L'estate 2009 non sarà, con buone probabilità, rovente come quella del 1998 o, peggio, del 2003. A tranquillizzarci dalle paure di vacanze 'torride' è Mario Giuliacci del Centro Epson Meteo. "Quelle estati infatti - spiega Giuliacci - furono eccezionalmente calde a causa di un'anomala prolungata persistenza sul Mediterraneo centro-occidentale dell'anticiclone Nord africano, la fucina delle ondate di caldo sulla nostra penisola".
"Le incursioni estive di tale anticiclone - continua il meteorologo - sono senza dubbio favorite dal crescente surriscaldamento del pianeta ma il 'global warming' non può essere l'unica causa altrimenti tutte le nostre recenti estati sarebbero dovute essere simili al 1998 o al 2003". "In effetti, oltre al global warming, vi sono altri fattori che possono favorire o impedire l'arrivo sull'Italia delle 'bolle calde' nord africane: la presenza del Nino, l'anomalo surriscaldamento delle acque del Pacifico equatoriale, un vento che si ripete ogni 5-6 anni; la presenza di venti orientali nella stratosfera equatoriale, un evento noto come QBO (Quasi Biennal Oscillation) e che si ripete all'incirca, appunto, ogni 2 anni; l'anomalo surriscaldamento delle acque superficiali del Nord Atlantico, un fenomeno noto come AMO ( Atlantic Multidecadal Oscillation) e che inverte segno ogni 25-40 anni; l'attività del sole che raggiunge un valore massimo ogni 11 anni circa".
"Nelle estati 1998 e 2003, per una serie di fortuite coincidenze, si verificarono i massimi eventi di Nino dell'ultimo secolo (nel 1998 per intensità e nel 2003 per durata), inoltre i venti equatoriali stratosferici furono orientali con massima intensità proprio in estate, per di più l'AMO raggiunse il massimo surriscaldamento degli ultimi 50 anni e, dulcis in fundo, il sole, nel 2003, fu prossimo alla sua massima attività". "Ma quest'anno, global warming a parte, tutto congiura contro l'incursione sulla penisola del rovente anticiclone nordafricano - spiega ancora Giuliacci, rassicurante - il Nino sarà ancora assente (lo è dal 2003); i venti stratosferici equatoriali sono e resteranno occidentali; l'AMO dopo 20 anni di forte surriscaldamento del Nord Atlantico, è entrata, da marzo di questo anno, in una fase di raffreddamento; il sole è ancora nella sua attività minima. Insomma vi sono tutte le premesse perché l'estate 2009 sia normale ove per 'normale', si badi bene, si intende che comunque non mancheranno le solite 3-4 forti ondate di caldo, con durata complessiva intorno 25-35 giorni e con temperature massime di 34-38 gradi". "Intanto per questo fine settimana l'anticiclone nord africano farà un'altra visitina alla penisola, dopo quella di maggio, portando un'altra breve e moderata ondata di caldo su tutta l'Italia".
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