lunedì 2 novembre 2009

Virus A, Altre vittime a Napoli

Una donna di circa 45 anni ricoverata all'ospedale Cotugno di Napoli da una decina di giorni è morta questa mattina nel nosocomio specializzato per le malattie infettive. E' la settima vittima a Napoli dell'influenza A.

E' già psicosi, come si temeva, per l'influenza A che continua a causare casi gravi e ricoveri. I pediatri della società italiana di pediatria hanno registrato nell'ultima settimana un aumento del ricorso al pronto soccorso dell'80% per i bambini. Corse, per fortuna, quasi sempre inutili. Il timore rischia inevitabilmente di crescere dopo la morte della bambina a Napoli, dodicesima vittima in Italia, prima fra i bambini nel nostro paese. E ora i pediatri invitano ad immunizzare subito i piccoli, rinvigorendo così le preoccupazioni sui ritardi in alcune regioni del vaccino. Ma, ha spiegato il ministero del Welfare, alla data del 30 ottobre scorso, tutte le Regioni sono state in grado di iniziare l'offerta vaccinale. Una terza quota di vaccino sarà distribuita nei prossimi giorni e complessivamente, con queste prime tre consegne, alle Regioni sono distribuite più di 2 milioni di dosi di vaccino, ripartite proporzionalmente alla popolazione residente di ciascuna.

Ma dalle regioni le notizie sono meno rassicuranti, almeno per quello che riguarda la tempistica. A parte l'Emilia Romagna che ha cominciato per prima, solo la Lombardia ha annunciato la vaccinazione da domani della popolazione a rischio, quella inserita nell'elenco del ministero. In attesa di vaccinare i propri figli, Gianni Bona, vice presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip), "se si sono verificati molti casi di influenza a scuola si può anche evitare di mandare i propri figli negli istituti". Secondo il pediatra, 'e' importante che tutte le regioni avviino il prima possibile le vaccinazioni per i bambini con più di sei mesi a cominciare da quelli che hanno patologie a rischio".

COSA FARE. Nel caso in cui una madre sospetti che il figlio abbia contratto l'influenza A, invece, "meglio consultare il pediatra - ha sottolineato Bona - piuttosto che andare al pronto soccorso rischiando di fare lunghe e inutili code per farsi prescrivere un antifebbrile". Gli antivirali, invece, "devono essere prescritti e somministrati solo in determinati casi". I sintomi più frequenti sono sempre febbre alta, dolori diffusi, mal di testa, nausea e, nel caso di bambini più piccoli, diarrea. "Normalmente - ha dichiarato Bona - la febbre si manifesta per 3-5 giorni durante i quali basta somministrare antifebbrili. Per evitare ulteriori contagi è importante - ha concluso - tenere i bambini a casa per sette giorni dal momento in cui si manifestano i primi sintomi".

I CASI. Non migliorano le condizioni della bambina bolzanina di 11 anni affetta da influenza A e ricoverata da più di una settimana nel reparto di rianimazione della Clinica universitaria di Innsbruck (Austria). Una bambina di 12 anni, ricoverata a Portogruaro e trasferita "a titolo precauzionale" a Padova. La ragazzina, affetta sin dalla nascita da una malattia rara - spiegano i sanitari - era stata accolta giovedì scorso nel reparto di pediatria dell'ospedale di Portogruaro. Un donna in gravidanza, un uomo adulto e un ragazzo sono stati ricoverati per precauzione nell'ospedale Umberto I a Roma. Nello stesso ospedale rimangono stabili le condizioni dei tre bambini ricoverati in terapia intensiva, sempre per l'influenza, ma già affetti da patologie croniche invalidanti. Le condizioni di altri due bambini postivi al test del virus H1N1, ricoverati in osservazione breve all'interno del nosocomio romano, sono in netto miglioramento. Permangono critiche le condizioni di un anziano di 79 anni e di una donna di 35 anni, alla quale è stato anche praticato un parto cesareo, colpiti da influenza A in Liguria e ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell' Ospedale San Mertino di Genova. Per entrambi, sedati e ventilati, le prossime ore sono ritenute decisive Altri due casi di influenza A "potenzialmente gravi" sono stati segnalati oggi in Puglia dopo i primi due "gravi" riscontrati ieri che sono una donna di 52 anni, ora in "lieve miglioramento" e una puerpera trentunenne che ha partorito due giorni fa con taglio cesareo alla 31/ma settimana di gravidanza

BIMBA MORTA A NAPOLI, ANTICIPATA AUTOPSIA - I genitori di Emiliana, la bambina morta a Napoli, fanno sapere che "la figlia era sana a quanto loro sapessero". Se la piccola avesse patologie congenite non note lo si saprà solo al termine dell'autopsia. La ragazzina di Pompei e' la dodicesima vittima dell'influenza A in Italia. Dal mese di settembre è la sesta morte a Napoli, la prima fra i bambini nel nostro Paese. Inizialmente in programma per domani, l'autopsia sul corpo di Emiliana è stata anticipata ad oggi. La decisione forse anche per cercare di tranquillizzare la comunità che dopo il decesso della bimba si é quanto mai allarmata. Per ora nessuna indiscrezione sui possibili risultati dell'esame autoptico in corso all'Istituto di medicina legale del II Policlinico di Napoli

Image and video hosting by TinyPic