa ai campioni di Germania. Ma non si puo' concedere tanto ha chi ha in squadra campioni straordinari. Poi, sul finire arriva anche il gol di Ze' Roberto per il 3-0 definitivo.

Il Bayern centra l'obiettivo e conferma il primato del girone, Toni vince la sfida con Gilardino: l'ex viola entra in entrambi i gol, mentre il centravanti di Prandelli e' spesso latitante. Per la Fiorentina si mette subito male. Un gol a freddo, dopo appena 4' di gioco, in cui entra da protagonista Luca Toni, con un colpo di testa che si trasforma in assist per Klose, e la partita della Fiorentina diventa come una cima alpina da scalare con un rapporto troppo duro. Fatica in campo, per i viola, e sugli spalti cattivo gusto per i cinquemila sostenitori della squadra di Prandelli che per l' ex idolo Toni riservano fischi e offese fin dal primo minuto. Ma fischi e offese non pesano sulle spalle del gigante campione del mondo. Lui si vendica entrando anche nella costruzione del secondo gol bavarese, che arriva al 25' del primo tempo: Toni appoggia su Ribery che serve Schweinsteiger, Vargas intercetta il pallone, ma finisce per metterlo sui piedi del biondo centrocampista che entra in area e batte Frey. La Fiorentina si ritrova sotto di due gol e per i viola si apre un capitolo doloroso. Il titolo e' ''Il ruolo di Vargas''. Il terzino peruviano, pagato 12 milioni di euro, e' un disastro, non riesce mai a frenare l' avversario che affonda dalla sua parte, sbaglia appoggi e disimpegni, lasciando sempre in difficolta' i compagni di reparto. Prandelli e' chiamato a risolvere questo enigma: puo' fare il terzino o meglio provarlo come esterno di centrocampo? Il peruviano e' una frana e i suoi errori regalano ai tedeschi il doppio vantaggio. Sarebbe interessante poter capire che partita avrebbe potuto giocare la Fiorentina con un altro giocatore al posto di Vargas. Perche'nella notte in cui la Fiorentina doveva dimostrare quanto vale, il giocattolo dei Della Valle scricchiola, ma non si rompe, a tratti riesce a far vedere buone cose e un po' di sfortuna pesa come un macigno, basti pensare ad una traversa colpita da Gilardino e a una botta di Melo, che solo davanti al portiere gli ha calciato addosso. Appena ripresasi dal gol a freddo e sventato il pericolo del possibile 2-0 su una incursione di Ze' Roberto (6') i viola rialzano la testa e prima una conclusione di Montolivo va fuori di poco (9'), poi una percussione di Felipe Melo viene neutralizzata in corner dal portiere bavarese (15'). Sono segnali incoraggianti, come i sei angoli calciati durante i primi 20' di gara e un diagonale di Mutu che finisce fuori (21'). Ma la verita' e' che il Bayern dimostra di poter attaccare con estrema facilita'. E puntuale arriva la conferma con il gol di Schweinsteiger al 25'. La superiorita' dei tedeschi c'e', come aveva detto alla vigilia Prandelli, ma i viola non sono proprio da buttare, al di la' del risultato. Scricchiolano, si', come una nave attaccata dalla tempesta. Ma non affondano. Anzi, sul finale di tempo per due volte spaventano l'armata bavarese. Gila ci prova: prima con una girata su assist di Melo, poi con un colpo di testa che colpisce la parte superiore della traversa. Detta cosi' sembrerebbe quasi che a meritare sarebbe piu' la Fiorentina del Bayern, ma i tedeschi tutte le volte che hanno la palla tra i piedi dimostrano di poter fare cio' che vogliono. Come in una ripartenza allo scadere, quando solo l' arbitro li ferma per un sospetto fuorigioco in area viola.


Nel secondo tempo la Fiorentina prova ancora, ma dopo un buon avvio, esce la forza dei tedeschi che si accontentano di gestire il vantaggio e quando possono accelerano e provano il colpo come con Demichelis al 24', con Frey che compie un miracolo. Arrivano i cambi tra cui Toni (ancora beccato dagli ex tifosi) per Podolski e lo sciagurato Vargas per Gobbi. La Fiorentina soffre, ma Mutu riesce ad illuderla (33') con un colpo di testa che sfiora il palo. Ma poi arriva anche il 3-0 di Ze' Roberto. L' esame davanti ai campioni di Germania non e' superato, ma se non ci fosse stato Vargas... E ora e' veramente dura pensare di andare avanti in Champions. Il Bayern vola (7 punti), il Lione (ha superato lo Steaua) anche (5) e la Fiorentina si ritrova con soli 2 punti al terzo posto.

NEL'91 COMANDANTE ALITALIA SEGNALO' UFO



Nel 1991 il comandante di un volo Alitalia da Milano in procinto di atterrare all'aeroporto londinese di Heathrow comunicò di aver visto un oggetto volante misterioso, che fu notato anche sugli schermi dei controllori di volo, e il caso fu archiviato segretamente come "contatto ufo".

Questo e altri casi bizzarri sono emersi dai file sugli Ufo desecretati oggi dal ministero della Difesa britannico. In uno fascicolo il pilota Alitalia Achille Zaghetti racconta che il 29 aprile '91 vide un oggetto strano qualche centinaio di metri piu' in alto, ed esclamò subito "attenzione, attenzione!" al suo copilota.

Oltre ai controllori, l'oggetto strano fu visto anche da un ragazzino di 14 anni, che lo descrisse come un missile che volava rasoterra prima di impennarsi e di sparire fra le nuvole. Ma dopo l' analisi delle tracce radar, l'oggetto misterioso non fu classificato come missile da crociera, e fu archiviato come "Ufo".

Avvistamento Ufo a Londra.



Dagli archivi nazionali britannici emergono numerosi incontri con Ufo, fra i quali anche uno con un volo Alitalia. L'incontro ravvicinato, secondo i files desecretati dagli archivi, avvenne con un volo Milano-Londra dell'Alitalia in procinto di atterrare all'aeroporto londinese di Heathrow, nel 1991. Il comandante comunico' di aver visto un oggetto volante, notato anche sugli schermi dei controllori di volo. Il caso fu archiviato come 'contatto Ufo'.

giovedì 16 ottobre 2008

Gta san andreas - Misteri ( Auto Fantasma )



Come già affermato in precedenza si tratta di una denominazione errata, trattasi infatti delle solite Glendale (e altri modelli) semi-distrutte che si trovano comunemente in diverse aree di San Andreas. Il caso dell'Auto Fantasma nasce però a Back o' Beyond poichè in questa zona il gioco spesso spawna le auto sui pendii delle colline. Ne consegue che, a causa della fisica del gioco, le auto scendono da tali pendii, spesso a velocità sostenuta. Alcuni di noi non appoggiano quest'ultima soluzione (da quel poco che conosciamo riguardo le funzioni del gioco ci risulta impossibile che se "solamente spawnata" l'auto possa muoversi da sola come accade in questi casi).





Tutte le testimonianze fino ad ora riportate riguardanti veri e propri "inseguimenti" condotti dalle Glendale Fantasma sono risultate quali riferimenti devianti e/o ingigantiti al fenomeno di cui sopra. Alla luce di ciò la SAIB non intende comunque abbandonare le sue ricerche in tale direzione poichè la presenza in numero così elevato di questi veicoli, in zone "particolari" di San Andreas, sembrano confermare lo svolgersi di "attività anomale" che richiedono maggiori approfondimenti. Note di margine: le macchine sono del tutto funzionanti e sbloccate. Cofani e bumpers presentano marcate alterazioni del metallo. Parti e luci anteriori/posteriori sono intatte e funzionanti, quindi le auto non sembrano vittime di un incidente di tipo comune. Tutte le portiere intatte e funzionanti. Queste auto non possono essere aggiustate, vedi seguente codice:

Id, Model name, Txd name, Type HandlingId Game name, Anims Class Frq flags Comprules
604, glenshit, glenshit, car, GLENDALE, GLENSHI, null, normal, 5, 0, 0, -1, 0.7, 0.7, -1
605, sadlshit, sadlshit, car, SADLER, SADLSHI, null, normal, 10, 0, 0, -1, 0.7, 0.7, -1.

Caso 1/bis: Vortex Fantasma (by pane[e]salame)
Ricerche da elicottero:condotte
Ricerche a piedi:condotte

Vi ricordate delle glendale-fantasma che scendevano dai pendii a Back o Bayond? Bene un fenomeno molto simile si è verificato in luogo tutt’altro diverso:a Bayside Marina, meta turistica molto ambita nello stato di San Andreas. Il fenomeno, era lo stesso solo che a scendere da un pendio, era un vortex che percorreva la spiaggia a motore acceso. Ma analizziamo meglio il fenomeno: il vortex compare improvvisamente su un tratto di spiaggia pianeggiante levando intorno a sé cumuli di sabbia .Ora il mezzo inizia a percorrere la spiaggia , fino a incontrare una leggera pendenza che lo fa andare verso il mare,nella quale percorre un vasto tragitto (che un mezzo a motore spento non può percorrere) fino a sbattere contro la scogliera contro la quale si ferma , ma se noi leviamo ,pure per pochi secondi, la visuale di Cj dal vortex e subito lo andremo a rivedere noteremo, che il vortex è scomparso, ma che in realtà è calato a picco rapidamente sotto il livello del mare. Dato che il fenomeno non mi convinceva ho provato io: portai nello stesso punto da cui partì il vortex-fantasma un altro vortex; accesi il motore e aspettai; bene invece di comportarsi come il vortex-fantasma, il mio è scivolato perpendicolarmente verso il mare cioè percorrendo una strada del tutto diversa da quella del vortex fantasma.

VIDEO VORTEX FANTASMA

Il Vortex "fantasma" è analogamente alle Glendales "fantasma" spawnato per errore dal gioco in alcune zone particolari e se le zone sono scoscese questo si muove da solo per effetto della gravità!
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