Walter Veltroni immagina un paese "un po' diverso da questo gigantesco 'Truman show' berlusconiano, nel quale siamo stati per 15 anni e che sta producendo i danni che vediamo". E' il commento del leader del Pd al dibattito che si è aperto sul compenso milionario al conduttore di Sanremo Paolo Bonolis.
"L'Italia è un paese che deve smetterla di pensare in termini di show business e deve tornare ad avere lavoro, produzione, deve sostenere i giovani precari e gli imprenditori coraggiosi - ha aggiunto - In generale, il Paese deve tornare ad essere più sobrio, mentre adesso si danno 300 mila euro a uno del 'Grande Fratello', mentre gli operai che ho incontrato stamani forse avranno una cassa integrazione da 880 euro. E tanti ricercatori che si ammazzano studiando prendono mille euro al mese".
IL PREMIER? SPARIRA' DOPO I COMIZI - La campagna elettorale in Sardegna incentrata "per il centrosinistra su Soru e per il centrodestra su Berlusconi" produrrà secondo Walter Veltroni un unico risultato: finita la campagna elettorale "Berlusconi non lo si vedrà più, come non lo si è visto più in Abruzzo e in tutti i posti nei quali è andato". "Berlusconi fa campagna elettorale tutti i giorni - ha ribadito il leader del Pd - anziché occuparsi della crisi del Paese, visti i dati, come fanno i suoi colleghi in tutta Europa".
Veltroni ha aggiunto che in Sardegna si vota domenica e lunedì per la scelta del presidente della Regione e il confronto "non è tra Berlusconi e Veltroni (di qui la sua presenza a Nuoro nel pomeriggio e non a Cagliari per la chiusura della campagna accanto a Soru, ndr) ma tra Soru e il candidato della destra".
"In Sardegna Renato Soru si candida a governare e sui suoi simboli c'é scritto per Renato Soru presidente. Nei simboli della destra - ha rilevato - c'é scritto 'Silvio Berlusconi presidente'. Da lunedì, quando il premier avrà smesso di fare comizi e tutti avranno smesso di occuparsi dell'isola, qui rimarranno le persone che la Sardegna la amano e la rappresentano. E i sardi vedranno la qualità e la differenza che c'é tra i due candidati e chi potrà rappresentare nel modo migliore questa terra".
"Oggi il presidente Berlusconi si è detto preoccupato dopo sei mesi che è esplosa la crisi finanziaria: noi siamo preoccupati del fatto che sia preoccupato e basta e che non ha fatto quello che hanno fatto molti suoi colleghi in Europa". Così il segretario del Pd ha commentato le parole del presidente del Consiglio sulla crisi.
Davanti a un centinaio di giovani, riprendendo poi il discorso sui simboli del centrosinistra e centrodestra per queste elezioni regionali Veltroni ha detto che occorre "onestà politica nei confronti degli elettori". "Quello che c'é scritto sul nostro simbolo è vero (per Soru presidente n.d.r.) - ha aggiunto - mentre dall'altra parte c'é scritto Berlusconi presidente. Presidente di che? Del Consiglio lo è già e qualcuno glielo dovrebbe ricordare e dovrebbe stare a Roma ad occuparsi della crisi; presidente della Sardegna no perché hanno candidato un altro. Questo è un messaggio ingannevole".
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