venerdì 13 febbraio 2009

VOTO IN SARDEGNA, VELTRONI: BERLUSCONI? SPARIRA' DOPO I COMIZI

Walter Veltroni immagina un paese "un po' diverso da questo gigantesco 'Truman show' berlusconiano, nel quale siamo stati per 15 anni e che sta producendo i danni che vediamo". E' il commento del leader del Pd al dibattito che si è aperto sul compenso milionario al conduttore di Sanremo Paolo Bonolis.

"L'Italia è un paese che deve smetterla di pensare in termini di show business e deve tornare ad avere lavoro, produzione, deve sostenere i giovani precari e gli imprenditori coraggiosi - ha aggiunto - In generale, il Paese deve tornare ad essere più sobrio, mentre adesso si danno 300 mila euro a uno del 'Grande Fratello', mentre gli operai che ho incontrato stamani forse avranno una cassa integrazione da 880 euro. E tanti ricercatori che si ammazzano studiando prendono mille euro al mese".

IL PREMIER? SPARIRA' DOPO I COMIZI - La campagna elettorale in Sardegna incentrata "per il centrosinistra su Soru e per il centrodestra su Berlusconi" produrrà secondo Walter Veltroni un unico risultato: finita la campagna elettorale "Berlusconi non lo si vedrà più, come non lo si è visto più in Abruzzo e in tutti i posti nei quali è andato". "Berlusconi fa campagna elettorale tutti i giorni - ha ribadito il leader del Pd - anziché occuparsi della crisi del Paese, visti i dati, come fanno i suoi colleghi in tutta Europa".

Veltroni ha aggiunto che in Sardegna si vota domenica e lunedì per la scelta del presidente della Regione e il confronto "non è tra Berlusconi e Veltroni (di qui la sua presenza a Nuoro nel pomeriggio e non a Cagliari per la chiusura della campagna accanto a Soru, ndr) ma tra Soru e il candidato della destra".

"In Sardegna Renato Soru si candida a governare e sui suoi simboli c'é scritto per Renato Soru presidente. Nei simboli della destra - ha rilevato - c'é scritto 'Silvio Berlusconi presidente'. Da lunedì, quando il premier avrà smesso di fare comizi e tutti avranno smesso di occuparsi dell'isola, qui rimarranno le persone che la Sardegna la amano e la rappresentano. E i sardi vedranno la qualità e la differenza che c'é tra i due candidati e chi potrà rappresentare nel modo migliore questa terra".

"Oggi il presidente Berlusconi si è detto preoccupato dopo sei mesi che è esplosa la crisi finanziaria: noi siamo preoccupati del fatto che sia preoccupato e basta e che non ha fatto quello che hanno fatto molti suoi colleghi in Europa". Così il segretario del Pd ha commentato le parole del presidente del Consiglio sulla crisi.

Davanti a un centinaio di giovani, riprendendo poi il discorso sui simboli del centrosinistra e centrodestra per queste elezioni regionali Veltroni ha detto che occorre "onestà politica nei confronti degli elettori". "Quello che c'é scritto sul nostro simbolo è vero (per Soru presidente n.d.r.) - ha aggiunto - mentre dall'altra parte c'é scritto Berlusconi presidente. Presidente di che? Del Consiglio lo è già e qualcuno glielo dovrebbe ricordare e dovrebbe stare a Roma ad occuparsi della crisi; presidente della Sardegna no perché hanno candidato un altro. Questo è un messaggio ingannevole".

SCIOPERO CGIL: CORTEO ROMA, PIU' DIRITTI'

''Sono convinto che sciopero dopo sciopero riusciremo a far cambiare la politica economica al governo''. E' questo il messaggio che il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, manda al premier, Silvio Berlusconi, che oggi si e' detto preoccupato per la crisi. ''E' la prima volta che Berlusconi esprime questa preoccupazione - ha rilevato il sindacalista - spero ci sia una coincidenza con la nostra iniziativa''.
Per due anni aumentare la tassazione sui redditi superiori ai 150 mila euro, utilizzando quel miliardo e mezzo per i redditi più poveri senza che, per questo, ci sia "lesa maestà". E' la proposta che il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha avanzato nel suo intervento dal palco a piazza San Giovanni. Per Epifani, il governo potrebbe mettere in campo tale misura "di fronte ad una crisi che falcidia i salari, così come fatto dal primo ministro inglese".

PER I DIRITTI
Sciopero generale del pubblico impiego e dei metalmeccanici della Cgil. In testa al corteo uno striscione dalla scritta "la dignità del lavoro è un bene pubblico, basta precarietà, più salario, più diritti e legalità". Nella capitale altri due cortei, da piazzale dei Partigiani e dalla stazione Tiburtina, confluiranno a piazza San Giovanni.

ORGANIZZATORI,IN PIAZZA IN OLTRE 700.000
ROMA - In piazza ci sono oltre 700.000 persone. Il dato lo ha fornito il segretario generale della Fp-Cgil Carlo Podda.
''Altri hanno parlato, in Piazza San Giovanni, di milioni di persone, ed era meno gremita di oggi - ha detto Podda - Noi siamo sobri e cosi' vorremmo che lo fosse il Paese''

RINALDINI,SUBITO INTERVENTI EMERGENZA SOCIALE
ROMA - Sono necessari ''interventi di emergenza sociale perche' dilagano la cassa integrazione, la chiusura delle fabbriche e aumenta la disperazione e l'esasperazione''. Lo chiede con forza il leader dei metalmeccanici della Cgil (Fiom), Gianni Rinaldini, che si trova a piazza della Repubblica dove a brave partira' uno dei tre cortei che sfileranno nella Capitale contro la politica economica del governo. ''Serve un intervento del governo e un atteggiamento della Confindustria che permetta di estendere gli ammortizzatori sociali a tutti e garantire la continuita' dei rapporti di lavoro precari''. Per Rinaldini, si trovano le risorse per le banche e l'Alitalia e quindi si devono trovare anche per gli ammortizzatori sociali. Rinaldini ha attaccato anche il progetto del governo di intervenire sulla regolamentazione del diritto di sciopero. Il vero obiettivo, secondo il sindacalista, é quello di estendere la regolamentazione a tutti i lavoratori e non solo ai servizi pubblici essenziali.

FIOM, A MIRAFIORI ADESIONE DEL 50%
TORINO - E' stata in media del 50%, secondo la Fiom, l'adesione di operai e impiegati dello stabilimento Fiat di Mirafiori allo sciopero. Per la Fiat l'adesione media è del 16% in tutti gli stabilimenti italiani. "Questo sciopero costa molto ai lavoratori - sottolinea il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo - perché questa è una delle due settimane in cui alla Fiat non c'é cassa integrazione. I lavoratori sono stati lasciati soli dal governo e stanno pagando duramente la crisi, noi abbiamo voluto dare voce alle loro paure".

FASSINO, SINDACATI VOGLIONO RISPOSTE A CRISI
ROMA - ''I manifestanti sono qui per chiedere al governo una politica economica che dia risposte convivncenti alla crisi''. Lo ha detto Piero Fassino, ministro degli Esteri del Governo Ombra del Pd presente ad uno dei cortei a Roma organizzati dalla Cgil in occasione dello sciopero del pubblico impiego e dei metamelccanici. ''C'e' una forte preoccupazione di milioni di famiglie -ha detto Fassino- sono necessarie misure a sostegno dei lavoratori precari e di quelli in crisi. L'unita ' sindacale e' un bene prezioso per i lavoratori''.
Image and video hosting by TinyPic